Premetto che lavoro in questo campo, e quindi preferisco evitare qualsiasi tipo di pubblicità.
Inverter o meno: sarei sempre e comunque a favore dell'inverter, sia nei monosplit e ancora di più nei multisplit, per tre importanti fattori:
1 - silenziosità
2 - economia di esercizio
3 - comfort
1 - compressore e ventilatore esterno ruotano alla minore velocità compatibile con la richiesta e non hanno il rumore di commutazione tipico di un ventilatore o di un compressore che si accende o si spegne. Tale rumore di tipo impulsivo è anche quello che soprattutto in orari notturni, crea i maggiori fastidi.
2 - il funzionamento continuo a bassa velocità è molto più economico di un funzionamento intermittente a velocità fissa. I monosplit ad inverter di più elevata qualità arrivano ormai a valori i efficienza EER di 5-6 (rapporto tra kW frigoriferi resi e kW elettrici consumati
3 - con l'inverter la batteria dell'unità interna rimane sempre fredda e quindi rinfresca e deumidifica in continuazione mantenendo costanti le condizioni ambientali. Un on-off passa di continuo da una situazione di comfort a una di miscomfort alternando periodi di batteria fredda a periodi di batteria calda (quando il compressore si ferma).
Inoltre le unità inverter possono, oltre che diminuire la velocità di rotazione del compressore, anche aumentarla, diminuendo il tempo necessario a raggiungere in ambiente le condizioni di comfort.
L'inverter accetta meglio un lieve sovradimensionamento dell'impianto, dato che si adatta alle reali necessità. Sugli on-off è sempre meglio scegliere il più piccolo rispetto al più grande (se si è in mezzo a due misure) dato che il sovradimensionamento porta sovente a frequenti cicli di on-off che non fanno bene nè al comfort, nè al rumore, nè alla salute del motore del compressore.
Incentivi statali: c'è ancora l'incentivo del 55% riguardante l'utilizzo di pompe di calore quali fonti primarie di riscaldamento. Nessun incentivo su unità solo freddo. Gli incentivi sono vincolati a relazioni tecniche redatte da un progettista termotecnico e a una procedura descritta nel testo di legge.
Marche da scegliere:generalmente migliori i giapponesi, seguiti dai coreani e per ultimi i cinesi. Puntare su marche conosciute e con centri di assistenza presenti vicino al luogo di installazione.
Dimensionamento: diversi siti di produttori offrono widget di dimensionamento on-line sui propri siti. In genere un salotto, con TV, maggior numero di persone presenti, lampade, necessita di smaltire un carico termico più elevato rispetto a una stanza da letto o a uno studio. Dipende comunque fortemente da esposizione, affollamento, apparecchi elettrici... Mediamente vanno bene unità da 7-9000 Btu/h in stanza da letto e unità da 12-15000 Btu/h in salotto...ma sarebbe bene valutare di caso in caso.
Installazione: sarei del parere di acquistarli e farseli installare da un installatore specializzato. Collegare a regola d'arte le tubazioni frigorifere, realizzare bene le cartelle alle estremità delle tubazioni, realizzare e verificare bene il vuoto delle tubazioni, realizzare in maniera opportuna e con le corrette pendenze gli scarichi condensa non sono cose elementari.
Coi monosplit può anche succedere che col "praticone" tutto vada bene, sui multisplit lascerei perdere... Poi la casa è vostra, ma sappiate che un impianto realizzato male può costravi molto di più di un impianto realizzato bene sin da principio.
Un ultimo consiglio: in genere evitate l'inverter per i classici impianti "da corridoio". In tal caso, infatti, la temperatura nelle immediate vicinanze dell'unità interna cala molto rapidamente, e altrettanto rapidamente l'inverter comincia a far modulare il compressore riducendo la resa frigorifera. Ciò comporta difficoltà a raffreddare efficacemente le stanze che danno sul corridoio, in quanto il condizionatore non ha modo di accorgersi che stanno rimanendo a temperatura più elevata del desiderato. Per unità installate invece nell'ambiente da raffreddare, sicuramente inverter per quanto sopra riportato.