Serata dagli Airgigi - 18.09.10
Noto che i giudizi dell'avvocato-aracnide latitano e che la strategia del wait and see non produce gli effetti sperati, dunque mi arrischio a fare il primo commento sulla bella serata all'AirGigioHT di sabato scorso, riprendendo un post inviato da Claudio-kabuby77 nella discussione sul "Mini-raduno TAV per «stranieri» sabato 18" settembre "all'AirGigio HT"
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=174210&page=2
kabuby77 ha detto:
(...) "riporto un commento secondo il quale la migliore sala sentita al TAV sia... la sua" :mano:
Ringraziando ancora una volta ed anche in questo thread Gigio, Gigia, Gigetto e Gigetta per la perfetta ospitalità ci tengo a rimarcare la bellezza della saletta, il perfetto livello di integrazione tra le elettroniche e l'ambiente e - naturalmente - gli elevatissimi livelli audio-video che questo Cinema-HT (già gustoso a vedersi di per sé) riesce ad offrire.
A mio modesto avviso la sala rispecchia appieno pregi e difetti delle apparecchiature installate.
Il JVC D-ILA con i suoi colori caldi e pastosi rimane il proiettore da battere per la sua eccellente cinematicità; non è forse il più nitido sul mercato (bisogna comunque cercare tra i DLP), né mi sembra che riesca a minimizzare il motion-blur (per quello, se piace, bisogna rivolgersi ad Epson) ma non è stato certo progettato a questi scopi.
Il livello del pre-AV Anthem al momento non ha pari se non ricorrendo all'Evolution 707 della Krell o al n. 502 di Mark Levinson (come anche, sulla base delle specifiche da tempo anticipate, al futuro SP3 Bryston, ormai oggetto divenuto quasi mitologico), che però non sono posizionati sulla stessa gamma di prezzo. Come sempre, poi, l'accoppiata pre e finali (a 7 canali!) dello stesso brand garantisce buoni risultati di interfacciamento e il mantenimento del carattere sonico rigoroso del brand.
Il sistema Klipsch, infine, mantiene inalterato il suo family-feeling sound: frequenze alte emesse dai tweeter a tromba piuttosto presenti e ottimamente "disperse in ambiente" (la cui intensità viene provvidenzialmente mitigata dall'incredibile schermo fonostrasparente), pochi mediobassi, gamma ultrabassa abbondantemente erogata dai due subwoofer amplificati con coni da 12 pollici. Gigio ha precisato che il suo obiettivo era di ottenere un basso molto frenato, senza code: esattamente quello che risulta all'ascolto. Al TAV, invece, hanno deciso di ammorbidire un po' le Klipsch con il calore dei McIntosh; forse i Pass Labs, ampli allo stato solido ma dalla tonalità valvolare e primi watt erogati in classe A, avrebbero potuto fare ancora meglio in termini di dinamica.
Come detto da Gigio, sono arrivato per secondo e ho trovato un Nicola-Alextolomei comodamente arrovesciato su una delle magnifiche poltroncine blu della sala, in stato semiestatico, preso da totale rapimento audiovisivo. Gigio (come si dice a Roma, secondo i vecchi detti
omen-nomen o
nomina-numina) ha un po' "gigioneggiato" e con la signorilità che lo contraddistingue ci ha offerto di scegliere il materiale preferito da una collezione che ricomprendeva praticamente... tutto il disponibile sul mercato. A Gigio avrei voluto chiedere di vedere... Gi-Giò (G.I.Joe-La nascita del cobra)

, ma ci siamo invece limitati a metter su l'eccellente blu-ray "The sound of high definition" della Dolby e poi uno degli ultimi pot-puorri della DTS (HD demo disc 2008?) con i consueti eccellenti risultati garantiti dal JVC D-ILA 950 e dal sistema Anthem-Klipsch. Dall'ascolto e visione sono emersi chiaramente i copiosi frutti del raffinato trattamento acustico della sala e dell'attenta opera di calibrazione ambientale effettuata sulle elettroniche.
Dopo un po' è sbarcato dalla fuoriserie (nel vero senso della parola) di Sasà, l'avvocato-aracnide, il gruppo che comprendeva lui e Maria Grazia, Deborah e Gianni, e Claudio. Anche con loro si è proseguito il percorso di ascolto-visione con spezzoni tratti da vari film tra cui la famosa scena di Io Robot, in cui si assiste all'attacco dei cloni della UsRobotics alla futuristica Audi in corsa nel tunnel, la scena dello sbarco di Salvate il soldato Ryan, oltre allo scontro nella casa in X-Men e all'inseguimento in autostrada di The Island.
Dopodiché, come immaginabile, si sono scatenati i commenti. La base comune era il "quasi perfetto" seguita da un avversativo ("ma" o "però") con cui si proponevano consigli correttivi non importanti, ma apparentemente fondamentali ai fini del raggiungimento del Nirvana. Tra l'altro l'avvocato-aracnide, riparandosi dietro il profondo sentimento di amicizia che lo lega a Gigio, propone un semplice shift; no (che avete capito?), non dell'obiettivo, ma almeno dell'intera prima fila di poltroncine, al fine di poter godere appieno l'effetto ambienza dei dipolari laterali e di migliorare l'effetto circondamento. Il buon AirGigio (continuando a gigioneggiare) dà pieno consenso all'effettuazione dell'operazione e in 4 riusciamo (non senza fatica) a spostare la prima fila, provvidenzialmente imbullonata su pedana, per così dire, mobile (una tonnellata circa di peso).
(Photo: AirGigio preoccupato per lo spostamento di una intera fila di poltroncine e tramortito dai salaci commenti di Sasà).
In effetti, l'operazione proposta sortisce gli effetti sperati e in prima fila aumenta l'effetto spazialità avvolgente. Spunta un sorrisetto sardonico sul volto dell'aracnide.
Nel frattempo era stata interrotta la visione perché i Gigi ci avevano formalmente invitato ad una semplice "pizzata", che in realtà si è ben presto rivelata un'ottima cena, in quanto Paola (immagino) con nochalance l'aveva fatta precedere e seguire da prelibatezze innaffiandola con un loro ottimo Barbaresco e con il Ferrari offerto da Nicola per festeggiare l'evento.
Ebbene, quello (manco a dirlo) è stato il momento di Sasà. L'avvocato-aracnide a quel punto ha dilagato, facendoci ridere tutti a crepapelle ed arrivando a sottoporci anche ardite (e controvertibili, a mio modesto avviso) teorie dal contenuto (vagamente?) pruriginoso. Deborah ha invece elegantemente sconfessato l'assioma secondo il quale il gentil sesso solitamente è disinteressato all'argomento puramente tecnico profondendosi in osservazioni di carattere musicale tratte dal suo notevole bagaglio di conoscenze. Claudio e Gianni hanno fatto da contrappunto, per lo più, ai commenti dell'avvocato-aracnide, mentre Nicola non si è perso d'animo e giustamente ha continuato ad intavolare discussioni alllo scopo di completare il suo set ideale A/V.
La seconda parte della serata è scivolata via liscia e piacevole fin oltre la mezzanotte. L'aracnide, a quel punto, era piuttosto soddisfatto degli spostamenti proposti-imposti a Gigio e la paziente Maria Grazia visibilmente felice per il fatto che apparentemente si fosse (finalmente!) placato.
Sembrava che il momento fosse maturo per i saluti e Paola, senza darne troppo l'occhio, iniziava a riprendere i colori ma... non se ne fa niente. Si chiede un caffé. Altra mezzoretta. Si esce finalmente in strada a riprendere le auto. I Gigi stanchi ma felici ci accompagnano fuori e sentono avvicinarsi il momento del congedo: piove intensamente e Deborah giustamente si lamenta per l'umidità. Ma... ancora niente da fare, perché l'aracnide vuole svelarci il motivo del suo appellativo. Ne ha ben donde, perché ci mostra qualcosa di veramente incredibile... (per saperne di più basta guardare in firma...).
I Gigi nicchiano un po' ed elegantemente evitano gesti scomposti, mantenendo un tono gentile ma leggermente più fermo del solito, anche perché solo dopo un'altra mezzora sembra sia davvero giunto il momento dei saluti. Ma anche Nicola ha una irrinunciabile sorpresa in serbo da mostrarci. A quel punto anche gli inappuntabili Gigi iniziano a temere di passare la notte all'addiaccio, perché il termine della serata slitta sempre più in avanti, il che rende la biciclettata familiare della mattina dopo una previsione sempre più irrealizzabile (anche per via della caviglia gigesca, ma questa è tutta un'altra storia)...
Ne usciranno vivi (ma esausti) un'altra mezzoretta dopo...
Grazie, Gigi, ma la prossima volta consentiteci almeno un pernotto nella vostra splendida casa: se non doveste avere spazio altrove, potremmo anche accontentarci della saletta HT...
