Oretta davvero interessante, quella passata da Garman questa mattina.
Ma iniziamo dal principio.
Sono arrivato puntuale alle 12:50, parcheggiando il mio (ehm) “microbico bolide” proprio davanti al negozio.
Garman è un negozio piuttosto ampio e luminoso situato nella centralissima e commercialissima zona romana di Prati.
Appena entrato sono stato gentilmente accompagnato da un’assistente al piano superiore, dove è situata la sala cinema. Essendo ancora in corso la sessione precedente, nell’attesa abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i presenti: il mio caro amico claudio (gnagno1947, fondatore dell’AVMag Roman Panel: gli altri purtroppo hanno avuto imprevisti dell'ultim'ora), Carmine (runner) e fabio (fabbbiodl) vecchi amici dai tempi delle sessioni di Antonio75.
Fulvio, la persona che qui su AVMag si cela dietro al nick “Gruppo Garman” è gentile e disponibile. Nei momenti pre-sessione si è informato sui VPR che utilizzavamo e su cosa andavamo a cercare nell’oscurità della saletta da cui eravamo distanti ormai solo pochi passi. Risposta unanime: la nitidezza dell’UHD, l’intelligibilità dei “chiaroscuri” dell’HDR… insomma la spinta per procedere ad un upgrade!
Dopo pochi minuti si sono spalancate le porte del nostro paradiso.
Usciti i pochi occupanti, abbiamo avuto modo di accomodarci.
Non sfuggiva a nessuno di noi che costituisce un autentico privilegio (anzi, aggiungerei, un fatto assolutamente unico, in Italia) di poter godere di una sessione gratuita ad altissimo coefficiente di innovazione riservata a pochissime persone e minuziosamente illustrata dal gran cerimoniere di corte, quell’indiscusso professionista che è Emidio. A riprova che il fatto era ben noto a tutti informo che Carmine e Fabio (i maghi indiscussi degli HTPC) ad un orario improbabile erano “saliti” in aereo dal Salento, per partecipare all’evento!
Una volta in sala ci siamo trovati alle spalle i tre contendenti: Epson (laser) EH-LS10000 (7.400€, un 4K con e-shift) e i due medi di gamma, Sony VPL-VW520 (9.900€, con matrice 4K nativa) e JVCDLA- X7000 (6.500€, un 4K con e-shift).
Lettore Yamaha. Sintoampli Yamaha Aventage RX-A1050. Diffusori Q-Acoustic. Lettore UHD Panasonic DMP-UB900. I proiettori erano stati certosinamente calibrati da Emidio per cercare di assicurare (per quanto e dove possibile) flussi luminosi uniformi. È infatti a tutti ben noto che, come avviene nell’alta fedeltà dove il set che suona a volume più alto sembra che suoni meglio, nel video talvolta sembra ascriversi proprio alla maggiore luminosità la capacità di captare la maggior parte dei favori di chi guarda.
Poi c’era la Fury Integral 4K60 4:4:4, il coltellino svizzero/splitter delle connessioni UHD.
http://www.avmagazine.it/forum/126-...-4-600mhz-hdcp-doctor-splitter-uhd?highlight=
Il Panasonic serviva il Sony e il JVC somministrando l’HDR, che l’Epson al momento non accetta pur essendo l’unico a poter visualizzare lo spazio colore DCI anche sulla componente del verde. La parte audio avrebbe potuto godere di Dolby Atmos, ma era settata in modo da far ascoltare solo un 5+1. Lo schermo era uno Screenline da 2.70 metri ad alto guadagno (1.3/1.4, ad alto rischio di sparkling, quindi) e mascheratura variabile. Il programma visivo era costituito da “Sicario” (film 4K nativo, girato con Harry Alexa 4K), ma anche da “The Martian”.
La questione delle questioni risiede nel fatto che per visualizzare l’HDR il VPR deve possedere una luminosità doppia. In un normale VPR si potrebbe quindi dover aprire tutto il diaframma e passare dalla modalità eco a quella piena per rispettare le specifiche. Ma innalzandosi la luminosità inevitabilmente si alzano i grigi e si dimezza il rapporto di contrasto. Insomma, la coperta è corta. Per amor di patria, tralasciamo poi la questione della ricampionatura operata internamente ai VPR per correggere le aberrazioni delle ottiche, operazione da cui sono esenti praticamente solo i Sony 1000 e 1100.
