[Panasonic VT60-ZT60] Tecnica e calibrazione

[Amfortas]

Senza contare che dopo diverse "sedute" all'Arcadia..........[CUT]

Godo intensamente nel leggere considerazioni del sommo Gladiatore non solo sui risultati strumentali sul VT60, ma anche su un raffronto visivo diretto con una sala cinematografica di riferimento. Ti ringrazio.

Ciao,
Mario

[Tacco]

Interessante (io il dato onestamente non lo ricordo).
Vero anche che quella misura (singola. E non ricordo se usammo il mio Radiance come sorgente, al quale si riferiscono i dati che ho riportato, o un disco test dal lettore di Riccardo) risale a più di un anno fa, quando con la mia stessa i1D Pro (sempre profilata con lo stesso spettrofotometro di adesso) il nero misurato era sempre, come ricorderai, all'incirca di 0,005/0055. A me pare che oltre al tempo trascorso, da quell'unica lettura singola, ci siano un po' troppe variabili differenti per certificare che il nero che rilevo regolarmente da mesi con colorimetro profilato da spettrofotometro su quello stesso plasma "non è attendibile", anche perché se non si possiede una Klein e non lo si verifica cosa si dovrebbe fare, mettere il valore fisso di una rece o che ha rilevato qualcun altro, oppure non calibrare?
Onestamente non condivido la tua certezza assoluta a questo proposito, l'esperienza diretta ormai decisamente lunga sul mio VT60 e ogni condizione che ho indicato, e che secondo me tu hai escluso dalla valutazione con un po' troppa fretta, mi fanno trarre conclusioni diverse, e comunque non assolute. Ma non ho intenzione di cominciare la tarantella con te, di qua (per di più sul valore del nero, sarebbe assurdo...), dopo aver smesso di leggere di là per lo stesso motivo. La prova del nove l'avremmo con un paio di letture attuali con Klein, attraverso la mia stessa catena e con gli stessi accorgimenti di cui parlavo, ma resteremo col dubbio (almeno il sottoscritto. Tu immagino non l'abbia nemmeno, questo dubbio, ma va bene così).
Ettore

[thegladiator]

No, in effetti dubbi non ne ho su questo e la mia conclusione è tutto tranne che tratta con "un po' troppa fretta". Lo 0,0031-33, al pari del famigerato 0,002x, deriva da una sorta di "bug" o "blocco" delle i1dpro (solo con VT60? boh, non saprei...), causa ignota purtroppo, ma certificata dal fatto che a seguito di quelle rilevazioni il log di Calman presenta delle anomalie sulle coordinate del nero rilevato. E queste letture si presentano con delle combinazioni particolari di sync, LLH, exposure etc. Tutte prove eseguite sotto gli occhi miei, di Daniele e di Riccardo sul mio pannello con 5 (!!) i1dpro a disposizione, 1 Klein, 1 Jeti. Direi che il materiale a disposizione era sufficiente per trarre delle conclusioni... non troppo affrettate.
Riprova è che leggi 0,0033 anche a fine calibrazione, quando qualche decimino di millesimo di candela è normale perderlo causa ritenzione...
Non da ultimo, introdurre un Radiance nella catena non può abbassare il nero, se ci riuscisse sarebbe un bel plus...

Quanto sopra era uno dei due argomenti che avremmo potuto trattare "di là" (il primo, solo sfiorato, erano i pattern "real gamma") ma che si è preferito evitare. Tu dovresti saperlo bene. Come puoi notare, nessunissima fretta nel trarre conclusioni.
Detto questo, ovviamente puoi usare il nero che vuoi, il mio era solo un consiglio indiretto dato che stai utilizzando una curva gamma sliding power, sensibile quindi al livello di nero rilevato. Quello che farei io nel tuo caso? Utilizzerei il nero rilevato con Klein, a cui basta "quell'unica singola lettura" per darti un risultato certamente più attendibile a quello che può fornire una i1dpro, stante le verifiche di cui sopra.

[thegladiator]

Godo intensamente nel leggere considerazioni del sommo Gladiatore non solo sui risultati strumentali sul VT60, ma anche su un raffronto visivo diretto con una sala cinematografica di riferimento. Ti ringrazio.

Ciao,
Mario

Ciao Mario, ci mancherebbe! Pur dando notevole importanza, giustamente, ai rilevamenti, il mio motto è "i grafici non sono tutto" pertanto ritengo il riscontro visivo fondamentale. E avendo la fortuna di abitare a 20 minuti da un cinema che è un riferimento a livello europeo, perché non sfruttarla? Con gli ultimi film visti, fra cui il recente Mission Impossible in Sala Terra, mi sono palesemente reso conto della resa differente a livello gamma (e di conseguenza il resto, saturazione colori, contrasto, pienezza degli incarnati...) rispetto al quadro calibrato su VT a 2.22. A quel punto ho subito pensato ad intervenire applicando una curva gamma che al momento dovrebbe essere quella di riferimento, ossia la BT1886, ritrovandomi poi un quadro davvero molto molto vicino a ciò che i miei occhi avevano visionato all'Arcadia. Al netto ovviamente di alcune differenze esistenti fra il REC709 e il DCI, purtroppo incolmabili...
Il tutto suffragato poi dalle ultime scoperte circa il gamma reale dei VT a fronte degli utilissimi pattern del mitico Riccardo.

[plasmator]

Ste cmq sui primi piani la resa della curva BT.1886 è davvero pazzesca

Pure sul kuro la calibrazione BT1886 ha un passo in più, ti cambia la vita.

[thegladiator]

Non fatico a crederci.

[Tacco]

..........[CUT] Tutte prove eseguite sotto gli occhi miei, di Daniele e di Riccardo sul mio pannello con 5 (!!) i1dpro a disposizione, 1 Klein, 1 Jeti. Direi che il materiale a disposizione era sufficiente per trarre delle conclusioni... non troppo affrettate. Riprova è che leggi 0,0033 anche a fine calibrazione, quando qualche decimino di millesimo di candela è normale perderlo causa ritenzione... Non da ultimo, introdurre un Radiance nella catena non può abbassare il nero, se ci riuscisse sarebbe un bel plus...

Le tue considerazioni sono assolutamente valide, precise e interessanti. Lo dico senza alcuna ironia. Non sapevo nulla di quello che hai scritto (e infatti l'unica cosa che non ho capito a cosa si riferisse era quel tuo "Tu dovresti saperlo bene". Se intendi qualcosa di cui avete parlato nell'altro 3d, ovviamente non ne so nulla visto che non lo leggo più da luglio per le ragioni che immaginerai), e non mi sogno nemmeno di confutarle, anche perché non ne avrei nessun motivo.
Però, mi sento comunque di sottolineare che alcune "grosse" differenza rispetto alle vostre prove ci sono, in quanto ho descritto, e pur non sapendo quanto eventualmente possano incidere resta - IMHO - il fatto che potrebbero farlo. Anche e soprattutto perché a proposito di queste anomalie che avete sperimentato citi proprio synch, LLH ed exposure. Che sono tutti punti sui quali la procedura suggerita da Spectracal nel caso si usi un generatore di pattern gestito automaticamente da Calman vanno ad agire. Come detto, da quando ho cominciato a seguire quell'indicazione la costanza e la ripetibilità delle letture - non solo del nero, ovviamente, ma anche nelle color sweep con step del 25%, o nei colorchecker... - è diventata impressionante. E, appunto, io non sottovaluterei questo aspetto, proprio perché magari - mi confermerai che non avete fatto alcuna prova con Radiance o altro generatore di pattern automatico - agisce specificamente nel punto critico in cui vi siete imbattuti, mettendoci (o cercando di metterci) una pezza (io ovviamente questo non lo so. So solo che mi hanno indicato di fare così, e io l'ho fatto... verificando subito la validità del consiglio). Magari è uno spunto che tu e Riccardo potrete indagare, se vi interessa (esistono generatori di pattern automatici, compatibili con Calman, al di là del Radiance, e se la cosa risolvesse il problema che avete riscontrato magari potrebbe interessarvi, anche perché la calibrazione così facendo è davvero agevolata) nel caso lui abbia ancora il Radiance (fra l'altro aveva un modello più recente del mio).
Quindi la prima variabile è questa, e secondo me non è secondaria.
A proposito del resto, e solo per farti capire che come scrivevo secondo me - al di là delle vostre prove, ripeto assolutamente valide e interessanti - alcuni fattori andrebbero considerati un po' di più prima di far diventare le vostre conclusioni valide al di là del set-up nel quale le avete fatte, considererei anche che le sonde usate erano molteplici, ma il display era uno solo (il tuo). E anche questa è una variabile da tenere a mente (viste le caratteristiche dei VT60 magari non saranno differenze enormi, ma anche solo uno 0,001 da display a display può cambiare). Altra stranezza, è che i valori di cui parlo non li ho mai, e sottolineo mai, letti per il primo anno e mezzo di vita del mio VT60, ma le sonde utilizzate erano le stesse. E anche questo è strano, no? Bug o non bug, magari il valore reale si discosta da quello letto, ma non capisco come mai per tutto quel tempo leggevo solo valori che oscillavano (come dicevo, senza usare il generatore di pattern automatico e soprattutto prima di seguire quella procedura la ripetibilità di tutte le letture, seppur non mostruosamente inferiore, non era nemmeno paragonabile a quella attuale...) tra 0,005 (ad andar bene) a 0,006 (nei casi peggiori), e anche allora erano valori assolutamente fuori norma per i VT60 come sai bene.
Infine, solo due appunti per non lasciare l'impressione che le calibrazioni cui mi riferisco nel mio caso siano poco accurate/attendibili: nel mio post sopra avevo scritto Il nero rilevato in pre-cal era di 0,0033, rimasto praticamente invariato anche post calibrazione, quindi con quel praticamente intendevo che, ovvio, il nero post-cal non era identico a quello pre, anche se non troppo distante (non arrivava a 0,004 di questo sono certo). Dovrei riaprire la sessione di Calman per scriverti i dati precisi che a memoria non ricordo (quelli inseriti sopra li ho presi direttamente dal mio blocco che uso in calibrazione, sul quale però non ho segnato le misure finali per ovvie ragioni - quelle pre mi servono durante la calibrazione, quelle finali sono reperibili nella sessione salvata), ma era leggermente salito dopo la calibrazione, quindi perfettamente in linea con quanto accade in calibrazione.
Faccio però presente - e magari lo ricorderai - che a differenza vostra, io da sempre uso una procedura di rilevazione pre e post calibrazione messa a punto proprio per escludere il più possibile l'influenza della ritenzione dalle misure prese (tasto custom di rilevazione della scala di grigio/gamma a 11/21pt con inserimento di pattern nero tra un pattern e l'altro), cosa che allunga di molto i tempi di queste due fasi ma che rende le letture assolutamente più precise e ripetibili. Grazie a questo, e all'abitudine di far inviare al Radiance dopo ogni chart un pattern nero, che resta a video fino alla procedura seguente - e lo stesso durante ogni pausa della calibrazione - la ritenzione da calibrazione nel mio caso è davvero ridotta quasi a zero. E anche il minore surriscaldamento del plasma - grazie a quanto descritto non ho più nemmeno bisogno di usare ogni tanto la barra bianca per pulire il pannello, cosa che faccio solo alla fine, a misure concluse - non può che comportare una maggiore ripetibilità/veridicità delle catture.
Infine, a proposito del Radiance che "non può abbassare il nero", ovviamente se intendi la cosa in senso lato hai assolutamente ragione. Ma non si può sapere quali differenze ci sono nel segnale (in termini di Y, ovviamente) tra l'inviare un pattern tramite un lettore BD e farlo tramite Radiance. Ogni sorgente ha caratteristiche diverse, magari anche minime, ma è così. Soprattutto in termini di Y. Ed è anche questo un aspetto cui mi riferivo a proposito delle variabili diverse tra il mio set-up e quello che hai sperimentato e che conosci alla perfezione, e considerando che - come ho sempre scritto - il Radiance delle differenze nel segnale le introduce (in meglio o in peggio, il punto è la certezza che non è trasparente, come del resto il 90% dei lettori BD) sono quasi sicuro che nella mia catena e con il mio workflow (intendendo con questo termine ogni procedura che ho descritto sopra, consigli di Spectracal compresi sul tasto Optimize), usando le stesse sonde usate nella vostra prova, non avresti le stesse identiche rilevazioni.
Stefano, non fraintendermi: ho scritto questo post per chiarire alcuni punti di quanto da me fatto e per chiarire al meglio il mio pensiero a proposito della tua risposta, ma visti i precedenti (su questioni simili, dopo la prima reciproca risposta...), preferisco far sì che questo sia il mio ultimo post qui sull'argomento. Non prenderlo come atto di "presunzione", non lo è. E' solo prevenzione (o auto-prevenzione, come preferisci, ma comunque a beneficio di tutti).
Ettore

[Punisher]

Dovresti usare la Pro anche di giorno, calibrandola con gamma più basso e contrasto più alto. La modalità normale è lontanissima dal riferimento.

the Gladiator scusami ho scritto sulla d.u. Del VT50 per avere qualche consiglio sul l'impostazione della modalità professional per visioni di giorno per la sera mi sembra di aver ben ottimizzato . Ti ringrazio per i consigli che vorrai darmi purtroppo non sono esperto come Voi ma cerco di imparare

[thegladiator]

tra 0,005 (ad andar bene) a 0,006 (nei casi peggiori), e anche allora erano valori assolutamente fuori norma per i VT60 come sai bene.......[CUT]

Ti rispondo solo su questo punto dato che era il succo del discorso, del resto ne prendo atto a completamento del quadro generale.
Quei valori sono i valori tipici che rileva la i1dpro su VT60 quando non è "in blocco" (non trovo un termine più felice).
Preciso infatti che sul mio pannello (e sono tutti uguali!) MENTRE la Klein leggeva 0,004 (miglior lettura 0,0038) altre i1dpro leggevano 0,005-6 e una il famigerato 0,002x. Nello stesso momento, sullo stesso pannello, inserito nella stessa catena video, con lo stesso notebook. E su i1dpro tutto ciò che si discostava (verso il basso) da 0,005-6 presentava anomalie nel log, ergo lettura ERRATA.
Consiglio: controlla il log delle tue letture a 0,0033 e te ne renderai conto tu stesso. La i1dpro è passata dal leggere 0,005-6 (che è pessimistico e questo ormai è un dato di fatto più che verificato) a 0,0033 proprio perché la tua procedura (come tu stesso confermi) va ad agire su quei parametri che mandano, inconsapevolmente, "in blocco" la sonda. Ciò non fa altro che confermare quanto abbiamo rilevato con Riccardo. Prova del 9: fai una lettura del nero tramite disco test come facevi prima e con gli stessi parametri in Calman: tornerai a leggere 0,005-6 con un log di Calman regolare.

[Tacco]

..........[CUT] fai una lettura del nero tramite disco test come facevi prima e con gli stessi parametri in Calman: tornerai a leggere 0,005-6 con un log di Calman regolare.

Lo faccio volentieri, appena riesco. Precisami solo una cosa: cosa intendi con quel "con gli stessi parametri in Calman"?
Ettore

[thegladiator]

Quelli che usavi di solito quando usavi i normali dischi test: LLH, exposure, sync auto etc...

[Tacco]

Ecco, quello sarebbe un problema. Sinceramente parliamo di oltre un anno fa, onestamente a memoria non me li ricordo. Forse li avevo comunque scritti nella mia bibbia, e credo fossero abbastanza standard, le darò un'occhiata per sicurezza.
Tu ti ricordi quali erano i dati a default del software (anche se da allora ha avuto se non erro ben tre aggiornamenti, non secondari)?
Ettore

[thegladiator]

Con ogni probabilità erano standard: metti sync auto, disattiva LLH, esposizione 2 sec...

[f_carone]

Con ogni probabilità erano standard: metti sync auto, disattiva LLH, esposizione 2 sec...

Io le provai un pò tutte ma la lettura risulta sempre 0,0027

[Tacco]

Con ogni probabilità erano standard: metti sync auto, disattiva LLH, esposizione 2 sec...

Le ho trovate nella mia bibbia... erano un poco differenti da queste.
Standard Exposure Mode: 1.5 secondi; LLH: enabled (questa la più importante differenza. Il software indica se non erro la sua utilità nel miglioramento delle rilevazioni ai bassissimi IRE, quindi perché disattivarlo?); LLM: 2 secondi;
Ettore