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Risultati da 1 a 7 di 7
Discussione: Il formato 24/192: un vero passo avanti?
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22-10-2014, 14:14 #1
Il formato 24/192: un vero passo avanti?
Ho trovato questo lungo ed interessante articolo (in inglese) sul formato 24/192.
Tutto parte dall'introduzione del Pono, il nuovo aggeggio per ascoltare musica di Neil Young.
L'articolo parte con decisione dicendo: ''Unfortunately, there is no point to distributing music in 24-bit/192kHz format. Its playback fidelity is slightly inferior to 16/44.1 or 16/48, and it takes up 6 times the space.''
Buona lettura:
http://xiph.org/~xiphmont/demo/neil-young.htmlImpianto nelle mani degli alieni di BEN 10
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22-10-2014, 18:49 #2
Una buona parte degli studi di registrazione lavora gia', oppure prima o poi si convertira' a lavorare, a 24/192, cosa ci sarebbe di meglio per noi che ricevere l'audio nello stesso formato utilizzato da loro senza conversioni?
E' il formato destinato inevitabilmente nel futuro a diventare lo standard professionale, soprattutto ormai che negli studi avere lo spazio di archiviazione necessario non e' piu' un problema particolare (e in futuro neanche per noi).Ultima modifica di Eldest; 22-10-2014 alle 18:52
VPR: JVC DLA-X30, Mitsubishi HC6000 - Bluray: Oppo BDP-103, Sony BDP-S790 - Video enhancer: Darbee Darblet - Sintoampli: Denon AVR-4520 - Schermo: Screenline Amleto 16:9 115" - Lettore CD/SACD/DVD-A: Esoteric DV-60 - DAC: Essence HDACC - Pre stereo: Musical Fidelity M6PRE - Finali mono: 2 x Advance Acoustic MAA-705 - Frontali: Chario Constellation Ursa Major - Centrale: Chario Constellation Phoenix - Surround: Energy Encore - Sub: Velodyne SPL-1200 Ultra - Decoder: Vu+ Duo2 - Telecomando: Logitech Harmony 1100
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22-10-2014, 20:31 #3
Sospeso
- Data registrazione
- Feb 2011
- Messaggi
- 1.690
Il più grande vantaggio di 192 kHz è che facilita il lavoro dei filtri antialiasing, però in nessun modo peggiora la qualità del suono. Dopo la tesi iniziale l'autore non fornisce nessuna prova a supporto della stessa. Anche il discorso su ultrasuoni non regge, a parte che ci sono realmente poche registrazioni con suoni oltre 20 kHz oggi molti diffusori e tutti gli amplificatori arrivano a 30 kHz che a il limite del nastro.
Prof. Romani lo spiega molto meglio http://www.di.unipi.it/~romani/DIDATTICA/AD/AD.html.
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23-10-2014, 10:23 #4
Il Prof. Romani dice pero', a proposito dei campionamenti a 96kHz: ''I soliti spiritosi hanno pensato di interpretare i vantaggi di questa banda passante allargata esono cominciate a spuntare casse dotate di supertweeter ad ultrasuoni (fortunatamente poco diffuse nel mercato occidentale). ''
A proposito del 192/24
'' La frequenza di Nyquist a 96 KHz permette una banda passante utile fino a 80 Khz, assolutamente inutile sotto ogni punto di vista ma, per fortuna, alcuni convertitori offrono di ridurre la banda passante fino a 40 Khz utilizzando intelligentemente il margine per
semplificare ulteriormente il filtraggio''
Questo potrebbe essere utile, utilizzare i 96, ma castrandoli.
''Una frequenza così elevata è un arma a doppio taglio in quanto, se da un lato la risoluzione teorica migliora rispetto al formato 24/96, dall’altro la maggiore banda passante richiede apparecchiature di migliore qualità pena un avvertibile degrado musicale o peggio ancora l’impossibilità della riproduzione.''
Se ho capito bene, alzare la frequenza di campionamento, porta piu' alias in gamma alta, creando distorsione, avere l'impianto che arriva a 30kHz provocherebbe piu' danni che benefici.
ma mi piacerebbe avere il parere di chi ne sa veramente di quantizzazione, campionamento, dithering e aliasing.Impianto nelle mani degli alieni di BEN 10
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23-10-2014, 12:31 #5
Sospeso
- Data registrazione
- Feb 2011
- Messaggi
- 1.690
Appunto questo è il più grande vantaggio del 192, che permette di fare il filtraggio più efficiente e teoreticamente avere il suono migliore.
Ma il fatto di avere il 192 non peggiora il suono come sostiene l'autore del primo articolo, si il miglioramento può essere anche definito insignificante rispetto a 88 o 96 ma sicuramente non è un peggioramento. Se quardi il resto del suo articolo non porta nessuna prova a sostegno della sua tesi. E dopo non capisco perché 192 peggiorano il suono e 88 o 96 no, incontrane le stesse problematiche.
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23-10-2014, 13:22 #6
Lui dice che:
1. oltre 20kHz non senti niente
2. ogni coppia di frequenze vicine produce distorsione di intermodulazione in varie altre frequenze, al di sopra e al di sotto della coppia, quindi, avere in giro due suoni a 30 Khz e 33 kHz comporta che ci si porta distorsione in gamma audio senza che i due suoni vengano sentiti
3. ad alta frequenza, la distorsione aumenta (non so perche', non ci sono prove, ma lo dice anche Romani)
Inoltre:
i DAC non fanno gia' il sovracampionamento in fase di conversione? Se sovracampiono un segnale 44.100/16 posso utilizzare poi filtri blandi e ne traggo beneficio oppure introduco solo spurie, visto che il segnale originale si ferma a 22kHz?
Ho trovato un articolo meno severo nei confronti dei 192 kHz:
http://www.digitalaudio.dk/media/3Tr...of_192_kHz.pdfImpianto nelle mani degli alieni di BEN 10
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24-10-2014, 22:16 #7
L'avevo letto anche io, mi sembra abbia sostanzialmente ragione.
In ambito Consumer i 24bit/192Khz sono solo un grande spreco di spazio.
Il più è composto da rumore di fondo inudibile. Sono utili nelle fasi di registrazione, operazioni di mixaggio e mastering.
Il 16/44.1Khz non verrà mai sfruttato appieno in termini di range dinamico figuriamoci i 24.
Spesso si citano jitter, aliasing e altre cose quando in realtà non sappiamo se queste cose sono discernibili all'orecchio umano. Anzi in realtà come è riportato lì alcuni test che hanno fatto hanno dimostrato che l'uomo non distingue nulla sopra ai 16/44.1 a parità di master. Io francamente dubito che si riesca a distinguere in doppio cieco anche un MP3 320Kbps "Insane Lame quality".Ultima modifica di -Diablo-; 24-10-2014 alle 22:17