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Risultati da 1 a 11 di 11
  1. #1
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    Un finale a transistor ed uno valvolare nello stesso impianto


    Ciao a tutti,
    sto rinnovando dalle fondamenta il mio impianto domestico, rigorosamente a due canali dopo una breve avventura anni fa nel multicanale (abbandonata di corsa). Invece di inserirmi nella annosa questione su cosa sia meglio tra le due elettroniche, ossia valvolare od a transistor ho deciso di optare per entrambe le soluzioni e di dotarmi di un finale per ognuna delle due tipologie da commutare sui diffusori a seconda della miglior resa con un particolare brano o semplicemente, ad esempio, per non consumare inutilmente le valvole quando si tratta di mandare in play un film o un brano radiofonico.
    Chiaramente non sarebbe una commutazione da fare "al volo" ma ponderata prima di accendere l'impianto per evitare danni sia ai finali sia ai diffusori però sono curioso di sapere quanti tra i frequentatori del forum convivono con questa "famiglia allargata" e quali medesimi diffusori hanno dimostrato di trovarsi a proprio agio in un contesto e nell'altro.
    Anche il commutatore di alimentazione a valle dei finali diventa importante per il minor degrado possibile, su quale marca e modello vi siete orientati?
    Ultima modifica di CyberDez; 28-07-2014 alle 20:16

  2. #2
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    Perdona intendi il commutatore di alimentazione a " monte " dei finali? O forse capisco male io.

    Quindi hai una sola coppia di cavi di potenza che usi in un caso e nell'altro? Io vivo la tua situazione ma con 2 integrati ed in effetti è piacevolissimo saltare dalla classe A al push pull di KT88 - sia con le minima che con le chario. Per me un bel sentire -- volevo inizialmente venderlo il valvolare ma poi ho deciso di tenerlo - suona bene (non bisogna alzare troppo il volume però)

    Saluti

    Jakob
    Lettore CD: Mecc Cambridge CXC + DAC 851 D (Rega Saturn) - ampli 2 ch: Sugden A21 SE - BC Acoustique -EX 362D - Parasound Halo - diffusori: Canton ref. 7K (S.F. Minima Vintage) - cavi: Vovox initio/ kimber cable 4TC/ VdH/ Nordost

  3. #3
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    Per me la configurazione con due finali diversi può avere il senso se uno è collegato a i tweeter/mid ed altro al woofer.
    Però ti serve il pre che ha le uscite doppie.
    Ultima modifica di hal999; 29-07-2014 alle 22:52

  4. #4
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    Citazione Originariamente scritto da jakob1965 Visualizza messaggio
    Perdona intendi il commutatore di alimentazione a " monte " dei finali? O forse capisco male io.

    Quindi hai una sola coppia di cavi di potenza che usi in un caso e nell'altro? Io vivo la tua situazione ma con 2 integrati ed in effetti è piacevolissimo saltare dalla classe A al push pull di KT88 - sia con le minima che con le chario.[CUT]
    Se immaginiamo il flusso unidirezionale del segnale audio che partendo in digitale dalla USB del Mac arriva al DAC e ne esce in analogico per entrare nel finale e quindi arrivare amplificato ai diffusori, intendo che la posizione del commutatore è intermedia tra le uscite di potenza del finale e l'ingresso ai morsetti delle casse acustiche, ossia "a valle" del primo ed "a monte" dei secondi.
    In pratica il DAC Benchmark inserito nella mia catena audio in realtà possiede ben 3 coppie pre-out di cui 2 sbilanciate (RCA) ed 1 bilanciata (XLR) ognuna, stando a quanto dichiarato sul manuale d'uso, bufferizzata per proprio conto e ininfluente su quelle vicine nonchè tutte soggette alla regolazione di volume da manopola frontale o da telecomando.
    L'idea è di collegare ad ogni coppia di uscite del DAC un diverso finale di potenza le cui uscite a loro volta non sarebbero collegate direttamente si diffusori bensì ad un commutatore (deviatore) stereo intermedio che possa intercettare l'alimentazione ora da un finale ed ora dall'altro a seconda di come sposto l'interruttore, da fare rigorosamente a impianto spento naturalmente.
    In poche parole, prevedo di guardarmi un film? Benissimo, deviatore posizionato verso il finale a transistor. Voglio gustarmi musica sinfonica? Ottimo, deviatore verso le valvole. O anche verso i transistor, sarà il mio gusto a decidere il migliore abbinamento con le casse che sono sempre le stesse in entrambi i casi.

    Sono curioso invece di sapere se hai trovato più "adattabile" alle due diverse amplificazioni la coppia Sonus Faber oppure la Chario, mi interessa anche perchè dopo il dac-pre (Benchmark DAC2-L) ed il finale (Primare A32) il prossimo upgrade saranno proprio i diffusori (presumibilmente Chario Ursa Major) mentre il finale a valvole verrà inserito in data da destinarsi.
    Ultima modifica di CyberDez; 30-07-2014 alle 01:30

  5. #5
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    In parole molto semplici e se ho capito bene, ti serve un commutatore per segnali di potenza due posizioni / 4 vie da inserire tra uscita ampli e diffusori.

    Direi che è un argomento trattato già moltissime volte, sia come acquisto che, volendo, autocostruzione, se fai una ricerca sono sicuro che trovi moltissime soluzioni, se ne trovano in vendita di molti tipi, evita solo i tipi con commutazione a pulsante a meno che non abbiano la commutazione tramite relè, questo perchè solitamente i commutatori a pressione hanno contatti non molto robusti.

    Cosa diversa per i commutatori a levetta o rotativi.

    Anni fa ne usavo uno per lo stesso motivo (due ampli sulla stessa coppia di diffusori), ora ne uso un tipo diverso per commutare il segnale tra due pre e lo stesso finale.

    Come ho scritto sopra nulla di particolarmente difficile o complicato, comunque la commutazione può avenire anche con gli ampli accesi, non capita nulla, al limite metti prima i livelli al minimo, accortezza che andrebbe sempre rispettata quando si fanno delle commutazioni.

    Dimenticavo, se fai la ricerca in rete per trovare quelli in vendita puoi cercare anche quelli indicati come selettore altoparlanti (ovvero per commutare 2 o più coppie di diffusori su un ampli unico) poichè si possono usare benissimo al contrario: selezione tra più ingressi, poichè un commutatore è puramente passivo ed è pertanto bidirezionale.

    Ciao.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  6. #6
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    Se lo scopo è ottenere la migliore prestazione con ognuno dei finali, sinceramente sconsiglio di inserire commutatori o altri apparecchi attivi o passivi che siano tra pre e finale, tra l'altro questa soluzione obbliga al raddoppio dei cavi di segnale.
    Suggerirei di alternarli per periodi un po più lunghi, magari qualche giorno o settimana.

  7. #7
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    Rispondo alla tua domanda di prima -- tieni anche conto che abbiamo un'analogia: nei mesi caldi lascio perdere i 2 integrati in firma ed uso il Primare i21 (sta andando adesso) anche se qualche mattina dei weekend scorsi riuscivo a far andar il sugden.Chiaramente penso che l'i21 non sia confrontabile con il tuo finale -- se questo suona meglio dell'I30 allora sei messo bene.

    Configurazione veramente di grande soddisfazione: Koala + Sugden + Minima -- veramente un grande suono nulla da dire per me -- da non usare però per le grandi masse orchestrali dove sinceramente le Chario sono preferibili.

    Le pegasus suonano anche molto bene con il V30 e il V30 le tiene sotto controllo - bei medi e bei bassi - chiaramente con il V30 la forbice qualitativa tra il Koala ed il Rega si restringe un poco ma comunque il salto tra le 2 sorgenti è ancora chiaramente distinguibile anzi il Rega si fa sotto.

    MI piacciono molto le URSA MAJOR e mi ha fatto molto piacere scoprire che un grande esperto di musica e registrazioni a livello nazionale ne parla bene. Purtroppo nel mio studiolo se entrano loro, devo uscire io.

    Un saluto

    Jakob
    Lettore CD: Mecc Cambridge CXC + DAC 851 D (Rega Saturn) - ampli 2 ch: Sugden A21 SE - BC Acoustique -EX 362D - Parasound Halo - diffusori: Canton ref. 7K (S.F. Minima Vintage) - cavi: Vovox initio/ kimber cable 4TC/ VdH/ Nordost

  8. #8
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    Citazione Originariamente scritto da Sondek99 Visualizza messaggio
    sconsiglio di inserire commutatori o altri apparecchi.....passivi che siano tra pre e finale, tra l'altro questa soluzione obbliga al raddoppio dei cavi di segnale.
    Questo cosa comporterebbe, in pratica?

    Ci sono tanti pre e finali, anche di altissimo livello, che usano dei relè per commutare gli ingressi o per protezione sui finali, inoltre anche senza pensare ai relè in qualsiasi pre esiste un commutatore degli ingressi e non mi sembra che persino i più puri tra i puristi si siano mai stracciati le vesti per questo.

    Quanto all'aggiunta di qualche decina di cm. di cavo deve porprio essere di qualità veramente infima per ipotizzare che si possa verificare "effettivamente" un deterioramente "udibile" del segnale, tralasciando leggende metropolitane o strane credenze.

    Nel caso in questione poi si parla di segnali a livello di potenza, pertanto di diversi Volt, non c'è neanche il rischio di "attenuarli" portandoli a livelli critici in termini di rumore; in effetti non consiglierei mai di inserire un commutatore sull'uscita di un microfono a condensatore o elettreti o di una testina a bobina mobile/magnete mobile in cui il livello di uscita è di qualche millivolt (qualche microvolt nel caso della bobina mobile).

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  9. #9
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    Citazione Originariamente scritto da nordata Visualizza messaggio
    Questo cosa comporterebbe, in pratica?
    comporterebbe (secondo la mia personale esperienza) una variazione nella prestazione sonica dell'impianto dovuta non alla presenza in se di un relè (di cui anche i miei apparecchi sono dotati) ma dall'interposizione di un ulteriore apparecchiatura tra pre e finale.
    Per quanto riguarda i cavi, non so a quali leggende o credenze ci si riferisca, ma posso assicurare dopo 35 anni di esperienza e centinaia se non migliaia di prove di ascolto che hanno un'influenza chiaramente udibile sul suono di un impianto.
    Un saluto
    Ultima modifica di Sondek99; 30-07-2014 alle 22:17

  10. #10
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    Citazione Originariamente scritto da Sondek99 Visualizza messaggio
    comporterebbe (secondo la mia personale esperienza) una variazione nella prestazione sonica dell'impianto dovuta non alla presenza in se di un relè (di cui anche i miei apparecchi sono dotati) ma dall'interposizione di un ulteriore apparecchiatura tra pre e finale
    Cioè, fammi capire, una commutazione posta, ad esempio, all'interno di un ampli integrato va bene (lo affermi tu stesso), ma la stessa inserita tra due apparecchi distinti (che sono poi le due parti che compongono un ampli integrato), no?

    Per quale motivo? Ovvero, ci sarà sicuramente una spiegazione legata a a qualche fenomeno fisico o fenomeno elettrico/elettronico per cui lo stesso dispositivo è posto all'interno del case è idoneo, mentre se posto all'esterno non lo è più.

    Prendo atto della più che notevole sensiblità ed abilità discernitrice del tuo orecchio che riesce a distinguere se in un impianto è stato aggiunto un cavo di segnale di 50. cm.

    Io ammetto che pur avendoci provato in 50 anni, anche per lavoro, non ci sono mai riuscito.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 31-07-2014 alle 00:34
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #11
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    Innanzitutto grazie per le risposte e la partecipazione a questo thread. Mi fa piacere leggere che la mia non è una idea stravagante ma che anzi esiste un tot numero di utenti a cui piace poter scegliere di volta in volta con quale finale pilotare le casse.
    Come nordata anch'io penso che l'interposizione di un commutatore nella sezione tra finale e diffusori non comporti un degrado apprezzabile del segnale considerando che qui si parla di Ampere a cifra intera e non di segnali di linea, molto più delicati e ragionevolmente influenzabili da queste aggiunte lungo il percorso.
    Sono altresì contento di sapere che le Chario si difendono bene in entrambi i pilotaggi quindi l'evoluzione da Lynx ad Ursa Major sembra un percorso fattibile e spero privo di sorprese come quella che ho avuto ieri sera... so di andare un po' OT ma questa devo proprio raccontarla...
    A casa di un amico audiofilo sono stati messi a confronto il poderoso Primare A32 ed un anzianotto Bartolomeo Aloia ST130 nel pilotaggio di casse rognose ma acusticamente splendide come le sue Jamo Concert 11... il Primare restituiva una scena sonora confusa e affaticata mentre l'Aloia lasciava di stucco per l'agilità, la naturalezza e la presenza con cui trattava ogni voce e nota, semplicemente come se i coni non avessero peso ed il risultato stracciava le mie Chario sotto tutti gli aspetti... Peccato che Jamo non costruisca più casse come quelle, chi le ha se le tenga strette e investa senza paura nei ricambi perchè se ben accoppiate (come con le elettroniche Aloia appunto) hanno una resa meravigliosa... sarà sicuramente suggestione ma ora quando sento il Primare suonare con le Chario non mi sembra più così disinvolto... :-(
    Ultima modifica di CyberDez; 31-07-2014 alle 20:39


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