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Risultati da 1 a 12 di 12
  1. #1
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    Nov 2010
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    [BD] L'ASSASSINO ( Elio Petri ) - 1961 - Carlotta








    ...Visto ieri, BELLISSIMO !

    ...Primo e già graffiante Lungometraggio (Censurato ovviamente senza motivo all'epoca) del Maestro Petri , con interessantissimi approfondimenti Psicologici Kafkiani in stile Bergman , che "mascherato" da Noir (e ci riesce dannatamente bene) mostra il rapporto fra Uomo "Comune" e autorità, con i suoi sfacciati "errori" di (pre)giudizio e lungaggini burocratiche , tema molto caro a Petri , che vedremo affrontare al meglio ad esempio nel Capolavoro "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" .

    ...Mastroianni e Randone primeggiano .

    ...Il BD della Francese Carlotta, neanche a dirlo è S P L E N D I D O !

    ..."Il Restauro Digitale de L'ASSASSINO è stato realizzato a partire dall'OCN Originale, lacunoso del primo e dell'ultimo rullo, nonchè da un Interpositivo dell'Epoca.
    I due Elementi sono stati Scansionati a Risoluzione 2K e Restaurati Digitalmente .
    Il Color Grading è satato eseguito utilizzando come riferimento una Copia Positiva dell'Epoca , conservata dalla casa di produzione Titanus presso l'Archivio della Cineteca di Bologna .
    La colonna sonora Originale è stata Restaurata a partire dal Negativo ottico in 35mm , da cui a sua volta è stato stampato un Positivo Colonna di conservazione , che successivamente è stato acquisito e Restaurato Digitalmente .
    Tutte le operazioni e la fasi di Lavorazione, sono state eseguite presso il Laboratorio di Bologna "L'Immagine Ritrovata", nel 2011 ."


    ...Il dettaglio è straordinario (primi piani di Mastroianni, della Bellissima Cristina Gaioni ,delle mura della cella etc...sono dettagliatamente fantastici) grana medio fine appena percettibile e perfettamente gestita, scala dei grigi sublime, contrasto e livello del nero davvero eccellenti !
    ...Bitrate sempre molto alto (ho visto punte di 34-35 Mbps , forse anche di più) nella media di 23-26 Mbps, codifica in AVC , zero filtri, traccia audio in Italiano DTS-HD-MA 1.0 Mono ( con sub Francesi OPZIONALI-REMOVIBILI ), davvero Ottima , che riproduce magnificamente la splendida colonna sonora di Piero Piccioni .

    ...Come Extra , abbiamo due interviste (16 e 17 minuti, circa ) alla Moglie di Petri, Paola Pegoraro Petri, in HD ma purtroppo in Francese, io in ogni caso le ho viste ugualmente , qualcosa si capisce lo stesso .

    ...Non saprei cos'altro dire .

    ...Insomma, un BD davvero coi Fiocchi !
    ...Che tanto per cambiare , ci arriva da fuori Paese...

    ...Io l'ho preso in un momento in cui la "Borsa" di amazon era in picchiata...



    ...Davvero un Gioiello .

    ...Questa è Storia della Nostra Cinematografia, quella Vera di una volta .
    ...Gli occhi rilasciarono dapprima lacrime, poi sangue infine l'anima stessa. Il tutto rivoltato da dentro a fuori, gocciolante nella pozzanghera oscura del passato...
    ... IL CINEMA E' UN'INVENZIONE SENZA AVVENIRE ! ...
    Louis Lumière

  2. #2
    Data registrazione
    Nov 2010
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    1.985
    ...Interessante analisi della Censura de L'ASSASSINO , con alcuni documenti d'epoca, che se riesco , più tardi inserirò...:



    "Sulla censura de
    L'assassino :
    PREMESSA
    Questo breve paper sulla censura subita da ‘L'assassino’ ha il fine dichiarato di
    valorizzare l'archivio Taddei come fonte inesauribile di stimoli e notizie; come
    un vaso di Pandora, le 5 schede fronte e retro dedicate all'esordio
    cinematografico di Petri (a cui vanno aggiunte le schede ‘Censura’ e ‘Petri,
    Elio’) hanno permesso una veloce attivazione di quello che definirei l'universo
    rizomatico-enciclopedico (e in quanto tale potenzialmente infinito) che ruota
    attorno all'argomento. Merito della densità di informazioni aggregate dal
    gesuita nelle sue piccole schede, che permettono un accesso facile e veloce
    alla critica generalista dei quotidiani e dei periodici (tramite i ritagli) e a quella
    di settore (tramite i timbri e i riferimenti scritti a mano).


    LA POLIZIA CANCELLA LE PROPRIE ORME INFANGATE
    Perché di polizia fondamentalmente si tratta: quella da pulire dal fango
    dell'imputato Petri (qui al suo primo reato cinematografico), quella in divisa,
    quella che deve apparire e nel modo giusto; poi c'è la polizia del cinema, o
    forse faremmo meglio a chiamarla pulizia del cinema. Una polizia senza pistola,
    ma con molto più potere, e con nomi noti: Tupini, Spagnuolo...
    È una storia di esclusioni cattoliche, tagli democristiani, dell'affannarsi di una
    produzione esausta che vuole a tutti costi vedere l'uscita della propria pellicola;
    in sostanza il reiterarsi di un mood fascista dove l'ambizione del controllo
    assoluto fa da padrona, e in cui non ci si fa problemi a plagiare una (ri)-fiorente
    industria attraverso l'esasperazione della suddetta. E ‘L'assassino’ di Petri è a
    conti fatti la summa di tutto questo; il crocevia dove si fa più assurdo, e in
    quanto tale trasparente, il meccanismo censorio dell'Italia democristiana degli
    anni '60.

    Opera prima di Elio Petri, dicevamo, che però non è un outsider del cinema:
    “Sceneggiatore assiduo di Giuseppe De Sanctis e collaboratore
    occasionale di Puccini («L'impiegato») e di Lizzani («Il gobbo»)”
    si legge nell'articolo di Morandini (pubblicato il 04/04/61 su La Notte), incollato
    sul fronte della scheda numero 1 del Taddei dedicata al film.
    Opera prima che viene purtroppo mutilata e resa per alcuni aspetti
    incomprensibile da una censura assurda e stringente:
    “E poi la censura ci ha messo il suo, guastando alcune scene intere.
    Si sa come vanno queste cose: vi sono dei protagonisti (quello della
    domestica) «toccati» in tal maniera dalla censura, che non si sa bene
    che cosa succeda di lei; senza contare che la censura dovrebbe
    censurare il già censurato, perché lascia pensare al peggio”
    Si legge, invece, nel ritaglio a firma F. M. P. del 03/04/61, sempre sul fronte
    della scheda numero 1.

    È interessante notare, però, che una tale censura (di seguito riporterò quali
    sono i tagli imposti) non venga menzionata sempre nei ritagli raccolti dal
    Taddei... Corriere della Sera e Il Gazzettino, ad esempio non ne fanno
    menzione; parimenti Il Giorno, Il Popolo, L'Italia, Tempo, Epoca, Rotosei, Oggi,
    Settimo Giorno. A conti fatti, solo quattro dei 19 articoli raccolti dal gesuita
    fanno riferimento alla censura. Eppure non si tratta di un film cosiddetto
    invisibile: protagonista un Mastroianni fresco da ‘La dolce vita’, fiancheggiato
    da una Micheline Presle, nota al grande pubblico per ‘Il diavolo in corpo’ di
    Autant-Lara, e da un bravo Salvo Randone. Senza contare che, come già detto,
    Petri stesso non era uno sconosciuto. Gli elementi di richiamo c'erano tutti, e
    basterebbe guardare la voluminosità della relativa voce del Taddei (6 schede
    fronte/retro sono una media alta per un film) per rendersene conto. Censura
    della censura? Probabilmente no, visto il clima dell'epoca.

    Ma quali sono dunque questi tagli? ‘L'assassino’ è sicuramente un odd man out
    dei censurati, in anni in cui si puntava il dito contro «soggetti e temi di natura
    erotica che assumono perfino aspetti pornografici» (cfr. 1960, “Da Polverelli
    all'on. Tupini”, Cinema Nuovo, n° 146, pp.326-329); la censura si attivò, infatti,
    perché la pellicola andava a toccare un tabù, la polizia.
    “Dei poliziotti salgono le scale di un palazzo sporcando i gradini con
    le loro scarpe infangate: tagliare l'inquadratura dell'impronta delle
    pedate. Il commissario dice, accennando ad Alfredo Martelli, il
    sospettato, che attende in un salotto: «Facciamolo innervosire un
    po'»: cambiare la battuta, fargli dire: «Facciamolo aspettare». «Voi
    appartenete ad una famiglia di sovversivi», dice il commissario ad
    Alfredo: cambiare i «sovversivi» in «anarchici». «Noi sappiamo che
    siete stato iscritto al partito comunista», diventa «Il vostro nome
    onora spesso il bollettino dei protesti cambiari». Tagliato uno
    sbadiglio del commissario. I poliziotti parlano in dialetto siciliano o
    napoletano: ridoppiare alleggerendo il dialetto, chiede la censura. Il
    commissario Margiotta dà del tu ad Alfredo: ridoppiare sostituendo il
    tu con lei. Alfredo entra in cella: «che schifo...», dice. Tagliato, non ci
    si esprime così nei riguardi delle prigioni italiane. E i poliziotti non
    debbono mai apparire violenti: s'attenuino i toni troppo bruschi, si
    taglino i buffetti sulle guance dell'imputato. I confidenti buttati
    dentro la cella di Alfredo per provocarlo non debbono far capire
    troppo la loro missione: via tutte le scene in cui li si vede mettere
    d'accordo col commissario. «Era un ritratto troppo deprimente della
    nostra polizia», ha spiegato un funzionario del ministero.”
    Questi sono i tagli principali riportati in Cinema Nuovo n° 150 p. 143 del 1961.
    Censure assurde ai nostri occhi, che portarono inevitabilmente alla
    denaturazione di alcuni aspetti del film:
    “‘L'assassino’ non è, e non voleva essere, un film contro la polizia:
    anzi. Voleva solo mostrarla nell'adempimento del suo lavoro (ben
    riuscito fra l'altro) senza quelle «eleganze formali» che la censura ha
    imposto.” (da Vita del 27/04/61 del retro della scheda n° 2 del
    Taddei)
    Censure che, secondo Pietro Nuvolone, all'epoca docente ordinario di diritto
    penale all'Università di Pavia, sono incostituzionali (cfr. “La supercensura del
    signor Procuratore”, Cinema Nuovo n° 148, pp. 486-489):
    “I limiti della censura amministrativa sono chiaramente indicati
    dell'ultimo comma dell'art. 21 stesso, che dispone: «Sono vietate le
    pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni
    contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti
    adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni». Da questa
    disposizione emerge inequivocabilmente che la censura preventiva –
    là dove non è espressamente vietata, come per la stampa – è
    costituzionalmente legittima solo per impedire le offese al buon
    costume (in corsivo nel testo, ndr). Ora, il concetto di «buon
    costume» è un concetto che ha una precisa accezione giuridica: la si
    deduce dal codice penale, che distingue le offese al buon costume
    dalle offese alla morale, alla religione, al governo, ecc.; sono offese
    al buon costume quelle che attengono alla sfera del riserbo sessuale,
    e cioè del pudore. Il regolamento annesso al R. D. 24 settembre
    1923 n° 3287 prevede, invece, un amplissimo controllo preventivo
    anche in materia di «morale», di «reputazione e decoro nazionale»,
    di «ordine pubblico», di «buoni rapporti internazionali», di «prestigio
    e decoro delle istituzioni e autorità pubbliche», di «decoro e prestigio
    dei funzionari e agenti della forza pubblica, dell'esercito e della
    marina», di incitamento «all'odio fra le classi sociali», di «delitti o
    suicidi impressionanti». Queste forme tutt'ora in vigore, sono
    palesemente incostituzionali, perché ammettono una censura al di là
    dei limiti, quelli del buon costume, espressamente stabiliti dalla
    Costituzione.”
    La censura de ‘L'assassino’ è, in breve, figlia di un regolamento obsoleto e
    incostituzionale, nato poco prima delle cosidette leggi fascistissime... Quello
    che c'è da chiedersi è perché la produzione abbia accettato i tagli e i
    cambiamenti imposti (il ri-doppiaggio su tutti) pur di far uscire il film nella data
    stabilita (ovvero nel periodo pasquale del 1961). E qui il discorso si complica...
    All'uscita della prima pellicola di Petri, infatti, il panorama cinematografico
    vedeva i suoi principali attori impegnati in una dura lotta con l'allora
    democristiano Ministro del Turismo e dello Spettacolo, l'onorevole Umberto
    Tupini (in combutta con personaggi come il Procuratore dott. Carmelo
    Spagnuolo).
    Meno di un anno prima l'onorevole Tupini inviava una lettera a Eitel Monaco,
    presidente dell'Anica, che avrebbe messo in subbuglio per molto tempo il
    settore cinematografico. Tupini avvertiva la categoria che da quel momento in
    poi (l'estate del 1960) avrebbe cercato di arginare con ogni mezzo a sua
    disposizione la decadenza morale e dei costumi dei soggetti cinematografici
    prodotti in quel periodo. A posteriori sappiamo che l'Italia negli anni Settanto
    divenne uno dei paesi più deregolarizzati in materia di censura, ma furono
    proprio gli anni Sessanta il campo di battaglia di questa eterna guerra, e
    ‘L'assassino’ fu una delle prime vittime, una vittima eccellente."
    Ultima modifica di jesse-james; 02-02-2014 alle 06:35
    ...Gli occhi rilasciarono dapprima lacrime, poi sangue infine l'anima stessa. Il tutto rivoltato da dentro a fuori, gocciolante nella pozzanghera oscura del passato...
    ... IL CINEMA E' UN'INVENZIONE SENZA AVVENIRE ! ...
    Louis Lumière

  3. #3
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    Jan 2011
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    L'ho preso pure io su amazon ad un prezzo stracciato. Meraviglioso, grandissima opera e grandissimo restauro!
    "vai all'estero...meglio" cit.
    Vi rammento che questa è una Sezione tecnica.cit.

  4. #4
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    Feb 2009
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    idem come sopra..ordinato oggi da amazon..mi piace riscoprire questi classici in hd...non possedevo nulla di petri e quindi questo e' il momento di rimediare...ovviamente la rece di james ha contribuito..e visto e considerato che io mi fido molto dei pareri di voi esperti spero di non rimanere deluso......appena lo avro' visto vi faro' sapere la mia...passo e chiudo..bye

  5. #5
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    Il film è molto bello, confido in una nostra edizione, i titoli delle copertine, menu, ecc in francese (come in ogni altra lingua che non sia italiana o inglese) proprio non li gradisco avere.
    VPR UHD: Optoma UHD65 - Schermo: Screen Line dimensione 334x188cm formato 16:9 cornice vellutata Fashion.
    Lettori Blu-Ray UHD: 2 Sony UBP-X800 + Sony UBP-X700 - Ampli 7.2: Onkyo TX-NR646 - Diffusori: Klipsch RF82 MKII (front & surr) + RC64 MKII - Subwoofer: 2 Velodyne Impact 12
    TV OLED UHD: Sony Bravia KD65A1 - TV EDGE LED UHD: Sony Bravia KD65XE9305

  6. #6
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    Il sogno adesso è poter vedere in BD La proprietà non è più un furto, visto il recente restauro della Cineteca di Bologna...speriamo davvero.
    "vai all'estero...meglio" cit.
    Vi rammento che questa è una Sezione tecnica.cit.

  7. #7
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    Citazione Originariamente scritto da Bane Visualizza messaggio
    i titoli delle copertine, menu, ecc in francese (come in ogni altra lingua che non sia italiana o inglese) proprio non li gradisco avere.
    per una decina di euro è abbastanza puerile pensarlo...

    Tornando alle cose serie, il master di questo BD è davvero impeccabile. Label come la Carlotta andrebbero solo sostenute e incentivate nel loro lavoro.
    Ultima modifica di gianni123; 06-02-2014 alle 19:31
    "vai all'estero...meglio" cit.
    Vi rammento che questa è una Sezione tecnica.cit.

  8. #8
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    May 2011
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    L'edizione Arrow rispetto alla Carlotta come si colloca?
    VIDEOSCHERMOPlasma Panasonic 55VT60LETTORE 4K UHDPanasonic DP-UB9000EG1BD RECORDER/LETTORE 4K UHDPanasonic DMR-UBC90EGKLETTORE BDPanasonic BDT310AUDIOSTREAMER/MEDIAPLAYERZidoo Neo SLETTORE SACDMarantz SA7001DACMarantz NA-11S1AMPLI STEREODensen DM-10AMPLI HTDenon X4700HFRONTALIKlipsch RF7 III + Soundcare SuperspikesCENTRALEKlipsch RC64SURROUNDKlipsch RS62 IISURROUND BACK 6.1Klipsch RB51SUBWOOFERSunfire HRS12CAVITransparent,Van Den Hul,Supra,Oehlbach

  9. #9
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    stesso master, arrow ha solo alzato un po' di più il bitrate video, come da tradizione. diciamo che a livello generale è un gran bel lavoro, ma visto con gli occhi di oggi manca un po' quel dettaglio granitico dei nuovi trasferimenti fatti a regola d'arte. c'è da dire che per il primo ed ultimo rullo hanno usato un IP in quanto il negativo era troppo rovinato, non vorrei che avessero un po' uniformato la resa di tutto il film per non creare stacchi troppo evidenti. nero un po' alto come tipico dei restauri della cineteca. cmq da avere secondo me.
    Schermo: Panasonic Oled TX-77LZ2000E; Sorgenti: Pannde PD6X Ultimate Edition & Panasonic DP-UB9000EGK; Cavi Hdmi: Ruipro HDMI 2.1; Amplificatore 2 CH: Gryphon Diablo 300; Diffusori: B&W 702 S2; Sub: B&W ASW610 S2; Cavi di segnale: Zavfino Fusion MKII XLR, HMS Armonia XLR; Cavi di potenza: Gryphon Masterline; Cavi di alimentazione: Gigawatt + HMS; Filtro di rete: Gigawatt PC-4 Evo+; Mobile: Roterring Belmaro 33.

  10. #10
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    Quindi rispetto alla francese abbiamo un migliore encoding? Direi che dal tuo giudizio che ritengo competente sfrutterò la promozione Arrow, visto che ho individuato altri titoli che ancora mi mancavano
    Avevo letto e visto qualcosa anche su blu-ray.com sull'edizione Arrow, conferme anche lì
    VIDEOSCHERMOPlasma Panasonic 55VT60LETTORE 4K UHDPanasonic DP-UB9000EG1BD RECORDER/LETTORE 4K UHDPanasonic DMR-UBC90EGKLETTORE BDPanasonic BDT310AUDIOSTREAMER/MEDIAPLAYERZidoo Neo SLETTORE SACDMarantz SA7001DACMarantz NA-11S1AMPLI STEREODensen DM-10AMPLI HTDenon X4700HFRONTALIKlipsch RF7 III + Soundcare SuperspikesCENTRALEKlipsch RC64SURROUNDKlipsch RS62 IISURROUND BACK 6.1Klipsch RB51SUBWOOFERSunfire HRS12CAVITransparent,Van Den Hul,Supra,Oehlbach

  11. #11
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    bah guarda le ho avute entrambe (ora ho tenuto Arrow e venduto Carlotta) e ti devo dire che io differenze in movimento non ne vedevo. a livello video per me si equivalgono. compra quella che costa meno
    Schermo: Panasonic Oled TX-77LZ2000E; Sorgenti: Pannde PD6X Ultimate Edition & Panasonic DP-UB9000EGK; Cavi Hdmi: Ruipro HDMI 2.1; Amplificatore 2 CH: Gryphon Diablo 300; Diffusori: B&W 702 S2; Sub: B&W ASW610 S2; Cavi di segnale: Zavfino Fusion MKII XLR, HMS Armonia XLR; Cavi di potenza: Gryphon Masterline; Cavi di alimentazione: Gigawatt + HMS; Filtro di rete: Gigawatt PC-4 Evo+; Mobile: Roterring Belmaro 33.

  12. #12
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    Siamo lì quindi..I prezzi ho visto sono buoni per entrambe, in questo momento vado di Arrow per sfruttare la promozione del loro sito, grazie per le dritte
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