Non ho bisogno dei pareri altrui, avendo avuto almeno una quindicina di dac (compresi quelli dei lettori).
Appunto, si tratta di my-fi (o più correttamente di scegliere quello che suona meglio nel nostro impianto) e, casualmente o meno (non è dato saperlo) al momento mi diverto al massimo con un dac nulla di che alle misure.
I “prezzi non giustificati” forse sono quelli oltre certe cifre (decine di K). Fino alla fascia media cioè quella di mio interesse, trovo le differenze ben avvertibili, sia timbriche (es suono analitico vs morbido) sia qualitative tout court, e non necessariamente legate al prezzo. Di sicuro slegate dalle misure.
Scegliere partendo dalle misure è fuorviante, si rischia di escludere macchine che potrebbero fare la felicità di molti, lo stesso si potrebbe dire se guardassimo le misure dei valvolari, ampli e non.
Scegliere in base ai confronti che si riescono a fare (nei limiti del possibile), nel caso specifico dei dac, è la chiave del successo nell’affinare un impianto. Anche perché altrimenti, come spesso succede in questo come in tanti altri forum, puntualmente saltano fuori decine di utenti che chiedono come migliorare il proprio dac e guarda caso si vedono consigliare spesso oggetti non necessariamente perfetti alle misure (vedi esempi precedenti, ma potrei continuare).
Ovvio che invece nel caso di diffusori e, spesso, ampli, le misure costituiscono dei “paletti” insormontabili con i quali bisogna confrontarsi/scontrarsi, si entra in contesto che esula le sfumature e sfocia nella produzione di differenze macroscopiche.