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Originariamente scritto da
criMan
Siccome pensavo non potesse essere comunque giusto alla fine , parlo per me , ho capito che ascoltare un Accuphase o un MSB per esempio quello che apporta in piu' e' la maggiore naturalezza e scorrevolezza piu' "finta" in sorgenti piu' economiche.
Ma oltre faccio fatica, in tutta onesta'. Le differenze ci sono ma non sono correlate al prezzo quanto un diffusore o un ampli.
Un McIntosh lo riconosci a occhi chiusi ed e' innegabile, una sorgente digitale non mi porta alle stesse considerazioni.
Nessuna verita' sia chiaro, solo il mio parere.
è il limite maggiore della discussione .....giungere alla selezione in funzione del prezzo che per me non esiste in toto...ma che per alcune aziende italiane e non la si può smontare già incrociando i paragoni con i listini nei paesi di origine...e quindi ci ritroviamo che uno da 20 mila euro in Italia in giappone ne costa 8000 e una cassa da 2000 euro in Italia che in Germania ne costa 4500,00, logicamente il tedesco lì la paragona magari alla 805d e l'italiano alla PM 1....perciò per me così non se ne esce mai o meglio si esce subito...costa di più?e allora suona meglio.
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Originariamente scritto da
antonio leone
è il limite maggiore della discussione .....giungere alla selezione in funzione del prezzo che per me non esiste in toto...ma che per alcune aziende italiane e non la si può smontare già incrociando i paragoni con i listini nei paesi di origine...e quindi ci ritroviamo che uno da 20 mila euro in Italia in giappone ne costa 8000 e una cassa da 2000..........[CUT]
E' uno spunto interessante , una cassa Wilson Audio in America costa X in Italia 2X stesso dicasi di marchi italici all'estero.
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Originariamente scritto da
giankaiser
Rispondendo a Foxtrot59, ritengo che alcune differenze si possano sentire anche in cuffia...
Se non altro, hai modificato di non poco la tua posizione (commenti 197...200).
Che certe conversazioni, ancorché a distanza, a qualcosa servano?
Certo, per tagliare la testa al toro (meglio, per provarci in modo meno velleitario), è indubbio che sarebbe enormemente più efficace ritrovarci a discuterne... davanti al corpo del reato.
Intanto ci si accontenta...
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Citazione:
Originariamente scritto da
antonio leone
è il limite maggiore della discussione .....giungere alla selezione in funzione del prezzo che per me non esiste in toto.......[CUT]
Amici del forum, ho letto con molto interesse le pagine di questa discussione, e, dopo aver fatto delle riflessioni vorrei condividerle con voi, per capire se le mie conclusioni sono errate...
Ho dedotto che, mentre con altri componenti dell'impianto (diffusori, ampli) il costo maggiore degli apparecchi riflette generalmente una qualità audio più facilmente e oggettivamente percepibile, per un DAC dedicato all'ascolto della musica liquida, ho capito da voi che avete ascoltato sicuramente più apparecchi di me, che con l'aumentare del prezzo (ovviamente parlo di prodotti dal costo "umano" a partire da 200 fino a 1.000-2.000 euro) i miglioramenti non sono così grandi come ci si potrebbe aspettare, riducendosi a differenza di timbrica o di sfumature, che possono essere addirittura vanificate da un cattivo collocamento dei diffusori nell'ambiente di ascolto.
A proposito, proprio l'altro giorno ho letto una recensione su un DAC molto economico (almeno per i prezzi dell' HiEND), la pennetta M2tech Hiface DAC, che in un test a “doppio cieco”, ha bastonato DAC dal prezzo 2 o 3 volte superiore, lasciando allibiti gli audiofili della giuria che non riuscivano con precisione a distinguere la “pennetta” da altri DAC più costosi, tra cui il fratello maggiore Young, pur utilizzando nel test un impianto di qualità e molto analitico.
Personalmente io ho un amico ingegnere, esperto di psicoacustica e appassionato di alta fedeltà, che costruisce e ripara amplificatori valvolari e diffusori; il suo impianto, dopo aver venduto pre e finale Mark Levinson, ora è formato da un pre e finale valvolare di altissima qualità da lui costruito, diffusori Martin Logan, e giradischi e lettore cd di medio-alta qualità (non ricordo i modelli e le marche); ebbene per l'ascolto della musica liquida, questo ingegnere mio amico utilizza un semplice MAC MINI con una scheda audio esterna dal costo di poche centinaia di euro, ed è molto soddisfatto di questa configurazione. Ho chiesto un suo parere riguardo la necessità dell'acquisto di uno dei famosi server musicali costruiti da marchi blasonati (Linn, Naim, etc.), per l'ascolto di qualità della musica liquida;pensavo fosse l'unico mezzo per l'ascolto di un certo livello (però, prezzi alti, da 2.000 a 17.000 euro); invece lui mi ha spiegato che, aprendo uno di questi blasonati prodotti, dentro chassis di alluminio dal peso di 10-20 kg, si trovano dei componenti di derivazione informatica, e che, nonostante spese di progettazione e ingegnerizzazione, i prezzi di questi prodotti sono assolutamente ingiustificati, in quanto non sono altro che dei PC ottimizzati per la musica, sostituibili facilmente da un seplice computer e da una unità di conversione (scegliendo quella che più ci aggrada).
Facendo queste premesse, secondo voi sbaglio nel ritenere che nel prossimo futuro le sorgenti per l'ascolto della musica liquida di “qualità” si avvieranno verso una “democratizzazione”, con l'uscita di prodotti sempre più performanti e costi “tendenzialmente” in discesa?
Se prendiamo come esempio il piccolo Hiface DAC, che costa circa 200 euro, ma si è mimetizzato bene tra DAC di classe e costo notevolmente superiori, sarà possibile acquistare DAC HiEnd con poche centinaia di euro, che però offrono prestazioni simili a quelle offerte oggi da prodotti di 2/3/4.000 euro?
Io da appassionato di musica con un budget a disposizione basso (e credo che di questi tempi ce ne siano molti di appassionati nelle mie condizioni), spero di sì...
Voi cosa ne pensate?
Ciao, Francesco
;)
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Altro mito: il trattamento pesante e radicale dell'ambiente, altrimenti..."come osate parlare?".
Mi sto chiedendo: come facevano quegli sfortunati nababbi dei secoli scorsi a gustare la musica eseguita nelle proprie sontuose dimore, prive di pannelli fonoassorbenti e tube-traps?
E nelle chiese???
Poretti...
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Citazione:
Originariamente scritto da
frankie7
Voi cosa ne pensate?
Se hai letto tutta la discussione, ti sarai ampiamente fatto un'idea delle diverse posizioni.
Per le domande specifiche su singoli apparecchi, passo volentieri a chi ne sa di più.
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ieri ho provato a paragonare il Cocktail Audio con il line out del lettore mp3 portatile ibasso dx50, un lettore mp3 portatile di qualità elevata. Ho sentito differenze. L'ibasso restituisce un suono meno definito, meno potente, meno dinamico e più cupo.
Per quel che mi riguarda posso confermare che i dispositivi a corrente elettrica li trovo sempre superiori rispetto a piccoli dispositivi a batteria (qui la differenza la sento). Tuttavia confermo che tra i dispositivi a corrente elettrica non noto alcuna differenza.
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Per sentire l'organo correttamente ci vuole una chiesa (o ambienti simili)
I violini barocchi purtroppo non sono mai riuscito ad ascoltarli in qualche Villa palladiana ma solo in sale da concerto
Jakob
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
Mi sto chiedendo: come facevano quegli sfortunati nababbi dei secoli scorsi a gustare la musica eseguita nelle proprie sontuose dimore, prive di pannelli fonoassorbenti e tube-traps?
E nelle chiese?
Ci sono alcune precisazioni e distinzioni da fare.
La prima, fondamentale, è tra produrre musica e riprodurla.
Nel primo caso l'ambiente è una componente, non secondaria, che concorre al risultato finale, nel secondo l'ambiente deve invece aggiungere poco o nulla di suo al messaggio da riprodurre.
Oltre a ciò la musica che veniva eseguita nei grandi saloni delle dimore rinascimentali era di un certo tipo: ovvero quella chiamata, appunto, "da camera", con pochi strumenti e pressione sonora non elevata.
L'altro genere di musica era quella organistica, eseguita nelle chiese, assieme a quella corale, entrambi i generi necessitano proprio di ambuienti molto grossi, il rivebero ambientale è parte fondamentale dell'ascolto.
Esistono in circolazioni registrazioni eseguite presso questa o quella chiesa famose proprio per la loro acustica che concorre in modo drammatico al risultato finale.
Tra l'altro, sicuramente per le chiese, ma anche per i saloni delle dimore rinascimentali le risonaneze, date dalla dimensioni, si situano in zona ultra bassa, pertanto poco influente all'ascolto, la pressione sonora nel caso di musica da camera, come ho già scritto, non è elevatissima, quindi le riflessioni, a causa delle distanze da percorrere, non vanno ad influenzare molto il risultato.
Rimangono i teatri, ma sin dall'antichità si sapeva come costruirli, quanto meno quelli più famosi.
Passando invece alla riproduzione della musica in un ambiente "normale", come sono le stanze di appartamento moderno, avremo le risonanze che vanno a cadere nella parte udibile della gamma bassa, la pareti sono abbastanza vicine tra loro e si generano effetti di comb filter poichè il livello sonoro, pur decadendo, data la brevità dei percorsi è ancora importante, se poi nell'ambiente il tempo di decadimento è elevato va a sommarsi a quello riginale, falsando il risultato.
Detto in modo semplice, ma il succo è questo.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da
frankie7
Amici del forum, ho letto con molto interesse le pagine di questa discussione, e, dopo aver fatto delle riflessioni vorrei condividerle con voi, per capire se le mie conclusioni sono errate...
Ho dedotto che, mentre con altri componenti dell'impianto (diffusori, ampli) il costo maggiore degli apparecchi riflette generalmente una qualità audio più ..........[CUT]
Ma guarda , le mie iniziali remore sulla qualita' delle sorgenti digitali e' proprio nata
a casa di audiofili che (bonta' loro) avevano impianti con rese eccellentissime ma usavano
sorgenti tutto sommato economiche (1000 1500 euro). Non scordero' mai anni addietro la
dimostrazione di una coppia di diffusori di un noto costruttore romano a cui ho personalmente partecipato,
la sorgente digitale era volutamente un lettore CD da 400 piotte di listino.
La sua fu una chiara provocazione , io chiesi perche' non una sorgente che valorizzasse
tutto... la sua risposta perentoria "perche' tu sei tra quelli che sente le differenze tra
sorgenti digitali? " con sghignazzata finale.. E questa e' una ma ci sono state altre situazioni.
Sul discorso del semplice rippaggio dei CD , secondo me anche li' hanno subito trovato
il modo per spennare l'audiofilo.. Concordo quindi con il tuo amico appassionato/autocostruttore.
Il miglior ripping, a gratis, EAC e PC.
Poi sul discorso sorgenti , per me per la mia esperienza, superato un certo scoglio diciamo lettori CD da 1000€ 2000€ sopra i vantaggi non sono correlati ai soldi spesi.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Foxtrot59
Altro mito: il trattamento pesante e radicale dell'ambiente, altrimenti..."come osate parlare?".
Mi sto chiedendo: come facevano quegli sfortunati nababbi dei secoli scorsi a gustare la musica eseguita nelle proprie sontuose dimore, prive di pannelli fonoassorbenti e tube-traps?
E nelle chiese???
Poretti...
No Fox qui dissento, le mie esperienze riguardano ambienti domestici (come penso il 90% di noi) poco con sale trattate.
Putroppo una sala trattata fa tanto tantissimo, fa suonare bene tutto o quasi.
Io stesso mi sto muovendo in questa direzione almeno parzialmente.
Quindi lascio sospesa l'ipotesi di Antonio ovvero : se ho una sala trattata correttamente le differenze tra le sorgenti digitali si sentono.
Tuttavia se abbraccio questa ipotesi penso che alla fine all'audiofilo medio che non ha una sala trattata potrebbe arrivare sempre alle stesse mie iniziali conclusioni.
In una sala non trattata ma che puo' accogliere un impianto hifi molte sfumature si perdono per strada.
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HO deciso -- mi vado a comprare un testo di acustica -- così (a parte leggiucchiare si internet) capisco bene la frequenza di Schroeder e forse avrò in futuro più cognizione di causa.... grazie Nordata
Jakob
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Citazione:
Originariamente scritto da
criMan
Ma guarda , le mie iniziali remore sulla qualita' delle sorgenti digitali e' proprio nata
a casa di audiofili che (bonta' loro) avevano impianti con rese eccellentissime ma usavano
sorgenti tutto sommato economiche (1000 1500 euro). Non scordero' mai anni addietro la
dimostrazione di una coppia di diffusori di un noto costruttore romano a cui ho p..........[CUT]
Grazie, criMAN, in effetti confermi i miei sospetti...
;)
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Citazione:
Originariamente scritto da
criMan
No Fox qui dissento
Mi aspettavo che qualcuno lo facesse.
Se ci fai caso, ho volutamente parlato di "trattamento PESANTE E RADICALE".
Per capirci meglio, ti invito a leggere l'inizio del sottostante commento (# 1413), dove troverai queste mie parole: "la piú saggia decisione audiofila della mia vita" e scoprirai a cosa si riferiscono.
http://www.avmagazine.it/forum/38-au...ti#post4026152
In tale ambiente ho alloggiato, per un determinato periodo, una batteria acustica.
I suoni che ne uscivano erano fastidiosi quando la suonavo io, principiante (anche all'orecchio di altri presenti, povere vittime!).
Ma il giorno che vi ha "posato le bacchette" il mio insegnante, fummo molto sorpresi di notare che i suoni erano gradevolissimi: non taglienti, non rimbombanti, nonostante il volume non proprio da sottofondo (anzi!).
Non intendo contestare la distinzione di Nordata fra musica eseguita e musica riprodotta: riconosco che ha un suo perché.
Rimane il fatto che se il mio ambiente mi ha dimostrato di non andare in crisi con l'impatto di una batteria, per me ha ampiamente raggiunto la sufficienza per raccogliere in modo degno anche un impianto hi-fi, senza costringermi a trasformare casa mia in un ridicolo simulacro di studio di registrazione.
...E il soddisfacente ascolto quotidiano ne è una continua conferma.
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Citazione:
Originariamente scritto da
criMan
se ho una sala trattata correttamente le differenze tra le sorgenti digitali si sentono.
Perché allora c'è chi non le avverte nemmeno in cuffia (di elevata qualità - quindi estremamente rivelatrice*), se le differenze sono "timbriche, in primis"?
* A tale proposito, persino Giankaiser ha ritenuto opportuna una parziale retromarcia (# 285-288).
...
Un'altra cosa: sta passando la notizia che tutti coloro che hanno avvertito SOSTANZIOSE differenze, l'avrebbero fatto solo in ambienti super-trattati e patinati? Davvero è così?!?
...
Ancóra: questa faccenda del collo di bottiglia...
Come diavolo è possibile che per alcuni possa risiedere in convertitori che, male che vada, evidenziano livelli di distorsione e dinamica e linealità di risposta in frequenza di svariati ordini di grandezza migliori di qualsiasi sistema di altoparlanti - appunto - inserito in ambiente domestico (per quanto trattato)?
Sono domande né retoriche, né polemiche: le rivolgo prima di tutto a me stesso, ma, per quanto mi danni, non riesco a trovare risposte convincenti (tranne la sordità, che mi sentirei di escludere).
(Per amor di battuta: "Le risposte... a breve qui a Kazzenger!" :D ).