Il mio LZ è calibrato a 2.35.
BT1886, la risoluzione.
Ieri sera ho fatto ancora test di confronto fra il plasma 37PV500 ed il 48LZ1500, ma prima ritorno su alcune considerazioni fatte in precedenza.
Ritorno sul mio concetto di immagine naturale: per me una immagine è naturale quando criesce a farmi scorgere le stesse tonalità di bianco in una scena illuminata e gli stessi particolari in una scena scura che, dato un certo livello di lluminazione, il mio occhio riesce a scorgere nella realtà.
Probabilmente tutti sappiamo che il nostro occhio ha una gamma dinamica veramnete molto estesa, tanto estesa che i sensori digitali fanno fatica a riprodurre, non per niente in fotografia sono nati molteplici accorgimento per ampliarla, infatti l'HDR è un concetto nato tanti anni fa nel campo della fotografia. Per fare un esempio su cui ho una esperienza diretta, nel 2007 uscì una reflex con un sensore unico nel suo genere, che divenne famosa nel mondo per la sua incredibile capacità di riprodurre le immagini con una gamma dinamica di gran lunga più estesa di tutte le altre marche: era la FUJIFILM S5 PRO che utilizzava un rivoluzionario sensore proprietario “Super CCD” dove ogni pixel in realtà era formato da due pixel, uno per la la normale gamma dinamica ed un altro dedicato esclusivamente alle alte luci: all'epoca era l'unica macchina fotografica digitale che era in grado di riprodurre correttamente l'abito scuro dello sposo e tutte le nuances dell'abito bianco della sposa. Bastava calcolare l'esposizione sull'abito dello sposo, poi ci avrebbero pensato i pixel dedicati alle alte luci a non far bruciare tutte le nuances presenti nell'abito bianco.
Per la sua epoca era una macchina eccezionale, era diventata lo standard dei fotografi matrimonialisti, ed io la comprai proprio perchè era l'unica che aveva una gamma dinamica praticamente uguale a quella dell'occhio umano. Esponevi correttamente sulle zone scure e lei riusciva a restituirti tutte le alte luci senza la minima bruciatura, proprio come predicava uno dei più grandi fotografi di paesaggi della storia, il mitico Ansel Adams, il quale, fotografando spesso paesaggi di monti innevati, si raccomandava di non bruciare mai le alte luci per non far perdere la tridimensionalità percepita alle immagini scattate.
Il mio plasma si avvicina a questo: riesce sempre a farmi vedere i particolari delle basse luci con estrema linearità senza mai bruciare le alte luci oppure dare l'impressione di una immagine “slavata”, al contrario, i colori hanno una saturazione perfetta.
Come già scritto in un precedente post con le impostazioni di fabbrica dei settaggi immagine “Filmaker”, “Professionale 1” e “Professsionale 2” il pannello OLED si mangiava un sacco di particolari in scene scure o cumunque sulle basse luci. Manca di linearità nel riprodurre le basse luci: come già scritto ho dovuto variare alcuni parametri per avvicinarmi il più possibile ad una immagine “Naturale”.
Premetto che essendo un esemplare ex-espositivo, il pannello ha già raggiunto il numero di ore sufficiente a portarlo nella fase “C”.
Due sere fa ho provato a vedere immagini in HD con l'ambiente perfettamente oscurato, senza accendere le “Bias lighitng” sul retro del pannello. Ma anche dopo una mezzora abbondante, anche dopo l'adattamento dell'occhio in Filmaker e Prof. 1 il risultato era sempre il medesimo: il pannello OLED a confronto con il plasma si mangiava una quantità inaccettabile di particolari sulle basse luci. Nel senso che in determinate scene scure nascondeva particolari che in una scena dal vero sarebbero stati facilmente visti dal nostro occhio e che il plasma faceva vedere tranquillamente, pur avendo la stessa sensazione di contrasto e saturazione colore visibile nell'OLED, in parole povere , senza avere in alcun modo una immagine un pocino più “slavata”.
Se in un ambiente a lume di candela il mio occhio riesce a scorgere determinati particolari sullo sfondo, il pannello che riproduce quella immagine è tanto migliore quanto più si avvicina alla precisa riproduzione di quei particolari: a parità di luminosità di quanto in primo piano, o quei particolari ci sono, ed allora parlo di immagine naturale (come il plasma 37PV500), oppure vengono annegati nello sfondo scuro, ed allora parlo di pannello non lineare (come il mio 48LZ1500).
Come già fatto in precedenti test ho dovuto tornare alla Prof 2 da me modificata come descritto nel mio precedente post per avvicinare l'OLED al plasma.
Ieri sera altra sessione di confronti communtando tre trasmissioni in contemporanea sui due schermi affiancati:
1) partita Atalanta-Fiorentina su Canale 5
2) film “I Ponti di Madison County” su IRIS HD
3) film “Qualcosa di cui sparlare” su LA5
Dopo aver notato come nelle precedenti occasioni che il verde del campo di calcio era verde-giallo sul OLED e verde intenso sul Plasma e che nei film sulle scene a basse luci, nonostante le mie modifiche fatte a PROF 2 (illuminazione da 60 a 55, contrasto da 90 a 70, luminosità a +4 e tinta a -6) le basse luci erano ancora non lineari come nel plasma, avevo deciso di tornare a vedere di variare il gamma dalla impostazione di default 2,2. Mentre osservo il menù mi viene voglia di impostare un valore per me fino a ieri sera misterioso, che non conoscevo (per mia crassa e colpevole ignoranza) e quindi non avevo mai impostato prima, ovvero “BT1886”.
Fatto questo succede il miracolo: il campo di calcio diventa verde intenso come nel plasma, tutta la colorimetria diventa naturale come nel plasma, anche il tono di pelle diventa perfetto riportando il valore tinta a 0: per quanto riguarda le basse luci intervengo abbassando ulteriormente il livello “Illuminazione pannello” da 55 a 45, ma mantengo invariato il valore luminosità, così adesso anche loro sono praticamente perfette.
A questo punto vado a vedere su Internet cosa diavolo è la curva di gamma BT1886: in questo articolo
si dice testualmente:
“ Capire il gamma non è affatto semplice, e soprattutto ci troviamo davanti ad un valore che abbiamo ereditato dai vecchi tubi catodici, anno 1930. Emulare il comportamento di un tubo catodico con un TV digitale come un LCD o un OLED è semplice, ma prodotti di questo tipo possono dare molto di più. Ecco perché la EBU, la European Broadcasting Union, ha stabilito nel 2008 che per i monitor professionali è meglio utilizzare 2.35 come curva, ma era solo un piccolo passo.
La svolta l’abbiamo avuta nel 2011 quanto l’ITU, International Telecommunication Union, ha ridefinito la nomenclatura di gamma ripensandola in chiave moderna.*Il nuovo nome per i display digitali è EOTF, Electro-Optical Transfer Function, funzione di trasformazione da elettrico a ottico.
Non solo è stato deciso di cambiare il nome, ma è stata cambiata anche la curva: al posto di quel 2.2 che abbiamo ereditato dal 1930 viene consigliata*una curva più vicina al 2.4 del cinema digitale. Inoltre è stata introdotta una curva denominata BT.1886 che si avvicina di più al comportamento del tubo e potrebbe risolvere qualche problema di sfumature sulle basse luci di TV*che hanno un livello del nero elevato.”
Più avanti nell'articolo dicono “Oggi molti consigliano di calibrare un*TV seguendo questa curva, e effettivamente regolando la linearità di un TV*per sovrapporsi alla curva BT.1886 permette di esprimere al meglio le possibilità di molti*TV di oggi.”
Questo articolo mi spiega perfettamente perchè il mio LZ1500 ne ha tratto così tanto beneficio.
Riasumendo per quanto mi riguarda ho trovato la pace per le trasmissioni in HD impostando quindi:
Preset immagine: Professional 2
Livello illuminazione: 45
Contrasto: 70
Luminosità: +4
altri valori invariati
Gamma: BT1886
Ripeto che queste sono regolazioni soggettive di un grande appassionato della qualità dell'immagine, ma credo che forse il mio pannello non fosse stato regolato bene in fabbrica, sarei curioso di vederlo calibrato da un professionista, ma al momento per motivi finanziari continuo a fidarmi dei miei occhi.
Sarei curioso di sapere pareri di chi volesse provare tale impostazioni sul proprio display, mi interessa capire se il mio pannello è un caso a parte con preset di fabbrica poco precisi.