Credo che si debba aggiungere tra i fattori la questione della scarsità di nuove serie "entusiasmanti".
Immagino poi che molti, come me, appena aperto l'abbonamento, hanno cominciato a "consumare" le serie "blockbuster" prodotte negli ultimi 20 (ma anche 30 anni se includiamo prodotti come "Friends") e una volta esaurito il magazzino dei grandi successi del passato devono ora accontentarsi della produzione corrente con un ovvio calo di qualità.
Personalmente un grande motivo di disaffezione è il bias politico culturale legato al mainstream del "politicamente corretto": un certo tipo di spettatore ama una rappresentazione cruda del mondo e trova sdolcinate ed insopportabili quelle produzioni buoniste che vorrebbero inculcare nello spettatore l' ideologia mainstream (bella o brutta che sia non è importante, il focus è nel concetto di inculcare).
Io stesso mi chiedo a che serve essere abbonato a Netflix se ai primi posti delle sue proposte c' é una produzione RAI come Mare Fuori.
Ma che, davvero pensano che pago sui 150 euro all'anno per vedere Mare Fuori?