Agcom: utenti in calo per i servizi streaming, diminuiscono anche le ore di utilizzo

Nicola Zucchini Buriani 21 Agosto 2023, alle 19:27 Media, HD e 4K

Da marzo 2022 a marzo 2023 sono calate le ore di visione, ridottesi del 12,8%, e anche gli utenti, 870 mila in meno


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Il mercato dello streaming sta attraversando una fase calante. A certificarlo sono i numeri forniti da It Media Consulting, Agcom e riportati da Ansa, riguardanti quindi l'Italia. Il calo viene considerato in parte fisiologico, dopo la forte crescita registrata durante la pandemia. Ci sono però altre cause concomitanti che non si possono sottovalutare: l'inflazione sta incidendo sui conti delle famiglie, spingendo gli utenti ad orientarsi sui servizi che hanno inserito piani di abbonamento con pubblicità, una novità introdotta di recente da Netflix e che presto adotterà anche Disney, proprio per far fronte al calo di abbonati grazie ad una riduzione dei prezzi.

Secondo le rilevazioni effettuate dagli istituti di ricerca, gli utenti hanno inoltre sviluppato la tendenza a spostarsi facilmente da una piattaforma all'altra, cambiando a seconda dell'offerta presente nel catalogo. L'attuale frammentazione del mercato ha portato tutti i principali attori a produrre in proprio gran parte dei contenuti di maggior richiamo. Pensiamo ad esempio a "Stranger Things" di Netflix, a "Ted Lasso" di Apple TV+, a "The Boys" di Prime Video o a tutta la produzione Marvel per Disney+. It Media Consulting prende ad esempio proprio questi ultimi per analizzare l'evoluzione del mercato.


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Disney+ ha continuato a crescere rispetto alla concorrenza, ma ora che l'effetto trainante delle serie Marvel si sta esaurendo la tendenza sembra destinata a invertirsi. Non soprende, dunque, che le previsioni per Disney stimino un aumento degli investimenti in contenuti originali, con un +82,8% tra il 2022 e il 2027. A questi aspetti vanno poi aggiunte le abitudini del pubblico più giovane, sempre più orientato verso i social media come Tiktok, Twitch, YouTube e Facebook.

La fotografia sulla situazione attuale la si può trovare riassunta nei dati riportati da Agcom: a marzo 2023 gli utenti che si sono connessi a una o più piattaforme streaming sono stati 15 milioni e 275 mila, in calo di ben 870 mila unità rispetto a marzo del 2022. Anche le ore di visione sono diminuite del 12,8%. Il calo riguarda molteplici servizi tra cui Netflix, che ha perso 9 milioni di ore di visione e il 3,6% degli abbonati. Resta però la piattaforma con più abbonati con 8,9 milioni di utenti unici, seguita da Prime Video con 6,3 milioni e da Disney+ con 3,7 milioni.

Fonte: Ansa, Repubblica

Commenti (5)

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  • pace830sky

    22 Agosto 2023, 07:46

    Credo che si debba aggiungere tra i fattori la questione della scarsità di nuove serie entusiasmanti.

    Immagino poi che molti, come me, appena aperto l'abbonamento, hanno cominciato a consumare le serie blockbuster prodotte negli ultimi 20 (ma anche 30 anni se includiamo prodotti come Friends" e una volta esaurito il magazzino dei grandi successi del passato devono ora accontentarsi della produzione corrente con un ovvio calo di qualità.

    [I][U]Personalmente[/U][/I] un grande motivo di disaffezione è il bias politico culturale legato al mainstream del politicamente corretto: un certo tipo di spettatore ama una rappresentazione cruda del mondo e trova sdolcinate ed insopportabili quelle produzioni buoniste che vorrebbero inculcare nello spettatore l' ideologia mainstream (bella o brutta che sia non è importante, il focus è nel concetto di [I][U]inculcare[/U][/I]).

    Io stesso mi chiedo a che serve essere abbonato a Netflix se ai primi posti delle sue proposte c' é una produzione RAI come Mare Fuori.

    Ma che, davvero pensano che pago sui 150 euro all'anno per vedere Mare Fuori?
  • Ettore

    22 Agosto 2023, 11:03

    Sono il meno adatto a commentare perché non vedo serie et similia, e sono visceralmente contrario allo streaming (che limito a Prime Video perché ho l'abbonamento soltanto dovuto agli acquisti in famiglia frequenti da Amazon).
    Sono contrario allo streaming perché ogni volta che lo faccio penso di danneggiare il film su supporto fisico, quasi come una coca cola bevuta tanti anni si diceva fosse un proiettile in più sparato in Vietnam, insomma sono di parte: continuo a ritenere che a vedere un film in streaming è cosa piuttosto diversa dal gustarsi un blu ray magari 4k.
    Era però ovvio che alla lunga -come è già stato detto prima di me- lo streaming avrebbe dovuto segnare il passo: come dire che se Il sorpasso l'ho visto più volte, la serie sul cavallo zoppo non mi attrae molto...
    E con la pubblicità in mezzo probabilmente non attrarrà quasi per niente...
  • Franco Rossi

    22 Agosto 2023, 11:32

    È normale visto che sono partite tutte con un abbonamento con un prezzo contenuto con il quale era anche possibile la condivisione, poi hanno iniziato ad aumentare (Netflix ha quasi raddoppiato il prezzo dell'abbonamento premium iniziale passando da poco più di 10 euro a quasi 20) e poi a bloccare la condivisione cercando di fare migrare gli utenti ai piani con pubblicità (che è una delle cose che chi sceglie lo streaming vuole evitare). Non solo, ma in un'epoca dove oramai qualsiasi TV in vendita è 4K HDR, spingono piani di abbonamento in HD sdr super compresso con una qualità simile a qualsiasi contenuto pirata. In pratica si stanno autodistruggendo. Infine con la nascita di più piattaforme i contenuti di ognuna sono sempre meno e frammentati ed un normale utente non può fare 4/5 abbonamenti in contemporanea coi prezzi che hanno, dovrebbe saltare da una piattaforma all'altra mese per mese per vedere solo quello che gli interessa. Ma questo scoraggia molti che alla fine scelgono di disdire tutto.
  • pace830sky

    22 Agosto 2023, 11:43

    Originariamente inviato da: Ettore;5248897
    ... danneggiare il film su supporto fisico, quasi come una coca cola bevuta tanti anni si diceva fosse un proiettile in più sparato in Vietnam, ...


    Diamine, il Gramsci di credo che vivere voglia dire esser partigiani ti fa un baffo.

    E' comunque evidente che che non sei tu la causa della crisi: un abbonamento non l'avevi e, a meno di sottoscriverlo apposta per cancellarlo (anche questa è un' opzione!) non ti resta che gufare sperando nel peggio...
  • Ettore

    22 Agosto 2023, 11:53

    Originariamente inviato da: pace830sky;5248902
    un abbonamento non l'avevi e, a meno di sottoscriverlo apposta per cancellarlo (anche questa è un' opzione!) non ti resta che gufare sperando nel peggio...


    Comunque ho Sky cinema (per vedere qualche film sul quale sono incerto se comprarlo o meno) e Prime: e già mi sembra troppo data la qualità...
    Ma è vero: gufo maledettamente...

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