Samsung: update Filmmaker Mode QLED 2020

praticamente da quello che leggo nella news hanno tenuto fuori il Q60T, eppure è un Qled del 2020 anche lui...
 
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praticamente da quello che leggo nella news hanno tenuto fuori il Q60T, eppure è un Qled anche lui...
Hanno tenuto fuori anche tutti i qled degli anni precedenti... nonostante siano ancora in vendita da samsung ed alcuni a prezzi che superano tranquillamente i 1000 euro (alcuni quasi i 2000).
 
se si tratta solamente di disabilitare le varie elaborazioni dell'immagine, si può fare manualmente su qualunque tv. bisognerebbe vedere se c'è anche altro
 
A me sembrano le stesse premesse dei vari THX, isf, Dolby mode. Niente di nuovo, tutto marketing. Mi sbaglierò ma è la mia opinione. Non che siano inutili, ben venga una modalità che miri alla fedeltà dell'immagine, ma ha lo stesso scopo dei suoi predecessori.
 
se si tratta solamente di disabilitare le varie elaborazioni dell'immagine, si può fare manualmente su qualunque tv. bisognerebbe vedere se c'è anche altro
Non c'è niente di più di quanto scritto da Riccardo: vengono selezionate le impostazioni con colorimetria più fedele possibile al riferimento è disabilitati tutti gli algoritmi di post-processing.

Niente di nuovo, tutto marketing. Mi sbaglierò ma è la mia opinione. Non che siano inutili, ben venga una modalità che miri alla fedeltà dell'immagine, ma ha lo stesso scopo dei suoi predecessori.
Fino a ieri ogni costruttore ha la sua modalità più vicina al "Filmmaker mode", anche se alcuni lasciano comunque attive delle elaborazioni, proprio come Samsung nella modalità cinema. Però c'è un cambiamento sostanziale ed epocale per due motivi.

Il primo è che, selezionando il 'Filmmaker mode', si effettua una operazione semplice che evita di andare a modificare tante voci in tanti menu differenti. E spesso si tratta di operazioni che il consumatore 'normale' non è in grado di fare. Un po' come la voce 'Personale' dei TV Sony degli ultimi anni.

L'altra motivazione è proprio nel senso più specifico del 'Marketing': per la prima volta tanti produttori hanno inserito questa modalità che serve allo stesso scopo su tutti i TV. E se ne parla, continuamente. Ed è questa la rivoluzione. Finalmente una buona fetta di consumatori inizierà a vedere contenuti con il giusto bilanciamento del bianco, giusti colori etc.

Del 'Filmmaker mode', un appassionato esigente che legge questo tipo di forum magari può farne anche a meno. Perché sa come raggiungere lo stesso obiettivo. Lo stesso appassionato dovrebbe fare il 'tifo' per questa novità e farla conoscere a più persone possibile perché è cosa buona e giusta e dietro non c'è uno scopo di lucro e/o un sistema di 'licensing' a pagamento come Dolby o THX.

https://www.avmagazine.it/articoli/4K/1347/ifa-2019-uhda-e-filmmaker-mode_index.html

Emidio
 
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Non c'è niente di più di quanto scritto da Riccardo: vengono selezionate le impostazioni con colorimetria più fedele possibile al riferimento è disabilitati tutti gli algoritmi di post-processing.

Fino a ieri ogni costruttore ha la sua modalità più vicina al "Filmmaker mode", anche se alcuni lasciano comunque attive delle elaborazioni, ..........[CUT]

ho perso il conto delle volte che, andando a casa di amici e conoscenti magari per vedere un film insieme, ho trovato televisori con impostazioni agghiaccianti fra interpolazioni galoppanti e modalità dinamica come dogma religioso. temo che se non sarà il tv che in automatico si setta sulla modalità giusta, non ci sarà una grande evangelizzazione in quel senso
 
Ci sarà sempre chi imposterà la più improbabile ed agghiacciante tra le modalità disponibili dicendo: "A me mi piace così"
 
Si ma la modalità dinamica è da "criminali". Non capisco come si possa inserire una simile modalità preimpostata.
 
Per lo stesso motivo per cui, passeggiando in un centro commerciale, l'uomo medio nota di più la signorina mezza rifatta con mini-vestito in pelle scollato e trucco pesante, tipo Kim Kardashian, piuttosto che quella fine ed elegante tipo Grace Kelly o Audrey Hepburn: nei centri commerciali si nota e si vende di più. E' una questione di numeri, la mediocrità gode di più estimatori.
 
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