Attenzione a fare paragoni con quanto fa Kaio, perchè il suo modo di calibrare è diverso. Nel suo modello, Kaio calibra con il bass management attivo (se ho ben capito dopo tanti post

); quindi ovviamente se sposta la frequenza di crossover (o mette a posteriori i diffusori in large) dopo la calibrazione va tutto a pera, fondamentalmente perchè i filtri applicati ad un diffusore vanno a finire nel sub. Esempio pratico: se calibri con un crossover di 80 Hz, sotto quella frequenza Dirac sentirà il sub, sopra quella frequenza sentirà il diffusore. Se dopo la calibrazione sposti a, diciamo, 60 Hz, adesso le frequenze tra 60 Hz e 80 Hz non andranno più al sub ma al diffusore. E ti ritrovi con i filtri del sub applicati al diffusore. Ovvero la calibrazione non è più valida.
Quando calibri con il bass management disattivato (il caso di Audyssey e, a quanto pare, di molti/tutti gli AVR che integrano Dirac) sei libero di cambiare tra large e small e anche la frequenza di crossover senza invalidare la calibrazione (ovvero, ad ogni diffusore verranno sempre applicati i filtri giusti). Ovviamente non hai controllo su quello che succederà nella zona di crossover. Puoi solo ascoltare e/o misurare. Ma è una falsa "paura" in quanto quel controllo in realtà non ce l'hai mai avuto perchè, come detto prima, Audyssey semplicemente ti propone il punto che crede sia migliore in base ad un algoritmo (che non è detto sia sempre affidabile). In pratica il problema di spostare un diffusore da large (ovvero full band) a small (ovvero tagliato a qualche frequenza) in questo caso non esiste; nel senso che dovresti fare tu a mano la verifica che nell'altro caso fa Audyssey per te e trovare il punto migliore. E se tutti i punti fanno schifo, beh avrebbe fatto schifo anche quello suggeritoti da Audyssey.
Invece spostarsi da small a large ha l'effetto di avere una parte della banda del diffusore non calibrata (nel senso che Audyssey proprio se ne frega).
Alla fine ognuno trova il compromesso migliore rispetto all'hardware e il software che possiede. Se un giorno ai vari Audyssey e Dirac verrà aggiunta la capacità di compensare per i problemi nella zona di incrocio, allora tutto sarà più facile e solido. D'altra parte capisco anche il punto di vista di chi sviluppa software di correzione ambientale: essi correggono i problemi di interazione dei diffusori con l'ambiente e i problemi nella zona di incrocio non sono dovuti all'ambiente!