Cavo di potenza audioquest type 4

... io l'ho tenuto 4 gg e poi il nego, gentilissimo,
me l'ha cambiato con altra marca ...
sono sceso da 85 W a 45 W , ma x me va meglio
cmq non costava 4000 € :p
 
1. vai di controlli di tono, eq o correzione ambientale (io sono dell'avviso che se suona splendidamente da liscio è sempre un punto di partenza decisamente migliore...)
2. torni dove l'hai comprato e lo rendi - non a caso si dice di ascoltare prima :)

comunque sia un cavo non puo' fare più di tanto e non è certamente un mezzo di equalizzazione adeguato, non credi? al massimo tondi o stondi qualcosa ma questa potrebbe anche chiamarsi 'distorsione'... :)
 
Certo che puoi fare domande, ci mancherebbe altro.

Per prima cosa mi preoccupo che l'ambiente sia adeguato non corro certo a comprare questo o quel cavo che, magari e se va bene (o male, dipende dai punti di vista), cala di 0,3 dB a 20 KHz (un cavo, essendo un componente passivo, non potrà mai apportare un aumento, menter so già che magari a 34 Hz ho un nullo di -18 dB, poco più su ho due picchi di +10 dB, in gamma media-alta ho tutti gli effetti di filtraggio a pettine causato dalle continue riflessioni tra le due pareti laterali e parallele e via di questo passo.
(Questi problemi ci sono praticamente sempre, in qualsiasi ambiente che non sia stato progettato appositamente per ascolto musica, ovvero un auditorium o regie/sale di registrazione, cambieranno i valori numerici).

Se non posso apportare alcun intervento passivo perchè la moglie, che però riempie i mobili di ninnoli di ceramica, cornici d'argento, quadretti vari ed altre simili amenità, non mi lascia fare nulla allora ricorro all'equalizzazione attiva, software se utilizzo musica liquida e relativo HTPC, altrimenti tramite apposito apparecchio che incorpori un tale sistema, ad esempio l'economicissimo Trinnov :D, sto scherzando, lo so che costa non poco, ma in effetti il suo costo direi che è inferiore a molte elettroniche dal prezzo molto, molto elevato che vengono mortificate dalla installazione i un ambiente, posso anche ricorere a sistemi quqli i MiniDSP, questi sì effettivamente economici.

Se poi viglio inserire anche un bel cavo grosso, colorato che fa sempre molta scena lo posso anche installare, ma conscio che inciderà molto, molto poco sul risultato finale (anche perchè non può assolutamente sapere dove ci sarà da intervenire sul suono emesso e di quanto, eppure quante volte ho letto: "inseirsci il cavo XY e vedrai che tutto andrà a posto").

Anche il cambiare una elettronica con un'altra non produrrà cambiamenti significativi sul risultato finale, molto di più lo farà il cambio dei diffusori, ma non è che una risonanza o un nullo viene eliminato cambiando diffusori, se i problemi rientrano nella gamma emessa continueranno ad avere lo stesso effetto, sia con il diffusore Y che con quello X.

Ovvio che se un diffusore arriva solo a 80 Hz ed i problemi in gamma bassa sono a 30 si otterrà un qualche "miglioramento".

Consiglierei la lettura della risposta data ad un lettore da parte di Fabrizio Montanucci nella posta dei lettori di AR di questo mese a titolo:"Occhio non vede orecchio non duole", in cui scrive molte cose affermate dal sottoscritto ed anche da altri.
 
Personalmente con il biwiring non ho mai apprezzato la benché minima differenza. Ma nemmeno nel provare cavi per diffusori costosi, più lunghi, più corti, persino giuntati, ecc.

Mai notato differenze significative nemmeno tra vari preampli di un certo livello che ho provato e/o comprato (Accuphase C-2120, C-2420, C-275, C-280V), se settati su flat. Idem per quanto riguarda i finali, sempre se un certo livello qualitativo e usati nel loro range ideale.

Differenze sostanziali le ho notate invece quando ho trattato acusticamente la stanza, tra diffusori differenti, usando l'EQ attiva (con diversi apparecchi più o meno performanti) e recentemente quando ho eliminato i crossover passivi e amplifico direttamente i coni.

Anche perché soppesare un cavo piuttosto che un altro, quando poi il tutto va in pasto ad un crossover passivo con i suoi bei condensatori, coil e resistenze, tutti con le loro belle tolleranze e problematiche varie, mi pare un po' strano.
 
Ultima modifica:
Eliminare i crossover porta certamente ad un bel sconvolgimento nel funzionamento del diffusore, se il lavoro di settaggio è fatto al meglio i risultati dovrebbero essere sicuramente interessanti.
 
Ok perfetto....ma diciamo che sei stato mal consigliato che volevi qualcosa di diverso del tuo mc che ha un suono rotondo e delle volte mollaccioso, tu cerchi qualcosa di leggermente piu veloce e ti consigliano un finale bryston che è l'esatto opposto del mc, può bastare la sola correzzione attiva per rimettere apposto le cose? Non credo che il migliore equolizzatore possa far divetare il bryston un mc e viceversa.

Sono daccordo con falchetto che un amplificatore, pre, casse o lettore devono suonare già meravigliosamente liscii e poi apportare i piccoli affinamenti del caso.
 
La correzione acustica dell'ambiente (attiva e/o passiva che sia) serve solo a mettere tutto l'impianto nelle condizioni migliori di funzionamento, ovvero di rendere al suo massimo.

Pertanto, nel'esempio fatto, di cogliere le sfumature tra una elettronica e l'altra.

Se ascolto un ampli e mi accorgo che non mi piace l'unica soluzione è quella di cambiarlo (venderlo ad un privato, darlo al rivenditore per farsi scontare qualcosa sulla futura scelta) sperando che la nuova scelta sia più fortunata.

Non mi metto certo a cambiare i cavi di potenza o di segnale sperando che la presunta modifica che apportano vada nella giusta direzione.

Sono però dell'idea che se il suono non piace la colpa sia quasi del tutto dei diffusori.
 
Sono però dell'idea che se il suono non piace la colpa sia quasi del tutto dei diffusori.
Su questo permettimi di dissentire se gli amplificatori sono di ottimo livello la differenza la fanno anche gli amplificatori.

Mi è capitato a casa di un'amico che aveva i bryston con delle proac d80 ottimo suono bello potente, corposo il giusto, veloce il giusto, veramente un'ottimo abbinamento, poi ha messo un finale Ayre e lo stesso impianto e migliorato di un pezzo, poi non soddisfatto ci ha messo un pass x250.5 allora le d80 sono sparite lettarelmente volavano tutto il meglio di quello che aveva fatto prima il Bryston 4bsst2 e poi l'Ayre v5
 
a puro titolo informativo, vorrei aggiungere che i cavi elettrici che si trovano quantomeno al supermercato spesso sono fatti di leghe meno pregiate

A titolo informativo ricordo che si è sempre parlato di cavi in rame, che si trovano presso qualunque rivenditore di materiale elettrico, tirare in ballo quanto quotato sopra significa mettersi a parlare di mele quando l'argomento sono le ciliege...
 
A titolo informativo ricordo che si è sempre parlato di cavi in rame, che si trovano presso qualunque rivenditore di materiale elettrico, tirare in ballo quanto quotato sopra significa mettersi a parlare di mele quando l'argomento sono le ciliege...

sei proprio sicuro che i cavi usati in ambiti civili, ovvero proprio quelli che di norma si trovano dai rivenditori di materiale elettrico, siano di rame puro al 100%?
eppoi spiegami cosa dovrebbe centrare qui la frutta! i metalli sono spesso leghe lavorate ed il rame per uso civile non fa eccezione.
 
1. vai di controlli di tono,

Nell'ipotetico manuale dell'audiofilo, alla voce 1 dello stesso dovrebbe comparire la seguente frase :"i controlli di tono lasciali sullo zero, se puoi disinseriscili" Non sai a frequenza lavorano, con quale pendenza e a quale valore di Q.

Come sopra

o correzione ambientale
L'unica opzione imho da prendere in considerazione, se ben fatta darà sicuramente soddisfazione, perchè non sistema solo la risposta in frequenza, ma anche altri parametri che porteranno beneficio e pulizia all'ascolto.

2. torni dove l'hai comprato e lo rendi - non a caso si dice di ascoltare prima :)

Se l'amplificatore è il problema è una mossa valida (se il rivenditore te lo permette), certo che se il problema è l'ambiente, cambiare amplificatore servirà a poco/niente.

Comunque tipico dell'audiofilo classico, amminchiarsi sugli apparecchi e facendosi menate sui cavi, minimizzando l'importanza dei diffusori e tralasciando competamente il più importante aspetto della riproduzione audio: l'ambiente.
 
sei proprio sicuro che i cavi usati in ambiti civili, ovvero proprio quelli che di norma si trovano dai rivenditori di materiale elettrico, siano di rame puro al 100%?

Si trova un po' di tutto, sta a te cercarti quelli di rame...

Che poi... ci si tira tante menate su 'sto benedetto cavo che va dall'amplificatore ai diffusori, ma siamo sicuri che il percorso all'interno degli amplificatori sia dello stesso identico materiale allo stato puro, per non parlare di quello all'interno dei diffusori, che tra l'altro a dispetto di quanto adoperiamo noi, hanno sezioni nettamente inferiori?
 
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Che poi... ci si tira tante menate su 'sto benedetto cavo che va dall'amplificatore ai diffusori, ma siamo sicuri che il percorso all'interno degli amplificatori sia dello stesso identico materiale allo stato puro, per non parlare di quello all'interno dei diffusori, che tra l'altro a dispetto di quanto adoperiamo noi, hanno sezioni nettamente inferiori?

Ma siete così sicuri che i fissati, che ci facciamo tante menate siamo noi, a questo punto sembra proprio di no.

Da come la penso io, se voi pensate che non sia necessario nulla di tutti gli ammennicoli vari, ok va bene, ma non dovreste darlo per scontato come il fosse il verbo, stesso discorso per l'altra parte della barricata.

Sinceramente io direi per me non servono a nulla, ma prova potresti avere sorprese in senso o nell'altro.
 
... Che poi... ci si tira tante menate su 'sto benedetto cavo che va dall'amplificatore ai diffusori, ma siamo sicuri che il percorso all'interno degli amplificatori sia dello stesso identico materiale allo stato puro, per non parlare di quello all'interno dei diffusori, che tra l'altro a d..........[CUT]

il problema delle connessioni è legato alla lunghezza. ti sei mai chiesto perchè un fusibile ha un filo così sottile?
in un ampli sono pochi centimetri e in quelli seri ho sempre visto connessioni solide.
nelle casse idem tra morsetti e cross over sono pochi centimetri. dopo il cross-over il cablaggio oltre ad essere corto è suddiviso per ogni altoparlante, dove la regione medio-alta è di gran lunga meno sollecitata rispetto quella bassa.
ma anche qui, la bontà del cablaggio spesso dipende largamente dalla bontà (e quindi dal costo perché nessuno regala niente....) delle casse.

ma in questo forum piace sempre fare una sorta di disinformazione, livellando tutto verso il basso, perché fa moda, perché fa ascolto? che ci sta a fare una sezione 'hi-end'? se non ci piace allora leviamola!
 
ti sei mai chiesto perchè un fusibile ha un filo così sottile?

Il filo del fusibile è sottile perchè deve bruciare/interrompersi immediatamente a seguito di una sovracorrente causata da corto circuito.

E' la prima soluzione inventata per proteggere l'impianto elettrico da una simile evenienza, successivamente sono stati inventati gli interruttori magnetotermici che proteggono in modo altrettanto efficace ( anzi, in modo migliore e con più sicurezza), e sono immediatamente riutilizzabili con un reset di tipo meccanico.

I fusibili dal filo fine come dici tu proteggono impianti a basso amperaggio, la dimensione del filo è dimensionata in base alla portata amperometrica del fusibile stesso, i fusibili da impianto elettrico sono ben più grossi (la legge di ohm a tutt'oggi mi risuta ancora valida...)

Non puoi assolutamente paragonare qualche cm di fusibile con i cavi di minor sezione all'inteno dei diffusori e ben più lunghi, l'analogia è errata.

E poi parliamo di disinformazione...
 
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se voi pensate che non sia necessario nulla di tutti gli ammennicoli vari, ok va bene, ma non dovreste darlo per scontato

Prontissimo a ricredermi se qualcuno me lo prova.

Nota una cosa, neanche i produttori più blasonati pubblicano grafici e test di eventuali confronti, ma sprecano fiumi di inchiostro per spiegare come funziona il cavo.

A me sembra strano, costruissi un cavo realmente superiore agli altri mi precipiterei a verificarlo, e poi con dati alla mano sicuramente farei numeri di vendita incredibili.

E invece no, tutto questo non succede, tu non lo trovi strano?
 
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Il filo del fusibile è sottile perchè deve bruciare/interrompersi immediatamente a seguito di una sovracorrente causata da corto circuito.

E' la prima soluzione inventata per proteggere l'impianto elettrico da una simile evenienza, successivamente sono stati inventati gli interruttori magnetotermici che proteggono in modo altrettanto efficace ( an..........[CUT]

ma non scherziamo! un fusibile da 10A (220v x 10A = 2200W) non ha una sezione di diversi mmq eppure sostiene tale potenza!
nella legge di ohm compare una R dove questa è maggiore quanto più è lungo il conduttore (anche nel caso del rame, nonostante sia un metallo conduttore eccellente).
 
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Ma certo che la "sostiene", si tratta di un materiale conduttore e, pertanto, "conduce".

Il fusibile funziona basandosi sull'Effetto Joule, quello del riscaldamento di un conduttore percorso da corrente.

Il tutto è dimensionato per ottenere un solo scopo: se la corrente che attraversa il fusibile supera un certo livello il fusibile si surriscalda a tal punto che si fonde e si interrompe.

Per ottenere questo scopo nel modo il più veloce possibile la sezione del conduttore deve essere sottile, questo ha però degli effetti collaterali, ricavabili dalla solita Legge di Ohm, ovvero si avrà una resistenza del conduttore abbastanza elevata con conseguente maggiore caduta di tensione, ma tutto questo è vero in via teorica, ma all'atto pratico il tutto si risolve in un paio di cm. di questo conduttore pertanto l'effetto relativo alla caduta di tensione sarà praticamente nullo ed ininfluente ai fini pratici.

Questo permette di usare sezioni piccolissime, tanto conduce ugualmente, giusto per rimanere nel tema che ha dato lo spunto a questa risposta, si può benissimo usare un cavo da 0,75 mm.[SUP]2 [/SUP]per trasportare un segnale da 1KW a diffusori distanti 100 m., il tutto funzionerà benissimo, avremo solo una perdita di potenza ed il cavo scalderà un pochino, ma se faremo passare solo 10 W non capiterà neanche questo, tutto funzionerà benissimo, dovremo solo mandare un po' di potenza in più per avere in uscita quella desiderata, ovvero uno spreco.

Qualcuno dirà che ci saranno anche altri effetti, ad esempio una diminuzione del fattore di smorzamento, vero, ma qui inizierebbe allora un altro discorso sull'effettiva importanza di questo fattore, avevo letto anni fa che un illustre costruttore di elettroniche (ora non ricordo quale) aveva dichiarato che il fattore di smorzamento aveva minore incidenza sul risultato del colore del contenitore.

Per tornare al fusibile, giusto per completezza, dimensionando opportunamente la sezione e la forma del filamento si può variare anche il tempo di intervento, esistono 4 diversi tipi di classificazione in base al tempo di intervento, ma solitamente i due più diffusi sono "Rapido (F)" e "Ritardato (T)", la lettera tra parentesi è quella che si vede stampata sull'involucro.

Il tipo rapido interviene immediatamente appena si supera la soglia di assorbimento stabilita e vengono usati in apparecchiature che hanno sempre un assorbimento costante, privo di sbalzi, ad esempio dopo l'alimentatore in preamplificatore o in un decoder.

Il tipo ritardato sopporta una corrente maggiore di quella di soglia per brevi istanti, senza alcun problema, se l'assorbimento maggiore continua allora si interrompe; si utilizza in apparecchiature che hanno un picco di assorbimento all'accensione, tipicamente la stragrande maggioranza della apparecchiature elettroniche dotate di alimentatore con trasformatore e grossi elettrolitici di filtro.
 
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