... se fossro cambiali con taglie standard, tipo AA o AAA......[CUT]
Dovremmo smontarlo e non è che che abbia tanta voglia...
... credo sarebbe utile sapere il valore medio, in termini di numero di cicli, di vita delle batterie standard nel prodotto per poter computare anche il costo di sostituzione delle batterie addebitandolo sul numero di cicli già eseguiti ... quì mi rendo conto c'è da farsi venire un mal di pancia ......[CUT]
Sono d'accordo. Sarebbe un dato interessante. Ma per la verifica ci vorrebbero troppo tempo e tanto lavoro.
... ... ci vorrebbe che i produttori di power bank dichiarassero il dato, il che ovviamente potrebbe anche essere contro il loro interesse... la vedo dura.....[CUT]
Alcuni lo fanno, come TP-Link che dichiara 500 cicli di ricarica:
http://www.avmagazine.it/news/mobile/tp-link-power-bank-pb50-da-10000mah_10347.html
... in teoria il circuito "intelligente" (stando a quanto ho letto) smartID dovrebbe permettere al power bank di riconoscere il tipo di carico ed erogare la massima corrente compatibile andando così a ridurre il tempo di ricarica... la cosa non mi impressiona molto ma nel caso di smart phone può avere la sua utilità......[CUT]
Non credo si tratti di questo. Cerco di spiegarmi meglio. Se ad una batteria da 5 Volt colleghi un carico resistivo di 5 ohm, in teoria dovresti avere una corrente di 1 ampere e una potenza di 5 watt. In realtà è probabile che la tensione scenda e che la corrente erogata in realtà dalla batteria (per alcune batterie, non per tutte) sia leggermente inferiore come anche la potenza.
Se alla stessa batteria collego un carico via via più basso, la corrente salirebbe. Se collego ad esempio un carico di 2 ohm, la corrente dovrebbe salire a 2,5 ampere e la potenza a 12,5 watt. Ma è altamente probabile che la tensione scenda ulteriormente e che cresca anche la temperatura e l'energia sprecata. Il tutto senza considerare gli sprechi che potrebbero verificarsi a causa di cavi e connettori. Dovresti sentire la temperatura che viene raggiunta dai connettori USB quando devono trasportare 12 watt di potenza... Roba-da-matti.
Dalle verifiche effettuate in alcuni powerbank e alimentatori negli ultimi mesi (per me era un settore inesplorato e ho fatto un po' di esperimenti), c'è sempre un circuito che prende la tensione e corrente dalle batterie (di solito moduli da 1,2 Volt oppure da 3,7 volt) per poi avere in uscita "circa" 5 volt ma con limitazioni in corrente e protezioni dai corto-circuiti. Ed è raro avere in uscita 2 ampere oppure 10 watt, anche dagli alimentatori.
In questo caso il massimo che ho misurato è di un alimentatore Samsung (quello del Note 4 e del Galaxy S6) che è in grado di erogare - dati di targa - fino a 15 watt, caricando con una tensione di 9 volt e fino a 1,65 ampere (in realtà sono 9 volt e circa 1.4 ampere, ovvero circa 12,6 watt). Alcuni alimentatori e power bank dialogano con i cellulari in un modo che ancora non ho capito perfettamente e succedere che l'alimentatore/powerbank X possa erogare con due telefoni differenti due potenze differenti (di solito cambia solo la corrente e la tensione rimane la stessa). E con un alimentatore/powerbank diverso, le situazioni possono anche invertirsi. In questo senso è anche interessante vedere qual'è la tensione minima di funzionamento di un cellulare. Questi ed altri dati li riassumeremo in una guida sui nostri "energy benchmark" di prossima pubblicazione.
... interessate invece potrebbe essere la funzione di ricarica in parallelo del power bank e di un carico attaccato all'uscita... questo pare che qualcuno lo abbia anche se feature rara... del IntoCircuit credo che il 11200 permetta di collegare tutto e poi carichi in sequenza dando priorotà alla sua batteria interna mentre il 15000 abbia perso questa funzionalità... ovviamente non ho certezza alcuna......[CUT]
Interessante. Farò qualche verifica e ti farò sapere.
Grazie per gli spunti interessanti
Emidio