Interstellar: 70mm all'Arcadia o 4K?

Prima di andare a vedere questo film da me molto atteso , ho letto (e capito in parte) questa interessantissima discussione , oggi mi sono deciso a telefonare al cinema della mia città dove andrò a vedere "Interstellar" . Alla timida domanda se, il film in questione , lo proiettano in 4K , 70mm , 2K-Imax , la risposta secca ed unica è stata : in Digitale !!!!! Mah . . . . ho avuto una gran risposta e , scusatemi se è poco
 
Purtroppo ci sono cinema (stimo sul 90%) che non sanno nemmeno che proiettore usano.
ad esempio, io sono in attesa di entrare ora, Uci cinema di Verona. Non ho notizie di che proiettore usano, figuriamoci della proiezione. Il cinema è vecchio... quindi non mi aspetto nulla di buono...lo stato in cui è conservato il bagno la dice lunga su come è lo stato dei proiettori :-)
 
Antonio Marcheselli lo conosco e il suo è un parere autorevole. Sul numero di scene fuori fuoco non concordo. E comunque non è questione di quante siano.

Il problema problema è che un paio di.scene durano davvero tanto. Non concordo neanche sul dettaglio generale. Ma d'altronde io ho visto solo il 4k. Wntro il week end cercherò di visionare il 5/70 all'Arcadia.

Stavolta porterò il blocchetto e la matita per prendere appunti... :p

Emidio
 
Ultima modifica:
Non c'è nessun errore. Il fuoco viene tenuto sull'altro occhio, quello in secondo piano...scelta assolutamente necessaria per agevolare il make-up department. Michael Caine ...[CUT]
A me questa spiegazione non convince. Perché ci sono altri PP di Caine con DOF più elevata.

Potrei anche ipotizzare la volontà di deviare lo spettatore verso gli occhi e non sulla bocca. Ma allora perché un occhio solo (ammesso che sia a fuoco almeno uno dei due).

Credo dovremo aspettare il Blu-ray per le verifiche

Emidio
 
Ultima modifica:
Non riesco nemmeno a commentare lo schifo di proiezione che ho visto una cosa imbarazzante.
neri a livello di un lcd da 50 euro, contrasto a *******, immagine con risoluzione oscena (non sono riuscito a notare nessun fuori fuoco da tanto l' immagine era poco definita). Audio inascoltabile, il mio Galaxy s5 suona meglio.
fortuna che ho buttato solo 5.50 euro.
per il resto:gran film.
 
Non ci vado mai qal cinema proprio per questi motivi, preferisco attendere il blu ray e vederlo a casa, con una qualità sicuramente superiore. In questo caso ho voluto fare uno strappo...ero leggermente speranzoso.
 
A me questa spiegazione non convince. Perché ci sono altri PP di Caine con DOF più elevata.

Potrei anche ipotizzare la volontà di deviare lo spettatore verso gli occhi e non sulla bocca. Ma allora perché un occhio solo (ammesso che sia a fuoco al..........[CUT]
a me pare plausibile, e lo dico cercando di portare la mia esperienza qui sul forum, nel caso interessasse a qualcuno
Il fuoco, anche in situazioni estreme con profondità di campo ridotta, per convenzione non si mette mai sulla bocca, ma sempre sugli occhi di chi parla. In questo caso hanno dovuto scegliere quale dei due. Evidentemente a Nolan piaceva di più su quell'occhio...
Per quanto riguarda Caine, come detto in precedenza, per farlo apparire così come lo vedete, vengono fatti dei miracoli...sia a livello di make-up che di post. Ha una pelle terribile, quindi si tendono ad evitare i primissimi piani (e mi pare che questo sia l'unico di tutto il film). Poi ripeto, mi baso sulla mia esperienza, sul quel set non c'ero...
 
Ultima modifica:
Possibile che a livello professionale con un formato di pellicola ed ottiche così costose per ridurre la distanza di messa a fuoco si utilizzino lenti aggiuntive da 3 diottrie ..... :( E' forse sconosciuto l' utilizzo degli economici tubi di prolunga (che costeranno meno delle lenti aggiuntive.
Sì si usano i diopters. Capita raramente e in genere lo si fa per non muovere la macchina da presa per cambiare obiettivo una volta che tutto è stato sistemato: francesi per togliere la luce la luce in macchina, matte-box ecc o per l'impossibilità di avvicinarsi maggiormente con la mdp per raggiungere un taglio più stretto (sia per ostacoli fisici che problemi di sotto-scala). Gli extender si usano altrettanto raramente ma su ottiche più lunghe perchè possono portare ad un degrado dell'immagine (senza contare l'eventuale incompatibilità con le ottiche che hanno utilizzato per il formato imax).
 
Ultima modifica:
Il fuoco, anche in situazioni estreme con profondità di campo ridotta, per convenzione non si mette mai sulla bocca, ma sempre sugli occhi di chi parla…

Corretto, Gianni, è una regola base, una fondamentale della fotografia di ritratto, mutuata al cinema nonostante la particolarità del dialogo; poi, ovvio, le regole sono fatte anche per essere trasgredite (però bisogna prima conoscerle)… quando si parla di estro :D….

Sui tubi di prolunga… il discorso della praticità non fa una piega, mentre credevo che un degrado maggiore lo introducessero le lenti addizionali; forse ti riferisci alla possibilità di vignettatura con le focali più corte, nel caso venissero allontanate dal piano pellicola con i tubi?
 
Sui tubi di prolunga… il discorso della praticità non fa una piega, mentre credevo che un degrado maggiore lo introducessero le lenti addizionali; forse ti riferisci alla possibilità di vignettatura con le focali più corte, nel caso venissero allontanate dal piano pellicola con i tubi?
no, alla perdita di diaframma. Per questo è impensabile utilizzarli durante una scena, specie in interni. Comunque sono tutti discorsi che oggi, col digitale e con i nuovi formati, si fanno sempre più complessi perchè di fatto si cerca in tutti i modi di adattare del materiale vecchio (ottiche e accessori) con dei sensori nuovi (5K, 6.5K). Ogni film fa storia a sè...e i service, con l'acqua alla gola, non riescono più a stare al passo.
 
Capisco; non si tratta allora tanto di degrado dell'immagine quanto di problemi sostanzialmente pratici…
In effetti gli adattamenti pesano sempre ai cambi radicali di tecnologia…
 
Capisco; non si tratta allora tanto di degrado dell'immagine quanto di problemi sostanzialmente pratici…
beh, maggiore è lo spazio che si interpone tra l'ottica e il piano focale, maggiore sarà il degrado che ne consegue...un extender produce anche una perdita di incisione. In entrambi i casi (diopter ed extender) si cerca di evitare il loro utilizzo...ma se proprio non se ne può fare a meno, meglio un diopter che almeno non produce nessuna perdita di stop di diaframma
 
Insomma, deciditi: prima dici una cosa e poi la modifichi o ne aggiungi un'altra… :D
La perdita dovuta all'allontanamento dell'ottica dal piano focale direi che sia trascurabile, altrimenti l'uso del banco ottico sarebbe improponibile, considerando il tiraggio che può raggiungere; vero è che le dimensioni delle pellicole piane compensano egregiamente, però il decadimento introdotto da un aggiuntivo ottico, come le lenti addizionali, è presente e fisiologico: insomma tra correre e scappare… certo, se la luminosità gioca un ruolo rilevante, allora, si, la scelta è scontata.
 
non ho modificato nulla...tu ragioni con una mente troppo fotografica, non cinematografica. :D E comunque non ne ricaviamo molto. Ci sono moltissimi fattori e variabili che pregiudicano e allontanano da una verità assoluta, specie al giorno d'oggi...non a caso prima di iniziare le riprese di qualunque film si fanno almeno una settimana di provini.
 
Ultima modifica:
tu ragioni con una mente troppo fotografica, non cinematografica. :D

Infatti, è per questo che i tuoi interventi mi interessano, per potere fare qualche parallelo ;)
Con tutte le diversità e particolarità dei casi, non dimentichiamoci che, in fondo, il Cinema è Fotografia in movimento e certi concetti sono comuni ed imprescindibili.
Comunque, io non cerco la verità assoluta (esiste?), bensì di soddisfare quanto più possibile il mio desiderio di capire le cose
 
mentre esistono centinaia e centinaia di manuali e libri sulla fotografia, ne esistono pochi sulla cinematografia (tecnicamente intesa).
E' un mondo empirico. Alcuni dei più pagati dop del momento non sanno neanche accendere un'Arri o una Red. E' difficile trovare qualcuno che abbia la risposta a qualsiasi dubbio o quesito tecnico, dalla produzione alla post-produzione, (arrivando all'hv) perchè in genere ognuno si concentra sulla propria specialità che gli dà da mangiare. Oggi poi, con la tecnologia che si evolve in modo esponenziale, regna il caos più assoluto ;)
 
Ultima modifica:
Perché alcuni manuali per la fotografia sono imprescindibili anche per la cinematografia. Inoltre, è una materia che riguarda essenzialmente un mondo professionale, piuttosto "chiuso" per giunta; e, come dici giustamente anche tu, molto empirico: la tecnica specifica la impari sul posto, oppure con corsi dedicati, immagino, non certo sui libri. Anzi, suppongo che certe soluzioni possano essere per così dire anche segreti del mestiere :D Che il dop non sappia occuparsi dell'uso della camera potrebbe anche non rappresentare un'anomalia, se si considera la cosa da un certo punto di vista
 
il cinema è la giusta evoluzione della fotografia. Secondo Bazin e le sue teorie, condivisibili o meno, l'evoluzione è stata pittura - fotografia - cinema, quindi, a parte la genialità innata, chi "fa" cinema dovrebbe masticare le 3 arti a vari livelli.
Sul concetto di cinema e verità, avete scoperchiato il vaso di Pandora, in questo, per riassumere, ci vengono incontro 3 frasi celebri di 3 registi celebri, Godard, De Palma e Cronenberg (anche se parlava di tv, ma in un film) che giungono a differenti risultati e concetti, forse anche dovuti ad en'evoluzione del cinema stesso. Scusate l' ot
 
Ultima modifica:
Top