Mi viene un dubbio: ma se fosse tutta una montatura, se il marketing ci avesse accecati, il desiderio del meglio sempre e soltanto da migliorare fosse solo una chimera?
siamo qui a diventare pazzi per un nero più nero, una definizione superiore, un contrasto migliore, un hdr, un bianco che più bianco non si può, un movimento perfetto poi arrivano a..........[CUT]
Ciò che dici é assolutamente corretto, ma la cosa importante é proprio quella di non farsi fregare dal marketing consumistico.
Per godersi un buon film a casa, oggi come oggi é abbondantemente sufficiente un buon Full HD con altrettanto buon impianto audio. Tutto il resto é superfluo.... O comunque serve quasi esclusivamente a gratificare te stesso.
La differenza tra un video 1080p ed uno 2160p la noti sicuramente, ma non é che il primo faccia schifo ed il secondo sia fantastico... Anche perché sono altri i parametri che migliorano la percezione visiva e fanno avvicinare il televisore alla "visione cinematografica": in primis il contrasto e poi a seguire tutta una serie di caratteristiche che più volte sono state elencate in questo forum.
L'aumento di risoluzione é più che altro una conseguenza dell'aumento medio della dimensione degli schermi: se su un 42" una risoluzione 1920x1080 può risultare adeguata, quando passi a 60" ed oltre devi per forza aumentare i pixels per ridurre quella sgradevole sensazione di sgranatura percepibile a distanza ravvicinata. Ecco perché si sta già pensando anche all'8K. È un domani arriveremo al 16K e via così.
In fin dei conti, se ci pensiamo bene, questa "misura" della risoluzione é strettamente legata alla tecnologia digitale, ossia ad una logica matematica imposta dal modo di funzionare dei calcolatori. Il nostro occhio non ragione certo in termini di pixels, né lo facevano le macchine fotografiche e le macchine da ripresa analogiche. La vecchia pellicola cinematografica, per intenderci, non aveva alcuna misura di risoluzione..... Il che non significa che avesse risoluzione infinita, ma solo che il suo grado di discrezione non era strettamente misurabile in termini matematici.
Esattamente come nella musica quando arrivò il compact disc: prima era solo una questione di livello di precisione della tecnica di masterizzazione e di incisione dei supporti (vinile, nastro magnetico, ecc)... Poi é diventata una questione di campionamento ed a quel punto il marketing ha colto la palla al balzo: se é misurabile scientificamente, allora posso convincere più facilmente i consumatori della superiorità del nuovo modello rispetto al vecchio.
Siamo nell'era digitale e tutto deve avere un'unità di misura.
In un futuro più o meno lontano la tecnologia informatica potrebbe cambiare radicalmente e portarci a non misurare più ogni cosa in bit e byte, ma oggi le cose stanno così.