Non ho mai (e ripeto MAI) sentito nessuno porre dei dubbi sulla validità del test
Ci mancherebbe altro, non è un vezzo strampalato, ma un serio metodo di indagine scientifica, comune appunto a molti settori di indagine dove il metro di giudizio sia solo l'uomo (o la donna).
Poi c'è chi si sente offeso, ma questo è un altro discorso, è un problema suo, meglio, del suo ego, non del metodo citato.
Concordo su quanto scritto da Jakob ed un po' meno su questa frase di Ramos:
L'ascolto dal vivo e la riproduzione domestica sono due cose distinte e separate
E' certamente vero che in casa propria non si potrà mai ricreare un evento dal vivo, anche solo per questioni di livello sonoro, salvo casi ben precisi, ad esempio un concerto di solo pianoforte o un trio o quartetto di musica classica, ma ciò non toglie che sia l'ascolto dal vivo quello da tenere sempre presente come riferimento.
Non mi riferisco ai concerti pop in uno stadio, ma a concerti possibilmente non amplificati, quindi la grande orchestra, classica o leggera a che sia ed i piccoli gruppi jazz o sinfonici; l'importante è imprimersi bene in mente il suono di uno strumento, quale che sia: un pianoforte, una tromba, un violoncello, ecc. e poi paragonarlo con quello che ascoltiamo a casa nostra o in un negozio.
La scelta andrà poi fatta in base a quanto il prodotto scelto si avvicina di più al suono che abbiamo memorizzato e non in base al suono che ci colpisce o ci piace di più in quel momento".
Certo, non basta andare ad un evento dal vivo una tantum, ma bisognerebbe farlo un po' più spesso, magari con generi diversi.
Ci si accorgerà magari, che i bassi molte volte non sono così preponderanti, i violini hanno un suono più delicato, i piatti di una batteria non sono smorzati come troppe volte mi capita di ascoltare, pur con altri ascoltatori che stanno lì estasiati.
Ciao