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Discussione: Loudness war

  1. #1
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    Loudness war


    Partendo dal presupposto che riversare musica su un supporto non dev'essere affatto cosa semplice si può capire lo sforzo che fanno in tal senso ingegneri e tecnici del suono e case discografiche. La magia del supporto audio è quella di poterlo riprodurre dove, come, quando e con chi si voglia....ma c'è un ma....c'è un piccolo scotto da pagare per ottenere questa libertà!! La fedeltà del suono dipenderà da una molteplice serie di fattori, non ultimi la catena hi-fi, l'ambiente e...l'orecchio...
    La maggior parte della popolazione mondiale si accontenta, giustamente e magari senza neanche pensarci, di una qualità appena accettabile e le case discografiche seguono i gusti, le mode e le esigenze dei più, altrettanto giustamente.
    Ma i seppur pochi 'malati' di alta fedeltà si pongono spesso altri (e magari troppi) problemi....

    Personalmente ascolto musica varia sui più svariati supporti, cd e radio in auto per comodità e praticità, liquida mentre lavoro al pc per esigenza e vinile sul divano di casa per relax...posto che tutto questo possa fregare a qualcuno è solo per non scontentare nessuno e dire che ogni supporto ha ovviamente la sua enorme dignità, proprio per la libertà che ci concede a cui accennavo prima...

    Ma veniamo al tema di cui volevo discutere un po' con tutti voi: la loudness war (o guerra dei volumi)

    Appassionandomi al settore mi sono imbattuto in questa guerra fra case discografiche di cui da profano non avevo davvero mai sentito parlare ma in realtà non c'ho capito molto....

    Pare che nel corso degli ultimi decenni, complice l'avvento del cd che offre una serie di potenzialità mal sfruttate in più rispetto al caro buon vecchio vinile, il volume delle registrazioni sia stato progressivamente aumentato per dare la sensazione all'utente di una qualità migliore, è così?

    Ma se è davvero così, in realtà anzichè aumentare la qualità in teoria questa dovrebbe diminuire, giusto?

    Aiutatemi a capire.

    Ma fino a che punto si può arrivare? Non esiste un limite?

    E poi ancora, ho letto che nel portare al limite questa pratica, si sono dovuti prendere degli accorgimenti per evitare distorsioni eccessive come tagliare i picchi, con relativa perdita di informazioni. Ora finchè l'orecchio non si accorge di queste riduzioni è tutto ok, ma ci sono registrazioni dove gli ingegneri si sono lasciati andare un po' la mano e gli effetti si sentono!!
    Recentemente, ad esempio, ho acquistato un cd dei nickelback dove ok le chitarre distorte ma in certi punti c'erano problemi fin troppo più sensibili ed evidenti!

    Dite la vostra.
    sorgente analogica: Goldenote Piccolo-testine Goldenote Babele MM+AT33EV sorgente digitale: SACD Marantz SA7001 KI prefono: Audio Analogue ARIA rev.2 ampli: Fountek Altitude 6500 diffusori: Klipsch Heresy III cavi di segnale e potenza: Kimber e Audioquest presa filtrata: Monster Cable

  2. #2
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    La necessità di alzare il livello medio delle registrazioni nasce dalle attuali abitudini di ascolto della musica: tramite le cuffie di un riproduttore portatile in treno, metropolitana, autobus, o tramite autoradio in auto in mezzo al traffico. Tutte queste situazioni, a causa dell'alto rumore di fondo dell'ambiente, porterebbero non poche difficoltà nella comprensione del messaggio musicale. Per questo motivo si alza il livello medio.

    I danni, ai fini dell'alta fedeltà, di tale pratica sono ovviamente molti, se ne è parlato anche qui:

    http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=188358

    Tramite questo video, puoi renderti conto visivamente, del risultato finale:

    http://www.youtube.com/watch?v=3Gmex_4hreQ
    Monitor: Samsung LE40F71B - Diffusori: Dynaudio Focus 260 - Amplificatore: Unison Research Unico Nuovo - Sorgenti: Asus S200E, Burson Audio Conductor - NAS: Qnap TS-219p+ - Cavi: Vovox, Clearer Audio, Chord Company

  3. #3
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    Nov 2010
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    forse quella dei rumori di fondo che aumentano è una poco credibile 'scusa' che le case discografiche adducono....

    In pratica di questo passo, come dicevi giustamente, addio alta fedeltà....
    sorgente analogica: Goldenote Piccolo-testine Goldenote Babele MM+AT33EV sorgente digitale: SACD Marantz SA7001 KI prefono: Audio Analogue ARIA rev.2 ampli: Fountek Altitude 6500 diffusori: Klipsch Heresy III cavi di segnale e potenza: Kimber e Audioquest presa filtrata: Monster Cable

  4. #4
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    Se ci pensi bene, il rumore di fondo ambientale di alcune situazioni di ascolto non è una scusa: immagina se riusciresti ad ascoltare correttamente il pianissimo di un'orchestra sinfonica in automobile, con il rumore di quest'ultima e quello del traffico oppure su un treno, con un iPod, con il rumore dei binari e tutto il resto.

    Il problema è che la compressione dinamica viene abusata e potrebbe essere applicata, quando serve, in fase di riproduzione e non in fase di produzione della registrazione.
    Monitor: Samsung LE40F71B - Diffusori: Dynaudio Focus 260 - Amplificatore: Unison Research Unico Nuovo - Sorgenti: Asus S200E, Burson Audio Conductor - NAS: Qnap TS-219p+ - Cavi: Vovox, Clearer Audio, Chord Company

  5. #5
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    Nov 2010
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    sarà ma secondo me anche prima dell'avvento del cd il mondo non era poi così silenzioso....

    Forse è una strategia di marketing, un modo per aumentare le vendite e seguire le mode, chissà...
    sorgente analogica: Goldenote Piccolo-testine Goldenote Babele MM+AT33EV sorgente digitale: SACD Marantz SA7001 KI prefono: Audio Analogue ARIA rev.2 ampli: Fountek Altitude 6500 diffusori: Klipsch Heresy III cavi di segnale e potenza: Kimber e Audioquest presa filtrata: Monster Cable

  6. #6
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    Jan 2006
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    Alla fine di questo thread:

    http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=188358

    trovi un link interessante, nel quale viene spiegato come può essere applicata la compressione dinamica in fase di riproduzione, lasciando la registrazione più "pulita" possibile.
    Monitor: Samsung LE40F71B - Diffusori: Dynaudio Focus 260 - Amplificatore: Unison Research Unico Nuovo - Sorgenti: Asus S200E, Burson Audio Conductor - NAS: Qnap TS-219p+ - Cavi: Vovox, Clearer Audio, Chord Company

  7. #7
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    Citazione Originariamente scritto da SABA78
    Ma fino a che punto si può arrivare? Non esiste un limite?
    il limite è dato dal nr di bit (16 per il CD). più bit ci sono e più intensità di suoni si possono rappresentare.
    per dare più volume si spingono i valori verso i massimi rappresentabili comprimendo i picchi e riducendo di conseguenza la dinamica.

    tuttavia non bisogna fare di tutte le erbe un fascio, soprattutto se le erbe sono cattive ci sono numerosi CD e SACD in cui la dinamica viene rispettata.
    diciamo che il pop/rock dagli anni 80 via ha subito i danni di questa guerra e ancora oggi la subiscono le registrazioni più commerciali.

  8. #8
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    Citazione Originariamente scritto da uainot
    il limite è dato dal nr di bit (16 per il CD).....
    tuttavia non bisogna fare di tutte le erbe un fascio, ci sono numerosi CD e SACD in cui la dinamica viene rispettata.
    Ok grazie per la spiegazione....

    Il problema è che quei pochi CD e SACD in cui questa pratica non viene applicata (penso per lo più di musica classica), al confronto con quelli che ne sono vittima sembrano suonare troppo piano!!!

    Insomma una volta abituato l'orecchio è difficile tornare indietro....
    sorgente analogica: Goldenote Piccolo-testine Goldenote Babele MM+AT33EV sorgente digitale: SACD Marantz SA7001 KI prefono: Audio Analogue ARIA rev.2 ampli: Fountek Altitude 6500 diffusori: Klipsch Heresy III cavi di segnale e potenza: Kimber e Audioquest presa filtrata: Monster Cable

  9. #9
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    1.511
    forse hai lesinato col volume o hai sottodimensionato l'impianto. io questi CD, una volta adeguato il volume per sentire correttamente i suoni con intensità più basse, quando arrivano quelli con intensità alte è qualcosa di impressionante e molto realistico. è come avere un'orchestra in casa o se sono registrazioni con pochi strumenti si sentono tutti i dettagli, come ad esempio il pizzichio delle corde. è come essere lì a 1m dall'artista.

    con un CD compresso invece alzando il volume, non ottengo realismo, anzi il suono diventa ancora più irreale, finto e alla lunga noioso. almeno questo col mio impianto.

  10. #10
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    ...sono stato frainteso; facevo solo l'avvocato del diavolo...
    sorgente analogica: Goldenote Piccolo-testine Goldenote Babele MM+AT33EV sorgente digitale: SACD Marantz SA7001 KI prefono: Audio Analogue ARIA rev.2 ampli: Fountek Altitude 6500 diffusori: Klipsch Heresy III cavi di segnale e potenza: Kimber e Audioquest presa filtrata: Monster Cable


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