Audio Research D300

[CyberDez]

Ciao a tutti,
ho appena acquistato di seconda mano questo finale per pilotare una coppia di Sonus Faber Olympica 3 ed ho notato un comportamento quantomeno strano:

- Se collego DAC in ingresso e diffusori come indicato sul finale (canali destro e sinistro, positivo e negativo in accordo alle serigrafie) la scena sonora è chiusa, confusa con bassi fuori controllo e voci incollate l'una all'altra.

- Se, mantenendo i diffusori nella stessa posizione, scambio tra loro i cavi dei due canali (destro con sinistra e viceversa) sia sull'ingresso linea sia sui morsetti delle casse (mantenendo però correttamente positivo e negativo) ecco che la scena si apre, ogni voce ritrova il suo posto ed il finale suona meravigliosamente...

Il precedente proprietario aveva fatto ricappare il D300, è possibile che un lavoro non eseguito correttamente abbia prodotto questo risultato oppure i finali Audio Research hanno fase invertita o qualcosa del genere? Il manuale dice di collegare tutto scrupolosamente come indicato, ma se lo faccio suona malissimo...

[2112luca]

Non credo sia un problema del finale quello suona o non suona...

Non ho capito una cosa tu colleghi il finale al dac direttamente senza il pre, colleghi in bilanciato o sbilanciato? Hai controllato che i selettori siano apposto entrambi....

La cosa strana e che se sposti i cavi e tutto va apposto o ci sono problemi in uno dei cavi che magari muovendolo tocca e non tocca, fai la prova spostando prima i cavi di potenza, poi i cavi di segnale...

[CyberDez]

Esattamente, ho un DAC ad uscita variabile che utilizzo come preamplificatore.
E' collegato in sbilanciato, i selettori sul retro dell'Audio Research sono impostati in accordo, ossia entrambi flessi uno verso l'altro, la posizione opposta (simmetrica) andrebbe a selezionare gli ingressi bilanciati.
Attualmente i cavi utilizzati per il collegamento sono dei Kimber Kable Hero correttamente orientati dal DAC al finale come riportato sulla fascetta.
Le prove spostando i cavi le ho già fatte, mi sento di escludere falsi contatti sulle connessioni.
In pratica se prendo il finale, lo ribalto a pancia in su e collego segnale e potenza basandomi unicamente sui morsetti e connettori più vicini al relativo diffusore ignorando del tutto le serigrafie il funzionamento è perfetto...

[hal999]

Come lo descrivi sembra che è invertita la fase, prova a collegare un diffusore con la fase invertita.
Ma i canali destro-sinistro sono coretti?

[2112luca]

non credo, ma non è che durante il lavoro di ricappaggio hanno sbagliato qualcosa nelle connessioni interne al finale....???

controlla bene tutti i collegamenti dalle casse al finale prima che involontariamente si tocca qualcosa oppure sono invertiti lato casse...

[Falchetto]

comunque da come descrivi la cosa non ha molto senso.
mi pare che tu dica che scambiando L con R sia sull'ingresso che sull'uscita il suono cambia: non dovrebbe.
ma i cavi di potenza sono sicuramente diritti? ovvero non è possibile scambiarli senza accorgersene?

[CyberDez]

I cavi di potenza sono bifilari con guaina nera e rossa, scambiarli è impossibile anche per un daltonico.
Sono il primo ad ammettere che la cosa non ha una logica apparente ma nei fatti è quello che accade... ho affidato il finale alle sapienti cure di un tecnico qualificato che farà le verifiche del caso, anche lui ad uno sguardo sommario ha notato qualche "rimaneggiamento" di troppo sulla PCB principale ma solo una diagnosi con strumentazione adeguata potrà condurre alla soluzione del problema che è reale, verificabile e riproducibile.
Peraltro gli Audio Research al loro interno hanno cablature totalmente saldate non hanno connettori ad incastro quindi solo una riparazione maldestra può avere portato a questo inconveniente.
Vale assolutamente la pena venirne a capo perchè il suono di questo finale mi ha davvero entusiasmato e desidero poterlo collegare così come previsto dal produttore senza perdere nulla di quello che può elargire.

[Falchetto]

a questo punto sarei curioso di conoscere la diagnosi

[CyberDez]

Rieccomi con nuove notizie, non tutte buone, ma in linea di massima penso di aver capito cosa sta succedendo.
Il tecnico a cui avevo portato il D300 per una verifica me lo ha riconsegnato dicendo che ad analisi strumentale ed ascolto non aveva rilevato nulla di strano e che le fasi e l'erogazione ai morsetti erano assolutamente al loro posto...
Se da una parte la cosa mi ha rincuorato poichè escludeva possibili magagne dell'Audio Research, dall'altra non risolveva l'interrogativo di una resa così scadente se paragonata a quella del Primare A32 e così ho chiesto ad un collega audiofilo se poteva cortesemente provarlo nel suo impianto e sono rimasto sorpreso nel leggere nei suoi messaggi durante la prova un assoluto entusiasmo: con le sue casse il finale suonava meravigliosamente e non perdeva nulla in messa a fuoco, dinamica e separazione dei canali.
Così entusiasta che lo sta ancora trattenendo a casa sua per goderne il più possibile.
La differenza più drastica tra i nostri due impianti sta nei diffusori che nel suo caso si lasciano facilmente pilotare da una coppia di Manley Mahi mentre le mie Olympica III richiedono evidentemente una energia di grandezza ben diversa, in poche parole sono "dure" da matti e per domarle ci vogliono potenze in gioco delle quali onestamente pensavo di poter fare a meno.
In poche parole ho chiesto ad un cavallo da corsa di fare il lavoro di un animale da soma ed i risultati non sono stati ovviamente all'altezza delle aspettative.
Morale della favola: rivendo il D300 e mi tengo stretto il Primare A32 che, adottando connettori di segnale ed alimentazione angolari può ancora entrare nel mobile la cui profondità era stata motivo di cambiamento dell'elettronica.
Riguardo al discorso in cui invertendo le fasi di un diffusore il finale tornava a suonare bene direi che a questo punto uno scenario sonoro "sballato" risultava più gradevole e verosimile di quello "corretto" che mi veniva presentato.
Questo per dire la cattiva resa con le Olympica, però mi piacerebbe a questo punto avere un altro D300 per testarli in modalità bridge e vedere se finalmente in questo modo cominciano a "cantare" come si deve.
Lo schema di collegamento in mono è davvero stravagante, con input RCA un selettore va spostato su bilanciato e l'altro su sbilanciato ed effettuato uno ponte invertente tra le porte XLR (da realizzare con cavetto custom) mentre con input XLR bisogna utilizzare uno cavo a Y che metta in corto i pin 2 di un canale con il pin 3 dell'altro e viceversa settando gli switch su bilanciato. Un po' troppo pasticciato per i miei gusti, il Primare invece è un dual mono "puro" che non prevede alcuna modalità bridge ed in cui la separazione dei canali è assoluta, ma una prova si può sempre fare.
Chi in Torino mi presta un D300 per fare la prova e dare a questo finale una ultima possibilità di rimanere nel mio impianto? :-)

[Falchetto]

mah insomma, 160w (son quelli del d300?) dovrebbero essere più che sufficienti per delle olimpica III.
in ogni caso non sarebbe il risultato che hai descritto.

[CyberDez]

Sulla carta Sonus Faber dice che anche 50 watt sono sufficienti per le Olympica ma forse si riferiva ad amplificazioni in classe A.
Quello che sembra mancare al D300 quando pilota i miei diffusori è il polso ed il fiato, non riesce a tenere a bada i bassi ed a volume ridotto gli strumenti e le voci cominciano a sparire mentre con il Primare continuo a sentire ogni singola parte, anche la presenza rimane bella consistente.

[2112luca]

Io ti consiglierei di provare con un'altro amplificatore.
Comunque qualche mese fa stavo provando un finale Spectral dma 250 con un pre costruito da un artigiano e il il sistema suonava sbilanciato verso il canale di destra, mettendo il suo pre Spectral tutto si sistemava. Parlando poi con un negoziante mi disse che di solito questo problema succede quando dal pre esce un impedenza leggermente diversa il finale è molto sensibile e provoca questo difetto.
Prima di vendere il d300 potresti farti prestare il pre dal tuo amico e provarlo a casa tua e vedere se il suono si sistema...

[CyberDez]

Piuttosto che il preamplificatore penso gli chiederò in prestito lo Young DSD perchè il mio proposito era di trovare un finale vigoroso e "morbido" allo stesso tempo da non farmi rimpiangere le valvole che adesso pilotano il Primare, creando un collegamento in cui è lo stesso DAC a svolgere le funzioni del preampli. La settimana ventura potrò ascoltare il mio finale nel suo impianto e toccare con mano questo presunto "miracolo" che sta addirittura inducendo nel mio collega pensieri di rivendita dei Manley a favore dell'Audio Research.
L'unica altra alternativa che avevo considerato in luogo del D300 erano due finali AM Audio che per fascia di prezzo e prestazioni dichiarate potrebbero in qualche modo prendere il posto del Primare e del Primaluna:

A70 Reference S2 (2x135 Watt in classe A su 4 ohm)

oppure

M150H (2x250 Watt in classe AB su 4 ohm)

Attualmente presso il produttore è disponibile per l'ascolto solo l'A70 mentre il M150H lo sarà dal prossimo mese.
L'estetica non mi fa impazzire ma se suonano come promettono non ho problemi a farmela piacere :-)

[Falchetto]

senti, ma non è forse il DAC usato come preamp che penalizza l'impianto?
lo dico perchè non tutti i volumi digitali funzionano egregiamente...

[CyberDez]

Dopo aver rivenduto il D300 (con piena soddisfazione mia e del nuovo proprietario) posso dire che quel matrimonio era un disastro, il finale della Audio Research è stato il peggior abbinamento possibile con le Olympica III, a prescindere dalla qualità delle elettroniche che stavano a monte il risultato era sempre inaccettabile, confuso e senza dinamica.
A due anni e mezzo di distanza sono tutt'ora deliziato della abbinata del preampli valvolare PrimaLuna Prologue con il finale a stato solido Primare A32, purtroppo entrambi ormai fuori produzione (ma valgono tutti i soldi che costano). Il Benchmark DAC-2 fa un lavoro meraviglioso, ed ho abbandonato iTunes per passare decisamente a MusicBee con driver ASIO, se soltanto l'avessi scoperto prima... grazie a questo programmino mi sono convinto che il modo migliore di apprezzare un impianto sia di alimentarlo con il materiale sonoro così come è stato inciso, senza upsampling o filtraggi ma semplicemente accertandosi che ogni bit scorra senza intoppi. Giocando con il cablaggio di segnale ho poi trovato il giusto equilibrio tonale e sento che ogni modifica potrebbe soltanto sminuire il piacere di ascolto. Può anche darsi che Audio Research si sia guadagnata una fama più che meritata con le valvole ma sullo stato solido non ci ha davvero preso, sarà un caso che per amplificatori e finali sul suo catalogo figurano ormai da anni soltanto elettroniche valvolari?