Ciao,

parto con il presupposto che questo post (o almeno la prima parte di esso) possa sembrare OT…. Ma l’esigenza di un “cappello introduttivo” legato all’upgrade della catena video da HD -> UHD è d’obbligo in questo caso, perché per quanto mi riguarda l’aspetto fondamentale e primario nell’allestimento di un nuovo impianto “HDR compliant” è proprio la possibilità di gestirne la calibrazione al riferimento (con le dovute approssimazioni del caso).

Anno nuovo, standard finalmente definiti (o quasi), mi sono ripromesso di iniziare a buttare un occhio sul mondo UHD definendo un’ipotetica “lista della spesa” da smarcare (aimè, causa fondi limitati) passo dopo passo.

A parte l’AVR (che manterrei, utilizzandolo solo per la parte audio) ed il telo, dovrei cambiare i seguenti componenti:

- SORGENTE (da Sony 790s a OPPO UDP-203) -> 1 K euro
- PROIETTORE (da Sony HW-50ES a ?) -> 5-6 K euro
- PROCESSORE VIDEO* (da Radiance XD a Radiance PRO) -> 5-6 K euro*
- COLORIMETRO HDR ready (da i1d PRO rev. B 2016 a nuova versione HDR compliant)  300 euro

Sul PROIETTORE ho ancora dei dubbi, e non è detto che il modello che acquisterò sia già uscito (ANZI…).

Mettendo un attimo da parte il discorso sulla risoluzione 4K “simulata” nelle sue varie incarnazioni (E-shift di JVC, 4K enhancement di EPSON e vobulazioni varie dei DLP), sulla sorgente luminosa (laser+fosfori oppure lampada a scarica), e di qualità dell’ottica in generale, uno dei fattori principali di scelta nel nuovo proiettore potrebbe essere proprio la possibilità di automatizzare la fase di calibrazione permettendo di mettere a video i contenuti nello stesso modo con cui il regista li ha pensati.

Questo per evitare la spesa del processore video, perché già solo di proiettore per avere una macchina buona bisogna spendere intorno ai 5-6 K euro e siamo già vicini ai 10K euro… che verrebbero agilmente superati aggiungendo in catena il processore video…

La mia domanda è dunque rivolta a chi ha esperienza diretta con proiettori UHD (anche senza matrici native 4K). A questi utenti chiedo quanto possa essere efficace un sistema di auto-calibrazione on board sul proiettore e quali prestazioni offre rispetto ad un sistema dedicato e completo come ad esempio il RADIANCE PRO.

Ovviamente non mi aspetto di avere la stessa performance ma considerando che in fin dei conti il processore video lo utilizzerei più che altro per

- CALIBRAZIONE PARAMETRICA GAMMA
- CALIBRAZIONE SCALA GRIGI 21 PUNTI
- CMS CON 3DLUT
- GESTIONE “HDR”
- QUALCHE FILTRO DI ENHANCEMENT (opzionali)

Sto cercando di capire se sia in qualche modo giustificabile una spesa da oltre 5K euro per un processore video che – nel mio scenario d’utilizzo – non dovrebbe interfacciarsi con lenti anamorfiche o scenari di masking particolari.

Certo il fatto di dover gestire due spazi di colori differenti (REC 709 e REC 2020), dovendo far “collimare”

- la diversa natura delle sorgenti (SKY con HLG, BD UHD e console con HDR10, DOLBY VISION e forse in futuro HDR10+)
- i limiti tecnici del proiettore (che di sicuro non raggiungerà i picchi di luminosità di un SOLAR di Dolby) e soprattutto dell’ambiente in cui andrei ad inserirlo (living solo parzialmente trattato…)
- il decadimento della lampada (in caso di JVC / SONY)

mi fa venire il mal di testa solo a pensarci.

Ad oggi gestisco il workflow di calibrazione in maniera efficace, ma il contesto è più ristretto (solo REC 709) e soprattutto ho a disposizione un RADIANCE che, pur essendo datato, in accoppiata con CALMAN 5 ed una EYE ONE DISPLAY PRO mi dà sempre risultati eccellenti con il minimo sforzo. Dopo una calibrazione manuale di luminosità, contrasto e scala grigi faccio partire il workflow per generare la 3DLUT via autocal ed ottengo sempre risultati più che soddisfacenti.

Tempo totale dell’operazione, partendo da lampada calda: 1 ora.

Introducendo un altro spazio di colore e soprattutto HLG / HDR10 / HDR 10+ / DOLBY VISION tempo che il tempo da dedicare alla calibrazione possa quintuplicare e sinceramente non ho né la possibilità né la voglia di passare le mie giornate a smanettare con 80 telecomandi per cercare di avere una performance adeguata.

Questo è un hobby e un piacere: tale deve rimanere, non posso trasformarlo in un lavoro. Ovviamente il processore video sarebbe una soluzione di grande aiuto ma a caro prezzo.

Vorrei dunque saperne di più sulle possibilità offerte dai sistemi di autocal implementati dai vari produttori: mi pare di capire che JVC permetta di lavorare su qualche parametro (forse gamma, grayscale e CMS?), non so gli altri…

Nel mio mondo ideale vorrei impegnare il mio tempo libero nel fruire di contenuti limitando per quanto possibile smanettamenti ricorsivi con cadenza mensile per avere una resa credibile a telo senza però dover fare un mutuo…

Per arrivare a questo risultato si potrebbe

1) acquistare un prodotto con sorgente luminosa laser / fosfori per ridurre il decadimento delle prestazioni e far calibrare in startup la macchina tramite servizio professionale.
2) Acquistare un prodotto con classica lampada a scarica, far calibrare in startup tramite servizio professionale ed utilizzare autocal per mantenerla al riferimento (è possibile?)

L’alternativa è rinunciare a UHD / HDR in ambito VPR ed investire su un OLED “grosso taglio” con una diagonale del tipo 77”, magari l’anno prossimo o quello dopo ancora …. ma anche qui: per via della natura organica del pannello, temo comunque una deriva delle componenti che mi riporterebbe al problema del decadimento prestazioni associato alle lampade tradizionali dei VPR. Forse anche sugli OLED stanno implementando sistemi di autocal?

Qual è il vostro punto di vista sull’argomento ?