Buongiorno a tutti,

scrivo in questa sezione ma non so se è quella giusta: nel caso non lo fosse, mi scuso in anticipo.

Sto valutando di cambiare la struttura del mio impianto che attualmente si basa su un amplificatore AV (Denon AVR1909) al quale sono collegate tre fonti, tutte via HDMI (Sky, BD player e AppleTV), e i classici 5.1 speakers (frontali PSB T45, centrale B&W VM1, surround Jamo SAT25, sub Sony SAW305).
Tutto molto datato, lo so, e anche per niente hi-end, so anche questo, ma tant'è.

Quando ascolto musica, imposto l'amplificatore in modalità PURE DIRECT, per ottimizzare la qualità. Almeno così credevo fino a poco fa.
Leggendo qua e là, infatti mi pare di capire che la modalità PURE DIRECT elimina sì eventuali interferenze ma l'ampli AV non è comunque efficace come sarebbe un ampli stereo.

Sto valutando quindi di modificare l'impianto da un lato sostituendo l'amplificatore AV con un 2W, tipo Yamaha RN-500 (cui collegherei solo le casse frontali e le fonti via cavo ottico), dall'altro eliminando le altre casse per fare spazio ad una soundbase (tipo Yamaha SRT-1000) cui collegherei il TV via cavo ottico.

Il compromesso è dunque il seguente: sacrifico la parte HT, ma ne guadagno in qualità quando ascolto musica.

Il dubbio è che per guadagnare in qualità nell'ascolto della musica, sia necessario fare un salto di qualità ben più elevato di quello che farei acquistando lo Yamaha RN-500, cosa che non voglio fare perchè poi probabilmente non sarei in condizioni di sfruttarlo, non avendo a disposizione una stanza dedicata all'ascolto.

E' davvero così? Davvero l'ampli AV in modalità PURE DIRECT è peggio di un 2W del livello di quello proposto? Oppure vale la pena di accettare il compromesso che ho indicato?

Cosa ne pensate?

Grazie in anticipo per le risposte

Riccardo