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Risultati da 1 a 15 di 20
Discussione: Caratteristiche del suono dei vari ampli
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09-01-2004, 12:07 #1
Advanced Member
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Caratteristiche del suono dei vari ampli
Mi togliete una curiosità?
Il suono peculiare di un ampli, da cosa dipende? Che so: è l'alimentazione, l'elaborazione del segnale, i convertitori, gli stadi finali o che altro?
Ciao. Aurelio
P.S. Ovviamente, mi riferisco a macchine dello stesso tipo e non, ad esempio, alle differenze tra valvole e transistors.Sorgente: Marantz 8400 su Holo3d e Radeon 9500pro - Ampli: la bestia di Hamamatsu (yamaha Z9) - Diffusori: front B&W nautilus 805, center B&W nautilus 805, side surrounds B&W 601s3, rear surrounds B&W 600s3, sub Velodyne DD-15 - Display: Electrohome Marquee 8500
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09-01-2004, 12:52 #2
Molti parametri......
influiscono sulle peculiarita' del suono in uscita da un ampli, l'alimentazione non credo, molto piu' importante e' la schermatura da questa alimentazione ed i condensatori di filtro.
I finali di potenza ,la circuitazione ed i componenti utilizzati hanno buona influenza, e di certo anche i convertitori se parliamo di HT, se parliamo di stereo l'ampli non deve convertire un bel niente.
CiaoPeppe
Panasonic PT-AE500 e Pioneer 868
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09-01-2004, 20:25 #3
Sbagliato, Peppemar:
l'alimentazione influisce eccome, semmai non sappiamo dire con precisione in quale modo....resta il fatto che, in realtà, noi ascoltiamo proprio la tensione di alimentazione, modulata "musicalmente"!
L'amplificatore non è mai "schermato" dall'alimentatore, che ne costituisce parte integrante; semmai, si cerca di evitare fenomeni induttivi verso le sezioni operanti a livello di mero segnale, come la parte di preamplificazione.
A maggior riprova, se ti colleghi alle uscite dell'alimentatore, senti la musica che hai anche alle uscite degli stadi di potenza: certo, non è la stessa cosa o la stessa qualità del messaggio, ma la senti!
Sarà un caso, ma la mia esperienza personale è che un amplificatore, se spento, va valutato a peso (tranne i Carver, eh!), che di solito è concentrato proprio sull'alimentazione (trasformatore etc).
Mai sentiti finali leggerini che entusiasmassero, mentre di solito anche una autocostruzione, se generosamente dimensionata, suona piuttosto bene.
Inoltre, e spero mi perdonerai se ti metto i puntini sulle I, in modalità stereo non vi sono conversioni solo in caso di sorgente analogica (giradischi, sintonizzatore non DAB, registratori a cassette o bobine etc), perchè basta avere un buon, vecchio cd stereo che siamo daccapo alla tiritera dell'AD/DA...
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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09-01-2004, 20:38 #4andrea aghemo ha scritto:
Sbagliato, Peppemar:
l'alimentazione influisce eccome, semmai non sappiamo dire con precisione in quale modo....resta il fatto che, in realtà, noi ascoltiamo proprio la tensione di alimentazione, modulata "musicalmente"!
L'amplificatore non è mai "schermato" dall'alimentatore, che ne costituisce parte integrante; semmai, si cerca di evitare fenomeni induttivi verso le sezioni operanti a livello di mero segnale, come la parte di preamplificazione.
A maggior riprova, se ti colleghi alle uscite dell'alimentatore, senti la musica che hai anche alle uscite degli stadi di potenza: certo, non è la stessa cosa o la stessa qualità del messaggio, ma la senti!
Sarà un caso, ma la mia esperienza personale è che un amplificatore, se spento, va valutato a peso (tranne i Carver, eh!), che di solito è concentrato proprio sull'alimentazione (trasformatore etc).
Mai sentiti finali leggerini che entusiasmassero, mentre di solito anche una autocostruzione, se generosamente dimensionata, suona piuttosto bene.
Inoltre, e spero mi perdonerai se ti metto i puntini sulle I, in modalità stereo non vi sono conversioni solo in caso di sorgente analogica (giradischi, sintonizzatore non DAB, registratori a cassette o bobine etc), perchè basta avere un buon, vecchio cd stereo che siamo daccapo alla tiritera dell'AD/DA...
Ciao,
Andrea
Hai mai ascoltato i Linn Klimax in classe V?
Scherzi a parte.....quello che dici è assultamente vero un ampli tradizionale è pesantemente condizionato dall'alimentatore, se prendi ad esempio gli AM-Audio più economici (classe AB) hanno una sezione di alimentazione estremamente surdimensionata ed anche se economici rispetto ai loro fratelloni in classe A fanno una bella figura anche rispetto a nomi ben più costosi e blasonati.
Ciao.Ivan
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10-01-2004, 07:39 #5
Caro Ivan,
non ne ho avuto l'opportunità; sono comunque ragionevolmente sicuro che un prodotto Linn difficilmente suoni male!
Personalmente, sono assai soddisfatto dei finali che uso, tra i quali un Carver (anzi, Sunfire) Grand Cinema...ma ho avuto modo di apprezzare anche finali totalmente digitali, come i Tact ed i Fosgate.
Buoni ascolti a tutti!
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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10-01-2004, 07:58 #6
costi
se poi pensate che il trasformatore è una "macchina stupida" e di poco costo, ci si inc***a proprio a sapere che è un componente fondamentale per la resa dell'ampli.
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10-01-2004, 15:41 #7andrea aghemo ha scritto:
Caro Ivan,
non ne ho avuto l'opportunità; sono comunque ragionevolmente sicuro che un prodotto Linn difficilmente suoni male!
Personalmente, sono assai soddisfatto dei finali che uso, tra i quali un Carver (anzi, Sunfire) Grand Cinema...ma ho avuto modo di apprezzare anche finali totalmente digitali, come i Tact ed i Fosgate.
Buoni ascolti a tutti!
Andrea
Il Sunfire lo avevo ascoltato anni fa' a valle c'erano delle proac 2.5, cc one e rear Tablette.
Il sub era il "cubetto" sunfire, il tutto aveva una dinamica impressionante anche se il sub era quasi spento, il suono dell'impianto mi era sembrato anche abbastanza morbido.
Non ti nascondo che per qualche mese successivo all'ascolto ho meditato di comprare il processore ht e il finalone Sunfire...poi ho lasciato perdere.
Per il Linn Klimax, per me è assolutamente fuori prezzo.
Saluti.Ivan
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10-01-2004, 18:15 #8ivan ha scritto:
Il Sunfire lo avevo ascoltato anni fa' a valle c'erano delle proac 2.5, cc one e rear Tablette.
a mio parere il Sunfire (soprattutto il finale) ha un'ottimo rapporto qualità prezzo, e mi piace molto soprattutto in modalità "current".
Insomma, un suono "valvolare" con la potenza dei transistor: un ottimo connubio....
Utilizzo anche uno Yamaha M2 (vecchiotto, ma in gran forma) e due Sonance 5150, assolutamente imbattibili, questi, in termini di qualità prezzo: 36 kg di finale, con trasformatori degni di una corazzata, e davvero bensuonanti.
Il tutto (17 canali attivi) per multiamplificare un sistema 7.1, dove il sub viene spinto da un finale da un KW in classe D (che per tutto ciò che sta al di sotto dei 50 Hz va più che bene, come hai avuto modo di sentire con il "cubetto" di Bob Carver..).
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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10-01-2004, 18:24 #9
Puntini per puntini
andrea aghemo ha scritto:
Inoltre, e spero mi perdonerai se ti metto i puntini sulle I, in modalità stereo non vi sono conversioni solo in caso di sorgente analogica (giradischi, sintonizzatore non DAB, registratori a cassette o bobine etc), perchè basta avere un buon, vecchio cd stereo che siamo daccapo alla tiritera dell'AD/DA...
Ciao,
Andrea
CiaoPeppe
Panasonic PT-AE500 e Pioneer 868
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10-01-2004, 20:27 #10
Giustissimo, Peppe,
precisazione doverosa...come vedi, non si è mai troppo precisi!
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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10-01-2004, 21:07 #11andrea aghemo ha scritto:
Ivan,
a mio parere il Sunfire (soprattutto il finale) ha un'ottimo rapporto qualità prezzo, e mi piace molto soprattutto in modalità "current".
Insomma, un suono "valvolare" con la potenza dei transistor: un ottimo connubio....
Utilizzo anche uno Yamaha M2 (vecchiotto, ma in gran forma) e due Sonance 5150, assolutamente imbattibili, questi, in termini di qualità prezzo: 36 kg di finale, con trasformatori degni di una corazzata, e davvero bensuonanti.
Il tutto (17 canali attivi) per multiamplificare un sistema 7.1, dove il sub viene spinto da un finale da un KW in classe D (che per tutto ciò che sta al di sotto dei 50 Hz va più che bene, come hai avuto modo di sentire con il "cubetto" di Bob Carver..).
Ciao,
AndreaIvan
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15-01-2004, 18:26 #12
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ragazzi,
in verità arrossisco a intrufolarmi in una discussione che chiama in causa autentici mostri della riproduzione(Sunfire,Carver,Linn...),portando un esempio molto più terra terra (un banalissimo sinto Pioner di fascia media);credendo,comunque,di restare in tema ed anzi di entrare più nello specifico della questione posta da Aurel(seppur,ripeto,con un esempio quasi"osceno"),sputo il rospo.
Mi spiego:sono interessato all'acquisto di un sinto Pioneer VSX-2011 (capirete che il mio budget è alquanto limitato...e poi dice quello che "i soldi non fanno la felicità...").
Non ho avuto modo di ascoltarlo direttamente ma,leggendo prove su varie riviste(in particolare AFdigitale)e cercando informazioni quà e là,apprendo che il sinto in questione vanta,nel suo piccolo,una costruzione di tutto rispetto,soprattuto per quel che concrne gli aspetti propriamente "energetici":un trasformatore ben dimensionato,due condensatori da 22mF,sette identici finali a mosfet (tra l'altro i medesimi,solo leggermente sottopotenziati,montati sul top di gamma Pioneer-VSA-AX10),il che gli consente di erogare una potenza stazionaria,su tutti i canali attivi,pari anzi superiore ai dati dichiarati(caso più unico che raro in elettroniche di questa fascia).Guarda caso, il piccolino pesa quasi 20kg e non mi sembrano poochi in relazione alla categoria d'appartenenza.
Più normale,invece,la circuitazione digitale: 2 DSP Motorola56367,convertitori AKM di buona ma non eccelsa qualità...ed in effetti,messo alla prova su ascolto stereofonico musicale,pare che ad una dinamica ragguardevole non faccia seguito un'altrettando buona naturalezza timbrica nè un entusiasmante resa del microdettaglio,insomma di tutti quei parametri che si iscrivono più specificamente alla voce "qualità del suono".
Sfortunatamente,il recensore di AF non dà conto di alcuna prova con sorgenti musicali ad alta definizione,cioè una prova che implichi il transito diretto,dagli ingressi 7.1 del sinto allo stadio di amplificazione a mosfet(scavalcando elaborazione e conversioe fatte dal sinto),di un segnale già processato e convertito da una sorgente a monte(lettore,processore),con tutte le caratteristiche buone o cattive che tale sorgente sia in grado di dare a quel messaggio sonoro.
Ora mi e vi chiedo,e vengo al punto(è evidente che la sintesi non sia il mio forte e me ne scuso),ipotizzando di pilotare il sinto in questione con un segnale non digitale ma già convertito da una sorgente a monte(magari,in ipotesi,di alto livello qualitativo),quindi con le caratteristiche da quella elaborate e dfinite(timbrica ,dettaglio,focalizzazione della scena,collocazine degli strumenti nel palcoscenico sonoro...),lasciando al sinto "solamente" il compito di preamplificarlo e amplificarlo in potenza, qual'è il risultato?
O meglio,cosa giunge all'orecchio dell' ascoltatore?
Forse un suono che mantiene in certa misura inalterate o,comunque,ragionevolmente stabili quei caratteri impressi dalla sorgente a monte,occupandosi ilPioneer solo degli aspetti dinamici e di pressione sonora(e in questo,come già detto,dovrebbe cavarsela benino)?
Oppure un suono alterato e "sporcato da specifici aspetti della circuitazione di potenza del sinto(magari,che so,lo stadio di preamplificazione),quidi sostanzialmente diverso(sempre come timbrica,dettaglio,soundstage),magari ipoteticamente più "brutto" da quello che una sorgente di ottimo livello(per dire,un lettore Marantz o Primare,un processore Rotel...,tanto per restare tra i comuni mortali!)aveva avuto il merito di affidargli alle uscite RCA?
In definitiva,per riprendere e forse allargare il tema di Aurel,straremmo a sentire più un dettaglio,una timbrica targati Marantz,Primare,Rotel ,più o meno trasparentemente trattati e quindi amplificati da un Pioneer? O più una timbrica "mista",frutto del contributo dato,in diverse forme, da tutti i componenti della catena audio?
Ha senso la distinsione che faccio tra aspetti più propriamente qualitativi e aspetti energetici e quantitativi,attribuendone la responsabilità a questo o a quel componente della catena audio?
Mi piacerebbe,in particolare,sentire l'opinione di Andrea Aghemo,il cui contributo a questo forum e il cui approccio,direi "umanistico" ,nel rispondere alle questioni e agli interrogativi posti da persone,per forza di cose, meno competenti di lui in queste materie,sono davvero apprezzabili (scusami Andrea,non sono uso a "sviolinate", ma quanno ce vò ce vò...).
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15-01-2004, 21:34 #13
Re: ragazzi,
Gioan ha scritto:
...
Mi spiego:sono interessato all'acquisto di un sinto Pioneer VSX-2011 (capirete che il mio budget è alquanto limitato...e poi dice quello che "i soldi non fanno la felicità...").
...
per dare il mio modestissimo contributo, posso farti qualche esempio legato alla mia esperienza "HT": ho iniziato con un multicanale sony, poi ho fatto un upgrade con un decoder esterno e ingressi 5.1 del sony e poi ho venduto il multicanale e, mantenendo il decoder esterno sono passato ad amplificazioni separate NAD.
dunque, innanzitutto, spesso la differenza la fa l'ingresso ottico piuttosto che il digitale elettrico, quindi un primo punto di riflessione puo' essere questo: l'ottico in ingresso del multicanale sony non andava bene quanto l'elettrico, ma non sempre e' cosi'...
poi, la qualita' della decodifica e' un'altro fattore. in effetti il decoder esterno se la cava meglio del decoder interno sony, che, pur vantando "1000" effetti DSP ecc. ecc. non raggiunge la qualita' del decoder esterno technics.
poi, il cambio verso le amplificazioni separate NAD ha dato un'ulteriore svolta al tutto.
personalmente oggi come oggi, mi fido solo delle mie orecchie (anzi di quelle di mia moglie). certo che, se per caso tu nutrissi qualche dubbio sulla sezione di decodifica di un multicanale, magari potrebbe non essere la scelta giusta... partire fin da subito per il bypass della sua sezione di decodifica potrebbe comportare una spesa inutile...
vabbe', lasciamo rispondere Andrea
un caro saluto
Giannigiapao at yahoo punto com
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16-01-2004, 00:04 #14
Beh, sono lusingato dai complimenti, e credetemi, vorrei davvero avere una risposta univoca ad un simile quesito...anche perchè, se l'avessi (e fosse anche attendibile), probabilmente vivrei su un atollo del pacifico con aereo privato e stuolo di ancelle, mantenuto da Sony, Yamaha e quant'altri, che mi pagherebbero fior di quattrini pur di usufruire dei miei preziosi consigli!
Scherzi a parte, Gioan, la tua domanda trova parziale risposta nel fatto che molta gente opta addirittura per unità di conversione separate, cercando il massimo in ogni dettaglio.
Non perdiamo però di vista la realtà, perchè i sistemi "stellari" sono cose per pochissimi, ed i parametri di giudizio e valutazione (ovviamente molto più selettivi) non possono essere gli stessi per gli impianti di quei cristiani che si sudano il companatico ogni santo giorno.
Forse, più che di timbrica del singolo componente, occorre parlare di interfacciamento tra prodotti adeguati ad essere posti all'interno della stessa catena. Ti faccio un esempio terra terra: anni fa, un recensore di una nota rivista decise di utilizzare un finale Krell di costo iperbolico per pilotare adeguatamente una coppia di Infinity Gamma (altra robetta da migliaia di dollari...), per ricavarne solo...una specie di muggito prolungato!Questo perchè la tipologia circuitale del finale cozzava contro il sistema di servocontrollo dei woofers, impedendo una qualsiasi riproduzione musicale!
In altre parole, due prodotti eccellenti se presi singolarmente, generavano un risultato obbrobrioso se accoppiati l'uno all'altro.
Rendo l'idea?
Il buon Pareto ha posto in bella copia un principio di sano buon senso, e cioè, in presenza di un insieme di elementi concatenati dove più di uno può essere ottimizzato, conviene approcciare per primo quello il cui effetto sul risultato finale è più marcato.
Tale approccio è detto di "Pareto Analisi"
Nello specifico, dubito molto che il sintoampli sia l'elemento di maggiore caratterizzazione sonora di un sistema medio, e non credo sia il caso di scervellarsi più di tanto in merito.
Intendo dire che nello stesaso sistema sarà molto più avvertibile la sostituzione dei diffusori con altri anche di identico prezzo, che non di un sintoampli con un altro, sempre di identico prezzo.
Non di dimentichiamo che la qualità sonora di un amplificatore è valutabile solo se si dispone di diffusori in grado di apprezzarne le differenze, e non è ancora detto che questo sia valido sempre e comunque.
Non credo infatti, visto il budget stanziato, che andresti ad accoppiare a questo sintoampli un lettore da 3,000 euro, per cui l'ipotesi da te posta è se vogliamo capziosa, perchè non significativa dell'uso reale dell'apparecchio.
Potrebbe andare meglio? Quasi certamente sì, ma chi userebbe a mo' di finale ( a livello di preamplificazione vien fatto poco o nulla a quanto arriva agli ingressi multicanale, se non applicare il controllo di volume) questo sinto Pioneer accoppiato, che so, a un lettore top di gamma?
Stabilire a priori (sulla carta) quale accoppiata possa essere migliore non lo sa fare nessuno, figuriamoci un tapino come me...
Ipotesi: dispongo di 3,500 euro. Meglio un lettore da 3000 con un ampli da 500 o viceversa?
E chi lo sa? Dipende anche dai diffusori e da tante altre cose!
Per finire: non ci lasciamo sconvolgere da termini mirabolanti utilizzati nelle recensioni delle riviste od in qualsiasi altra sede: molto spesso ci si rende poi conto che quelle che venivano definite come differenze trascendentali sono a malapena avvertibili, ma , ahimè, solo dopo essersi svuotati portafoglio, porcellino di ceramica e conto in banca...acquista tranquillo il prodotto che hai selezionato, e goditi il film, o la musica, che più preferisci: il meglio "assoluto" non esiste, qualunque catena audio è perfettibile, e se non sei un Paperone non c'è niente di male ad avere un impianto che non costa come un automobile!
Ciao,
AndreaUltima modifica di barbara aghemo; 16-01-2004 alle 00:12
...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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16-01-2004, 10:56 #15andrea aghemo ha scritto:
...
Scherzi a parte, Gioan, la tua domanda trova parziale risposta nel fatto che molta gente opta addirittura per unità di conversione separate, cercando il massimo in ogni dettaglio.
Non perdiamo però di vista la realtà, perchè i sistemi "stellari" sono cose per pochissimi, ed i parametri di giudizio e valutazione (ovviamente molto più selettivi) non possono essere gli stessi per gli impianti di quei cristiani che si sudano il companatico ogni santo giorno.
...
giusto una piccola cosa, tanto per fare qualche personalissima riflessione ad alta voce:
a) il prezzo dei sistemi separati non e' necessariamente alto rispetto alla qualita' ottenibile;
b) il costo di un oggetto andrebbe valutato anche con il suo valore sul mercato dell'usato nel momento di una sua eventuale vendita.
c) il sistema separato permette un upgrade graduale con un esborso diluito nel tempo, valutando di volta in volta qual'e' il "collo di bottiglia" del sistema.
ovviamente ci sono i lati negativi quali:
a) maggiore scomodita' d'uso;
b) ingombro ecc.
forse sto' andando OT, ma forse no.
insomma, forse sarebbe il caso di sfatare la leggenda che i sistemi separati siano inarrivabili... poi, in un orecchio, ti dico quanto ho speso in tutto per il mio...
ciao
Gianni
giapao at yahoo punto com