I dati tecnici dell’edizione BIM. BD50 encoding AVC @24 fps con bit rate mediamente elevato. La traccia audio in DTSHD MA 5.1 è in inglese. I Sottotitoli in italiano sulle schermate degli intertitoli in inglese sono fissi . La fotografia di “the Artist” richiama quella tipica dei film del cinema muto ma senza eccessive forzature a partire dalla scelta del formato che non poteva essere che il classico 1.37:1. Le immagini sono sorprendentemente pulite, la grana è fine e non sono caratterizzate dai tipici “difetti” dei film di quegli anni. Non ci sono fluttuazioni di luminosità, il quadro è stabile, e l’effetto accelerazione è stato contenuto riprendendo a 22fps . In questo, il film è tecnicamente attuale e moderno. Il livello del nero è alto. Come riferimento le bande del Pillarbox e il punto di dissolvenza in chiusura utilizzato come transizione tra varie sequenze. Conseguentemente le immagini in bianco e nero risultano poco contrastate e complessivamente molto soft e filtrate. Le sequenze in esterno, sono le migliori risultando leggermente più definite e contrastate. Il trattamento digitale a cui sono state sottoposte le immagini è in definitiva pienamente convincente e stilisticamente perfetto. Basta curiosare tra le sequenze a colori riprese sul set, durante la lavorazione per rendersene conto. Ed ora l’unico vero difetto, quello delle solarizzazioni – peraltro evidenziate anche nella recensione di Badtest - che, per fortuna, sono presenti solo in alcune sequenze . Va detto che con il VPR (DLP marantz) la discretizzazione dei livelli di grigio è stata ben gestita tanto da non risultare fastidiosa. Ho provato poi le stesse sequenze con il TV (plasma GT30 Panasonic) e, purtroppo il difetto è stato amplificato - o mal gestito - tanto da risultare insopportabile. Il problema è ben presente anche nel trailer che peraltro presenta la stessa “caratteristica” del livello del nero abbastanza sostenuto. Non credo sia un problema di compressione che , complessivamente mi è sembrata sempre trasparente e ben gestita con una media di tutto rispetto che dovrebbe aggirarsi intorno ai 27-28 Mbsec - più o meno in linea con l’encoding dell’edizione francese - . Sarebbe interessante verificare se anche le edizioni straniere – Francese, UK USA (warner?) - che utilizzano un master differente (@23,976 fps) presentano lo stesso difetto. Riguardo la provenienza e la natura del nostro master 1080p@24fps non ho notizie ma sarebbe importante che fosse fatta chiarezza. Non è la prima volta che capita. Anche “Arrietty” e “I sospiri del mio cuore” della Luky Red sono @24fps. Per quanto concerne l’audio. La traccia “italiana” è in realtà in inglese. Le poche battute alla fine del film non sono state doppiate ma sottotitolate. Buona la resa della DTS HD MA che richiede un deciso aumento di volume. Il mixing della colonna sonora è infatti esclusivamente frontale con il centrale maggiormente in evidenza. L’equalizzazione ricorda - in meglio, molto meglio – la sonorità del mono academy con estremi banda limitate -soprattutto le basse - e medie in evidenza. La dinamica quindi non è elevata ma alla fine il risultato è davvero gradevole e soprattutto finalizzato per essere armonico con le immagini che scorrono sullo schermo.