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Risultati da 31 a 36 di 36
Discussione: Costruzione cavi segnale audio
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21-09-2006, 12:46 #31
Advanced Member
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Ho riletto il mio post, Mamma mia! Così come è venuto sembrerebbe avere il senso che ha dato nordata.
Comunque, sicuramente quello dell'esempio del collegamento LNB/ricevitore sat non era inteso per riferirmi ad un segnale digitale poichè è risaputio che al quel segnale non è associata nessuan grandezza tipica delle digitali (frequenza di clock, ec, )
Infatti, una volta che LNB ha ridotto la frequenza dal campo delle microonde fino alle frequenza "trasportabile" via cavo, è compito del ricevitore estrarre il flusso digitale.
Però era un ottimo esempio riscontrabile nelle nostre abitazioni dove le distanze possono essere significative. In alternativa, sarebbe stato meglio un se avessi proposto di realizzare con il doppino telefonico 100 metri di cavo da utilizzare sulla S/PDIF, ma gli effetti non sarebbero stati così macroscopici. Non perchè il segnale è digitale , ma semplicemente per il numero di informazioni correlate al segnale audio/video rispetto a quello audio.
Avete ragione, mi sono molto espresso male, intendevo far comprendere solo l'importanza del cavo adeguato, così come deve avvenire anche per i segnali digitali, di qui l'accostamento con i cavi ottici utilizzati appunto, quando le distanze divengono importanti nelle trasmissioni digitali.
Non mi sarei mai sognato di scrivere che il segnale LNB/ricevitore è soggetto ad esempio a Retun Loss o a JITTER, tipici fenomeni dei segnali digitali.
Tuttavia, la banalizzazione dei segnali digitali e della loro trasmissione è un errore assai comune.
Infine, che sulle distanze "corte" sia da evitare la doppia conversione elettro-ottica è risaputo, ma non tanto per la distorsione riscontrabile, che se vogliamo altro non che una conseguenza... ma esclusivamente perchè la doppia conversione necessaria per la trasmissione (ele-opt opt-ele) introduce Jitter in tutte le sue componenti; tipico di tutte le trasmissioni digitali.
Ciao
Rino
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21-09-2006, 15:17 #32
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Originariamente scritto da Ronzino
Originariamente scritto da Ronzino
Originariamente scritto da Ronzino
Peraltro, ricordo che tempo fa feci una prova con dell'rg174 e l'effetto era di una totale perdita di acuti.
Originariamente scritto da Ronzino
Adriano
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21-09-2006, 17:10 #33
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Originariamente scritto da Adri
si, ma dove sta scritto che il carico sia a 50 ohm? anzi, di solito il carico (ingresso del pre nei confronti della sorgente o ingresso del finale dei confronti del pre) e' ad impedenza piu' alta proprio per non caricare l'apparecchio che sta a monte.
pero' mi sfugge un dettaglio: se parliamo di cavi di segnale, ci si riferisce nella quasi totalita' dei casi, a cavi schermati. Anche questi, geometricamente parlando, sono cavi coassiali.
1) colleghi un segnale riferito a massa al nucleo del cavo
2) colleghi la massa alla garza.
in questa condizione, l'energia viaggia nel dielettrico e non nei conduttori.
se invece hai due conduttori paralleli immersi in un dielettrico schermato, e colleghi in questo modo
1) un segnale riferito a massa al primo conduttore paralllelo
2) la massa al secondo conduttore parallelo
3) la garza flottante
in questa condizione l'energia viaggia nei conduttorie quello che hai realizzato non è un cavo coassiale ma un cavo schermato, o per essere precisi, una linea bifilare schermata.
Rispetto ai cavi per rf non hanno un'impedenza caratteristica, tutto li'.
E da notare che (almeno per quello che mi risulta), la quasi totalita' dei cavi di segnale commerciali, anche costosi, non usa cavi coassiali per RF.
Peraltro, ricordo che tempo fa feci una prova con dell'rg174 e l'effetto era di una totale perdita di acuti.
cioe' un normale cavo per collegamenti bilanciati. Non sono costosissimi.
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21-09-2006, 17:28 #34
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Originariamente scritto da rinorho
Quello che volevo dire forse si riassume bene con questo esempio.
Un cavo scart (di lunghezza 1,5 metri) (rgb) di quelli da 4 soldi, spesso causa problemi non solo di perdià di luminosità e colore dell'immagine, ma anche di canali terrestri che ti si vedono in trasparenza sotto mentre ti guardi un dvd. Comprare una presa scart sempre da 1,5 metri schermata e con connettori placcati oro a 18 euro, è un buon acquisto che risolve i problemi. Comprare una scart da 1,5 metri che costa 120 euro, secondo me è una FOLLIA, eppure le producono.
Usare un cavo dvi per collegare monitor e pc di quelli inclusi nella scatola (1,5 metri) non da mai problemi (salvo situazioni tipo, cavo che passa vicino ad un trasformatore o sorgente a micronde). Sostiuire questo cavo con uno più costoso (sempre da 1,5 metri) non porta a miglioramenti nella qualità dell'immagine. Comprare un cavo DVI da 1,5 metri e pagarlo 60 euro non ha senso.
IL DISCORSO cambia, se dobbiamo portare il segnale video digitale lontano. Allora si che diventa un casino e diventa necessario comprarsi un cavo che costi molto, altrimenti non si vede niente.
Con lo SPDIF uguale. Se devi percorrere una breve tratta, quello che non deve accadere, è confondere uno 0 con un 1 per qual si voglia motivo. Ora se questa confusione di valori non si verifica con un cavo che costa poco, comprarne uno che costa 10 volte tanto non migliora niente.
Se ci allontaniamo dalla sorgente o se i disturbi esterni aumentano, molto probabilmente il cavo scrauso che usavamo prima ci farà confondere 1 con 0, mentre quello più costoso no.
CONCLUDENDO, sperando di essermi espresso un po' meglio anche io,
ANALOGICO: spendere su un cavo la giusta cifra, senza ricorrere incrementi prestazionali impercettibili. Ad ogni modo, un prodotto di qualità superiore ci garantisce sempre un miglioramente della ricezione (anche se infinitesimo ma non udibile)
DIGITALE: anche qui spendere la giusta cifra, dove per giusta si intende un cavo che per quell'applicazione non da problemi. Se problemi non ce ne sono, spendere di più non porta a nessun giovamento, neanche matematico e non udibile/visibile
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21-09-2006, 17:59 #35
Originariamente scritto da Ronzino
Stefano
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21-09-2006, 18:27 #36
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Originariamente scritto da Ronzino
Originariamente scritto da Ronzino
Quello con 2 conduttori (sempre circondati da dielettrico, calza e guaina) si usa per i collegamenti bilanciati; si puo' usare anche per collegamenti sbilanciati....nulla lo vieta, ma rimane intrinsecamente un cavo schermato.
Dal punto di vista formale non so se puo' considerarsi, almeno costruttivamente, un coassiale, ma credo che sia una questione di lana caprina. ;-)
Originariamente scritto da Ronzino
Originariamente scritto da Ronzino
Da nessuna parte sta scritto che debba essere bilanciato. E infatti, la maggior parte dei nostri apparecchi hifi utilizza collegamenti sbilanciati
Originariamente scritto da Ronzino
Dopo alcune pagine di formule, tabelle ecc, concludevano bellamente con: "...in pratica se usate cavi coassiali rg174 o, meglio, rg58, potrete fare un cavo con le caratteristiche dei migliori cavi esoterici".
Ora, ai miracoli fatico molto a crederci, ma avendo da poco comprato un discreto ampli e dvd, e avendo in giro qualche spezzone di rg174, non mi e' costato piu' di qualche minuto verificare in pratica quanto avevo letto.
Morale: lettore dvd sony 725D (avevo anche un lettore cd, sempre sony, modello xb720. Onestamente non ricordo quale dei 2 e' stato testato. Suppongo il cd, ma non ci giurerei), ampli yamaha dsp a2, cavetti lunghi una sessantina di cm con rg174 (fra l'altro era pure bellino, con doppia calza argentata, credo fosse un rimasuglio di qualche lavoretto di collegamento della parabola del meteosat all'lnb) e connettori rca niente piu' che decenti, cioe' non le solite ciofeche di plastica ma nemmeno roba in platino con diamanti incastonati, chiamato il solito amico a far da cavia e via con le prove. Beh, non c'e' stato nemmeno da provare molto: l'attenuazione degli acuti era talmente evidente che il cavo e' stato scartato senza pieta'. I cavetti bianco/rosso da 500 lire di allora che trovavi insieme a qualunque lettore dvd, andavano sicuramente molto meglio.
Originariamente scritto da Ronzino
Naturalmente non escludo che ce ne possano essere anche di cari come il fuoco, come per ogni altro cavo supposto piu' o meno miracoloso.
Adriano