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Risultati da 1 a 4 di 4

Discussione: cavo trigger

  1. #1
    Data registrazione
    Nov 2002
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    222

    cavo trigger


    devo collegare un finale rotel (rb03) ad un sintoampli yamaha utilizzato come pre.
    Come si costrusce un cavo trigger ?

  2. #2
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
    Messaggi
    41.397
    Mi ricordo che tempo fa, forse un anno, c'era stato in thread su un argomento simile, più o meno con le stesse problematiche.

    Avervo dato alcune informazioni sul come fare le prove ed eventuali variazioni e mi sembra che tutto fosse poi stato risolto.

    Prova a fare qualche ricerca, non solo in questa Sezione che, se ben ricordo, allora non esisteva.

    Tanto per iniziare e dare e ottenere qualche informazione utile.

    Tu parli di un pre e un finale di marche diverse, evidentemente forniti entrambi di uscita e ingresso per un segnale trigger, per comandare l'accensione automatica di uno dei due intervenendo solo sull'altro (tipicamente il pre controlla il finale).

    Per l'apparecchio controllato si possono verificare varie eventualità:

    - è necessario solo un impulso di tensione, anche breve, che comanda un circuito interno che provvede ad accendere l'apparecchio (occorre sapere qual'è il valore di questa tensione)

    - è necessario fornire continuamente una tensione all'apparecchio controllato per tutto il periodo che lo si vuole tenere acceso (bisogna sapere il valore della tensione e se questa deve azionare direttamente il relè o se aziona un circuito interno, nel primo caso è quindi necessario conoscere anche l'assorbimento del relè)

    - è necessario fornire un particolare comando, in formato digitale.

    Sapendo questo bisogna poi conoscere che tipo di segnale esce dall'apparecchio che serve per controllare l'altro.

    Come vedi il collegare direttamente i due apparecchi può funzionare, ma può anche provocare danni.

    Non esiste uno standard, solitamente si utilizza una tensione di 12 V, ma se si devono controllare circuiti digitali la tensione può essere di 5 V.

    Se i manuali danno spiegazioni in merito sarebbe un punto di partenza, in caso contrario prova a misurare cosa esce dal trigger dell'apparecchio che si intende usare per comandare l'altro.

    In linea generale tale tipo di cavo è semplicemente costituito da un cavo bipolare, non necessariamente schermato, con alle estremità due mini-jack, collegati allo stesso modo da entrambi i capi (punta con punta e anello con anello).

    Non mi assumo però alcuna esponsabilità sul funzionamento ed esito di tale collegamento, se non fatto a ragion veduta.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #3
    Data registrazione
    Jul 2003
    Località
    Carpi (MO)
    Messaggi
    355
    Credo che la discussione citata da Nordata sia questa.

    Ne approfitto per aggiornare la situazione (e ringraziare Nordata e Lanzo per l'aiuto): nel mio caso quanto allora suggerito non ha funzionato.
    Probabilmente non è vero che il finale accetta un segnale da 5V per accendersi e dopo un paio di email di richiesta di spiegazioni ad Audiogamma (che ho perso, dopo aver riformattato l'hard disk) ho desistito: mi sembra comunque che il tecnico parlasse di corrente insufficiente ad accendere il finale.
    Mi aveva anche ventilato l'ipotesi di spedire a loro sia finale che pre per verificare il tutto: ho gentilmente declinato....

    Di sicuro so che se il finale è acceso, il segnale di trigger lo spegne, mentre non accade il contrario
    A questo punto, continuo con l'accensione/spegnimento manuale e vivo felice lo stesso.
    Ciao
    Alberto

  4. #4
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
    Messaggi
    41.397

    Sì, la discussione era quella (avevo indovinato è proprio di un anno fa).

    Vedi pertanto che la cosa non è così immediata e risolvibile solo inserendo un cavo.

    @ Himbo

    Sono un po' scocciato (non con te, ma con chi ti ha fornito quelle spiegazioni).

    Alla resa dei conti pare che le cose non stessero esattamente così.

    Stando alle loro ultime parole, se è solo una questione di assorbimento, è lecito pensare che una richiesta di corrente elevata sia giustificata dalla presenza di un relè comandato direttamente dall'esterno (presa trigger).

    Si potrebbe quindi provare ad alimentare tale presa con un alimentatore stabilizzato in grado di fornire una corrente di un paio di Ampere e regolato sui 5 V, controllando se il relè scatta e il finale si accende.

    Teoricamente facile da fare, però non ti consiglio di farlo, sarebbe molto meglio fare prima dei controlli all'interno, per vedere dove va a finire esattamente quella benedetta presa e farsi un'idea, onde evitare disguidi spiacevoli.

    Potrei consigliarti anzi, consigliare ad entrambi, di richiedere direttamente informazioni sulle specifiche dell'ingresso trigger alla casa madre; per me ha funzionato, chieste alcune informazioni, simili a queste, all'importatore con varie e-mail (3) neanche una risposta, scritto alla casa madre e in tre giorni ho ricevuto i manuali di servizio.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 02-11-2005 alle 22:50
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).


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