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Discussione: DVB-T e ASO: l'Italia va avanti
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13-04-2007, 11:48 #1
Redazione
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Link alla notizia: http://www.avmagazine.it/news/cinema/1984.html
Lo switch-off del segnale televisivo analogico procede anche in Italia ad iniziare dalla Sardegna, dalla Valle d'Aosta e dal Trentino, tra l'attesa di nuovi contenuti e la proposta di servizi innovativi
Click sul link per visualizzare la notizia.
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14-04-2007, 11:57 #2
Senior Member
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Sono assolutamente d'accordo con l'ultima parte dell'articolo.
Le attenzioni rivolte dallo stato al digitale terrestre sono mosse al solo profitto o al risparmio di qualche azienda compiacente.
Ma chiedere un po' di qualità è davvero troppo?
E pensare che siamo l'unico paese al mondo a trasmettere ancora la F1 in 4:3 tagliando parte dell'immagine 16:9 che è stata adottata dalle TV del resto del pianeta, e che fra l'altro non è neanche in aspect 4:3 ma è pure deforme xche hanno pensato di guadagnare un po' d'immagine comprimendola in orrizzontale!
Ma non è finita!
Come molti di voi, in possesso di un "avvenieristico" schermo 16:9,
per mantenere corretto l'aspect ratio passerete alla modalità "zoom" del vostro apparecchio,
con il risultato fra l'atro di non visualizzare le in formazioni in basso, dove passno i tempi sul giro.
Riassumendo:
Non è possibile in nessun modo vedere le auto con le "ruote rotonde" ,
la risoluzione nel formato più vicino all'originale è una frazione dell'originale HD e inferiore alle altre trasmissioni pal.
Adesso vado a vedere le prove e chissa che il futuro arrivi presto con qualche cambiamento in positivo, dato che peggio di così...
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20-04-2007, 11:12 #3
Junior Member
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Finanziamenti statali
Io non sono assolutamente d'accordo per quello che viene detto sui finanziamenti statali. E' giusto che lo Stato finanzi tecnologie/dispositivi che hanno potenzialmente una pubblica utilità, come i DTT interattivi che permettono di usufruire di servizi della pubblica amministrazione ove disponibili e non importa se questi supportano l'alta definizione oppure no. Contemporaneamente le trasmissioni a definizione standard permettono di avere più canali su una stessa frequenza terrestre risolvendo il problema del numero limitato di canali che si ha oggi con la trasmissione analogica. Non è compito dello Stato finanziare l'HDTV in quanto non solo non porta vantaggi di pubblica utilità (l'alta definizione è un'amenità non certo un'esigenza) ma è una tecnologia che verrà utilizzata prevalentemente per fornire contenuti a pagamento e quindi a vantaggio di aziende private.
Da sperimentazioni fatte a Londra è risultato poco probabile il poter trasmettere più di un canale ad alta definizione su una stessa frequenza terrestre perchè anche utilizzando la compressione MPEG4 l'occupazione di banda rimane troppo elevata. Io ritengo che l'uso del digitale terrestre per la trasmissione di canali ad alta definizione non sia la scelta più adeguata.