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Risultati da 1 a 15 di 15
Discussione: Blocco del file-sharing illegale
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03-10-2005, 08:53 #1
Redazione
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Link alla notizia: http://www.avmagazine.it/news/htpc/416.html
Presentato da IFPI(Federazione Internazionale dell'Industria Discografica) e MPA (Associazione dei Produttori Cinematografici) il Digital File Chek, nuovo software gratuito di controllo del file-sharing
Click sul link per visualizzare la notizia.
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03-10-2005, 09:31 #2Redazione ha scritto:
Questa è la nuova tecnologia di controllo ma, forse, la politica di ribasso dei prezzi attuata in silenzio da qualche distributore vale più di mille campagne informative.
Mauro Cippitelli
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03-10-2005, 10:50 #3Redazione ha scritto:
...
ma, forse, la politica di ribasso dei prezzi attuata in silenzio da qualche distributore vale più di mille campagne informative.Videoproiettori: Marquee 8500AC + Marquee 9501LC (con schede Moome) Sintoampli: Pioneer VSX-AX5Ai-s Lettore 4K: l'ho venduto Lettore Blu-Ray: Oppo BDP-83 SE region/zone free Streamer: Apple TV 4k (2021) Lettori DVD: Pioneer DV-868AVi Sony DVP-S7700 Processore video: DVDO VP50 Frontali: Dipolo 3 vie 5 driver Centrale: Ciare V05 Surround: Ciare H03
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03-10-2005, 12:00 #4
Questa è la nuova tecnologia di controllo ma, forse, la politica di ribasso dei prezzi attuata in silenzio da qualche distributore vale più di mille campagne informative.
L'unica cosa intelligente detta da quest'annuncio...
Scommettiamo che questo pacchetto software che blocca(aggiungerei ingiustamente) alcuni diritti inviolabili dell'utente (come ad es. il diritto alla copia personale di un proprio dvd per portarselo in macchina...), lo dovremo pagare anche?!
walk on
sasadf
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03-10-2005, 13:33 #5
AV Magazine' Staff
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sasadf ha scritto:
Scommettiamo che questo pacchetto software che blocca(aggiungerei ingiustamente) alcuni diritti inviolabili dell'utente (come ad es. il diritto alla copia personale di un proprio dvd per portarselo in macchina...), lo dovremo pagare anche?!
walk on
sasadf
Saluti
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03-10-2005, 14:05 #6Redazione ha scritto:
Questa è la nuova tecnologia di controllo ma, forse, la politica di ribasso dei prezzi attuata in silenzio da qualche distributore vale più di mille campagne informative.
E aggiungo che questo "terrorismo" fatto nei confronti del "file sharing aziendale", paventando responsabilità oggettive che non esistono (vero sasà?) non combatte un bel niente, basta un amministatore di rete capace, ma porta solo ulteriori introiti che non verranno mai utilizzati per migliorare i prodotti o abbassarne i prezzi.
Mi sembra un "Baco del millennio - Il ritorno", condito con una spolverata di tassa SIAE sui supporti.
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.
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03-10-2005, 15:36 #7
E ci risiamo con questa storia infinita....
Ma ditemi una cosa..... pensate veramente che chi ad oggi scarica film pirata, se non avesse piu' la possibilita' di farlo si andrebbe a comprare il DVD originale??? .....mmmhhh non penso proprio...semplicemente non acquisterebbe un fico secco, quindi questa "scusa secolare" da parte delle major, e' uno specchietto per allodole, che non VOGLIONO ABBASSARE I PREZZI DEGLI ORIGINALI!!! :o
scusate lo sfogoIl TV curvo è anti-costituzionale
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03-10-2005, 15:49 #8
una riflessione collegata la prezzo....
Dato per scontato che il costo fisico di un DVD (ma la cosa vale anche per gli altri supporti) sia minimo rispetto a quanto viene venduto, così, tanto per dire:
2 euro contro i 20 a cui viene venduto.
ipotizzando una vendita al dettaglio intorno ai 10 euro, secondo voi, oltre a guadagnarci tutti lo stesso, non beneficerebbero di vendite dell'ordine di 5/6 volte di più????
Insomma invece di guadagnare moltissimo sulle poche copie vendute, guadagnerebbero bene su moltissime copie vendute...
Boh, tra l'altro un supporto non copiabile come il SACD lo stanno facendo morire con prezzi alti e assenza di disponibilità di titoli....
Mauro Cippitelli
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03-10-2005, 17:43 #9maurocip ha scritto:
…Dato per scontato che il costo fisico di un DVD (ma la cosa vale anche per gli altri supporti) sia minimo rispetto a quanto viene venduto, così, tanto per dire:
2 euro contro i 20 a cui viene venduto.
Per 5000 pezzi (un quantitavo ridicolo per il contenimento dei costi) puoi spedere fra i 1.500-2.000, 2.500 max, a cui vanno aggiunti i costi di progettazione ed authoring. Diciamo da 2.000 in su (dipende dal progetto, ed ovviamente indipendenti dal quantitivo stampato). Ovviamente partendo dal materiale digitale fornito dalla produzione.
Quindi si parte da circa di un euro a copia a scendere a seconda del quantitativo di stampa.
Tutto il resto è promozione, distribuzione, diritti d'autore (pochi agli autori, molti alle majors), tasse.
I due euri possono essere un costo di un'edizione deluxe.
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.
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03-10-2005, 17:48 #10maurocip ha scritto:
ipotizzando una vendita al dettaglio intorno ai 10 euro, secondo voi, oltre a guadagnarci tutti lo stesso, non beneficerebbero di vendite dell'ordine di 5/6 volte di più????
E non neanche tanto se rapporto a settori come l'abbigliamento o peggio ancora gli accessori.
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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04-10-2005, 08:57 #11
Un chiarimento sui prezzi
Il guadagno è davvero minimo, qualunque sia il prezzo:
Si deve dividere il prezzo totale di vendita per tutti quelli che sono coinvolti nella produzione del CD o del DVD:
Musicisti
Attori
Registi
Produttori
Sceneggiatori
Costumisti
.
.
.
In ultimo, la casa discografica o cinematografica che produce e/o distribuisce il disco.
Alcuni membri del cast si fanno pagare una tantum al momento in cui si gira il film; altri invece vivono di royalty (si scrive così?). Mettiamo il caso che un attore vuole il 4% delle vendite, un altro lo 8% e il compositore della colonna sonora il 20%, dobbiamo togliare dal prezzo di vendita il 32%. Nel caso in cui il prezzo era, diciamo, 18,00 €, 6,00 € sono in ogni caso destinati alle royalty, e ne restano 12,00 €.
Di queste restanti 12,00 € dobbiamo togliere il costo per stampare il disco e la copertina, le tasse SIAE e quelle internazionali, più probabile royalty che va di diritto al produttore... In pratica, al negoziante non resta quasi niente, e nemmeno al distributore: ecco perché il costo è elevato.
Togliendo il costo per produrre e le royalty che sono meritate (vorremo pagare il cast che ci ha realizzato un capolavoro, vero?), le uniche note stonate sono le tasse troppo elevate.
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04-10-2005, 09:16 #12
Re: Un chiarimento sui prezzi
corgiov ha scritto:
Il guadagno è davvero minimo, qualunque sia il prezzo:
....
Cut
....
Togliendo il costo per produrre e le royalty che sono meritate (vorremo pagare il cast che ci ha realizzato un capolavoro, vero?), le uniche note stonate sono le tasse troppo elevate.
- se io vendo 1 DVD a 20 euro e le royalties sono del 10% guadagno 2 euro.
- se, in virtù dei prezzi inferiori, vendo 5 dvd a 10 euro, il mio 10% vale 5 euro.....
Insomma prezzi più bassi sono l'unico antidoto vero e reale per favorire la diffusione dei supporti originaliMauro Cippitelli
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04-10-2005, 09:50 #13
Re: Un chiarimento sui prezzi
corgiov ha scritto:
....vorremo pagare il cast che ci ha realizzato un capolavoro, vero?......
Scusa l'ingnoranza ma le royalties non vengono anche percepite al botteghino e sui passaggi televisivi?
E come si spiega il prezzo alto di film di oltre 20 anni?
Meno male che qualcuno si muove in direzione opposta:
Mp3 gratis per rivendicare indipendenza
Ciao,
Stefano
Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
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04-10-2005, 10:19 #14Redazione ha scritto:
Il mondo cinematografico e quello discografico hanno condiviso negli ultimi anni una triste realtà: il file-sharing. Migliaia di utenti in tutto il mondo si sono scambiati - e si continuano a scambiare - film in vari formati (DivX, le immagini .ISO dei DVD), CD e programmi, aggravando ulteriormente quel calo fisiologico di vendite che tutti i mercati stanno vivendo.
Se si ha voglia di cercare un po si scopre che questo mercato è tutt'altro che in crisi!!! Anzi negli ultimi anni è in continua ascesa (provate a leggere qui http://www.univideo.org/stampa/comunicati.asp?Idnews=32).
Allora forse il P2P non sta facendo così male al cinema come si vuol far credere.
Ciao
Beat
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04-10-2005, 13:01 #15
Re: Re: Un chiarimento sui prezzi
vernavideo ha scritto:
Si? e quante volte?
Scusa l'ingnoranza ma le royalties non vengono anche percepite al botteghino e sui passaggi televisivi?
E come si spiega il prezzo alto di film di oltre 20 anni?
Meno male che qualcuno si muove in direzione opposta:
Mp3 gratis per rivendicare indipendenza
Ciao,
Stefano
Oggi molto società come la SIAE in ogni nazione si ritrovano dinanzi ad un grave problema: il diritto d'autore dura solitamente 50 anni, secondo la nazione, e oggi per molte opere musicali e cinematografiche questo periodo è scaduto, di conseguenza, gli eredi smetteranno di ricevere le royalties, ma contemporaneamente si offre la libera modificazione dell'opera originale.
Questo significa che la distribuzione gratuita non solo tramite rete potrebbe iniziare a considerarsi totalmente legale, ma potrebbe anche significare la morte di quell'opera, oramai priva di diritti! Chiunque potrebbe modificarla liberamente!
Immaginatevi uno dei film di Charlot che oggi hanno circa 80 anni, e che ci siamo abituati a vedere in una maniera, dovesse essere modificato: nuova colonna sonora, magari dance, oppure aggiunta di nuove scene girate oggi, o simili.
È meglio che mi blocco...