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Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1

    Link all'Articolo: https://www.avmagazine.it/articoli/c...491/index.html

    Il documentario di Netflix sulla controversa figura di Vincenzo Muccioli affronta un viaggio a ritroso nella coscienza collettiva, attraverso l’esame di un’enorme quantità di materiale, riuscendo nella non facile impresa di risultare quanto più oggettivo possibile perché dà voce a diversi testimoni diretti e indiretti di quella vicenda

    Click sul link per visualizzare l'articolo.

  2. #2
    Data registrazione
    Mar 2014
    Località
    Roma
    Messaggi
    18.618
    Sembra un tentativo di resuscitare l' interesse su un tema - tossicodipendenza e riabilitazione - ormai uscito dalle cronache non per mancanza di drammi e tragedie ma per mancanza di interesse del pubblico. Io credo che siamo cresciuti e, crescendo, sia maturata in molti la convinzione che certi drammi siano inevitabili, che un tot per cento della popolazione maturi in un modo o in un altro la tendenza ad autodistruggersi, che la soluzione sociale sia quella delle banche in crisi: mettere i crediti deteriorati in un sacco e cercare di liberarsene per continuare a fare affari e svilupparsi con il resto.

    Che fine facciano i crediti deteriorati, se periscano per definitiva insolvenza del debitore, se finiscano in mano a società di pochi scrupoli che per riscuotere tormentano i debitori, se vengano alla fine pagati ed il debitore riabilitato in realtà non interessa a nessuno se non a qualche moralista - volontario o mestierante - che alla fin fine sollevando questioni etiche su come vengano trattati gli sconfitti dalla società e dalla vita stessa bene o male ci campa.
    Multicanale/TV (Marantz SR 6015; casse Monitor Audio 2xSilver 100 + Silver C150 + 2xSilver RS1; sub SVS SB12_NSD; Tv Samsung 65KS7000)
    Stereo/PC (dac Ifi Zen; ampli Aiyima A04; speaker PSB Imagine mini; cuffie Akg K371 + Philips Fidelio X2HR)

  3. #3
    Data registrazione
    Jul 2012
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    743

    SanPa lo ritengo un documentario di assoluto livello, raramente ho visto una cosa del genere realizzata in Italia. Al solito un plauso va a netflix, arrivata nel nostro paese qualche anno fa e di cui adesso cominciamo a vedere produzioni importanti.

    Il documentario quindi, come espresso dalla recensione, è realizzato molto bene. In effetti non si esamina cosa sia adesso San Patrignano però credo ci possa stare in quanto è ben chiarito che ad essere trattato è il periodo che va dalla nascita della comunità alla morte di Muccioli. In generale mi è piaciuto il modo in cui si dipana il tutto, senza voce narrante, con i protagonisti che spiegano, a modo loro, i fatti accompagnati da documenti d'epoca, alcuni dei quali sostanzialmente inediti.

    Su tutto ciò che viene narrato, e soprattutto su Muccioli, ognugno si può fare la propria idea. Per quanto mi riguarda io lo vedo come un uomo forte, incredibilmente carismatico, che per rispondere ad un problema gigantesco (trattato dallo Stato come il proverbiale elefante nella stanza) si dedica anima e corpo ad un'idea - quella di comunità - del tutto nuova per l'epoca. E come succede in questi casi i risultati in parte sono buoni (tanto è vero che vengono seguiti ancora oggi), in parte sono pessimi. Questo per il primo periodo, poi dalla fine degli anni 80' mi pare chiaro che si sia fatto prendere la mano dagli eventi (e ci può stare) e abbia commesso il gravissimo errore di delegare la gestione a persone che, in certi casi, non erano affatto qualificate. A cui si somma l'errore di averle volute coprire quando, com'era prevedibile, sbagliavano.


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