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Discussione: Oscilloscopio e hifi

  1. #1
    Data registrazione
    Apr 2020
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    9

    Oscilloscopio e hifi


    Ciao a tutti,

    è possibile collegare un oscilloscopio ad un amplificatore Rotel A11?

    Mi spiego meglio: vorrei comprare un oscilloscopio analogico Tektronix da collegare all'impianto per il solo piacere di guardare le forme d'onda, senza nessun fine di test, almeno per ora.

    Le mie domande sono:
    - è anzitutto possibile far ciò?
    - posso sceglierne uno qualsiasi o deve avere delle caratteristiche ben precise?
    - come avviene il collegamento amplificatore/oscilloscopio? faccio partire dei cavi dalla stessa uscita delle casse o devo
    usarne un'altra?
    - ho letto che se si sbaglia a collegare potrebbe creare dei problemi, è vero?

    Grazie

  2. #2
    Data registrazione
    Mar 2014
    Località
    Roma
    Messaggi
    18.618
    Dubito che riusciresti a cavarne immagini accattivanti con un segnale audio di tipo musicale, figure eleganti o anche solo "intellegibili" ne escono quando il segnale sotto analisi è caratterizzato da una frequenza costante: in quel caso sincronizzando adeguatamente lo strumento ne appare la forma d'onda sullo schermo.

    L' oscilloscopio è uno strumento di misura, selezionando la scala adatta si può collegare un po' dappertutto.

    La connessione avviene tramite una sonda, un cavo a due poli con una terminalzione standard dal lato dello strumento (credo connettore BNC) e di vario genere dal lato dell' apparecchio oggetto di misura (banane, coccodrilli - una sorta di pinzette - puntali ecc.)
    Multicanale/TV (Marantz SR 6015; casse Monitor Audio 2xSilver 100 + Silver C150 + 2xSilver RS1; sub SVS SB12_NSD; Tv Samsung 65KS7000)
    Stereo/PC (dac Ifi Zen; ampli Aiyima A04; speaker PSB Imagine mini; cuffie Akg K371 + Philips Fidelio X2HR)

  3. #3
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
    Messaggi
    41.397

    Sarò sincero,quando ho letto il tuo post non sapevo se ridire o piangere, propendevo di più per la seconda.

    Vedi, è un po' come se tu avessi detto: "Ho comprato una Ferrari e l'ho messa nel cortiletto sul retro, mi torna utile perchè quando accendo il motore faccio scappare i piccioni che mi intasano le grondaie".

    Ripeto: è l'idea più balzana che abbia mai sentito in oltre 50 anni in cui mi sono occupato di elettronica, mi inginocchio e chiedo perdono a Tektronix.

    Detto quanto andava doverosamente detto, concordo con la risposta di Pace: non otterresti nulla.

    Per avere una schermata con un minimo di significato dovresti impostare sulla Base dei Tempi (Asse X) un tempo congruo con la frequenza del segnale in ingresso, cosa che presuppone che la stessa sia fissa, altrimenti si accavalla tutto e non si vede nulla, inoltre devi anche impostare la Sensibilità di Ingresso (Asse Y) ad un valore che non faccia fuoriuscire il segnale visualizzato oltre i limiti dello schermo o, al contrario, non lo faccia quasi vedere, se troppo basso.

    Tutte cose che con un segnale variabile rapidamente nel tempo in entrambi i parametri, come è quello musicale, non puoi fare.

    Forse sei stato ispirato dalla visione di qualche vecchio film di fantascienza anni 50 in cui abbondavano sui pannelli di qualche "laboratorio" schermi di oscilloscopi che mostravano delle figure tondeggianti: cerchi, ellissi, "8" in verticale o orizzontale, forme più complesse tutte che a volte ruotavano anche in un senso o nell'altro.

    Carine, ma sono ottenute in un modo particolare: inviando certe frequenze in gamma bassa su un asse (Y) ed una frequenza fissa, di solito 50 oppure 100 Hz, sull'Asse X.

    Si chiamano "Figure di Lissajous" ed erano usate per conoscere la frequenza del segnale in ingresso in rapporto a quello fisso e noto, il rapporto ttra i due creava quelle strane figure, la rotazione era dovuta al fatto che le due frequenze non erano mai in un rapporto esatto e stabile.



    Detto tutto ciò mi permetto di suggerirti qualche idea.

    Che ne dici, ad esempio, di collegare all'uscita dell'ampli un analizzatore di spettro?

    Ovviamente non mi riferisco ad uno strumento di misura, che costerebbe un bel po', ma ad uno dei tanto prodotti con piccolo display o anche a LED che si trovano in rete, anche in kit (solitamente manca il contenitore).

    Ad esempio qui ne hai una idea, ci sono anche quelli colorati, molto scenografici:

    https://www.amazon.it/s?k=analizzato...f=nb_sb_noss_1

    Oltre ad essere carini di vedere possono anche avere una piccola utilità, ovvero vedi la gamma di frequenze che stai ascoltando in quel momento, pertanto eventuale preponderanza di bassi o viceversa, qualità di un file rispetto ad un altro.

    Oltre agli analizzatori di spettro, se ti piace un po' il vintage, potresti optare per il classico VUmeter, ovvero i due indicatori a lancetta o i più moderni a 2 barre di LED, alcuni esempi:

    https://www.amazon.it/s?k=vumeter&__...f=nb_sb_noss_2

    Nel primo caso la chiave di ricerca, su Amazon, è "analizzatore si spettro", nel secondo "vumeter".

    Se il tuo scopo è di avere qualcosa che si muove mentre ascolti musica sono sicuro che troverai la soluzione in una di queste due proposte.

    Io ho un vecchio sinto della Marantz dei tempi d'oro (l'americana, quella vera, non il solo marchio attuale), dotato di oscilloscopio, che serve a monitorare la sintonia e la qualità del segnale, che ho modificato per inserirci anche la funzione "vettorscopio" interessante in campo audio poichè visualizza livello, separazione, fase dei due canali in modo scenografico e nel contempo utile, ma serve un circuito apposito per ottenere i segnali da visualizzare.

    Il tutto mi serviva per monitorare la qualità audio dei segnali della emittente che stavo verificando ed intervenendo.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).


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