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Risultati da 1 a 15 di 28
Discussione: Biwiring si o no e con quali cavi
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04-01-2019, 20:14 #1
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Biwiring si o no e con quali cavi
Salve a tutti e buon anno nuovo. Mi solletica l'idea di pilotare in biwiring la mia attuale configurazione. Adesso ho un Marantz PM8006 che pilota in monowiring delle diva 552 con cavi audioquest type4 terminati con banana Silver. Dato che le diva sono predisposte per il biwiring e anche il marantz (anzi nel libretto leggo tra i suggerimenti di praticare il biw se le casse sono predisposte, per migliorare l'esperienza di ascolto), mi chiedevo:
1) ha senso il biwiring o è solo un modo per vendere più cavi?
2) visto che il cavo audioquest type 4 è
particolarmente indicato per enfatizzare le medio alte, potrei pilotare il woofer delle diva con la sezione B dell'ampli utilizzando un cavo più adatto alle basse frequenze, o devo usare lo stesso cavo per entrambe le sezioni? Nel caso, che cavo mi consigliate già terminato, che vada bene per la sezione woofer e sia "coerente" con il resto della catena?
3) attualmente sulla sezione B dell'ampli ho legato i cavi di collegamento "Alto Livello" per un subwoofer, ciò compromette qualcosa se voglio pilotare in biwiring?
Grazie per le risposte. Auguri a tutti.
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04-01-2019, 20:46 #2
1) per quel che ne so, puo' essere semplicemente un modo per fare più danni. un singolo cavo si maggior sezione piuttosto che due con minore sezione produce lo stesso risultato.
2) ricordo di avere letto che il cavo dovrebbe essere identico, anche per il fatto che le casse hanno un crossover per ogni via studiati per lavorare insieme.
3) cambia nulla.HT: LG-55B7V; Denon AVR-3313; MA-GX50 + GXC150; Velodyne SPL1200
2CH: Auralic Altair G1; Krell Phantom III; Krell Evo 2250; Dynaudio Contour 20;
NAS: Qnap TS-453
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04-01-2019, 23:12 #3
Un cavo, essendo un componente passivo, ovvero senza alcuna amplificazione, non potrà mai enfatizzare qualcosa, con buona pace del marketing
, semmai può attenuare qualcosa, ma per ottenere un effetto udibile devono veramente mettersi d'impegno.
Personalmente cercherei di usare, sempre, un cavo che non alteri il segnale, altrimenti si sommano le variazioni introdotte dal cavo a quelle dei diffusori e dell'ambiente, il risultato sarà solo un guazzabuglio, che non avrà nulla a che fare con con l'Hi-Fi."Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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05-01-2019, 06:50 #4
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Io personalmente per i miei 2 impianti ho solo il monowiring benché le canton reference hanno i morsetti sdoppiati.
Mia personale opinione nel caso si voglia spendere per i cavi di potenza: fissato il budget (nel caso in questione se i metri non sono tanti - a stima un 200 - 300 € ad esempio) prenderei dei monowiring magari terminati bene - piuttosto che un biwiring allo stesso prezzo che automaticamente significa dimezzare il costo al metro.
Alle ultime fiere e in merito agli ultimi impianti che ho ascoltato bene nei negozi insieme ad amici ed appassionati ho ascoltato tanta bella musica con entrambe le soluzioni. Io personalmente ho un poco la sensazione che il biwiring non introduca grosse variazioni ma è solo la mia idea (il circuito di collegamento ampli - diffusori cambia)Lettore CD: Mecc Cambridge CXC + DAC 851 D (Rega Saturn) - ampli 2 ch: Sugden A21 SE - BC Acoustique -EX 362D - Parasound Halo - diffusori: Canton ref. 7K (S.F. Minima Vintage) - cavi: Vovox initio/ kimber cable 4TC/ VdH/ Nordost
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05-01-2019, 08:41 #5
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Ritengo Nordata piuttosto ottimista sui cavi, anche mettendoci tutto l'impegno possibile, nemmeno alla Keysight di Bill Hewlett sarebbero in grado di produrre un cavo passivo in grado di attenuare un preciso intervallo di frequenza in banda audio.
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05-01-2019, 08:45 #6
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Certo - la risposta in frequenza però non è " il tutto "
Lettore CD: Mecc Cambridge CXC + DAC 851 D (Rega Saturn) - ampli 2 ch: Sugden A21 SE - BC Acoustique -EX 362D - Parasound Halo - diffusori: Canton ref. 7K (S.F. Minima Vintage) - cavi: Vovox initio/ kimber cable 4TC/ VdH/ Nordost
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05-01-2019, 09:27 #7
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Avendo maneggiato per 2 decenni segnali elettrici a basso livello di tutti i tipi, mi sono fatto l'opinione che un segnale elettrico in banda audio non è speciale, fa parte anche lui della grande famiglia dei segnali elettrici, speciali sono le orecchie di molti "audiofili".
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05-01-2019, 09:54 #8
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Maneggia ... maneggia ... no problem
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05-01-2019, 10:35 #9
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05-01-2019, 10:43 #10
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Ogni tanto capita di leggere di cavi che equalizzano; il significato tecnico è che amplificano o attenuano di una certa misura e ad una certa frequenza, il livello in tensione del segnale in transito, fisicamente non è possibile.
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05-01-2019, 11:01 #11
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A mo' .......... ma chi hai mai detto ciò che scrivi?
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05-01-2019, 11:22 #12
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Comunque prendiamo ad esempio un circuito cross over - non vi sono elementi attivi ma resistenze, induttanze e capacità le quali combinate e con opportuni valori eseguono tagli di frequenze: un cavo è assimilabile con un circuito pure lui dove vi è un effetto resistivo , capacitivo e induttivo - magari con valori bassi che dipendono dal materiale conduttore e anche dalla geometria -
Quindi ad essere un pochino più precisi hnjmkl , non è proprio come scrivi - mi rimetto l'anello al naso ma dopo la StreisandLettore CD: Mecc Cambridge CXC + DAC 851 D (Rega Saturn) - ampli 2 ch: Sugden A21 SE - BC Acoustique -EX 362D - Parasound Halo - diffusori: Canton ref. 7K (S.F. Minima Vintage) - cavi: Vovox initio/ kimber cable 4TC/ VdH/ Nordost
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05-01-2019, 11:51 #13
Jakob, hai ricevuto un coro di no, ma se fare il bi-wiring ti rende felice, chi siamo noi per deludere le tue aspettative di felicità?
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Diversa è la questione delle caratteristiche elettroniche di un cavo. Le caratteristiche di capacità ed induttanza sono presenti sui cavi, ma queste dipendono dalla frequenza.
La schematizzazione di un circuito come a costanti concentrate (= trascurabili induttanza e capacità delle connessioni) o a costanti distribuite (= occorre tener conto delle caratteristiche fisiche del cavo) dipende quindi dalla frequenza ed in particolare dal rapporto tra lunghezza d'onda e lunghezza della connessone.
Quando lunghezza d'onda>> (molto maggiore) lunghezza connessione, il circuito è a costanti concentrate.
La lunghezza d' onda più corta che passa su un cavo audio è quella dei 20Khz, ed è di 15Km (dico kilometri quindici, pari a metri quindicimila).
Assumendo che "cento volte" sia una interpretazione logica di "molto maggiore", diciamo che fino ad 150metri di cavo puoi star tranquillo.
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Se hai cavo da buttare invece del bi-wiring prova cavi variamente intrecciati, se ne parla qui:
https://www.tnt-audio.com/clinica/cavidiy.htmlUltima modifica di pace830sky; 05-01-2019 alle 11:59
Multicanale/TV (Marantz SR 6015; casse Monitor Audio 2xSilver 100 + Silver C150 + 2xSilver RS1; sub SVS SB12_NSD; Tv Samsung 65KS7000)
Stereo/PC (dac Ifi Zen; ampli Aiyima A04; speaker PSB Imagine mini; cuffie Akg K371 + Philips Fidelio X2HR)
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05-01-2019, 12:27 #14
sei sicuro!?
HT: LG-55B7V; Denon AVR-3313; MA-GX50 + GXC150; Velodyne SPL1200
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05-01-2019, 12:57 #15
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I valori di H-C-R in un cavo cambiano certamente in base alla geometria, basta dargli una piega e con strumenti adeguati si possono misurare le variazioni avvenute nei tre parametri, cambiano tutti e tre, il punto è che l queste variazioni l'orecchio non può percepirle, sui cavi equalizzatori, probabilmente non frequentate i forum dei veri audiofili, li ci stanno addirittura i costruttori di cavi aiend, capaci (a detta loro) di imporre ai propri cavi di roll-off in alto o in basso, a seconda dell'equalizzazione necessaria (credenza dell'audiofilo) da attuare al proprio impianto.
Ultima modifica di hnjmkl; 05-01-2019 alle 13:05