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Discussione: Replica al messaggio di Gian Piero Matarazzo
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06-09-2020, 17:11 #1
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Replica al messaggio di Gian Piero Matarazzo
L'Amministratore Emidio Frattaroli mi consentirà di scrivere in questa sezione del Forum la mia replica all'intervento da lui riportato di Gian Piero Matarazzo, poiché nella sezione "News" non mi è possibile aprire nuove discussioni. Spero la comprenderà, abbracciandola, anche perché fatta nel rispetto del suo senso vero, che vuol essere costruttivo e non altro. Mi riferisco alla discussione: Diffusori Ubsound serie Velvet HDNSS:
https://www.avmagazine.it/forum/60-n...20#post5078820
Mio malgrado mi vedo coinvolto in una polemica che mai avrei voluto sostenere, tuttavia, visto che è stata espressamente citata la mia recensione delle UBSound Velvet VL48 sono "obtorto collo" costretto a intervenire. Non so chi sia al secolo l'utente Audioninja77 ma il fatto di nascondersi dietro un nickname già mi predispone male, né mi lascio circuire dalle sue lusinghe alla mia persona e alla mia recensione. Credo sia chiaro a tutti che queste sono puramente strumentali, brandite come arma per attaccare Nordata, Gian Piero Matarazzo, e le blasonate riviste di Audioreview e A/V Magazine. Vorrei dire subito e forte, anche andando contro il mio amor proprio, che Matarazzo ha ragione in tutto e per tutto nel suo lungo e articolato ragionamento. Ritengo semplicemente ridicolo sminuire il suo grandioso operato in campo elettroacustico e anche un po' autolesionistico rivolgersi a lui con i toni usati da Audioninja77. Quello che io oggi so in questo campo lo devo principalmente a lui, Giampiero Majandi, il compianto Renato Giussani e Daniele Pucciarelli (quest'ultimo bravo dilettante e mio amico), insieme a qualche buona lettura. Il loro consigli sono stati preziosi e non finirò mai di ringraziarli. Ho tanti difetti, compresi quelli di una certa caratterialità e permalosità, ma l'ingratitudine credo mi manchi.
Riguardo alla mia passione per l'Hi Fi, i diffusori e le rilevazioni strumentali, è un pallino che ho da tempo, ma è proprio leggendo le straordinarie recensioni di Gian Piero che è scattata in me quella potente molla che mi ha spinto a sporcarmi le mani in prima persona. Non ho grandi mezzi finanziari, devo accontentarmi di quello che posso permettermi. Piacerebbe anche a me avere un Bruel & Kjaer 4133 con relativo preamplificatore, un Audioprecision e, in generale, una dotazione Hardware e Software al "Top", insieme a un laboratorio acusticamente trattato alla perfezione. In fondo sarebbe eccessivo perché io sono semplicemente un amatore (come dichiaro espressamente nella Home Page del mio sito), non un professionista e le mie basi teorico/tecniche sono limitate, parlo di quelle conoscenze che, insieme alla citata dotazione, possono dare autorevolezza e sicurezza in ciò che si fa e, di conseguenza, si scrive. Sono sorti allora in me tanti dubbi, titubanze circa la strada che, mosso unicamente da una grande passione, volevo tentare. Alla fine ho deciso di farlo e alla bell'età di 50 anni pian pianino ho iniziato a misurare, all'inizio con un microfono molto modesto, il Superlux ECM999, un elettrete da una trentina di euro privo tra l'altro di file di calibrazione. E il primo che mi fece notare che quest'aggeggio "sparava" sulle alte frequenze fu proprio l'allora buon amico Gian Piero Matarazzo.
Misi allora qualche soldino da parte e decisi di fare un salto qualitativo acquistando un iSEMcon EMX-7150, sempre a elettrete ma con capsula da 1,4", certificato e calibrato individualmente per il Free Field e il Diffuse Field. Adoperando questo, intanto sparì l'esaltazione sulle alte, ed era già qualcosa. Acquistai il libro (prezioso) "Misurare gli altoparlanti" di Joseph D'Appolito, che non so più quante volte ho letto e continuo a rileggere. Ma non voglio raccontarvi tutta la mia vita, solo farvi capire cosa mi ha spinto a fare il "recensore", un recensore che dopo le - sacrosante - osservazioni di Matarazzo ne esce parecchio malconcio. Ma prima o poi doveva accadere, tutti i nodi vengono alfin al pettine. Una cosa però mi perplime: Gian Piero non mi ha mai trattato con tale durezza sino al momento in cui i nostri rapporti si sono irrimediabilmente guastati, neanche quando vedendo le mie prime misure non c'era da ridacchiare, ma da sganasciarsi veramente dalle risate. Sorrido anch'io quando le rivedo, però con un misto di tenerezza e tanta agape schopenhaueriana. Ma adesso vorrei, se me lo consentite, rispondere per punti a Gian Piero Matarazzo, mi sforzerò di farlo in modo sintetico, pur se esaustivo.
1) "Personalmente non mi andrebbe di commentare le 34 misure "con le contropalle" effettuate da Di Pietro: le ho lette qualche volta, ridacchiando per esempio della distorsione di quinta armonica fino a 20 kHz, come se il microfono avesse 100 kHz di banda passante."
Vero, è un errore che ho fatto e ti ringrazio per avermi aperto gli occhi. In effetti, un microfono con banda passante di 20.000 Hz non può misurare le distorsioni armoniche di frequenze che superano un certo limite, vale a dire 4.000 Hz per la quinta armonica (20.000/5), 5.000 Hz per la quarta (20.000/4), 6.666 per la terza (20.000/3) e 10.000 Hz per la seconda. Me lo hai fatto capire e nelle ultime mie recensioni non è più avvenuto.
2) "Oppure sull'analisi del carico, ove il "nostro" indicava come più facile quello di 6 ohm - con rotazioni notevoli - rispetto ad un carico di 5 ohm praticamente resistivo."
Vero anche questo, anche se non ricordo in che occasione l'ho detto.
3) "Ma non sono andato mai oltre la risata, senza attaccare mai e senza fare commenti pubblici, ma solo segnalando direttamente al Di Pietro l'errore."
E di questo ti ringrazio.
4) "Quando ho parlato di "microfonini ad elettrete" parlavo della più grande rivista al mondo che usa - e se ne vanta come Di Pietro - una capsula ad elettrete."
In realtà non me ne sono mai vantato, sarei uno stupido se non comprendessi che un Bruel e Kjaer da qualche migliaio di euro ha prestazioni e una banda passante di gran lunga superiori a uno che, invece, ne costa pochissime centinaia, come il mio iSEMcon. Quello mi posso permettere e quello ho. Ma ce lo vedresti poi un B&K 4133 come il tuo in mano a un dilettante, per giunta con modeste possibilità economiche? Quella è roba fina, per veri professionisti. È un po' come succede in Formula 1 o Moto GP: le macchine e le moto migliori vanno ai piloti più validi. A ogni buon conto, io dichiaro sempre il setup utilizzato per le misure, a scanso di equivoci, così ognuno può fare la tara sui miei risultati.
5) "Tra le 34 misure ho trovato molte ripetizioni inutili, sia per le dispersioni angolari che per le waterfall, con la stessa identica informazione ripresa da varie angolazioni e vari inutili punti di vista diversi."
Vero anche questo. Ma io sono pletorico, d'aspetto, di scrittura e anche di grafici. È comunque un'osservazione saggia, cercherò di sfoltire lo sfoltibile, anche se da qualche tempo a questa parte ne ho aggiunta un'altra. Quando ho provato le Trenner&Friedl Art, Andreas Friedl si arrabbiò non poco perché la risposta @anecoica non era uguale (cioè linearissima) a quella che aveva fatto lui, questo sicuramente dovuto a problemi di fase reciproca dei trasduttori. Riparai posizionando il microfono a un'altezza diversa da quella del tweeter, a salire verso l'alto del mobile e oltre, notai allora come effettivamente la Free Field Response gradatamente si linearizzasse. Questo "test" di dispersione verticale ora lo inserisco di prassi nel mio "pool" misure, perché lo ritengo molto interessante.
6) "Noto anche che l'unica waterfall utile, quella del diffusore, è cortissima come durata, come se il locale di misura fosse, come dire, "diversamente grande".
Non è "diversamente grande" come dici tu, almeno non credo, misurando 24 mq. Il problema secondo me è un altro: pur tenendo il diffusore in diagonale e al centro della stanza, cioè lontano il più possibile dalle pareti laterali, sinora non sono riuscito a controllare bene la prima riflessione, quella proveniente dal pavimento, pur arrivando a mettere parecchi pannelli in fibra di poliestere. Sto già pensando di utilizzare altro, del feltro spesso o dei materassini di lana di roccia, nella speranza di ottenere risultati ben superiori. Ovvio che lo scarso controllo di questa riflessione limita di molto il "Gate" temporale della misura. Allungandolo, viene progressivamente fuori senza se e senza ma il famigerato "Comb Filter". Grazie anche per quest'osservazione, cercherò di migliorare anche da questo punto di vista.
Segue...Ultima modifica di Emidio Frattaroli; 06-09-2020 alle 20:49
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06-09-2020, 17:12 #2
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7) "Visto che tu le misure "le sai leggere" spiegami come mai la risposta del solo condotto ha la pendenza di 25 dB per ottava, quella del woofer di 20 dB/oct e poi dalla somma delle due emissioni cos? "pendenti" che in teoria dovrebbero essere ognuna di soli 12 dB/oct viene fuori una pendenza totale di una sospensione pneumatica pur essendo il diffusore caricato in reflex."
Mi consentirai su questa tua riflessione una risposta un po' più articolata. Per il campo vicino, trattandosi di un coassiale, non ho potuto posizionare il microfono esattamente al centro, dove di solito c'è la cupola parapolvere. Mi sono quindi tenuto un po' di lato, a una distanza del microfono che il trattato di D. B. Keele individua come inferiore a 0,11 x il raggio della membrana, pochissimi millimetri quindi. Per il campo vicino invece della porta reflex ho posizionato il microfono precisamente al centro del foro di sbocco, facendo attenzione a stare a filo e non entrare nel condotto vero e proprio. Ottenute le due misurazioni, ho scalato la porta reflex in base al diametro del woofer (che in realtà è un largabanda), secondo la nota formula 20*Log(diametro porta/diametro largabanda), ovviamente in centimetri. Indi ho fatto il "load and sum" di porta scalata e largabanda. Al risultato ho poi applicato lo strumento, presente in Arta, dell'LF Box Diffraction, il quale, in base alle dimensioni della larghezza e altezza del mobile, calcola le perdite per diffusione sulle basse frequenze. Riguardo a quanto ho potuto misurare io, il largabanda ha una pendenza del passa alto di 22,73 dB/ottava, mentre quello della porta reflex è pari a 23,4 dB/ottava. Nel risultato finale della somma, la pendenza è in realta "Dual Slope", con un primo tratto poco pendente, come dici tu simile a quello di una SP essendo di 15,28 dB/ottava, e un'altro che lo è invece molto di più, cioè 28,32 dB/ottava. Ipotizzo: sarà forse il particolare tipo di carico reflex dichiarato per essere Frontale, asimmetrico e curvo a 45° a creare questo tipo di andamento? A ogni modo, alla "prova del nove", come la chiamo io, che anche questa mi hai insegnato tu, le risposte coincidono sostanzialmente. Si tratta di una ripresa fatta dalla distanza di 20 - 25 centimetri, con lo stesso assetto utilizzato per la canonica a un metro. Ci sono poi le RTA in ambiente che confermano quel tipo di andamento, cioè una bella gobba sugli 80 Hz, cui segue un notevole ripple in mediobassa e l'esaltazione sulle medioalte. A questo punto devo fare un "mia culpa" poiché dal grafico pubblicato, in effetti questa doppia pendenza non si vede, ma rimedierò quanto prima, integrando anche i miei commenti.
8) "E poi come mai la massima condizione di carico "come al solito" si trova fra fase massimamente negativa e minimo di modulo senza aver mai eseguito una misura come questa ma lasciando intendere che ne ha fatte moltissime?"
Non è una mia scoperta, ma l'ho imparato leggendo le tue recensioni Gian Piero. L'espressione "come al solito" non riguarda assolutamente il mio operato ma dev'essere riferita alla constatazione scientifica di un innegabile dato di fatto, intuito e studiato non da me ma da te, come non da me sono state fatte tante procedure che oggi seguo. Come al solito sta per "succede sempre così". Io ho un'idea abbastanza democratica del sapere, anche se capisco che questo è costato lacrime e sangue alle menti superiori che sono riuscite a possederlo, se non a crearlo. Idea utopica. E posso anche capire che una persona sia gelosa delle proprie conoscenze. Perfettamente legittimo per carità.
9) " E, ancora : ma secondo te è con le "contropalle" una time energy visivamente così veloce perchè compressa in un intervallo di 14 ms e non di 5, così da risultare otticamente rapidissima?"
Ma scusami, è sbagliata o no? Perché la scala dei millisecondi è chiarissima, come anche il tempo di Decay che ho individuato (e dichiarato) posizionando opportunamente i cursori. L'effetto ottico dici... e vabbè, si tratta in fondo di un peccato veniale. La prossima volta la farò con scala a 5 millisecondi.
10) "Spiegami anche, sarò proprio un somaro, perché, pur con un picco notevole della risposta in gamma altissima, abbiamo una Step Response tutto sommato spenta ed una TND che non scende sotto i -40 dB. Sarà mica per il rumore della capsula microfonica sommato a quello captato in ambiente?"
Può essere Gian Piero. Sul rumore della capsula microfonica nulla so dirti, mentre posso dirti che il mio laboratorio seminterrato, completamente pannellato di piramidale e bugnato ha un rumore di fondo che, nelle tarde ore della sera raggiunge i circa 35 dB, sempre se le mie misurazioni con l'EMX-7150 sono affidabili.
11) "E come mai questo miracolo di tweeter con un condensatore in puro elettrolita da 20 centesimi pur con una TND così poco prestante ha poi una voce melodiosa?"
Se posso farti una domanda, assolutamente non provocatoria, desidererei chiederti se tu le UBSound Velvet VL48 le abbia mai ascoltate. A me non sono parse assolutamente aggressive, né in alto né in basso, almeno a volumi condominiali o anche sostenuti (per un ambiente domestico), diciamo intorno ai 90 dB medi. Può darsi che io stia diventando sordo, oramai vado per i 63 anni, perciò mi piacerebbe una tua valutazione sul suono di queste torri, se hai avuto o avrai occasione di sentirle.
12) "Coreografia colorata, come i picchi di distorsione in gamma media che dovrebbero contraddire tutte le ipotesi dei progettisti ma che nella realtà rappresentano una vibrazione del diffusore sul piano di appoggio."
Grazie, li proporrò magari a una scuola di danza per il saggio di fine anno, soprattutto le suggestive Polari Waterfall 1/2 e lo spettacolare "lanciafiamme" del Filled Contour. Non so se il piano d'appoggio sia il responsabile di tale fenomeno, posso dirti che il diffusore era messo sul pavimento della mia sala. Sul pannello inferiore ci sono dei piedini di silicone piuttosto duro. Ho provato a rimuoverli e mettere del feltro, ma il risultato è rimasto pressoché lo stesso.
Ti auguro ottime cose Gian Piero e scusami per la mia solita logorrea, nella speranza che un domani i nostri rapporti possano rasserenarsi.
Alfredo Di PietroUltima modifica di Alfredo Di Pietro; 06-09-2020 alle 20:19
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06-09-2020, 20:47 #3
Ciao Alfredo.
Ok per me. Ho solo aggiunto il link alla discussione e al messaggio di Gian Piero.
Magari sposterò gli ultimi messaggi in questa discussione.
Domani manderò un messaggio anche all'azienda che, probabilmente, sarà anche all'oscuro di tutto.
EmidioUltima modifica di Emidio Frattaroli; 06-09-2020 alle 20:49
REGOLAMENTO - NETIQUETTE: Li avete sottoscritti, giusto? Almeno leggeteli!
... Avete i server sottodimensionati???
No, abbiamo gli utenti che non leggono il regolamento...
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06-09-2020, 21:02 #4
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Ti ringrazio Emidio. In effetti, così é molto più semplice raggiungere il post.