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Giradischi sotto i 500€: guida all'acquisto
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Risultati da 16 a 30 di 68
  1. #16
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    Dec 2003
    Località
    Milano
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    5.397

    Il SACD è un formato nato morto per un semplice motivo: non si può copiare. Non capisco come mai la Sony abbia potuto commettere un simile errore. Eppure l'esperienza con la Playstation se l'era fatta.

  2. #17
    Data registrazione
    Oct 2008
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    355
    @antani
    Sembrerò snob, ma a me mettere su un disco copiato mi da proprio la sensazione di rubare. Questa è una motivazione che non capisco.
    Ma lo sai quanto costa far suonare cento e rotti professori d'orchestra e tutto il resto? E lo sai quanto poco ci guadagnano? A volte acquisto dei dischi di musica colta contemporanea che so benissimo che ascolterò una o due volte in tutto, semplicemente perché mi sembra giusto fare nel mio piccolo qualcosa perché non scompaia del tutto dal mercato.

    SC

  3. #18
    Data registrazione
    Dec 2003
    Località
    Milano
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    5.397
    Ti fa onore, ma tu non sei il mercato.

  4. #19
    Data registrazione
    Nov 2004
    Località
    Modena
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    77
    Citazione Originariamente scritto da antani
    Ti fa onore, ma tu non sei il mercato.
    quoto in pieno, purtroppo il mercato lo fa la massa che acquista il cofanetto con tre cd di classica al prezzo di 4,99 euro dove c'è "vecchia romagna etichetta nera" o "olio sasso" e pensa di essere diventato colto in materia.

  5. #20
    Data registrazione
    Mar 2006
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    1.781
    Io vorrei dare una speranza a chi come me ascolta buona musica jazz e classica su sacd e dvd-a: se e' Vero che questi supporti stanno scomparendo si sta affacciando, anche se molto timidamente, il blu ray audio con caratteristiche tecniche superiori. Sono giá' stati pubblicati dalla etichetta norvegese 2L alcuni titoli di musica classica in pcm 5.1 e 2.0 a 192khz 24bit. Posseggo uno di questi titoli (tra l'altro vi e' inclusa anche la versione in sacd) e devo dire che il risultato mi ha positivamente colpito. Quindi non tutto sara' perduto se verra' lanciato questo supporto anche per incisioni audio di qualità
    TV: Sony 40x2000; PROIETTORE: Mitsubishi HC5000; SAT: MySky-hd; BLU RAY RECORDER: Panasonic DMR-BS885;BLU RAY: Oppo BDP-83 (region free); HD-DVD: Toshiba XE1; VIDEOCAMERA: JVC GY-HD100 / CANON 5D MARK II/ CANON HV30; EDITING PC: Canopus NX for HDV+Edius 5; AMPLY: Onkyo 906 - Unison Research Simply Two;CASSE: Zingali Venice (front) Zingali serie Italy (center) Zingali Rome (rear) Zingali serie Italy (sub); DAC: m2tech young

  6. #21
    Data registrazione
    Dec 2006
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    250
    Citazione Originariamente scritto da antani
    Il SACD è un formato nato morto per un semplice motivo: non si può copiare. .......
    C'è un altro formato che non si può copiare. Il vinile. E non mi sembra proprio che sia morto.
    Come non è morto il sacd .... esistono più di 5300 titolo diversi ed altri ne escono, sempre troppo pochi per me. Purtroppo è destinato ad essere un mercato di nicchia anche se il fatto che la sony sta facendo uscire nuovi lettori sacd pure buoni a prezzi onesti.

  7. #22
    Data registrazione
    Oct 2008
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    355
    @Roberto M: sono in totale accordo con te!
    Tra l'altro, nel campo della classica non è che il catalogo sia poi così da buttare anche dal punto di vista delle novità. Un esempio sono tutte le nuove incisioni delle sinfonie di Mahler, di Shostakovic, Tchaikovsky, ... anche con interessanti direttori al di fuori dello star-system della scuderia DG (che ultimamente mi pare non proponga quasi più nulla che vada appena fuori dall'ovvio, sia come repertorio che come esecutori).
    Purtroppo ci sono ancora delle grosse (enormi direi) lacune in campo operistico. Però ci si consola con un tot di versioni dei Requiem di Verdi e Mozart.
    Ciao,
    Siro.

  8. #23
    Data registrazione
    Nov 2005
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    Monteriggioni (SIENA)
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    616
    qualche considerazione sparsa inrelazione ai precedenti commenti:
    Antani ha ragione da vendere, il sacd non ha avuto fortuna perche' non e' copiabile. Inutile fare un paragone col vinile, e' assurdo. Il vinile e' ormai (a torto o a ragione) un oggetto di culto, uno status symbol, una forma di memorabilia modaiola che ha e avra' sempre, tra alti e bassi il suo spazio. Sara' un caso che attualmente il vinile sta conoscendo una seconda giovinezza? Secondo voi quanti di quelli che si comprano un giradischi sono veramente amanti della buona musica e quanti vogliono solo fare i fighetti? Il sacd non e' e non sara' mai una moda, non e' nulla e' solo un supporto che suona bene, ma non ha appeal, non e' bello esteticamente, non ha storia (il vinile E' la musica) e provoca interesse solo in chi se ne intende e ama la buona riproduzione, per gli altri e' un normalissimo cd che oltretutto non si puo' copiare!
    I generi ed il mercato: la musica classica e' bella, bellissima, una forma d'arte che arricchisce l'animo, un'espressione del genio umano, tutto quello che volte, ma e' un genere di nicchia, non fa mercato (come e' stato detto) e non si puo' pensare di gettare le basi per il successo commerciale di un nuovo standard su un genere di nicchia, sarebbe (e') un suicidio. Ricordiamoci che l'ago della bilancia della guerra tra vhs, betamax e video2000 e' stato il porno... A me personalmente la classica piace ed emoziona, pero' la ascolto pochissimo perche' sono convinto (e questo e' un altro aspetto della faccenda) che vada ammirata in un concerto dal vivo altrimenti annoia e confesso che ho un po' di simpatica antipatia (eh eh) nei confronti di chi crede che esista solo quella. La musica e' comunque bella, il mare sconfinato di generi contemporanei racchiude delle perle preziose, degli artisti che a modo loro emozionano e catturano come la classica, ma che soprattutto fanno il mercato! Non puoi gettare le basi per un nuovo formato prescindendo dai pink floyd (un solo sacd a catalogo e fatto pure male), peter gabriel (praticamente tutta la produzione su sacd e suona davvero bene), springsteen, the who, ma chi piu' ne ha piu' ne metta. Sono questi che vendono, non beethoven (anche se se lo meriterebbe, sich). Non dico di pubblicare d'alessio su sacd (ma vogliamo scommettere che se quel demente si trovasse solo su sacd ci sarebbero milioni di casalinghe armate di sacd? bleah).
    Concludo lo sproloquio ribadendo che non si puo' pensare di fare mercato con pochi numeri, e' lo stesso motivo per cui l'hifi, quella seria e l'ht serio sono generi che piano piano stanno venendo soppiantati (l'ht regge botta meglio, ma prima o poi...) da compattoni, mp3, televisori a millemilla pollici da due lire e divx...
    Tra qualche anno un 3d simile avra' come titolo: BLURAY e mercato: ovvero se il 99% sono ciechi anch'io devo coprirmi gli occhi?


    Ciao ciao

  9. #24
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    Nov 2004
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    77
    leggendo il tuo trade mi viene in mente una considerazione: Il Blu ray prenderà piede( e lo prenderà perchè gli investimenti sono già stati fatti) quando troverai le pile di blu-ray a 9.99, 8.99 etc, per il momento è presto, ma inizia già l'oprezione commerciale, ci sono blu ray a 20 euro sconto 20 alla cassa, cofanetti in special price tipo la trilogia di spiderman a 40 euro e siamo solo all'inizio, inoltre i TV ad alta definizione te la stanno buttando dietro, quindi nostro malgrado sarà solo questione di tempo....ma è morto ad esempio l'HD-DVD che si dice andasse anche meglio....e questo la dice lunga (solita guerra fra formati vinta dal più forte, non dal migliore).

    Vogliamo veramente dare nuovo lustro al SACD?: Lettori multiformato anche nei modelli " da patume" , prezzo uguale al cd e scatoloni di SACD in promozione assieme ai cd.
    Ma sappiamo già essere una cosa irrealizzabile.

    Gigi d'Alessio in SACD? ( ma vorrebbe solo in sacd perchè altrimenti acquistano il cd) perchè no? venderebbe sicuramente di più di "pierino e il lupo" di Prokofiev ( che è comunque già conosciuta come opera).

    A quanto pare Sony pur non rinnegando ciò che ha inventato non intende investire in modo massiccio in pubblicità per un prodotto che difficilmente potrebbe raggiungere quote di mercato adeguate all'investimento da fare.

    Cordialmente

  10. #25
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    Mar 2005
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    Mi inserisco nella discussione solo per chiedervi qualche info, ovvero:

    Sono (stato) appassionato di Alta Fedeltà, vent'anni fa ne sapevo qualcosa ma adesso, per tante ragioni, sono rimasto davvero indietro. In questo lasso di tempo, ho visto nascere (e morire) diversi standard (DAT/DCC/MD...), mentre ho praticamente "saltato" il SACD.

    Qualche settimana fa ho acquistato il numero 300 di AR, per nostalgìa (tanta nostalgìa...) e per "sbirciare" l'accaduto degli ultimi anni, che per l'appunto mi hanno visto assente in ambito HiFi.

    Cosa c'entra questo con la discussione? C'entra perché una cosa che ho notato nelle recensioni dei dischi è... l'assenza (totale!) di recensioni di SACD (oppure me le sono perse, se sbaglio correggetemi).

    Pur sapendo che il formato non è in buona salute (commerciale), sono rimasto davvero molto, molto sorpreso.

    Di più: ho notato che anche i costruttori di lettori high end continuano a produrre lettori cd (e basta) di fascia alta e altissima, mentre in quel prezzo ci dovrebbe stare tranquillamente un lettore CD-SACD... O no?

    Ciao!
    Marco

  11. #26
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    Nov 2004
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    per quanto riguarda "super" lettori & c. SACD http://www.emmlabs.com/ ( che ho iniziato a conoscere grazie a sc_ita perchè non conoscevo) per quanto riguarda il fatto che il formato è bistrattato.....purtroppo è vero

  12. #27
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    Nov 2005
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    date una sbirciatina ai cataloghi esoteric, accuphase, mcintosh, dcs...

  13. #28
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    Dec 2006
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    250
    Come ha scritto un discografico su un altro forum il problema grosso del sacd ma pure ancor più del br sono i costi di stampa ogni 100 copie.
    In pratica stampare un sacd costa di più tanto che al rivenditore finale per forza il sacd deve costare tipo 2 o 3 euro di più ed allora tutti vogliono il cd. Il blu ray manco a parlarne perchè costerebbe in proporzione tipo 10 euro in più e quindi è completamente fuori mercato.
    Si potrebbe sostenere che è così per la scarsa diffusione del sacd ed il discorso poi diventa tuatologico ma tantè.
    Il fatto è che la differenza tra cd ed sacd si avverte solo con impianti hi-fi e ce ne sono pochi diffusi, è anche quello dell'alta fedeltà un mercato di nicchia non è come negli anni 70. Ora dominano i compattoni, la classe D, le microcasse dei computer l'home teather che "fa tutto" i lettori dvd che sono anche cd che quanto costano 100 euro sono "carissimi" (me lo diceva un collega convintissimo ....), e con queste cose, oggettivamente, non si sente la differenza tra un cd e un sacd ..... e nemmeno tra un sacd ed un mp3.

  14. #29
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    Oct 2008
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    Noi sul SACD ci siamo arresi senza neanche provarci ma i giapponesi son tosti, e come al solito non mollano facilemente. Notate anche che le più toste sono macchine sempre a 2 canali e basta. Anche il mio inglesissimo Arcam comunque va molto bene ed è una macchina progettata espressamente per tirar fuori il meglio del SACD in 2 canali.
    Come mai noi italiani abbiamo qualche produttore di CDplayer ma nessuno (almeno così mi pare) di SACDplayer? Sembra che i nostri piccoli produttori comunque cerchino più di far la concorrenza ai cinesi (vedi lampadine a gogo) che ai giapponesi (troooooppo avanti sempre!).
    Ciao,
    SC

  15. #30
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    Mar 2005
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    Citazione Originariamente scritto da sc_ita
    Ebbene perché mai costoro invece di farsi i fatti loro pretendono di imporre i loro limiti (culturali, auditivi etc) anche a chi questi limiti non li ha?
    non ho capito questo punto del tuo intervento; ovvero se io ascolto mp3 con un impianto scarso, e non ascolto classica ma altro, in che misura limito te? come ti impongo dei limiti?

    ciao


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