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Discussione: Stage: me lo spiegate?

  1. #1
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    Jan 2008
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    302

    Stage: me lo spiegate?



    Proprio non riesco a capire come sia possibile che 2 (DUE) CASSE riescano a farti sentire profondità e altezza di uno stage!!!
    Più mi sforzo di ascoltare e più mi rendo conto che non è psicoche o poco sonno.
    Allora, dato che non vorrei ritrovarmi a parlare di stage ai miei amici ed essere riso in faccia, mi spiegate, come è possibile secondo la fisica (in maniera semplice, niente forumel eh ) che 2 casse riescono a suonare come 10 casse sparse davanti all'ascoltatore?
    Veramente NON rimpiango MINIMAMENTE il 5.1

  2. #2
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    Jan 2008
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    Mercato S. Severino
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    24.315
    .....è la differenza di livello e di fase che naturalmente stanno nella presa dell'esecuzione originale.....in un sistema stereo ben messo in ambiente hai l'effetto di avere anche diffusori posteriori ....altro che 5.1
    Solomusica di Antonio Leone
    Rivenditore Hi-Fi-Home Cinema-Car Audio

  3. #3
    Data registrazione
    Jan 2008
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    302
    Citazione Originariamente scritto da antonio leone
    .....è la differenza di livello e di fase che naturalmente stanno nella presa dell'esecuzione originale
    Me lo spieghi in elementaresco?

  4. #4
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    Dec 2006
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    621
    Citazione Originariamente scritto da Lionking-Cyan

    Proprio non riesco a capire come sia possibile che 2 (DUE) CASSE riescano a farti sentire profondità e altezza di uno stage!!!
    .............................
    Sono informazioni "contenute" nella registrazione.
    In alcuni casi sono ricreate artificialmente per venire incontro ai gusti dell'audiofilo.
    Per ottenere il massimo effetto è necessario posizionare i diffusori in ambiente con millimetrica (o quasi) precisione facendo molte prove/verifiche per affinare il risultato.
    Qui: http://www.renatogiussani.it/varie/A...coli/Magia.pdf una autorevole fonte che spiega il fenomeno e propone soluzioni.
    Personalmente è una carattristica (IMHO) che detesto perchè distrae dalla bellezza della Musica senza aggiungere niente.
    Preferisco, quando possibile, molte ottime registrazioni monofoniche.
    Del resto un ascolto dal vivo è piu' simile alla monofonia che all'effetto prodotto da un 2 canali con spiccate caratteristiche olografiche.
    Sono tentato di "evolvere" il mio sistema da stereo in monoaurale, ma per un ottimo risultato devo ripensare da zero il setup.

    Ciao
    Enrico
    Ultima modifica di LongJohn; 08-07-2008 alle 00:03

  5. #5
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    Sep 2004
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    Roma
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    4.332
    Citazione Originariamente scritto da LongJohn
    Del resto un ascolto dal vivo è piu' simile alla monofonia che all'effetto prodotto da un 2 canali con spiccate caratteristiche olografiche.
    Vero, ma in una grande orchestra si distingue molto bene la disposizione degli strumenti. E' che molte registrazioni hanno effetti di panning artificiose, effettivamente inesistenti dal vivo (come ad esempio le rullate da un canale all'altro).

    Però lo stage -in registrazioni fatte con tutti i crismi- è secondo me basilare, dato che aggiunge la tridimensionalità della scena sonora importante per la corretta ricostruzione dell'immagine.
    Ultima modifica di Marlenio; 08-07-2008 alle 08:04
    Marlenio
    Adoro fare lo shampoo ai miei dischi.

  6. #6
    Data registrazione
    Jan 2008
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    302
    Citazione Originariamente scritto da Marlenio
    E' che molte registrazioni hanno effetti di panning artificiose, effettivamente inesistenti dal vivo (come ad esempio le rullate da un canale all'altro).

    Quindi non è per le mie casse che non sono buone che spesso sento la batterie in avanti, con i piatti che stanno sia a destra che a sinistra dello stage?

    Cmq, davvero, quando ho ascoltato le mosscade dal rivenditore (che vado a prendere domani), mi sono alzato dalla poltrona per andare a cambiare canzone al lettore cd. Questo stava in mezzo alle casse, più indietro rispetto a esse, e quando mi sono abbassato verso il lettore cd, mi sono sentito uno strumento proprio davanti al mio naso , mentre altri li sentivo dietro a me (quindi più avanti rispetto al normale punto d'ascolto). Non è solo qualcosa che si percepisce fantasticamente dal punto d'ascolto quindi, lo stage.

    Inoltre volevo chiedere a riguaro dello stage, perchè i diffusori li ho a 30cm dal muro, però io li uso da near field, quindi sono distanti 50cm da me. E mi chiedevo se, in 30cm, DA VICINO, questo poco spazio possa dare uno stage ampio come 60cm (ad esempio) dal muro, se ascoltato da 2m di distanza.

  7. #7
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    Sep 2004
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    4.332
    Citazione Originariamente scritto da Lionking-Cyan
    Quindi non è per le mie casse che non sono buone che spesso sento la batterie in avanti, con i piatti che stanno sia a destra che a sinistra dello stage?
    Purtroppo alcune registrazioni sono realizzate in maniera piuttosto "fantasiosa" (per non usare altri termini). Si cerca "l'effettaccio", mandando allegramente a pallino la coerenza della scena sonora.

    La batteria solitamente dovrebbe essere collocata dietro agli altri strumenti, e può essere più o meno sviluppata orizzontalmente a seconda del setup utilizzato dal batterista. Alcuni componenti, come i piatti, possono suonare leggermente spostati sul lato dx o sx. La sua "fisicità" comunque non deve risultare troppo compressa in senso orizzontale.
    Marlenio
    Adoro fare lo shampoo ai miei dischi.

  8. #8
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    Jan 2008
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    302
    k.
    Cmq john, grazie del link, me lo spolperò bene, dopo aver studiato gli articoli di acusticaapplicata ovviamente .

  9. #9
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    Dec 2003
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    Mah direi che non stiamo parlando di concetti particolarmente esoterici, e non credo ci sia bisogno di scomodare Giussani (anche perché l'articolo indicato parla di tutt'altro).

    Come con due orecchie riesci a percepire l'origine dei suoni, così la stereofonia ambisce a riprodurre la spazialità con due diffusori.

    Con qualche approssimazione, una buona registrazione stereofonica ascoltata in cuffia dovrebbe essere in grado di riscostruire in modo fedele la spazialità dell'evento originale.

    Purtroppo ci sono diversi limiti all'efficacia del risultato, il principale dei quali è la diafonia interaurale. Ossia il fatto che, se non si ascolta in cuffia, la cassa destra non viene solo percepita con l'orecchio destro ma anche con il sinistro (lo stesso vale ovviamente per la cassa sinistra).

    Altri elementi importanti sono le riflessioni della stanza.

  10. #10
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    Dec 2003
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    Citazione Originariamente scritto da LongJohn
    ....Personalmente è una carattristica (IMHO) che detesto perchè distrae dalla bellezza della Musica senza aggiungere niente.
    Preferisco, quando possibile, molte ottime registrazioni monofoniche...
    Questa è un'opinione quantomeno curiosa. La scena è una delle caratteristiche più ricercate in un ascolto musicale e ritenere che la tridimensionalità della riproduzione "distragga dalla bellezza dalla Musica" mi sembra eufemisticamente folcloristico.

    Non so cosa ascolti tu dal vivo, ma se vado all'opera o in jazz club direi che la tridimensionalità sia invece assai percepibile.

  11. #11
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    Jan 2008
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    Ma perchè, giussiani parla solo di robba esoterica? Se non sbaglio vende anche diffusori da 3000 euro in giù.

  12. #12
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    Mar 2006
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    Purtroppo non è lo stereo a rovinare la bellezza della riproduzione quanto le scelte allegre degli studi di registrazioni.

    Odio ad es. sentire i tom-tom della batteria, come i piatti, partire dall'estrema sx per finire all'estrema dx come se la batteria fosse larga come un palco. Purtroppo nelle registrazioni moderne praticamente è quasi sempre così ma la colpa non è dello stereo.

    Ciao.

  13. #13
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    Dec 2003
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    5.396
    Diciamo che in generale con la musica elettronica parlare di scena non ha molto senso. Sui due canali avrò degli strumenti virtuali e i vari panning serviranno solo a impressionare l'ascoltatore.

    Ed infatti io faccio sempre più fatica ad ascoltare musica elettronica .

  14. #14
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    Davvero, faccio fatica a percepire la scena con musica pop o rock. Certo che cmq, confrontandola con i video mi rendo conto che quello che sento con i soli file audio, corrisponde a quanto vedo nei video (anche se negli studi di registrazione registrano gli strumenti singoli, e poi creano un finto palco).
    Però, ascoltando musica classica e jazz (da camera), è tutta un'altra cosa. Quì sì che si parla di stage. E col jazz almeno la batteria è posizionata correttamente .

  15. #15
    Data registrazione
    Dec 2006
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    621

    Citazione Originariamente scritto da antani
    Questa è un'opinione quantomeno curiosa.
    ................
    Non so cosa ascolti tu dal vivo, ma se vado all'opera o in jazz club direi che la tridimensionalità sia invece assai percepibile.
    Ciao Antani,

    Nella musica riprodotta ascolto solo solisti/formazioni Jazz anni '50-60 (Baker, Getz, E.Fitzgerald, Ellington, C.Basie,...).
    Qualche incursione sulla sinfonica (registrazioni storiche RCA/Mercury e Decca dell'Età dell'oro, i primordi della stereofonia).

    Dal vivo qualche Jazz club, pero' è molto tempo che non li frequento piu'.
    Pero' tra poco colmo questa lacuna: a Luglio per una settimana sono a NY, quindi una capatina al Blue Note è d'obbligo ...

    Penso che una rappresentazione 3D dello stage sia funzionale solo per l'Opera o la sinfonica perchè aggiunge realismo alla riproduzione.
    Per la musica che ascolto (Jazz, con esclusione delle grandi formazioni) -per i miei particolarissimi gusti audio- è un parametro secondario.
    Circa la "tridimensionalità" del singolo strumento penso centri poco con un ampio stage riprodotto.
    Almeno per quello che intendo io (sensazione di presenza fisica dell'esecutore, caratteristica che ritrovo anche in moltissime registrazioni monoaurali).

    Escludendo la classica dove concordo anch'io della necessità di riprodurre uno stage credibile, la monofonia ha dei vantaggi:

    Solleva il cervello umano dall'elaborare lo stage nelle tre dimensioni partendo da due sorgenti.
    Eliminando le "distrazioni" possiamo concentrarci su altri parametri (bilanciamento tonale, articolzione, dettaglio e dinamiche).
    Diafonia assente.
    E per ultimo un solo diffusore che è piu' facile ad inserire in ambiente e ottimizzare.

    Con questo non è mia intenzione affermare che il mono sia superiore allo stereo.
    E' solo una questione di gusti/filosofie d'ascolto.
    Per alcuni un solo canale è sufficiente, per altri non bastano 5+1 ...

    Un esempio di monofonista duro e puro ... (forse il piu' noto, almeno in certi circoli Eso): http://www.youtube.com/watch?v=bbzFs...eature=related

    Enrico
    Ultima modifica di LongJohn; 08-07-2008 alle 19:55


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