|
|
Risultati da 1 a 15 di 17
Discussione: Stage: me lo spiegate?
-
01-07-2008, 18:24 #1
Senior Member
- Data registrazione
- Jan 2008
- Messaggi
- 302
Stage: me lo spiegate?
Proprio non riesco a capire come sia possibile che 2 (DUE) CASSE riescano a farti sentire profondità e altezza di uno stage!!!
Più mi sforzo di ascoltare e più mi rendo conto che non è psicoche o poco sonno.
Allora, dato che non vorrei ritrovarmi a parlare di stage ai miei amici ed essere riso in faccia, mi spiegate, come è possibile secondo la fisica (in maniera semplice, niente forumel eh) che 2 casse riescono a suonare come 10 casse sparse davanti all'ascoltatore?
Veramente NON rimpiango MINIMAMENTE il 5.1
-
02-07-2008, 10:30 #2
.....è la differenza di livello e di fase che naturalmente stanno nella presa dell'esecuzione originale.....in un sistema stereo ben messo in ambiente hai l'effetto di avere anche diffusori posteriori ....altro che 5.1
Solomusica di Antonio Leone
Rivenditore Hi-Fi-Home Cinema-Car Audio
-
02-07-2008, 11:00 #3
Senior Member
- Data registrazione
- Jan 2008
- Messaggi
- 302
Originariamente scritto da antonio leone
-
07-07-2008, 23:52 #4
Originariamente scritto da Lionking-Cyan
In alcuni casi sono ricreate artificialmente per venire incontro ai gusti dell'audiofilo.
Per ottenere il massimo effetto è necessario posizionare i diffusori in ambiente con millimetrica (o quasi) precisione facendo molte prove/verifiche per affinare il risultato.
Qui: http://www.renatogiussani.it/varie/A...coli/Magia.pdf una autorevole fonte che spiega il fenomeno e propone soluzioni.
Personalmente è una carattristica (IMHO) che detesto perchè distrae dalla bellezza della Musica senza aggiungere niente.
Preferisco, quando possibile, molte ottime registrazioni monofoniche.
Del resto un ascolto dal vivo è piu' simile alla monofonia che all'effetto prodotto da un 2 canali con spiccate caratteristiche olografiche.
Sono tentato di "evolvere" il mio sistema da stereo in monoaurale, ma per un ottimo risultato devo ripensare da zero il setup.
Ciao
EnricoUltima modifica di LongJohn; 08-07-2008 alle 00:03
La mia Sala Cine: https://www.avmagazine.it/forum/79-p...1-arkl-theatre
La mia no profit Web Radio: https://www.arkl.it/
-
08-07-2008, 07:58 #5
Originariamente scritto da LongJohn
Però lo stage -in registrazioni fatte con tutti i crismi- è secondo me basilare, dato che aggiunge la tridimensionalità della scena sonora importante per la corretta ricostruzione dell'immagine.Ultima modifica di Marlenio; 08-07-2008 alle 08:04
-
08-07-2008, 10:12 #6
Senior Member
- Data registrazione
- Jan 2008
- Messaggi
- 302
Originariamente scritto da Marlenio
Quindi non è per le mie casse che non sono buone che spesso sento la batterie in avanti, con i piatti che stanno sia a destra che a sinistra dello stage?
Cmq, davvero, quando ho ascoltato le mosscade dal rivenditore (che vado a prendere domani), mi sono alzato dalla poltrona per andare a cambiare canzone al lettore cd. Questo stava in mezzo alle casse, più indietro rispetto a esse, e quando mi sono abbassato verso il lettore cd, mi sono sentito uno strumento proprio davanti al mio naso, mentre altri li sentivo dietro a me (quindi più avanti rispetto al normale punto d'ascolto). Non è solo qualcosa che si percepisce fantasticamente dal punto d'ascolto quindi, lo stage.
Inoltre volevo chiedere a riguaro dello stage, perchè i diffusori li ho a 30cm dal muro, però io li uso da near field, quindi sono distanti 50cm da me. E mi chiedevo se, in 30cm, DA VICINO, questo poco spazio possa dare uno stage ampio come 60cm (ad esempio) dal muro, se ascoltato da 2m di distanza.
-
08-07-2008, 10:27 #7
Originariamente scritto da Lionking-Cyan
La batteria solitamente dovrebbe essere collocata dietro agli altri strumenti, e può essere più o meno sviluppata orizzontalmente a seconda del setup utilizzato dal batterista. Alcuni componenti, come i piatti, possono suonare leggermente spostati sul lato dx o sx. La sua "fisicità" comunque non deve risultare troppo compressa in senso orizzontale.
-
08-07-2008, 10:35 #8
Senior Member
- Data registrazione
- Jan 2008
- Messaggi
- 302
k.
Cmq john, grazie del link, me lo spolperò bene, dopo aver studiato gli articoli di acusticaapplicata ovviamente.
-
08-07-2008, 11:03 #9
Mah direi che non stiamo parlando di concetti particolarmente esoterici, e non credo ci sia bisogno di scomodare Giussani (anche perché l'articolo indicato parla di tutt'altro).
Come con due orecchie riesci a percepire l'origine dei suoni, così la stereofonia ambisce a riprodurre la spazialità con due diffusori.
Con qualche approssimazione, una buona registrazione stereofonica ascoltata in cuffia dovrebbe essere in grado di riscostruire in modo fedele la spazialità dell'evento originale.
Purtroppo ci sono diversi limiti all'efficacia del risultato, il principale dei quali è la diafonia interaurale. Ossia il fatto che, se non si ascolta in cuffia, la cassa destra non viene solo percepita con l'orecchio destro ma anche con il sinistro (lo stesso vale ovviamente per la cassa sinistra).
Altri elementi importanti sono le riflessioni della stanza.
-
08-07-2008, 11:12 #10
Originariamente scritto da LongJohn
Non so cosa ascolti tu dal vivo, ma se vado all'opera o in jazz club direi che la tridimensionalità sia invece assai percepibile.
-
08-07-2008, 11:15 #11
Senior Member
- Data registrazione
- Jan 2008
- Messaggi
- 302
Ma perchè, giussiani parla solo di robba esoterica? Se non sbaglio vende anche diffusori da 3000 euro in giù.
-
08-07-2008, 12:05 #12
Purtroppo non è lo stereo a rovinare la bellezza della riproduzione quanto le scelte allegre degli studi di registrazioni.
Odio ad es. sentire i tom-tom della batteria, come i piatti, partire dall'estrema sx per finire all'estrema dx come se la batteria fosse larga come un palco. Purtroppo nelle registrazioni moderne praticamente è quasi sempre così ma la colpa non è dello stereo.
Ciao.
-
08-07-2008, 12:35 #13
Diciamo che in generale con la musica elettronica parlare di scena non ha molto senso. Sui due canali avrò degli strumenti virtuali e i vari panning serviranno solo a impressionare l'ascoltatore.
Ed infatti io faccio sempre più fatica ad ascoltare musica elettronica.
-
08-07-2008, 13:36 #14
Senior Member
- Data registrazione
- Jan 2008
- Messaggi
- 302
Davvero, faccio fatica a percepire la scena con musica pop o rock. Certo che cmq, confrontandola con i video mi rendo conto che quello che sento con i soli file audio, corrisponde a quanto vedo nei video (anche se negli studi di registrazione registrano gli strumenti singoli, e poi creano un finto palco).
Però, ascoltando musica classica e jazz (da camera), è tutta un'altra cosa. Quì sì che si parla di stage. E col jazz almeno la batteria è posizionata correttamente.
-
08-07-2008, 18:55 #15
Originariamente scritto da antani
Nella musica riprodotta ascolto solo solisti/formazioni Jazz anni '50-60 (Baker, Getz, E.Fitzgerald, Ellington, C.Basie,...).
Qualche incursione sulla sinfonica (registrazioni storiche RCA/Mercury e Decca dell'Età dell'oro, i primordi della stereofonia).
Dal vivo qualche Jazz club, pero' è molto tempo che non li frequento piu'.
Pero' tra poco colmo questa lacuna: a Luglio per una settimana sono a NY, quindi una capatina al Blue Note è d'obbligo ...
Penso che una rappresentazione 3D dello stage sia funzionale solo per l'Opera o la sinfonica perchè aggiunge realismo alla riproduzione.
Per la musica che ascolto (Jazz, con esclusione delle grandi formazioni) -per i miei particolarissimi gusti audio- è un parametro secondario.
Circa la "tridimensionalità" del singolo strumento penso centri poco con un ampio stage riprodotto.
Almeno per quello che intendo io (sensazione di presenza fisica dell'esecutore, caratteristica che ritrovo anche in moltissime registrazioni monoaurali).
Escludendo la classica dove concordo anch'io della necessità di riprodurre uno stage credibile, la monofonia ha dei vantaggi:
Solleva il cervello umano dall'elaborare lo stage nelle tre dimensioni partendo da due sorgenti.
Eliminando le "distrazioni" possiamo concentrarci su altri parametri (bilanciamento tonale, articolzione, dettaglio e dinamiche).
Diafonia assente.
E per ultimo un solo diffusore che è piu' facile ad inserire in ambiente e ottimizzare.
Con questo non è mia intenzione affermare che il mono sia superiore allo stereo.
E' solo una questione di gusti/filosofie d'ascolto.
Per alcuni un solo canale è sufficiente, per altri non bastano 5+1 ...
Un esempio di monofonista duro e puro ...(forse il piu' noto, almeno in certi circoli Eso): http://www.youtube.com/watch?v=bbzFs...eature=related
EnricoUltima modifica di LongJohn; 08-07-2008 alle 19:55
La mia Sala Cine: https://www.avmagazine.it/forum/79-p...1-arkl-theatre
La mia no profit Web Radio: https://www.arkl.it/