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10-11-2008, 13:47 #1
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Salerno - Vendo Amplificatore Advance Acoustic MAP-305II 305 mk2 usato solo 2-3 volte
a seguito di una precedente cancellazione da parte del moderatore, che pensava l'oggetto fosse nuovo, tengo a precisare che l'oggetto è un usato ma in condizioni pari al nuovo, acceso solo 2-3volte, provato e richiuso nella scatola, neanche un mese di vita.
VENDESI AMPLIFICATORE DI POTENZA INTEGRATO STEREO 2 CANALI
VENDO CAUSA PASSAGGIO A PRE E FINALE DELLA STESSA CASA
INUTILE DIRE CHE LE CONDIZIONI SONO PARI AL NUOVO DA VETRINA
IMPORTANTE NUOVA VERSIONE MK2
CHIEDO 500€ compresa spedizione assicurata a mio carico, imballi originali ovviamente, ACQUISTATO A OTTOBRE 2008, ANCORA 2 ANNI PIENI DI GARANZIA
Advance Acoustic Francia
Output power 8Ω : Classe AB - 2 x 100 W
Output power 4 Ω : Classe AB : 2 x 200 W
COSTRUZIONE INTERNA IN DUAL MONO E TRASFORMATORE CENTRALE
recensione AUDIOCOSTRUZIONI www.audiocostruzioni.com
Attualmente il MAP-305, 100+100W dichiarati su 8ohm, occupa la posizione intermedia di quattro modelli integrati, di cui il “piccolo” MAP-105 da 70+70W, una variante del medesimo 305 denominata MA305DA e comprensiva di un raffinato convertitore D/A ed il top MAP800 da ben 200+200W, disponibile a fine 2007.
L’integrato MAP305 si presenta col consueto, piacevolissimo design, contraddistinto da una larga porzione centrale del frontale d’alluminio satinato in finitura naturale, sporgente di diversi mm rispetto alle parti laterali, rigorosamente rifinite d’un bel nero satinato, sempre in alluminio.
In particolare, colpiscono i due voluminosi vu-meter retroilluminati d’un bel colore blu a ricordare un noto costruttore americano ed un altrettanto celebre colosso nipponico in alcune sue realizzazioni di oltre vent’anni or sono, i quali sovrastano la centralissima manopola del volume ed i pochi comandi laterali di: accensione, selezione degli ingressi e mute (la cui attivazione è anch’essa segnalata da appositi led blu molto intensi).
Lascio la descrizione dei particolari estetici alla visione delle bellissime foto scattate da Davide Sbisà per il suo sito internet, annotando solamente che, se non avessi avuto la più pallida idea di chi fosse stata la Advance Acoustic, avrei giurato che si fosse trattata di una realizzazione tipicamente giapponese, in considerazione della precisa lavorazione, delle finiture dello chassis e della versatilità delle connessioni posteriori dell’integrato.
Togliendo la copertura superiore ed osservando la realizzazione interna sarei persino stato propenso a scommettere sulla provenienza giapponese del MAP305, che effettivamente ricorda molto da vicino alcune realizzazioni consumer di vertice a firma Denon, tanto per citare uno specifico esempio. Subito dietro al potenziometro motorizzato, troneggia un poderoso trasformatore toroidale da ben 600VA, artefice della considerevole massa dell’intero integrato, circoscritto da paratie metalliche col doppio intento di limitare sia eventuali interferenze elettromagnetiche, che di rafforzare la rigidità interna del telaio per una più efficace lotta contro le vibrazioni. La porzione centrale è invece interamente occupata dai circuiti di alimentazione, ove svettano i grossi condensatori di livellamento per una capacità complessiva di 40000 microfarad, valore ormai consueto in amplificazioni in classe AB da 100W/ch. Completano il settore centrale a ridosso della parete posteriore gli stadi d’ingresso/uscita e la sezione di preamplificazione, contraddistinta dall’utilizzo di componenti passivi industriali di pregio, fra cui spiccano le resistenze a strato metallico ed a bassa tolleranza, alcuni condensatori plastici MKP 5% (posti con ogni probabilità sul percorso di segnale) ed i condensatori in mylar nello stadio phono. A parte un paio di ottimi operazionali JRC NE5532 a completamento del trattamento di segnale phono, il restante circuito di preamplificazione risulta pertanto interamente realizzato con componenti discreti. La sezione finale è tipicamente dual-mono, con i lati interni interamente occupati dalle alettature in alluminio di raffreddamento, dietro alle quali si sviluppa la circuitazione finale di potenza monofonica, la cui realizzazione rispecchia qualitativamente quella della sezione pre. Completa la dotazione dell’apparecchio un bel telecomando metallico, semplice ed ergonomico, insostituibile strumento di lavoro dell’audiofilo pantofolaio, sul quale sono remotati il controllo di volume, il mute e la selezione degli ingressi.
Il MAP305 è stato collegato ai soliti front-end digitale Proceed PCD2 + Lector Digicode, analogico all-Rega ed ai stupendi diffusori Opera Platea, la cui peculiare timbrica luminosa ed equilibrata, nota da tempo quale naturale compendio per elettroniche calde e raffinate (Unison Research docet) potrebbe risultare sulla carta immediatamente vincente, in considerazione delle caratteristiche sonore comuni all’intera produzione Advance Acoustic. Per gli accessori ed i collegamenti, mi sono affidato ai miei soliti filtri e/o isolatori di rete di marca G&W ed uno autocostruito di cui si potrà leggere il progetto e la realizzazione in un’altra sezione del sito www.audiocostruzioni.com, cavi di segnale Monster Cable M1000i, Van den Hul Thunderline, Sommercable Reference Stratos ed Alpha Professional (italianissimi, economicissimi ed in diretta concorrenza con i più aggressivi costruttori cinesi), cavi di potenza Analog Research Silver Raincoat e Mamba, cavi di alimentazione Audiocostruzioni SB3 e gli eccellenti SB7. Per testare la bontà del progetto, ho utilizzato il MAP-305 anche come solo pre o finale, sfruttando la separazione PRE-OUT sul pannello posteriore e collegandolo sia ad un pre valvolare esterno Beard CA35 che ai miei fedelissimi finali Albarry M408II. Al termine delle prime sessioni d’ascolto, opto definitivamente per i cavi Alpha + Analog Research, la cui sinergia giova all’intero assetto timbrico del sistema in termini di luminosità e contrasto in gamma media e controllo delle basse frequenze, senza peraltro raggiungere alcune spigolature in gamma altissima del VdH (che rimane comunque un prodotto di grande trasparenza) od il calore nel medio-basso di Monster Cable e dell’eccellente Sommercable.
Le prime impressioni riguardano senz’altro il nerbo, la sensazione di potenza ed una timbrica tendente a tinte calde, piene, corpose che il MAP305 elargisce senza timori di sorta. Pur costituendo le Opera un carico facile per qualsiasi amplificatore, peraltro con una sensibilità non deficitaria di 87dB su 8 ohm, non ho mai avuto l’impressione di cogliere la sezione finale dell’ampli franco-cinese in difficoltà nemmeno a livelli prossimi al clipping, così elevati nel mio ambiente d’ascolto da divenire in brevissimo tempo assordanti. I 100+100W dichiarati dal costruttore si sentono davvero tutti: unitamente all’elevato guadagno della sezione preamplificatrice, è sufficiente un quarto di rotazione della manopola di volume per sonorizzare adeguatamente anche un ambiente di 20-25m², uno spazio domestico divenuto comunissimo nella suddivisione e realizzazione delle camere di una moderna abitazione. Alle prese con i soliti Steps Ahead (Step by Step - Better Days/Denon YF7010), si può assistere ad una restituzione complessiva contraddistinta da una buona macrodinamica, sebbene questo amplificatore non brilli particolarmente nella velocità di risposta ai transienti; in ogni caso, anche in tale parametro il MAP305 non sfigura affatto nei confronti di qualsiasi altro concorrente nella medesima fascia di prezzo. Gli assoli di batteria sono restituiti con vigore e credibilità, mentre appare ampiamente soddisfacente l’estensione verso le frequenze più gravi; ovviamente non si può pretendere una resa perentoria, piena ed autoritaria offerta dai mostri sacri dell’amplificazione a stato solido (Mark Levinson, Jeff Rowland, Krell, ma anche le nostrane Audio Analogue o AM Audio), ma sia il vigore che l’articolazione del basso appaiono di qualità e quantità affatto scontate.
Inoltre, il particolare trattamento delle frequenze medio-basse, leggermente in evidenza rispetto alla gamma media, contribuisce ad un risultato timbrico sempre caldo, corposo, pieno, non particolarmente dettagliato e trasparente, ma piuttosto rilassante ed adatto persino a lunghe sedute d’ascolto, pur mantenendo netti e ben delineati i contorni degli strumenti, quale firma peculiare di appartenenza alla tecnologia dei transistor. Si ascolti all’uopo Lyle Lovett and His Large Band (1990 Curb MCAD-42263), eccelsa incisione per naturalezza timbrica e definizione, prestando particolare attenzione agli ottoni, solidi, netti, pur non particolarmente luminosi e graffianti, oppure al parlato di voce maschile (brano “Here I am”), suadente, caldo, quasi pastoso, contraddistinto comunque di ottima intelligibilità. Anche le voci femminili appaiono ben restituite, naturali seppur lievemente riscaldate, prive di asperità od eccessive sibilanti, se non contemplate nella registrazione medesima.
CONTINUA QUI
http://www.audiocostruzioni.com/r_s/...05/map-305.htm
preferisco essere contattato a mezzo email o telefono
siccome non accedo spesso al forum. grazie
Stefano 392-2605820
masteking@hotmail.comUltima modifica di masteking; 25-11-2008 alle 23:07
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17-11-2008, 22:59 #2
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ancora disponibile.
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25-11-2008, 23:07 #3
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up ribasso a 500 con spese di spedizione assicurata incluse
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04-12-2008, 22:54 #4
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venduto si può chiudere
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