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Risultati da 1 a 15 di 26
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21-12-2007, 09:56 #1
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Doppio isolamento nelle apparecchiature alimentate dalla rete elettrica
La mancanza della connessione di terra nelle apparecchiature elettroniche viene comunemente bollata come una mera economia, ma se invece si trattasse del risultato di un preciso studio di ingegneria elettronica applicato alle normative di sicurezza elettrica?
Per iniziare prendiamo coscienza che utilizzare un cavo di alimentazione con il conduttore di terra, in sede di produzione costa una cifra irrisoria.
E allora perché non mettere la terra?
Per quali ragioni si scarta l’ipotesi di mettere a terra un’apparecchiatura?
I costi aggiuntivi non sono certo elencabili tra i motivi, ma i vantaggi tecnologici certamente si.
Perché la precisa scelta di non utilizzare la terra è una tecnica applicata.
La scelta deriva dalla conoscenza della terra elettrica, delle sue proprietà e dei suoi limiti, come pure dei vantaggi e degli svantaggi che si incontrano nelle condizioni pratiche anziché in quelle ipotetiche.
Pur sapendo che la connessione a terra potrebbe dare innegabili vantaggi, succede che in sede di progetto dopo aver fatto le valutazioni pratiche, si arrivi a dovervi rinunciare.
Queste sono le premesse per il prossimo post, che darà maggiori spiegazioni riguardo gli aspetti costruttivi.
Br1
Per alcuni esempi reali riguardanti la terra elettrica ed i problemi correlati vedere qui sotto:
http://www.avmagazine.it/forum/showt...t=88584&page=3Ultima modifica di br1; 22-12-2007 alle 14:54 Motivo: correzioni ortografiche
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22-12-2007, 14:52 #2
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Vediamo qualcosa in merito al doppio isolamento, visto che se ne parla poco, potrebbe essere utile cercare un po’ di chiarezza (ben inteso che non conosco tutti i trucchi).
Mitologia pura
Da un apparecchio a doppio isolamento uno si aspetta che aprendolo si ritrovi davanti ad un secondo isolamento e non si acceda direttamente a parti elettrice pericolose.
Non è così: anche per il comunissimo alimentatore a muro fornito con il telefono, viene segnalato il doppio isolamento, ma aprendolo ci si ritrova davanti a parti esposte alla tensione della rete elettrica.
Viene spontaneo chiedersi: dov’è finito il “doppio isolamento”?
O meglio la domanda dovrebbe essere: in che cosa consiste il doppio isolamento?
Doppio isolamento nelle apparecchiature alimentate dalla rete elettrica
Per garantire un’adeguata sicurezza all’utente finale, il doppio isolamento rende elettricamente isolate e poco accessibili tutte le parti collegate direttamente alla rete elettrica.
Identificazione di un prodotto a doppio isolamento
Doppio isolamento significa avere due barriere, due sicurezze contro la folgorazione dell’utente.
Il rispetto di queste norme garantisce il doppio isolamento e viene segnalato dal fabbricante apponendo sul corpo dell’apparecchio il disegno di un quadrato dentro un quadrato più grande.
Tale simbolo è talmente presente che nessuno ci fa più caso (a parte gli enti certificatori).
Primo isolamento (elettrico)
All’interno dell’apparecchiatura, tutti i collegamenti a tensione di rete detti “caldi” sono montati su superfici opportunamente isolate dal telaio (ad esempio il circuito stampato, rondelle isolanti ed altro).
In certi casi le cose vengono fatte ancora meglio: ad esempio l’interruttore della rete elettrica che va ad alimentare il trasformatore viene coperto da un foglio di plastica isolante, stesso trattamento per l’eventuale fusibile di rete, ma queste sono delle sicurezze in più per chi deve operare con l’apparecchio aperto.
Secondo isolamento (meccanico o anche elettrico)
Alla fine è la scatola che costituisce da secondo isolamento. Di fatto è impossibile dall’esterno toccare le parti collegate alla rete elettrica, perché sono inscatolate.
L’utente può toccare senza pericolo tutte le parti metalliche esterne, quali sono i connettori di segnale le viti metalliche e il contenitore, che sono isolate dalla rete elettrica.
Se la scatola esterna è metallica, allora il primo isolamento deve essere particolarmente efficiente e curato: in certi casi si utilizza una tecnica di “isolamento rinforzato”. Significa che essendo di metallo conduttivo il guscio esterno, si deve fare molto affidamento al primo isolamento, aumentandone proporzionalmente le prestazioni isolanti.
Cavo di rete (cordone di alimentazione)
Anche il cordone di alimentazione esterno deve avere un doppio isolamento: i 2 fili conduttori sono rivestiti individualmente da una guaina isolante e poi entrambi da una seconda guaina esterna.
NOTE IMPORTANTI PER LA SICUREZZA
Per i più curiosi che vogliono andare a vedere se è tutto vero quello che affermo:
è pericoloso toccare l’interno di un apparecchio collegato alla rete 220V ... ma anche quando è completamente scollegato!
Se qualcuno apre un apparecchio lasciandolo collegato alla rete elettrica, corre seri rischi di folgorazione specie entrando in contatto con i circuiti elettrici “caldi” posti all’interno quali: fusibili, terminali elettrici nudi, transistor, dissipatori, condensatori ... Proprio questi ultimi componenti in certi casi possono rimanere carichi ad alta tensione anche dopo alcuni mesi che abbiamo scollegato l’alimentazione.
Raccomandare tanta prudenza può sortire anche l’effetto opposto, e qui parlo di me stesso, che sono sopravvissuto a decine e decine di condensatori ben carichi, sembra proprio per sconsigliare le mie dolorose imprudenze ai più curiosi.
Bruno
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23-12-2007, 23:47 #3
Finalmente le nuove "lezioni"
sempre mooooltooo accurate!!!
Ciao & buone feste!!OLED LG 55B8PLA, Samsung 4K 55HU7500, plasma Pioneer 427XD, VPR dlp HP 7122, Audio: 7.1 ONKYO TX605, Schermo Sopar Nema, diffusori: Bose 401, Indiana Line HC 206, Wharfedale WH 20, subw. HC 808, Pro. sonoro YAMAHA YSP-1400, Sky-Q Black, PS3, XBOX360
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24-12-2007, 08:19 #4
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Auguri di buone feste anche a te e ai tuoi cari.
Grazie per aver detto "accurate", in realtà è un insieme di normative e di "interpretazioni" inerenti il doppio isolamento fatte da vari costruttori.
Nonostante le differenze che ho riportato, si tratta comunque di prodotti regolarmente certificati, dove non sempre migliore significa obbligatoriamente costoso.
Rimango spesso stupito vedendo come un marchio minore, diciamo pure "emergente", curi la sicurezza rispetto un marchio consolidato e prestigioso.
Senza fare nomi, basta sfogliare qualche rivista Audio/Video per capirci.
Appena possibile scrivo 2 note riguardanti la sicurezza del doppio isolamento.
Buon Natale e buone feste a tutti
Bruno
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27-12-2007, 10:51 #5
Tutto molto bello, ma non è che il doppio isolamento sia una panacea a tutti i mali...anzi, sulle strutture metalliche è di una pericolosità incredibile, soprattutto se queste vengono montate da installatori incompetenti (e ce ne sono...)
Ciao
Andrea
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27-12-2007, 20:08 #6
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La rinuncia alla terra da parte dei principali produttori asiatici mi ha fatto riflettere: quanti problemi di anelli di massa ronzanti si riescono ad evitare con il doppio isolamento?
La sicurezza elettrica invece è uno dei prossimi argomenti e qui le cose non sono come appaiono: terra=sicurezza da accertare.
Es. Quanti Ohm ha un impianto di terra?
Senza considerare dei particolari che potrebbero giocarsi la resa acustica di un impianto audio.
La mia posizione spero sia chiara: utilizzare le apparecchiature così come sono state progettate, la modifica pro o contro la terra elettrica, è un caso estremo da considerare solo dopo aver riscontrato delle pesanti incompatibilità ( http://www.avmagazine.it/forum/showt...t=88584&page=3 ).
Tornando al doppio isolamento, si tratta di una delle possibili soluzioni al problema della sicurezza elettrica, io la considero una possibile alternativa all'utilizzo della terra. Bisogna considerare che questa soluzione/alternativa potrebbe costare di più rispetto all'utilizzo di un cordone di alimentazione con la connessione di terra.
Ti chiederai perché mai costa di più mettere un filo elettrico in meno nel cavo di alimentazione?
Proprio nei filtri RFI, la disponibilità della terra semplifica il progetto, riducendo sensibilmente gli sforzi necessari a far rientrare nelle tabelle di omologazione certi apparecchi.
Con la terra si potrebbe spendere molto di meno per abbassare le Interferenze a Radio Frequenza, ma a quale costo?
Al costo della compatibilità con le altre apparecchiature.
Per affermare queste cose, devo dimostrare quali sono le reali problematiche, prima del lancio di pomodori ed uova marce!
Non trovi corretto? O non trovi le uova marce?
Nel thread della terra elettrica, che ho messo sopra, ho faticato di più a spiegare che a capire il problema, adesso gli argomenti da trattare risalgono agli anni '30.
Per uno come me, nato nell'era dei circuiti integrati e delle Compact Cassette, si tratta di un lavoro di archeologia, spero che l'argomento risulti utile ed interessante nelle cose pratiche, non noioso e fine a se stesso.
Buone feste.
Bruno
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28-12-2007, 12:28 #7
Originariamente scritto da br1
Comunque, ripeto, il doppio isolamento su carcasse metalliche è pericoloso...e te lo dico per esperienza personale
Ciao
Andrea
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28-12-2007, 13:14 #8
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Mi riferivo a me stesso Andrea, non si deve offendere nessuno (regolamento del forum) ed aggiungo che si rischiano le uova marce quando si va a toccare certi argomenti sensibili.
Ti dirò con la massima sincerità quello che penso della terra: #@*€% ??!!
Un giorno ho appoggiato la mano su un lampione della luce che doveva essere a terra... ma non lo era: hai presente Zio Fester quando accende la lampadina che tiene in bocca?
Ho fiducia nella terra elettrica solo quando la posso testare prima di toccarla con la mano.
Ci siamo capiti?
BrunoUltima modifica di br1; 29-12-2007 alle 21:13 Motivo: correzioni ortografiche
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28-12-2007, 20:44 #9
Già appunto...te ne sei accorto anche tu che il problema non è la terra, ma sono le carcasse metalliche senza collegamento a terra, e con conduttori attivi all'interno
Ti racconto qualche anneddoto
Tempo fa un mio amico mi fa notare che sua madre era rimasta attaccata alla cappa della cucina (per fortuna senza conseguenze)
In seguito ad un controllo si scopre che un cavo era stato semitranciato dai mobilieri e la cappa, metallica a doppio isolamento, era andata in tensione...ovviamente in queste condizioni il differenziale neanche se ne accorge
Se n'è accorta lei quando l'ha pulita per la prima volta...
Un artigiano ci fa sapere di aver acquistato delle stufe elettriche per una saletta di un capannone...le stufe erano ovviamente a carcassa metallica e con un intelligentissimo doppio isolamento
L'elemento riscaldante di una stufa, per un difetto, dopo essersi riscaldato portava in tensione la carcassa (a volte lo faceva, a volte no)...quindi toccandola a volta si pigliava una bella botta
Il bello è che il guasto non franco era unito ad un differenziale piuttosto alto (ora non ricordo se fosse 300 o più mA) e quindi, nonostante tutto, le protezioni non intervenivano
Ora, per tornare al nostro discorso, sei proprio sicuro che sia così saggio costruire delle apparecchiature a carcassa metallica senza collegamento a terra?
Ho smontato tantissime apparecchiature e ho sempre visto implementazioni assolutamente scorrette...persino il piccolo stereo che ho qui di fianco a me è un classe II, a carcassa metallica...e l'alimentazione ha un TR (meccanicamente collegato alla carcassa) che è tutto fuorchè doppio isolamento!
E' questo il punto...per portare una carcassa in tensione in un sistema collegato a terra necessitano 2 guasti, uno all'apparecchio e uno all'impianto di terra. Se invece ho un doppio isolamento mi basta il guasto interno, che, a volte, accade con la stessa probabilità del guasto in classe I
Ciao
Andrea
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29-12-2007, 21:11 #10
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Restiamo con i piedi sulla terra
Di storie queste potremo raccontarcene a non finire.
Forse una cosa devo dirtela: non preferisco gli apparecchi con la terra o quelli senza.
Mi basta che siano realizzati a regola d'arte, senza vizi nascosti e sorprese.
La mia vorrebbe essere un'analisi neutrale dei motivi che spingono un prestigioso a spendere di più pur di non mettere la terra.
All'inizio delle mie esperienze ero a favore della terra ad ogni costo - compreso modificare un apparecchio senza la terra per renderlo più sicuro -, poi con gli impianti audio ho subito un “lancio di pomodori”, ma non me la sono presa, ho quindi deciso di vedere da vicino le ragioni per le quali si evita di mettere la terra in sede di progetto.
Le ragioni in questione non sono quasi mai dettate dall'economia del progetto, ma da precisi studi fatti sul campo.
Doppio isolamento
Questa è la mia conclusione: le apparecchiature a doppio isolamento funzionano ( o almeno potrebbero funzionare ) con minori problemi di interfacciamento elettrico e non dipendono dalla qualità della terra che l'utente dispone in casa, perché non ne fanno uso.
Doppio isolamento con la terra
Certamente degli apparecchi perfetti con la terra e connessi ad una terra elettrica perfetta sono preferibili, ma nei casi pratici togliendo di mezzo la perfezione, devo moderare l'entusiasmo: potrebbero essere preferibili.
Avrai capito che non sto parlando di lavatrici, scaldabagni o friggitrici.
Sto parlando dei tuoi “elettrodomestici” preferiti: hanno tutti la terra sulla spina di alimentazione?
Fammi sapere, la cosa potrebbe diventare interessante per noi due.
Ciao
Bruno
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30-12-2007, 10:09 #11
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il focus del discorso secondo me è sbagliato.
L'avere un isolamento doppio o un rinforzato non è una differenza abissale dal punto di vista della sicurezza se sono ben fatti.
Purtroppo le aziende odierne non sono obbligate a passare attraverso un ente di certificazione, che valuta il lavoro fatto dai progettisti e ne valida a mezzo prove tutti i risultati (a meno che il prodotto sia altamente pericoloso... chessò una sega circolare ad esempio). Tant'è vero che oramai la marcatura CE sanno tutti che significa China Export o altre simpatiche interpretazioni... se ci spostiamo nei paesi del nord europa, la sola marcatura CE non è sufficiente perchè il mercato rifiuta prodotti senza marchio di qualità.
In america e canada il discorso è ben più accentuato, provate a vendere senza marchio di qualità, è impossibile.
In italia però prezzo ed estetica hanno il sopravvento, cosicchè i produttori spendono più in estetica/pubblicità ed affinazione dei processi produttivi per la riduzione costi piuttosto che investire sulla qualità dei loro prodotti.
Non ci si può far nulla, saremo sempre qui a parlare di sicurezza elettrica finchè la mentalità dell'italiano non cambierà.
Iniziate a cercare un marchio di qualità nell'etichetta dati oltre ai fasulli W dichiarati e vedrete che non ci sarà da preoccuparsi per isolamento rinforzato o doppio.
Idem per il governo... se si investisse un pelo nel controllo e si applicasse solamente la legge già esistente non avremmo tanta fuffa in commercio... peccato che la legge c'è ma non viene applicata o non ci sono mezzi per fare controlli seri e così non ci resta che il terno al lotto per trovare il prodotto più sicuro e tutte le aziende spostano la produzione all'estero restituendoci prodotti che sembrano, dal punto di vista della sicurezza, di 30 anni faVpr Panasonic PT-AX200E - Schermo EuroSell Compact Tensioned 92" – Ampli Denon AVR-2311 – Dvd Denon DVD-1920 – Speakers B&W 7 x M1 - Sub Velodyne CHT 10-R – Tvc Samsung PS42C450 & Sharp 32GA8E
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30-12-2007, 12:23 #12
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Caro Monzese (come ti chiami?), se osservi i prodotti elencati nella tua firma, noterai che si tratta di apparecchi commercializzati in tutto il mondo con piccole ed opportune modifiche (di solito: trasformatori, fusibili e spine di alimentazione).
Marchio CE e altri
Escludiamo l'Italia perché pensiamo di essere i peggiori al mondo (anche se lo escludo nel mio pensiero), ma vedrai con i tuoi occhi che dentro a certi prodotti certificati seriamente ci sono delle differenze costruttive che fanno la differenza a livello di affidabilità, ma non cambiano nulla ai fini dei test a cui vengono sottoposti prima di ottenere quelle certificazioni tanto ambite quanto obbligatorie per poter commercializzare in tutto il mondo un apparecchio.
Forse il marchio CE è quello meno severo come dici tu, ma se gli altri marchi che tu reputi seri e severi ci sono tutti, credi che i fabbricanti abbiano contraffatto anche le altre certificazioni?
Doppio isolamento (da non confondere con le norme per l'inasprimento del carcere duro)
Per quello che mi era possibile ho esposto i dettagli del doppio isolamento, che dietro ad un nome spesso confuso con “doppia schermatura” si nasconde il minimo dei requisti di sicurezza necessari ad ottenere l'omologazione.
Il minimo non il massimo: meno di così l'utente rimarrebbe secco e non potrebbe più acquistare altre apparecchiature di consumo. Questo potrebbe essere il pensiero delle industrie relativo alla sicurezza.
Se hai presente che il tuo alimentatore/caricabatterie del tuo telefono è fatto come l'ho descritto io nel secondo post, capirai che di meno non era assolutamente possibile fare senza rischiare di perdere clienti causa possibili folgorazioni.
Certificazioni e qualità
Scordati che la certificazione sia indice di una certa qualità o della durata del prodotto, se poi trovi una certificazione ISO, sappi che potrebbe essere un sinonimo di lentezza e burocrazia fine a se stessa (sarebbe possibile certificare che se un qualcosa non funziona come serve, va sicuramente bene così, come puoi vedere nei vari software in eterno aggiornamento e in quelli mai aggiornati).
Watt
Per i Watt, trovi subwoofer rinomati, che pur consumando 100Watt dichiarano amplificazioni da 400Watt RMS, poi trovi lampadine a risparmio energetico certificate in tutto il mondo, che dichiarano 23Watt ma consumano 50Watt.
La massima del giorno:
La fiducia è una cosa seria e il mondo è paese.
Ciao
Bruno
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30-12-2007, 19:41 #13
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Ciao Bruno, mi chiamo Davide, passo a rispondere ai tuoi punti.
Le apparecchiature nella mia firma denotano solo che il mio livello sociale è medriocre e non mi permette di spendere quanto vorrei per avere un prodotto ad hoc per le mie orecchie/occhi
detto questo, tutti i prodotti di questa fascia, come tu stesso sottolinei sono prodotti "mondiali" in quanto con piccoli accorgimenti vengono venduti in tutto il mondo, se così non fosse la denon non potrebbe pagare tutta la pubblicità che fa ai suoi prodotti.
Marcatura (e non marchio) CE (giusto per sottolineare la differenza tra marchio di qualità e marcatura CE) significa che il prodotto è conforme a tutte le direttive applicabili. Al fine di soddisfare tali direttive le aziende potrebbero applicare le normative (normalmente europee, che nel 99% dei casi copiano e incollano i requisiti di quelle internazionali con minime differenze) ma non sono obbligate a farlo, tant'è vero che l'applicazione delle normative dà alle aziende una "presunzione di conformità". Ciò significa che tu domani ti crei un ampli, fai una auto dichiarazione di conformità (alle direttive non alle norme) e metti in commercio il tuo prodotto. Fatto ciò hai in Italia il 99% di possibilità di passarla liscia in caso il tuo isolamento doppio artigianale ceda e il tuo primo acquirente rimanga folgorato e resusciti in tempo zero.
Il marchio di qualità presuppone l'intervento di un ente terzo (quindi un qualcosa in più rispetto alla tua auto dichiarazione) che applica normative europee/internazionali per valutare il tuo isolamento doppio e rilascia a seguito di conformità riscontrata la possibilità di applicare un marchio ulteriore rispetto al CE. Mettendoci la faccia però, l'ente terzo ti impone un regime di controllo, ovvero arrivano ispettori a caso (inteso senza preavviso) nella tua azienda per verificare che i prodotti che tu fai sono identici a quello che hai fatto verificare all'inizio e qualora riscontrassero anomalie gravi ti impongono il ritiro dal mercato e hai delle penali che metterebbero in ginocchio molte grosse aziende.
Detto ciò volevo solo affinare la tua percezione sulla distinzione tra marcatura CE (autodichiarazione) e marchio di qualità (verifica di terza parte sulla base di normative e regime ispettivo). L'utente finale (ovvero tutti noi) dovrebbe preoccuparsi di doppio isolamento secondo te in entrambi i casi?
La qualità (in termini di prestazioni) non è sicuramente direttamente dipendente dai marchi di qualità (che ne certificano la sicurezza - e quindi il tuo doppio isolamento) ma indirettamente ne è influenzata. Ti invito a comprare 4 frullatori di varie marche con e senza marchi di qualità, aprili e dimmi quali sono secondo te quelli "fatti meglio"... sicuramente non è detto che quello fatto meglio funzioni meglio, ma in campo audiovideo soprattutto, a parità di componentistica utilizzata, quando è fatto meglio ha meno possibilità di creare "problematiche" di compatibilità elettromagnetica o correnti di fuga ecc ecc che fanno scadere la qualità prestazionale del prodotto
Riguardo al doppio isolamento se vuoi entrare nello specifico normativo possiamo entrarci, parliamo dunque di PTI, GWI, spessori, distanze, working voltages ecc ecc. Parlare di doppio isolamento senza entrare nello specifico è per me poco stimolante (da buon ing).
Ricorda che, per quanto da te non menzionato esiste l'isolamento rinforzato, che ha pari prestazioni del doppio isolamento ma a differenza di esso non è sottoponibile a guasto.
In merito al caricabatterie del mio telefonino, che come il 70% è costruito da ST in marocco, è fatto con un tipo di plastica che ha caratteristiche di autoestinguenza, conducibilità elettrica, resistenza all'accensione e distanze tali da soddisfare i requisiti di un isolamento rinforzato, ammesso dalle normative internazionali applicabili al mio caricabatteria.
Riguardo al paragrafo Certificazione e qualità anche qui non hai ben chiara la differenza tra normativa in ambito di qualità di prodotto e normative in ambito di qualità d'azienda (le ISO 9000/14000 ecc appunto). Le prime valutano aspetti tecnici di prodotto, le seconde valutano i processi aziendali.
Il tuo usare il condizionale in quel "potrebbe" mi conforta. Apri la tua mente e collabora a livello aziendale per migliorare la qualità del tuo lavoro e vedrai che otterrai risultati migliori e produrrete oggetti migliori. I sistemi di qualità aziendali non devono essere "imposti" ma "plasmati" sui lavoratori. Una procedura aziendale è solo la scrittura su carta di quanto già fai volentieri nella realtà. Se si tramuta in una imposizione di determinate azioni significa che il tuo responsabile di qualità pensa al suo stipendio piuttosto che all'azienda in cui lavora.
riguardo ai Watt ritorni sul mio discorso. un conto è marcatura CE (auto certificazione) un conto è marchio di qualità. E ti posso assicurare che sul consumo energetico le normative sono stringenti. Acquista prodotti con marchio di qualità che non rispettano i consumi e sottoponimi la lista, li vedrai presto sulle prime pagine dei giornali.
Il mio augurio per l'anno nuovo:
riacquista la fiducia persa e apri la tua mente ad un nuovo modo di pensare/operare altrimenti saremo la prossima Cina
DavideVpr Panasonic PT-AX200E - Schermo EuroSell Compact Tensioned 92" – Ampli Denon AVR-2311 – Dvd Denon DVD-1920 – Speakers B&W 7 x M1 - Sub Velodyne CHT 10-R – Tvc Samsung PS42C450 & Sharp 32GA8E
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30-12-2007, 23:19 #14
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Non ho ancora avuto tempo di leggere tutta la discussione con attenzione ma volevo puntualizzare due cose.
Innanzitutto "doppio isolamento" o "isolamento rinforzato" è relativo alla protezione dai contatti indiretti. Contatto indiretto è il caso di chi prende la scossa toccando la carcassa della lavatrice. La carcassa è un conduttore normalmente isolato ma che per un guasto all'isolamento va in tensione.
Il termine "doppio isolamento" significa che fra l'eventuale carcassa metallica e le parti in tensione c'è un secondo isolamento che la mantiene isolata. Ma se la carcassa è in materiale isolante (es carica telefonino) è sufficiente un unico strato di isolamento, sufficientemente robusto. Diciamo che il "doppio isolamento" in questi casi è implicito (anzi, qualche autore sostiene che nemmeno dovrebbe chiamarsi doppio isolamento se non vi sono masse esposte).
E' ben noto (cfr. Carrescia, Sicurezza Elettrica) che ai fini della sicurezza il doppio isolamento sia molto più efficace del collegamento a terra,e va sempre preferito quando possibile. La messa a terra non è una panacea e a volte crea seri problemi.
Inoltre è probito il collegamento a terra delle masse in ogni apparecchio a doppio isolamento.
Vi è da dire che in molti apparecchi elettronici si rinuncia la doppio isolamento e si attua il collegamento a terra non per protezione ma per EMC (per filtri e scaroicatori).
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31-12-2007, 09:04 #15
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off topic
Walk, don't run
Ciao Davide, non correre troppo, nel mio secondo post trovi quello che dici riguardo l'isolamento rinforzato che avevo menzionato a livello di cenni pratici.
Non intendo dare lezioni a nessuno, a mio parere l'intento del forum è costruttivo non soporifero, è uno stimolo a ricercare le cose, non proporre formule teoriche (utilissime peraltro a chi ci lavora nel settore) che pochi potrebbero apprezzare, non ho voluto citare le formule relative alle tensioni monofase e bifase (127 e 220 Volt) nel thread della terra, ma qualcuno è andato a cercarsele per capire meglio come stavano le cose.
Con questo non credo di dire che le tue considerazioni siano inutili o distruttive, voglio invece dire che se intendevo fare un esposto dettagliato andavo a scrivere su un altro forum dedito all'elettronica.
Il mio intento è di smitizzare certe convinzioni, per proseguire nelle soluzioni pratiche e nelle valutazioni delle differenze costruttive, che forse è poco o forse è troppo.
Full off topic
QUALITA'
Tra i miei trascorsi ci sono CE EMC ISO9000, tra i miei trascorsi ci sono richiami per gravissimi problemi di sicurezza di strumentazioni dedicate alle prove di sicurezza, poi prodotti venduti da società certificate per la qualità che nonostante dichiarassero protezioni stratosferiche al minimo accenno di cortocircuito facevano molto fumo.
EMC RFI
Valuta che se 20 anni fa ci mettevi sotto ad un televisore acceso una radio a modulazione di ampiezza non sentivi grandi ronzii, adesso con tutte queste cose certificate non si riesce più ad ascoltare niente dalla radio.
WATT vs. VA
C'è un sito australiano che denuncia la differenza tra Watt dichiarati e consumi pratici delle lampade a risparmio energetico, spiegando come riescono ad avere ragione i fabbricanti quando invece hanno torto. Hanno pure spiegato perché tali prodotti affatichino la vista rispetto le tradizionali lampade ad incandescenza ...
RISPARMIO ENERGETICO
A te posso dire che alcune lampadine a risparmio energetico delle principali marche emettono un flusso luminoso maggiorato del 30% solo nel primo minuto dall'accensione, falsando la percezione qualitativa e quantitativa di chi le utilizza. Tieni conto che 10 anni fa non c'era questo effetto speciale nelle lampadine. Ma adesso le lampadine le fanno in Asia ... costano la metà ma valgono anche meno della metà.
OGGI
Adesso non voglio mandarti al fronte a scontrarti con queste miserie, perché 10 anni fa lo avrei fatto, ma oggi proprio no, non ti ci mando.
Ho conosciuto persone valide come te, rodersi per non poter fare ciò che credevano giusto, le ho viste dimettersi dal lavoro, poi ho visto persone nuove che pur di avere quel lavoro hanno taciuto.
Se hai una coscienza retta, saprai come spingere gli altri ad essere onesti, senza arrivare a questi estremi, senza correre, ma camminando con costanza fino ad arrivare alla meta.
Oggi è un giorno nuovo, è ora che le persone vivano a conoscenza dei fatti, escludendo dalla loro vita le cose scadenti e le pubblicità fuorvianti, so che sono parole grosse ma ho la speranza in questo, qui vedo l'utilità del forum come strumento di comunicazione.
Se non ti arreco offesa, metterò un ultimo post per chiarire ancora qualcosa della sicurezza del doppio isolamento, poi resterò ad ascoltare (o meglio a leggere) quanto di utile devi ancora dire, perché nella vita c'è sempre da imparare.
Con rispetto e stima
Bruno