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  1. #16
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    ESISTE UNA SOLUZIONE PERFETTA A QUESTO PROBLEMA DELLE SCOSSE?


    Citazione Originariamente scritto da AndyStereo
    Comunque, scossa e/o microscosse toccando apparecchiature elettriche... perchè sono apparecchiature elettriche. Questa è la mia risposta.
    Sono del tuo stesso parere, finora non ho trovato altre spiegazioni.
    In sostanza le apparecchiature elettriche sono il tramite verso la rete elettrica (per l'elettricità statica sono il tramite verso la terra per questioni di ordini di grandezza delle tensioni in gioco).
    L'isolamento elettrico perfetto non è alla portata delle nostre apparecchiature.


    Approfitto adesso per proseguire con:

    L’ESEMPIO PRATICO DI UNA CONNESSIONE VERSO TERRA TRAMITE L’IMPIANTO DI ANTENNA TV

    In breve

    • Bonus:

    Se colleghiamo a terra uno o più componenti del nostro impianto AV, potremo eliminare le microscosse prodotte dalle apparecchiature.

    • Malus:

    Così facendo aumentiamo l’intensità delle scosse di natura elettrostatica, perché abbiamo un percorso verso la terra molto breve e a bassa resistenza.

    • Malus:

    Potremo aver generato un problema di anello di massa (ground loop) collegando la terra ad un apparecchio “sensibile”.

    In dettaglio

    In realtà le cose sono molto più articolate:

    1) Se ad esempio in casa abbiamo l’antenna centralizzata collegata a terra, qualche componente della catena AV, come il videoregistratore, va direttamente a terra tramite il cavo di antenna, portandosi dietro tutti gli altri componenti del nostro impianto.

    2) Se invece l’antenna centralizzata non è connessa a terra, si deve sempre fare i conti con i condomini: qualcuno potrebbe aver connesso a terra tutto l’impianto centralizzato semplicemente collegando alla propria presa di antenna un apparecchio TV dotato cavo di alimentazione con la terra. Non è certo una connessione di buona qualità, visto che fa il giro attraverso gli appartamenti prima di arrivare a terra.

    3) Ammettiamo infine di avere un impianto di antenna dove non esiste nessuna connessione a terra: nulla di più facile che avere una certa tensione parassita sulla calza del cavo dell’antenna generata da qualche apparecchio televisivo (provare per credere). Questa tensione parassita è sempre riferita alla terra (provare per credere).
    In certi casi la tensione parassita scompare solo staccando la spina dell’apparecchio dalla presa alimentazione.

    In conclusione

    Come accennato, il discorso è molto articolato e per arrivare a delle conclusioni concrete, prima andrebbero fatte delle misure elettriche.
    Un collegamento verso terra può esistere dove non ci si aspetta di trovarlo, mentre la qualità di questo collegamento di terra fortuito non è certo cosa scontata: negli esempi 1 e 2 esso potrebbe portare del rumore elettrico alle nostre apparecchiature AV.
    Ciò non toglie che spesso, collegando le apparecchiature alla nostra antenna centralizzata il problema delle microscariche si attenua o scompare. Se ciò sia un bene o un male rimane da una cosa da scoprire.

    Per questo argomento sono prossimo alla conclusione, forse adesso si intravede che l'argomento non è fine a sé stesso ma è connesso ai precedenti argomenti ed in generale, con gli impianti AV.
    Se ci sono delle cose che devo chiarire o se sono io a dover capire qualcosa di nuovo fatemelo sapere: nessuno è perfetto.

    Bruno

  2. #17
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    Feb 2006
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    Chiusura dell’argomento

    Dopo tante spiegazioni ed esempi passo alla fase di verifica pratica, che consiglio solo a chi dispone di strumentazione per le misurazioni elettriche.
    In alternativa ci si può anche fidare di quello che ho rilevato.


    Una prova per chi ha uno strumento di misura
    Con un tester è possibile rilevare la tensione parassita presente tra la massa di una presa di ingresso del nostro apparecchio e la terra elettrica presente nella presa di corrente.
    Un puntale del tester va connesso alla terra elettrica, l’altro deve toccare un terminale di massa tipo la parte esterna di una presa RCA o una vite metallica avvitata al telaio metallico dell’apparecchiatura

    Condizioni di misura
    Lasciamo l'apparecchio acceso ma senza nessun cavo di segnale connesso e non deve esserci la connessione a terra elettrica sull'alimentazione, tipico delle apparecchiature a doppio isolamento o di chi ha qualche prolunga elettrica senza la terra ... ormai fuori norma.
    Durante la misura l’apparecchio non va toccato in alcuna maniera: toccandolo con la mano si altera la misura.



    I dati rilevati
    I valori di tensione possono variare, di solito si tratta di tensione elettrica alternata (Volt AC), oppure più raramente di tensione elettrica continua (Volt DC).

    Valori assoluti
    la tensione elettrica parassita che andremo a misurare può andare da pochi Volt ad un centinaio di Volt: queste non sono tensioni pericolose perché sono valori ad alta impedenza (come dire che hanno una considerevole resistenza in serie che limita di molto la corrente elettrica, ben sotto alle correnti pericolose per il corpo umano).

    Valori variabili in condizioni operative differenti
    La tensione elettrica parassita può variare passando dalla condizione di apparecchio acceso a quella di riposo (Standby) e a quella di spegnimento completo.

    Le varie misure sono utili a rilevare l’aspetto quantitativo della tensione parassita presente su un’apparecchiatura in funzionamento e a riposo: solo alcuni apparecchi non presentano tensioni parassite in condizioni di spegnimento completo.

    Qualche fenomeno elettrico curioso
    La tensione parassita può variare in maniera evidente inserendo la spina di alimentazione nelle 2 possibili posizioni rispetto alla presa di alimentazione (normale o ruotata di 180 gradi).

    I valori misurati possono cambiare nel tempo, anche dopo pochi minuti, permane sempre la differenza tra le 2 posizioni possibili per la spina di alimentazione.


    Nota tecnica conclusiva: strumenti e metodi di misura
    Per effettuare la misura consiglio un tester digitale, perché dispone di una resistenza di misurazione abbastanza elevata (solitamente 10 MOhm tra i 2 puntali del tester); se qualcuno fosse in possesso di un tester con la misurazione True RMS avrebbe un responso quantitativo molto diverso, come pure chi potesse vedere la tensione parassita con un oscilloscopio dotato di sonda 10:1 o 100:1.
    Non ho citato il metodo del giravite cercafase perché ce ne sono di diversi tipi con indicazioni molto variabili in presenza di RadioFrequenza (RF): si corre il rischio di accendere la spia neon per effetto della ionizzazione dei gas contenuti nella spia stessa.

    Davanti a tante differenze quantitative, ci si può chiedere quale sia il metodo corretto per effettuare la misura corretta: dico che per semplicità ho suggerito questa misurazione unicamente per verificare che ci sia qualcosa di reale dietro le microscariche.
    Nei prossimi argomenti vedremo altri dettagli, per adesso ci basta accertare che sul telaio della nostra apparecchiatura esiste realmente una tensione parassita generata da una dispersione elettrica anomala (Cy).

    Ancora più importante risulta comprendere che tale dispersione è presente anche negli apparecchi con la connessione a terra, ma non si nota affatto perché la connessione a terra porta a zero Volt il telaio.


    Un interrogativo rimane:
    se tra due apparecchiature c'è una certa tensione elettrica alternata, tale da farci percepire delle microscosse, che effetto potrà avere sul segnale che transita dentro un cavo schermato di interconnessione tra quelle due apparecchiature?

    Bruno

    Cy
    A breve cercherò di far luce sulla natura e sulle conseguenze di questa mancanza di isolamento elettrico che genera le microscariche.
    Si tratterà di altri argomenti collegati alla terra elettrica.

  3. #18
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    Feb 2007
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    a me in questi giorni, in cui sto armeggiando con cavi e connessioni, sta capitando che toccando il pannello posteriore di un'elettronica o smontando dei connettori metallici rca mi becco delle brutte scossette! la ciabatta era spenta, ho notato anche che la punta di un connettore rca a contatto col pannello di un'elettronica ha avuto come un contatto elettrico..zz..

    Proprio adesso ho verificato che se con una mano tengo un piccolo componente (a cui era proprio staccato il cavo d'alimentazione) e con l'altra prendo il connettore metallico rca la scossa è assicurata!!!! (toccando il connettore rca)
    Ho provato a staccare dal muro la presa schuko della ciabatta (che fin'adesso era solo spenta ma ancora collegata) e ritoccando il componente e il connettore metallico rca la scossa non c'è stata.Ma adesso ho sinceramente molta paura, e ho mollato tutto.

    Cosa posso fare??
    Ultima modifica di tiomeo; 04-07-2009 alle 19:04

  4. #19
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    Ricorda che anche se un apparecchio elettronico è disconnesso dall'alimentazione, può sempre esistere un condensatore al suo interno.

    Il condensatore ha la proprietà di accumulare carica elettrica, che può scaricare quando lo si connetta in qualche modo verso terra...anche toccando l'apparecchio se l'isolamento non è perfetto. Non parliamo se si tocca poi direttamente il condensatore....

    A prescindere dalla qualità del collegamento di terra, sarebbe da verificare quanti apparecchi a doppio isolamento garantiscano l'assenza comunque di microscosse....
    TV Color: Pioneer LX508D; HT: Sintoampli HT: Denon AVR-2809; Sorgenti: DVD-R: Sony RDR-HXD970; BD/DVD/CD/SACD: Cambridge Audio BD751; mySky HD; Sat Humax HD5400S; DDT Telesystem TS7900HD; giradischi Thorens TD160 & Dynavector DV10x5 (MC); Diffusori: ESB 7/06 front; Kef RS 100 centrale; B&W CM 5 surround; Sunfire HRS12 Sub; cavetteria varia G&BL, Van den Hul, MIT; 2 x Squeezebox Touch; Audiolab MDAC; Zeppelin & Zeppelin Air; iPod Touch 4 64GB; iPad 2 32GB

  5. #20
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    Feb 2007
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    mmm...grazie del post...non saprei...

    oggi toccando i componenti e le parti di ieri non è accaduto nulla, ma altrove si! ho notato che toccando dei connettori su una determinata zona di un pannello posteriore sempre scossettina, ho riprovato per un po' di volte e c'era sempre, poi alla fine è svanita.

    Da come mi dicono pare che il responsabile sia sempre io, che carico di elettricita' col contatto vado a scaricare su una parte metallica...

    Ma se cosi' fosse dovrebbe capitar su qualsiasi cosa metallica, invece noto che mi capita quasi sempre con gli stessi componenti

    E' un qualcosa di odioso

  6. #21
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    3.420
    Se sei tu che scarichi elettricità statica, ciò può avvenire solo verso apparecchi con la carcassa metallica conessa a terra... Ciò comunque vuol dire che ti può capitare anche toccando un termosifone...
    TV Color: Pioneer LX508D; HT: Sintoampli HT: Denon AVR-2809; Sorgenti: DVD-R: Sony RDR-HXD970; BD/DVD/CD/SACD: Cambridge Audio BD751; mySky HD; Sat Humax HD5400S; DDT Telesystem TS7900HD; giradischi Thorens TD160 & Dynavector DV10x5 (MC); Diffusori: ESB 7/06 front; Kef RS 100 centrale; B&W CM 5 surround; Sunfire HRS12 Sub; cavetteria varia G&BL, Van den Hul, MIT; 2 x Squeezebox Touch; Audiolab MDAC; Zeppelin & Zeppelin Air; iPod Touch 4 64GB; iPad 2 32GB

  7. #22
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    ...infatti dicevo che (a parte a volte con la portiera dell'auto) mi capita solo su queste mie elettroniche...

  8. #23
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    Riguardo le scosse dell'automobile esiste un rimedio per non caricarsi eccessivamente di elettricità in corpo.

    Riguardo le apparecchiature che stavi utilizzando, il problema delle scosse si annida nella connessione a terra di alcuni apparecchi e forse nell'interruttore della ciabatta che forse è unipolare (ovvero l'interruttore stacca solo un filo della rete elettrica).
    Se non hai risolto possiamo parlarne.

    Bruno

  9. #24
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    riuppo questo 3d perche' mi è ricapitato che quando dei miei connettori rca metallici vengono a contatto con la carcassa dell'ampli, o con un qualcosa di metallico sul suo pannello posteriore vedo che si crea una microscintilla nel contatto, e sento un lieve zzzz..zzz..
    mi preoccupo perche' si verifica questo fenomeno? e poi vabbe' succede come al solito che toccando i connettori o la carcassa a volte prendo il solito bel pizzicorino, e pazienza..uhm.
    Ultima modifica di tiomeo; 17-12-2009 alle 21:25

  10. #25
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    Hai mai letto nei manuali di istruzioni che connessioni e disconnessioni di cavi dall'ampli vanno fatti con apparecchi spenti e disconnessi dall'alimentazione?
    TV Color: Pioneer LX508D; HT: Sintoampli HT: Denon AVR-2809; Sorgenti: DVD-R: Sony RDR-HXD970; BD/DVD/CD/SACD: Cambridge Audio BD751; mySky HD; Sat Humax HD5400S; DDT Telesystem TS7900HD; giradischi Thorens TD160 & Dynavector DV10x5 (MC); Diffusori: ESB 7/06 front; Kef RS 100 centrale; B&W CM 5 surround; Sunfire HRS12 Sub; cavetteria varia G&BL, Van den Hul, MIT; 2 x Squeezebox Touch; Audiolab MDAC; Zeppelin & Zeppelin Air; iPod Touch 4 64GB; iPad 2 32GB

  11. #26
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    si i due apparecchi erano naturalmente spenti, ma solo il lettore era staccato dall'alimentazione, in effetti staccando anche l'ampli, il zzz con il luccichio nel contatto..non c'è piu'...

    scusate l'ignoranza

    grazie per la risposta andy

  12. #27
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    Ma dai! Che ignoranza sarebbe un segreto di Pulcinella di cui non se ne parla da diversi decenni? Di cui pochissime riviste specializzate vogliono parlarne?

    Pensa che l'energia che produceva quel problemino che tu hai notato, non scompare attaccando le spine RCA tra i vari apparecchi: la corrente elettrica continua a scorrere nelle calze dei cavetti schermati.

    La cosa è normale ed accettata da diversi decenni, ma ... visto il contenuto armonico, sono segnali molto ben oltre i 150Hz, con correnti rilevanti per i cavi audio ... si può immaginare cosa succede cambiando la tipologia dei cavi o adottando altri accorgimenti audiofili (o meglio elettrotecnici).

    Non preoccuparti, ogni oggetto alimentato dalla rete elettrica è un generatore di energia indesiderata, che si presenta sulla massa e/o sulla carcassa dell'oggetto in questione.

  13. #28
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    grazie per la spiegazione
    Ultima modifica di tiomeo; 21-12-2009 alle 17:19


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