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Risultati da 16 a 30 di 45
Discussione: L'incombere di amazon sul paese dei cachi
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19-06-2013, 08:41 #16
Questo e' vero, ma e' anche vero che la giustizia non puo' (non dovrebbe) fare dei conti di convenienza, altrimenti ci sarebbe l'impunita' per i reati minori (facciamo finta che l'Italia sia un paese civile).
Mio fratello ha preso una multa in svizzera ed e' arrivata una bella raccomandata che dicava: caro signore, lei ha preso una multa, se non la paga entro tot giorni, facciamo una causa internazionale, la facciamo veramente. Siccome la fanno, ha pagato la multa.
Da noi sfrecciano gli svizzeri sereni, sfrecciano le targhe tedesche dei leasing germania, che non hanno segnalazione all'agenzia delle entrate, non hanno superbollo, pagano meno di assicurazione (altra lacuna dell'armonizzazione fiscale).
Tornando ad Amazon:
il magazzino da cui spediscono e' a Castel San Giovanni (Piacenza), ma siccome dicono che e' solo un piccolo (HAHAHAHA) stoccaggio temporaneo, la societa' madre che si occupa di tutto e' in lussemburgo, quindi fatture e tasse sono di competenza lussemburghese.
Lo stesso fa Google, lo stesso fa Apple, lo stesso fanno tutte le aziende che possono non pagare la quantita' di tasse esorbitanti che si pagano qui.
Ma credo che lo farebbe chiunque: vuoi pagare 500.000 euro di tasse in Italia o fare una societa' in svizzera che ti costa 10.000 euro l'anno, trasferire l'utile di la' e pagarne 300.000? Ti avanzano 200.000 euro l'anno. Che fai?
Immaginate con i volumi e i fatturati delle multinazionali e con le pressioni dei soci, che giustamente vogliono incassare piu' dividendi possibile.
Finche' in Italia manterranno questo clima di ''non sono in grado di controllare sul serio, quindi colpisco dove non possono scappare'', non abbiamo prospettive. Abbiamo delle soluzioni geniali tipo: superbollo->crollo delle immatricolazioni di auto di lusso e aumento dei leasing germania, tassa sul parcheggio (non so come si chiama) delle barche->moli deserti, Croazia, Grecia e Francia ringraziano. Alziamo l'IVA->idraulico, imbianchino, elettricista non devono nemmeno provare a fare la fattura, che nessuno vuole piu'.Impianto nelle mani degli alieni di BEN 10
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19-06-2013, 09:24 #17
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Le ss da azIT sono gratuite solo al di sopra dei 19€, o per 10€/anno si aderisce al programma Prime che consente di eliminarle del tutto (per spedizioni "normali" non prioritarie), ed in ogni caso molti shop hanno ss gratuite al di sopra di una certa soglia, esattamente come azIT...
Panasonic TX-P55VT60T ++ Panasonic DMP-BDT500 ++ Onkyo TX-SR606 ++ Indiana Line Arbour 4.02/4.06/C.3/S.8 ++ SkyQ
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19-06-2013, 09:25 #18
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19-06-2013, 09:59 #19
L'Italia, e per essa gli italiani (quelli che secondo D'Azeglio si sarebbero divuti fare 150 anni fa...) scelsero di far parte dell'Unione Europea con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ne sarebbero derivati ed ancor di più si scelse di adottare quella che avrebbe dovuto essere la moneta unica e qui termino la risposta 'poilitica' all'incipit.
Incipit che nomina Amazon, quasi fosse l'unica azienda di e-commerce, diffusa in Italia, ad acquistare all'estero i prodotti che rivende. Ebbene NO! Quasi tutte le aziende del settore, anche quelle con sede in Italia, ad esempio in Bolzano, si riforniscono, grazie al fatto che fanno parte dell'U E, dove è loro consentito di lucrare meglio.
Ho acquistato 2 prodotti (il Pop-Corn ed un VPJ) da 'piccole' aziende, la prima laziale la seconda toscana e mi son visto recapitare la merce direttamente dalla Francia.....
Anche le grosse aziende che vendono on-line, la cui iniziale è 'P', adottano tale metodologia, lo dimostra il fatto che assai spesso la garanzia fornita non è italiana bensì europea.
Mi risulta che l'azienda di Bolzano evidenzi questa particolarità, per alcuni prodotti, offrendoli gli stessi, a scelta con le diverse forme di garanzia e, naturalmenta, quel prodotto con garanzia italiana costa più dello stesso venduto con la sola garanzia europea.
Siete liberi da fare le vostre scelte, cosi come lo sono io.
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19-06-2013, 10:26 #20
Blasel, c'e' una differenza:
tu compri da un negozio italiano, che compra all'estero, ma paga le tasse qui.
Amazon.it ha sede in lussemburgo e le tasse le paga la', anche se ha il magazzino in Italia.
Esempio con numeri inventati
Oggetto XX
Il produttore lo vende al distributore tedesco e a quello italiano a 100 euro
il distributore tedesco lo vende a 120
Il distributore italiano a 130 (perche' paga piu' tasse)
Il negozio di Bolzano lo compra a 120 e lo vende a te a 200
Sulle 80 di guadagno paga le tasse qui, 40 euro.
Chi ci perde e' il distributore italiano
Oggetto XX Amazon
Amazon lo vende a te a 180 perche' paga le tasse in lussemburgo e sui 60 (180-120) paga 10 di tasse.
Ci perde il distributore italiano e ci perdono tutti gli store online italiani.
Sui film non so, perche' c'e' di mezzo il bollo siae, ma se anche li comprassero inItalia, il guadagno finisce lo stesso in Lussemburgo.Impianto nelle mani degli alieni di BEN 10
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19-06-2013, 10:44 #21
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E' un interessantissimo argomento che entrerà nei libri di storia futuri.... Internet ha cambiato il mondo in tanti modi, uno di questi è che mi posso basare in un paese con poche tasse e lavorare in tutto il resto del mondo. E' chairo che è una cosa che a lungo termine non può andare....
Si dovranno perciò trovare accordi internazionali per evitare queste forme di, diciamo...arbitraggio fiscale.
E' altrettanto ovvio che non ci sarà mai nessun accordo tra paesi che hanno una visione sostanzialmente diverse dell'imposizione fiscale.... quindi se accordo deve essere, e dovrà esserlo(!), bisognerà cercare di andare verso un mondo in cui i liberi scambi avvengano tra paesi in cui le tasse sono simili. Ma questo implica perdere un po' di sovranità nella politica fiscale.
Intanto al G8 si discute di avviare i negoziati per un epocale accordo di libero scambio tra UE e US, ma i nostri giornali ormai sono tabloid da quattro soldi, incapaci di andare oltre il gossip. La notizia l'ho letto sul FT
Ultima modifica di gius76; 19-06-2013 alle 10:48
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19-06-2013, 12:10 #22
Bolzano (non so nulla di fisco e fiscalità) fa parte di un'autonomia che gode di agevolazioni rispetto al resto d'Italia.
la ditta P., assai reclamizzata e con notevole clientela nostrana, ha sede in Francia e, come lei, e come Amazon ce ne sono altre.
M. è tedesca
colossi della distribuzione, tipo i due che hanno come iniziale E. hanno sede legale in Italia, ma sono europei, ma del resto, è stato già detto di altre grandi case pseudo-italiane da oltre 100 anni che scelgono di pagare all'estero piuttosto con in Italia le loro tasse.
Mi ripeto : abbiamo scelto l' U E, nel bene e nel male, adeguiamoci o espatriamo
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19-06-2013, 12:48 #23
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@tutti
Sembra che la questione (non certo per mio merito) sia entrata nell'agenda del G20, dove almeno in linea di principio (gli accordi G2 non sono mai operativi come si sa ma solo dichiarazioni di intenti) si è stabilito che il profitto va tassato nel luogo dove si produce, e questo vale soprattutto per la pubblicltà e quindi Google Facebook ecc
Non so se si sia parlato anche di e-commerce perché è dubbio se il profitto in questo caso si generi nel luogo ove risiede l'acquirente oppure nel luogo da dove parte la merce (qualsiasi altro luogo restando escluso per il principio di cui al punto precedente).
Non so se la faccio troppo facile, ma forse basterebbe una sovrattassa che andasse a colpire i pagamenti, facendo ovviamente obbligo ai gestori delle carte di distinguere.
In ogni caso prevedo tempi lunghi se non lunghissimi, sicuramente non è questione di mesi e forse nemmeno di pochi anni.
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19-06-2013, 13:17 #24
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Quando ci sono paesi dove paghi il 60% tra tasse e contributi, ed altri in cui paghi il 20-25%, è una battaglia persa in partenza, non c'è regola che tenga, c'è un incentivo immenso ad aggirare (legalmente) la norma, e le migliori intelligenze sono ben pagate per cercare di volta in volta gli stratagemmi legali per aggirare tali norme.
Il tentativo di imporre elevatissime tasse locali a colossi globali, è patetico come chi vuole fermare un'onda di marea oceanica, spalando l'acqua col forcone....
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19-06-2013, 13:36 #25
a me, tempo fa, spediva sempre con SDA, tranne per la spedizione ad un giorno che usava UPS,
da parecchi mesi invece, vedo SDA sempre meno, e sta prevalendo TNT ( che dalle notizie, ho sentito che la multinazionale non sta messa proprio bene ), sporadicamente vedo anche DHL! e molto spesso UPS ( anche scegliendo la spedizione semplice ).
SDA ci sta ancora, ma molto raramente.
Io comunque mi trovo bene con Amazon....tranne un pò per come imballano le cose ( ma immagino perché chi ci lavora sia sempre di corsa ).
ciaoA: Plasma Samsung PS51D550 | VPR Epson EH-TW5200 | AV Onkyo TX-NR709 | 2CH Pioneer A-30k | HTPC NSK 2480c BD Sony BDP-S790 CD Marantz CD6003 Console ? MP WDTV Live HD VCR Saba EV-610 | Diffusori: Indiana Line Tesi 560+760+260 SUB Sunfire SDS-12 | TLC Harmony One | Cavi G&BL/Monstercable | B:
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19-06-2013, 15:16 #26
Il problema di fondo è che il concetto stesso di tassa è legato ad un mondo che di fatto non esiste più... idealmente, le tasse sono (o quantomeno "dovrebbero essere") un costo che i cittadini di un determinato paese pagano e con quei soldi vengono mantenuti determinati servizi di cui quegli stessi cittadini potranno usufruire.
Se c'è una gabola per cui un cittadino del paese A può decidere di pagare le tasse nel paese B e usufruire comunque dei servizi del paese A, è evidente che il sistema si rompe.
Il problema è chiarissimo, la soluzione temo che sia davvero al di fuori della nostra portata...Proiettore: Sony VPL-HW40ES; TV: Panasonic TX-P55ST50E; Sintoampli MCH: Anthem MRX-300; Integrato stereo: Audio Analogue Fortissimo; Lettore BRD:PlayStation 4; Frontali: Focal Chorus 816W; Centrale: Focal Chorus CC800V; Surround: Focal Chrous 705V; Sub: Sunfire HRS12
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19-06-2013, 15:32 #27
Nei tardi anni 50' (55 anni fa) in Italia vigevano ancora i dazi.... quando ci recavamo in campagna (30 km) al nostro rientro in città ci dovevamo fermare alla stazione del dazio e pagare le tasse sui prodotti che avevamo acquistato in campagna (carne, formaggi, vino....)
Credo che l'autore del 3d vorrebbe, forse, tornare a quei tempi
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19-06-2013, 16:38 #28
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19-06-2013, 22:47 #29
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Il valore c'è perché sono 500 grammi (8 euro al Kg per dolci da forno della tradizione locale è il prezzo corrente, me ne hanno chiesti anche 20 al Kg).
Quanto alla tenerezza nel giorno in cui Dolce e Gabbana sono condannati per una evasione di 1.000.000.000 (un miliardo) di euro, pari a 500.000.000 (cinquecentomilioni) di ciambelle (più o meno 10 ciambelle per ogni italiano, lattanti e moribondi inclusi) non posso che ribadirla.
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20-06-2013, 08:44 #30
''Il reato riconosciuto dal giudice alla sentenza di condanna è relativo a circa 200 milioni di imponibile e non alla parte rimanente, di circa 800 milioni di euro della contestazione, per cui è arrivata l'assoluzione nel merito.''
Poi, sul corriere, continua dicendo cose diverse perche', si sa, ai giornalisti non insegnano ad approfondire gli argomenti.
Per le ciambelle: una brioche costa 1 euro, ed e' spesso molto leggera. La questione e': ciambellexnumero di acquirentixnumero di sagre=dolce e gabbana.
Ma non scrivo piu' in questo thread perche' tanto e' solo un lamento per niente, non credo che i nostri ministri leggano AVMagazine.Ultima modifica di Marco Marangoni; 20-06-2013 alle 08:47
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