L'impedenza di un diffusore ha un suo modulo e un suo argomento che variano in funzione della frequenza riprodotta. Quella scritta sulla targhetta delle casse è solo da intendersi come "media" o "nominale".
L'impedenza "sentita" dall'ampli è quindi continuamente variabile. Con impedenze basse l'ampli eroga più potenza (espressa in W) ma anche maggiore corrente (espressa in A). Il problema è che molti amplificatori, soprattutto in campo AV, non sono dimensionati per erogare correnti molto elevate, e pertanto gradisco diffusori con impedenze più elevate, meno ostici da gestire.
Non esiste una "compatibilità", ma solo una maggiore o minore capacità di erogare corrente.
Analogamente, e a maggior ragione, un diffusore non può essere compatibile con una impedenza, ma ha, come già detto, una sua impedenza caratteristica.
TV Color: Pioneer LX508D; HT: Sintoampli HT: Denon AVR-2809; Sorgenti: DVD-R: Sony RDR-HXD970; BD/DVD/CD/SACD: Cambridge Audio BD751; mySky HD; Sat Humax HD5400S; DDT Telesystem TS7900HD; giradischi Thorens TD160 & Dynavector DV10x5 (MC); Diffusori: ESB 7/06 front; Kef RS 100 centrale; B&W CM 5 surround; Sunfire HRS12 Sub; cavetteria varia G&BL, Van den Hul, MIT; 2 x Squeezebox Touch; Audiolab MDAC; Zeppelin & Zeppelin Air; iPod Touch 4 64GB; iPad 2 32GB