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    Data registrazione
    Nov 2007
    Messaggi
    29

    I guardiani del destino, mix di fantascienza e romanticismo




    Titolo originale: The Adjustment Bureau
    Nazione: USA
    Anno: 2011
    Genere: fantascienza, sentimentale
    Durata: 1h58m
    Regia: George Nolfi
    Sceneggiatura: George Nolfi
    Fotografia: John Toll
    Musiche: Thomas Newman
    Cast: Emily Blunt, Matt Damon, Anthony Mackie, Terence Stamp, John Slattery, Daniel Dae Kim, Shohreh Aghdashloo, Michael Kelly, Anthony Ruivivar, Liam Ferguson, David Alan Basche, Purva Bedi, Shane McRae


    Trama
    David Norris ha appena perso le elezioni per la carica di Senatore degli Stati Uniti, quando incontra la ballerina Elise Sellas, una donna della quale subito si innamora. Dopo essersi baciati, lei scappa via. David conosce soltanto il suo nome, ma il destino li fa rincontrare su un autobus. Quella che sembra l’inizio di una storia d’amore ben presto viene ostacolata da un gruppo di uomini misteriosi che faranno di tutto per tenere lontano i due.

    Recensione
    Nonostante abbia una confezione da film di fantascienza e cospirazione, “I guardiani del destino” è una romantica storia d’amore. George Nolfi, regista e sceneggiatore, si ispira ad un racconto di Philip K. Dick, raccogliendone soltanto la premessa di base. Nolfi crea una storia intrigante e piena di tensione che tiene lo spettatore interessato per gran parte del film fino al finale che rischia di rovinare l’intera pellicola.
    Una breve introduzione presenta il protagonista attraverso un montaggio in stile televisivo che illustra il suo tentativo fallito per il Senato. Per caso conosce Elise, un’affascinante ballerina. Tra i due scoppia un colpo di fulmine. I due, però, non si lasciano alcun contatto, ma il destino sembrerebbe essere dalla loro parte quando, sempre per caso, si rincontrano su un pullman. Questo situazione, però, attira le attenzioni di un misterioso gruppo determinato a tutti i costi a tenere lontano David dalla ragazza.
    La prima parte de “I guardiani del destino” è sorretta dal mistero che circonda la natura di questi esseri, da domande “Perché David e Elise non possono stare insieme?”, “Chi sono questi uomini?, “Chi o cosa vuole determinare il destino dei due protagonisti? ". Nolfi sceglie di non chiarire subito tali domande cosa che lascia crescere l’intrigo. Quando, poi, la storia assume contorni ben definiti è il concetto di libero arbitrio a catturare l’attenzione. Come ci si può considerare liberi se la propria se il proprio destino è già scritto in un libro? E’ vero che ognuno può scegliere le proprie azioni, ma se queste sono determinate da episodi che dipendono da fattori estranei, le azioni che ne scaturirebbero non potrebbero che essere, a loro volta, altrettanto determinate.
    Il cast de “I guardiani del destino” offre performance funzionali alla storia. Matt Damon è il giovane dalle buone potenzialità ed aspirazioni, dotato del giusto carisma per far presa sull’elettorato. Emily Blunt è affascinante e misteriosa. I due si rilevano fondamentali per il successo del film creando una chimica immediata ed intensa che convince lo spettatore del fatto che siano fatti l'uno per l’altra.
    Un discorso più attento meritano i personaggi misteriosi in cappotto e cappello. La loro caratterizzazione risulta, infatti, uno degli elementi più affascinanti de “I guardiani del destino”: persone in bilico tra la frustrazione e la devozione alla loro missione. E’ interessante notare che anche se appaiono come uomini potenti, in grado di determinare il destino dell’umanità, non sembrano comprendere appieno il quadro complessivo, risultando quasi come pedine in mano a qualcosa di indefinito.
    Il comparto tecnico mostra una fotografia livida, desaturata, vittima della scelta di ambientare gran parte del film sotto la pioggia. Coinvolgenti le musiche del grande maestro compositore Thomas Newman.
    “I guardiani del destino” è un buon film che, però, deve subire un finale frettoloso e troppo compiacente. Il solido cast, la buona direzione Nolfi e l’alone di mistero e l’intrigo un po’ alla Hitchcock ne fanno tuttavia un film piacevole.

    Voto: 71%
    Ultima modifica di Dave76; 12-10-2011 alle 09:25

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