|
|
Risultati da 1 a 15 di 15
Discussione: ECP 4100 e rumorosità
-
19-01-2002, 10:57 #1
Advanced Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Messaggi
- 6.153
ECP 4100 e rumorosità
Su AVSForum e anche nel NG ihhc si era parlato della rumorosità delle ventole dell'ECP4100 (dal suono weoooomeeeooo
), rumorosità che io non avevo riscontrato (almeno non così elevata) nel mio modello.
Ora visto che la fame vien mangiando, e che, in effetti, nei momenti di assoluto silenzio il rumore delle ventole del PJ si sente chiedo aiuto (Alberto, forse, il tuo) a voi membri nel caso qualcuno l'avesse risolto e con che metodo (Hush box o come alberto che ha fatto una vera e propria modifica hardware).
In particolare: Alberto non è che riesci a postare le foto del tuo "intervento" e dove reperire le ventole da te sostituite?
-
19-01-2002, 18:34 #2
Sisi, interesserebbe pure a me, anche su devo essere sincero, tra 4101 e il 4501, nel mio piccolo gli unici tritubo che ho avuto il piacere di "sentire", in questo caso, non ho riscontrato nessuna fastidiosa rumorosità. Il 4101 forse era un filo più rumoroso, ma forse c'ha ragione mia mamma, io sono un po' sordo....
Ciao
Peter
-
21-01-2002, 11:56 #3
Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Località
- Salerno
- Messaggi
- 44
La rumorosita' di un apparato dipende da almeno tre fattori: ventole, percorso dell'aria, schermatura dal rumore (ad opera dello chassis ad esempio). A questi vanno aggiunti fattori ambientali (un ambiente che riflette bene i suoni rendera' piu' evidente il rumore prodotto dalle ventole) e la sensibilita' individuale (per quanto mi riguarda elevatissima).
E' palese che il rumore sia generato dalle ventole. Il numero, il tipo (dimensioni, velocita' di rotazione, tecnologia, ...) e l'eta' delle ventole sono tutte variabili che intervengono sul rumore prodotto.
Probabilmente non tutti immaginano che il percorso del flusso d'aria prodotto dalle ventole e' almeno altrettanto importante.
Gli ECP sono raffreddati con 4 ventole NMB da 80mm su cuscinetti a sfera, 28.5 CFM e 0.08 di pressione statica massima, 12V 0.12A (modello 3110NL-04W-B20, o 3110KL-04W-B20). Tre ventole sono montate in configurazione intake (l'aria fresca viene aspirata dall'esterno e forzata a circolare nel case generando un flusso laminare che, per sua natura, si distribuisce molto uniformemente ed evita il formarsi di zone d'aria calda stagnante), la quarta spinge l'aria fuori (configurazione exhaust) e genera un flusso turbolento, che raffredda molto meglio nelle immediate vicinanze della ventola (per questo e' montata nelle vicinanze degli alimentatori, nella parte anteriore del proiettore). Il maggior numero di ventole intake genera una maggiore pressione all'interno del case, cosa, per la cronaca, molto buona per evitare l'ingresso di polvere, a patto di usare gli appositi filtri sulle ventole che introducono aria.
Le ventole montate sono date a 25dB, quindi molto poco rumorose. Peccato che l'eta' di queste ventole vari da 5 a 10 anni (quasi sempre parliamo di proiettori usati). Con l'eta', l'usura e l'accumulo di polvere le ventole producono piu' rumore.
Non e' finita. Il percorso dell'aria, dicevo, e' estremamente importante nella generazione del rumore. Nel caso specifico non abbiamo grossi problemi all'interno del case, perche' nel percorso non c'e' nulla che tende a vibrare. C'e' pero' un problema (grosso nel mio caso) sulle feritoie ricavate per stampaggio nei pannelli su cui sono montate le ventole. Queste tendono a vibrare e ad amplificare notevolmente il rumore delle ventole in configurazione intake, generando un lamento che in alcuni casi e' molto fastidioso. Il punto e' che un ostacolo posto molto vicino ad una ventola dal lato in cui questa prende aria, tende a generare molto piu' rumore proprio per il tipo di flusso d'aria che si genera. Lo stesso ostacolo, dall'altro lato, quasi non genera rumore.
Per verificarlo, propongo un semplice esperimento. Smontate uno dei pannelli laterali, appoggiatelo in modo da lasciare libere le feritoie e svitate i dadi che tengono ferma una delle ventole intake, senza pero' scollegare i fili di alimentazione. Facendo attenzione a non provocare corto-circuiti, accendete il proiettore e prendete in mano la ventola smontata allontanandola e avvicinandola dalla feritoia. Gia a 2cm circa dalla feritoia il rumore e' ridotto quasi a zero. Allontanando anche le altre 2 ventole intake di 2-3cm dalle feritoie, vi renderete conto di quanto sara' calato il rumore e se vi conviene apportare le modifiche che vado ad elencare.
Soluzione: eliminare le feritoie e sostituirle con delle griglie in fil di ferro di buona qualita', cioe' ben tonde e sufficientemente robuste da non vibrare. Non e' un caso che molti alimentatori per PC di ottima qualita' montino griglie del genere.
Per eliminare le feritoie dai pannelli esistono due soluzioni. La piu' semplice e' armarsi di Dremel (o simili) o di seghetto, e segare via le lamelle in modo da aprire un foro il piu' possibile circolare. Con una bella lima tonda si puo' poi rifinire il tutto.
La seconda possibilita', quella da me seguita, consiste nel riprodurre i pannelli laterali in alluminio di adeguato spessore (almeno 1mm), ovviamente con i fori in corrispondenza delle ventole a cui applicare le solite griglie in fil di ferro. Ho seguito questa soluzione perche' i pannelli grezzi me li ha realizzati un conoscente per quasi zero lire. Poi mi sono limitato a rifinirli con la lima e ad effettuare i buchi per le viti con il trapano.
Non ho ancora pensato di sostituire le ventole. Appena fatta la modifica erano molto poco rumorose. Pian piano il rumore sta' aumentando, per cui presto o tardi le cambiero'. Scordatevi di riuscire a trovare le stesse ventole montate in origine: sono pressocche' introvabili. Consiglio di sostituirle con ventole di buona qualita' dalle caratteristiche tecniche analoghe. Non e' necessario che abbiano le stesse identiche caratteristiche, perche' la rimozione delle feritoie comporta comunque un aumento del flusso d'aria.
Non consiglio l'uso di un HushBox con un ECP. Le modifiche di cui parlo sono molto piu' semplici ed efficaci da mettere in pratica. Con altri proiettori invece, l'unica soluzione praticabile e' l'hush box.
Spero di essere stato chiaro. Per eventuali dettagli e chiarimenti, chiedete pure.Ciao,
Alberto
-
21-01-2002, 17:55 #4
Advanced Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Messaggi
- 6.153
Alberto, qualche domanda te la voglio fare:
Come fai a sapere (o meglio da che ragionamenti viene) il fatto che il flusso d'aria prodotto dalle ventole in configurazione intake sia laminare?
L'aria è un fluido veramente molto comprimibile ed ottenere con questa un moto laminare (specialmente quando passa fra le feritoie epoi anche all'interno del PJ la cui geometira è molto complessa) è veramente difficilissimo, si potrebbe avere un moto laminare solo se la velocità dell'aria fosse davvero bassissima (al momento non ho voglia di fare i conti, ma dovremmo essere nell'ordine dei cm/s).
Inoltre non vedo perchè i progettisti cerchino di avere un moto laminare dell'aria, in quanto, come tu stesso scrivi, in regime turbolento la diffusività di calore è molto maggiore.
Inoltre come tu stesso hai sperimentalmente verificato si riesce a ridurre di molto il rumore agendo sulle feritoie (al limite rimuovendole) e questo non fa altro che rendere il moto meno turbolento.
Altra questione: hai scritto che il rumore (dopo aver sostituito i pannelli e le feritoie con fil di ferro) sta nuovamente salendo.
Non ho capito se si riferisce ad una questione soggettiva (ossia inizia anche a darti fastidio questo livello di rumore) oppure se parli in termini oggettivi.
In questo secondo caso qual'è il motivo? (si sono allentati i fili di ferro?)
-
21-01-2002, 19:03 #5
Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Località
- Salerno
- Messaggi
- 44
Originariamente inviato da Michele Spinolo
Come fai a sapere (o meglio da che ragionamenti viene) il fatto che il flusso d'aria prodotto dalle ventole in configurazione intake sia laminare?Mi sono limitato a documentarmi per capire meglio cosa stavo facendo. Su alcuni siti di costruttori c'e' un po' di trattati a carattere piu' tecnico che scientifico, con indicazioni per la progettazione di un sistema di raffreddamento adeguato alle esigenze. Ben vengano quindi i tuoi dubbi sulla concretezza di certe affermazioni, cosi' ho modo di capire meglio. Da quello che ho avuto modo di apprendere, non mi sembra di aver letto e, di conseguenza, riferito stupidaggini.
Al momento non ce l'ho sotto mano, ma qualche mese fa ho postato l'indirizzo di tale documentazione su ihhc.
Una cosa che e' spiegata molto bene e' che non esiste il metodo migliore in assoluto per montare le ventole. Ognuno sceglie in base alle proprie idee ed esigenze.
Inoltre non vedo perchè i progettisti cerchino di avere un moto laminare dell'aria, in quanto, come tu stesso scrivi, in regime turbolento la diffusività di calore è molto maggiore.
Il raffreddamento di un componente (elettronico in questo caso) avviene forzando l'aria che lo circonda (calda) ad allontanarsi da esso e ad essere sostituita da altra aria, fredda.
Prendiamo ad esempio proprio la sezione di alimentazione di cui parlavo nel precedente messaggio, secondo me di gran lunga quella che ha maggior bisogno di adeguato raffreddamento. Se ci dai un occhio e' pressappoco un "tunnel" con in mezzo la sezione di alimentazione, almeno nella mia macchina. Niente di piu' semplice che piazzare una bella ventola intake dal lato piu' freddo ed una ventola exhaust dal lato piu' caldo. Risultato: la ventola intake fornisce aria fresca che, attraversando il blocco di alimentazione, si riscalda e viene tirata fuori dalla ventola exhaust. L'aria fresca entra in moto laminare (lascio a te il piacere di dimostrare se effettivamente si tratta di moto laminare) diffondendosi nel migliore dei modi all'interno dell'alloggiamento degli alimentatori, diventando via via sempre piu' turbolenta e spingendo via la maggior quantita' possibile di aria stagnante. Decisamente non penso avrebbero ottenuto lo stesso risultato con due ventole exhaust: il moto turbolento non avrebbe permesso di tirar via la stessa quantita' di aria stagnante da un case cosi' angusto e pieno di componenti.
Le altre due ventole intake sono messe in corrispondenza delle due schede piu' esterne del bus eurocard. Tali schede non hanno esigenze di smaltimento di calore paragonabili a quelle degli alimentatori, inoltre sono montate in modo da rendere difficile un corretto flusso d'aria (bisognerebbe aumentare le dimensioni del case, suppongo). I progettisti si sono quindi limitati ad aggiungere altre due ventole intake in modo da "pressurizzare" il case e immettere piu' aria fredda.
Per quello che conta, avrei fatto la stessa scelta, anche in virtu' della maggior capacita' della ventola exhaust di estrarre aria calda, proprio nelle vicinanze del componente piu' caldo.
Inoltre come tu stesso hai sperimentalmente verificato si riesce a ridurre di molto il rumore agendo sulle feritoie (al limite rimuovendole) e questo non fa altro che rendere il moto meno turbolento.
Altra questione: hai scritto che il rumore (dopo aver sostituito i pannelli e le feritoie con fil di ferro) sta nuovamente salendo.
Non ho capito se si riferisce ad una questione soggettiva (ossia inizia anche a darti fastidio questo livello di rumore) oppure se parli in termini oggettivi.
In questo secondo caso qual'è il motivo? (si sono allentati i fili di ferro?)
Ciao,
Alberto
-
22-01-2002, 08:06 #6
Advanced Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Messaggi
- 6.153
Alberto,
la documentazione a cui ti riferisci purtroppo non l'ho letta, ma davvero un moto laminare di aria attraverso delle ventole è impossibile: un moto si dice laminare quando è approssimabile modellizzandolo a piccoli strati che scorrono uno sull'altro senza intersecarsi. In questo caso il rotazionale della velocità risulta quindi nullo, insomma non c'è vorticità cosa assolutamente impossibile per un fluido che viene spinto da una ventola che ruota e fa quindi ruotare il fluido.
Ad ogni modo non è questo l'importante: importante è se il moto del fluido prima di attraversare le gratine parapolvere è turbolento o no, in quanto è questo che determina il rumore ed è tanto più grande quanto il moto è turbolento.
Il fatto che l'aria si trovi o meno in regime turbolento è dato dal numero di Reynolds che per un fluido dato dipende dalla velocità e dal diametro del condotto in cui si muove.
Essendo il diametro del condotto approssimabile ad infinito (il fluido è ancora all'esterno della ventola) anche Reynolds sarà altissimo e quindi saremo in regime turbolento ed è questo che porta al problema delle ventole (come da te riscontrato sperimentalmente).
Niente di piu' semplice che piazzare una bella ventola intake dal lato piu' freddo ed una ventola exhaust dal lato piu' caldo.
Questo mi sembra proprio strano: far entrare aria fresca dal lato più freddo e farla arrivare (dopo che si è riscaldata) a quello più caldo lo trovo proprio strano.
In genere si cerca di avere una distribuzione di temperatura il più uniforme possibile quindi facendo l'esatto contrario di quello sopra...altra cosa se il lato più freddo è mooolto più freddo di quello caldo, nel qual caso avrebbe senso la configurazione sopra (ad ogni modo senza dati sulle temperature è impossibile parlarne in termini quantitativi).
Mi interesserebbe proprio leggere quella documentazione, se ritrovi il link lo posti?
quote: Inoltre come tu stesso hai sperimentalmente verificato si riesce a ridurre di molto il rumore agendo sulle feritoie (al limite rimuovendole) e questo non fa altro che rendere il moto meno turbolento.
--------------------------------------------------------------------------------
Certamente, ma cosa c'entra ?
Se a queste due situazioni metti in mezzo degli ostacoli (feritoie) pensa un po' tu...
-
22-01-2002, 13:01 #7
Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Località
- Salerno
- Messaggi
- 44
Originariamente inviato da Michele Spinolo
un moto laminare di aria attraverso delle ventole è impossibile: un moto si dice laminare quando è approssimabile modellizzandolo a piccoli strati che scorrono uno sull'altro senza intersecarsi.
In questo caso il rotazionale della velocità risulta quindi nullo, insomma non c'è vorticità cosa assolutamente impossibile per un fluido che viene spinto da una ventola che ruota e fa quindi ruotare il fluido.
Ad ogni modo non è questo l'importante: importante è se il moto del fluido prima di attraversare le gratine parapolvere è turbolento o no, in quanto è questo che determina il rumore ed è tanto più grande quanto il moto è turbolento.
Il fatto che l'aria si trovi o meno in regime turbolento è dato dal numero di Reynolds che per un fluido dato dipende dalla velocità e dal diametro del condotto in cui si muove.
Essendo il diametro del condotto approssimabile ad infinito (il fluido è ancora all'esterno della ventola) anche Reynolds sarà altissimo e quindi saremo in regime turbolento ed è questo che porta al problema delle ventole (come da te riscontrato sperimentalmente).
Abbiamo un flusso sicuramente turbolento che viene introdotto nelle ventole che aspirano aria dell'esterno. Di questo flusso, viene sicuramente variato il moto dalle pale delle ventole. Sicuramente viene "canalizzato", non so che altra parola usare, cioe' spinto in una direzione grossolanamente parallela all'asse delle ventole (una sorta di cono). Dove in tutto questo puo' intervenire un "flusso laminare" o anche una vaga approssimazione di esso? Puo' essere che sia stata usata una terminologia in maniera approssimativa o quasi del tutto errata ?
Mi sovviene poi un pensiero. Ho sempre notato come il rumore del proiettore con i pannelli e le feritoie originali fosse estremamente simile a quello generato senza feritoie, ma molto amplificato. E se ci trovassimo in un caso di risonanza ? Voglio dire, le ventole originali in aria libera emettono comunque un "lamento" sicuramente di origine meccanica e non legato a flussi d'aria, ma probabilmente generato dai cuscinetti. Potrebbe essere che le feritoie del pannello metallico hanno una frequenza di risonanza molto prossima alla frequenza del "lamento" delle ventole. Questo spiegherebbe perche' il problema e' notevole sul mio proiettore, ma estremamente ridotto su altri.
Questo mi sembra proprio strano: far entrare aria fresca dal lato più freddo e farla arrivare (dopo che si è riscaldata) a quello più caldo lo trovo proprio strano.Ciao,
Alberto
-
22-01-2002, 15:21 #8
Advanced Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Messaggi
- 6.153
Alberto trova un po' di tempo perchè questa discussione si sta fecendo proprio interessante!
Sono d'accordo con la tua obiezione, ma ricordo chiaramente che su quel documento si parlava di flusso laminare che permette velocita' del flusso d'aria uniformemente distribuite all'inteno del case, in modo da eliminare ristagni d'aria.
Abbiamo un flusso sicuramente turbolento che viene introdotto nelle ventole che aspirano aria dell'esterno. Di questo flusso, viene sicuramente variato il moto dalle pale delle ventole. Sicuramente viene "canalizzato", non so che altra parola usare, cioe' spinto in una direzione grossolanamente parallela all'asse delle ventole (una sorta di cono). Dove in tutto questo puo' intervenire un "flusso laminare" o anche una vaga approssimazione di esso? Puo' essere che sia stata usata una terminologia in maniera approssimativa o quasi del tutto errata ?
Allora il flusso viene come dici tu canalizzato dalle pale e pressapoco dovrebbe comportarsi in questo modo: dovrebbe muoversi in regime turbolento dentro il condotto creato dalla ventola che chiaramente ha una sua profondità e poi subire una brusca diminuzione di velocità non appena entra nel case (la sezione del condotto aumenta) con generazione di transitori (onde) turbolente.
Ora ripeto senza dati alla mano è dura dare giudizi oggettivi: a seconda della portata d'aria introdotta nel case, se la velocità si abbassasse di molto tanto che l'unico motivo per cui l'aria continuerebbe a muoversi sarebbe quello del delta di pressione fra la ventola intake ed exhaust potrebbe generarsi un moto laminare nella zona diciamo intermedia fra la ventola intake ed exhaust.
Qui potremmo avere un moto approx laminare a cui si riferiva il testo.
Poi l'aria muovendosi verso la ventola exhaust acquisterebbe velocità fino a ritornare ad un regime turbolento ad una qualche distanza dalla exhaust (la condizione di moto varia con continuità).
Ora supponendo che il moto sia come sopra descritto abbiamo, per il rumore, la situazione peggiore possibile: moto turbolento fra le feritoie che genera sicuramente un sacco di rumore in più di quello laminare.
Da qui tutti i benefici da te riscontrati sostituendole griglie ecc..
Mi sovviene poi un pensiero. Ho sempre notato come il rumore del proiettore con i pannelli e le feritoie originali fosse estremamente simile a quello generato senza feritoie, ma molto amplificato. E se ci trovassimo in un caso di risonanza ? Voglio dire, le ventole originali in aria libera emettono comunque un "lamento" sicuramente di origine meccanica e non legato a flussi d'aria, ma probabilmente generato dai cuscinetti. Potrebbe essere che le feritoie del pannello metallico hanno una frequenza di risonanza molto prossima alla frequenza del "lamento" delle ventole. Questo spiegherebbe perche' il problema e' notevole sul mio proiettore, ma estremamente ridotto su altri.
Se fosse questoil problema si potrebbe facilmente risolvere incollando al pannello un numero sufficiente di tondelli di piombo belli pesanti in modo da aumentarne l'inerzia, o meglio fissarli a qualcosa di fermo tipo il muro.
Se diamo per buono che l'aria che entra in una ventola e' in regime turbolento, e siccome sappiamo che in un flusso d'aria turbolento la dissipazione e' molto migliore (mi pare possa essere due volte migliore), piazzare una ventola che aspira aria dal case vicino ai componenti caldi non mi sembra strano. Inoltre se piazzi prima il componente che scalda di piu' (l'alimentatore), ottieni un poco utile flusso d'aria calda per i componenti successivi.
-
22-01-2002, 17:24 #9
Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Località
- Salerno
- Messaggi
- 44
Originariamente inviato da Michele Spinolo
Alberto trova un po' di tempo perchè questa discussione si sta fecendo proprio interessante!
In effetti un flusso d'aria laminare evita completamente ristagni d'aria, mentre un flusso turbolento, in geometrie complesse, può portare a zone in cui l'aria è pressochè ferma.
Allora il flusso viene come dici tu canalizzato dalle pale e pressapoco dovrebbe comportarsi in questo modo: dovrebbe muoversi in regime turbolento dentro il condotto creato dalla ventola che chiaramente ha una sua profondità e poi subire una brusca diminuzione di velocità non appena entra nel case (la sezione del condotto aumenta) con generazione di transitori (onde) turbolente.
a) il rumore non e' generato da un generico "flusso turbolento", ma da un flusso con ben determinate caratteristiche;
b) il flusso sul lato exhaust non e' turbolento.
Dimentico un punto c ?
Ora ripeto senza dati alla mano è dura dare giudizi oggettivi: a seconda della portata d'aria introdotta nel case, se la velocità si abbassasse di molto tanto che l'unico motivo per cui l'aria continuerebbe a muoversi sarebbe quello del delta di pressione fra la ventola intake ed exhaust potrebbe generarsi un moto laminare nella zona diciamo intermedia fra la ventola intake ed exhaust.
Questo si può verificare sia analiticamente studiando i modi propri di vibrazione dei pannelli, ma è matematicamente molto complicato.
Se fosse questoil problema si potrebbe facilmente risolvere incollando al pannello un numero sufficiente di tondelli di piombo belli pesanti in modo da aumentarne l'inerzia, o meglio fissarli a qualcosa di fermo tipo il muro.
Non penso siano i pannelli nel loro insieme a "vibrare per simpatia", ma i segmenti di pannello che costituiscono le feritoie. Sono in effetti molto sottili.
Sono convinto che la risonanza contribuisce molto ad aumentare il rumore di queste macchine.
Anche questo discorso è duro da fare senza dati alla mano: dipende tutto dalle temperature in gioco nelle varie parti, in alcuni casi la situazione migliore è quella da te descritta in altri quella si cui parlavo io.
Immagino sia necessario misurare la pressione statica nel case per scegliere delle ventole in grado di generare un adeguato flusso d'aria. Poi la potenza dissipata dai circuiti fornisce un indicazione sul flusso d'aria necessario. Eventuali componenti "a rischio" vengono posizionati in maniera adeguata. Infine si verifica che il sistema sotto stress non superi mai una certa temperatura in determinati punti. Nel nostro caso il problema principale sono gli alimentatori, gli unici montati in modo da essere attraversati abbastanza bene da un flusso d'aria.Ciao,
Alberto
-
22-01-2002, 19:06 #10
Advanced Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Messaggi
- 6.153
Alberto,
a mio parere siamo arrivati ad un punto dove senza l'ausilio di dati sperimentali non caviamo un ragno dal buco, comunque:
A questo punto c'e' una cosa importante da notare. Da mie varie osservazioni pratiche (non solo sul proiettore ma anche su PC), ostacoli (griglie o feritoie, ad esempio) posti nelle immediate vicinanze del lato exhaust di una ventola producono molto molto meno rumore di ostacoli posti sul lato intake. Se il rumore e' prodotto da un flusso turbolento, perche' non viene generato piu' o meno allo stesso modo su entrambi i lati ? La differenza di pressione sonora invece e' notevole e questo mi fa pensare che:
Ad ogni modo b) è sicuramente errata, a) plausibilissima.
Penso ci sarebbero molti punti c): troppe variabili!
Beh, proprio in questo caso lascerei perdere formule e teoria. Probabilmente se scambiassimo i miei pannelli con i tuoi, o le mie ventole con le tue, il rumore si ridurrebbe parecchio. Suppongo che le variabili in gioco su componenti dalle tolleranze cosi' larghe siano tali da impedire di verificare o di predire l'insorgere di risonanze.
Ad ogni modo una cosa carina si potrebbe fare: se riesco a recuperare Fluent (un CFD, cioè un programma di calcolo agli elementi finiti di termo-fluidodinamica) si potrebbe fare l'esatta simulazione di quanto accade dentro l'ECP....
-
23-01-2002, 09:47 #11
Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Località
- Salerno
- Messaggi
- 44
Originariamente inviato da Michele Spinolo
Alberto,
a mio parere siamo arrivati ad un punto dove senza l'ausilio di dati sperimentali non caviamo un ragno dal buco
Ad ogni modo una cosa carina si potrebbe fare: se riesco a recuperare Fluent (un CFD, cioè un programma di calcolo agli elementi finiti di termo-fluidodinamica) si potrebbe fare l'esatta simulazione di quanto accade dentro l'ECP....Ciao,
Alberto
-
23-01-2002, 19:26 #12
Advanced Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Messaggi
- 6.153
Alberto,
ho fatto qualche conto, e in un condotto di 10CM di diametro si ha regime instabile (ne laminare ne turbolento) per una velocità dell'aria di 4,5CM/s e turbolento per poco meno di 5CM/s quindi abbiamo turbolenza nelle ventole, mentre dentro il case....geometria davvero troppo complessa!
Aaaargh! Sei un pazzo!
-
23-01-2002, 21:59 #13
Io sul mio 4500 ho ottenuto dei buoni risultati con poco.
Se ci fate caso i pannelli laterali si agganciano con un incastrino alla parte superiore, poi si avvicinano alla base fino ad avvitarli sotto al vpr.
Ebbene,nel mio caso ciò che produceva maggior rumore erano le vibrazioni dei pannelli dovute al fatto che nella parte inferiore c'erano le viti, e va bene, ma nella parte superiore i due (o tre?) incastri avevano un po' di gioco e la lamiera toccava. Avvolgendoli con qualche giro di nastro isolante ho eliminato tutte le vibrazioni del pannello.
Ho poi sostituito le ventole con delle 8x8cm 12volts per alimentatore di PC, che ho in abbondanza, saldandoci la basetta con il condensatore delle vecchie ventole, e ho eliminato, per quel che mi riguarda, il fastidio delle ventole.
Subito sopra il mio proiettore c'è un controsoffitto microforato con lana di roccia, che quindi assorbe il rumore, ma vi assicuro che già quel poco ha dato ottimi risultati.
Ciao
Peter
-
24-01-2002, 07:13 #14
Advanced Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Messaggi
- 6.153
Quindi sembra, che come dicevi tu Alberto sono i pannelli che vibrano.
Appena ho un po' di tempo faccio qualche esperimento...
-
25-01-2002, 09:43 #15
Member
- Data registrazione
- Jan 2002
- Località
- Salerno
- Messaggi
- 44
Originariamente inviato da Michele Spinolo
Quindi sembra, che come dicevi tu Alberto sono i pannelli che vibrano.
Appena ho un po' di tempo faccio qualche esperimento...
Questo avvalora l'ipotesi che ogni ECP produca una quantita' diversa di rumore e per diversi motivi:
- ventole rumorose (sporche, cuscinetti rovinati)
- pannelli che vibrano
- rumore del flusso d'aria attraverso le feritoie
- risonanza dei pannelli e/o delle feritoie sulla base del rumore emesso dalle ventole
- chissa' cos'altro.
Soluzione: armarsi di un po' di buona volonta' e cercare la soluzione migliore al proprio caso tra quelle proposte.Ciao,
Alberto