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Risultati da 1 a 7 di 7
Discussione: lettori universali: ma come suonano i SACD ?
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29-11-2005, 07:03 #1
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lettori universali: ma come suonano i SACD ?
salve a tutti,
leggendo i vari 3d sui lettori universali si ottiene una quantità enorme di informazioni sulle loro prestazioni video ma non ho letto alcun post sulle differenze di lettura dei SACD.
forse il formato SACD suona bene su ogni apparecchio? non credo, ma mi piacerebbe poterne sapere qualcosa in più.
grazie.Ultima modifica di francesco1967; 29-11-2005 alle 07:04 Motivo: mancava il punto interrogativo!
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29-11-2005, 11:29 #2
Quando uscirono i SACD i vari redattori scrissero sui giornali che finalmente si era riuscito a trasformare il suono freddo dei cd digitali ripristinando quel calore e quella naturalezza tipica del classico vinile (gli LP 33 giri per intenderci). Ma quei redattori facevano prove d'ascolto con lettori SACD (Sony per lo piu') di alto livello, per fare un esempio allora costavano intorno ai 3 milioni delle vecchie lire. Poi uscirono i vari lettori SACD economici multistandard perlopiu' lettori DVD con la possibilità quindi di creare un suono 5.1 tipico del SACD. Da quello che ho potuto verficare è che, se trascuriamo la comoda possibilità di avere a disposizione un supporto per riprodurre eventuali SACD che ci capitino per le mani, per il resto e dal mio punto di vista i SACD suonano bene solo ed esclusivamente su lettori di referenza dedicati solo ed esclusivamente ai SACD. Si affermava persino che tale formato sarebbe diventato il formato standard di supporti audio cosa non avvenuta per il semplice fatto che si sarebbe dovuto convertire tutto il "sistema" e la produzione delle varie case discografiche hanno ritenuto questa un' operazione commerciale non vincente, non a breve termine: inoltre (e cosa non trascurabile) gli audiofili VERI amano ascoltare la musica su 2 canali, il destro e il sinistro cosi' come si presenta un palco dove si esibisce un'orchestra e questo ha motivato gli stessi audiofili i quali hanno fatto un passo indietro sull'ipotesi di scegliere i supporti SACD come punto di riferimento.
Concludo dicendo che se vuoi ascoltare la musica con un risultato di medio alto livello devi solo affidare tale compito ad un lettore CD di qualità ma non basta; devi anche scegliere case discografiche che utilizzano un sistema di masterizzazione di alta qualità come la Deutsche Grammophon per la musica classica e la Cheski records per il Jazz e il Pop.
Ma ce ne sono tante come la italiana Fonè o la scozzese LINN records.
Con un ottimo lettore CD e uno di questi supporti audio anche il piu' blasonato lettore SACD non riesce a tenergli il passoUltima modifica di Sectral; 29-11-2005 alle 11:50
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29-11-2005, 14:58 #3
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perlpesso :\
Originariamente scritto da Sectral
mah... non sono proprio d'accordo.
innanzitutto bisogna conoscere lo standard SACD, che prevede obbligatoriamente una traccia DSD stereo, e poi eventualmente una multicanale. La quale, tra l'altro, si esprime non sempre in 6 canali discreti, ma solitamente in 3, 4 (sub compreso).
affermi che per ascoltare con fedeltà musica basta dotarsi di un buon impianto (lettore CD milionario + ampli + casse) e un cd ottimamente registrato.
tutto vero, ma dimentichi che il cd nasce come supporto mediocre, la bontà di una riproduzione sta tutta nel lettore che con vari artifizi riesce a cacciar fuori "qualcosa".
in 22 anni di CD si è raggiunta una tecnologia tale per cui un cd può essere riprodotto in maniera dignitosa.
... ma il SACD nasce già superiore. dal sacd non bisogna estrapolare informazioni con algoritmi e upsampling vari, esso contiene milioni di informazioni che sono scritte chiaramente sul supporto.
quello che voglio dire è:
se il SACD nasce già superiore... se dovessi immaginare per il SACD un percorso analogo a quello del CD in questi 22 anni, cosa avremmo oggi? con quale Alta -Fedeltà ci ritroveremmo? ...
AndreaUltima modifica di ilmaligno; 29-11-2005 alle 15:04
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29-11-2005, 18:25 #4
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la tecnologia CD è una tecnologia matura tanto che anche lettori dedicati da 400,00 come il mio NAD hanno prestazioni audiofile estremamente interessanti. la mia curiosità nasce dal fatto che leggendo le varie recensioni non si è mai posto l'accento sulla lettura dei SACD, come se con questo formato le prestazioni non siano molto differenti fra macchine da 400,00 o da 800,00. è il formato così prestazionale o la mancanza di titoli che non permette un giudizio in questo senso?
Ultima modifica di francesco1967; 29-11-2005 alle 18:39
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29-11-2005, 18:38 #5
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Originariamente scritto da Sectral
io personalmente non "ascolto" le case discografiche ma gli artisti: il mio problema è al momento capire come ascoltare al meglio le riedizioni in SACD degli album dei GENESIS e anche capire se brother in arms dei DIRE STRAITS su SACD può regalare ancora più emozioni.
ma sono edizioni sicuramente non di linn o fonè che producono lavori tecnicamente ineccepibili ma per me poco interessanti a livello musicale.
un saluto a tutti
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30-11-2005, 01:05 #6
Proprio pochi giorni fa io e un mio amico, anche lui appassionato, abbiamo fatto la prova con varie versioni di Brothers in Arms.
Lui aveva l'edizione originale, io alcuni brani inseriti in un paio di compilation uscite negli anni più il SACD; la prova l'abbiamo fatta sul mio impianto, tutto sommato discreto.
Be', dopo un po' di ascolti, la conclusione unanime è stata: CD originale mediocre, piatto e spento, i vari CD usciti dopo leggermente meglio, ma solo sfumature; la versione CD del SACD era una spanna superiore, molto buona, la versione SACD (ascoltata anche con downmix stereo, per non farsi distogliere dall'aumento della spazialità) era una storia a se', non era possibile alcun paragone con le altre versioni.
Bisogna tenere presente che il master è comunque quello originale, ma le differenze ci sono e si sentono.
Una parola su quanto detto sulle edizioni discografiche.
Concordo pure o con quanto detto da Francesco1967, molte volte sento o leggo su riviste e su questo forum frasi del tipo "se vuoi ottenere il meglio devi ascoltare le incisioni fatte dalla XYK Records, però solo quelle che hanno l'etichette color blu scuro, sono le migliori.
Probabilmente è vero, però a me piace ascoltare la musica dei miei artisti, non un'incisione perfetta ma di illustri sconosciuti, magari sicuramente bravi, ma sempre sconosciuti; se voglio ascoltarmi Mark Knopfler, tanto per dire, devo comprare i CD editi dalla sua casa discografica.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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30-11-2005, 08:11 #7
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Concordo in toto con nordata, posseggo Brothers in Arms nelle due versioni e devo dire di pendere inequivocabilmente verso il sacd.
Anche sullo stesso disco per esempio di Diana Krall: the girl in other room, preferisco il multi canale al sacd stero, e preferisco quest'ultimo alla traccia cd stereo.
Ciao.