Social Buttons AV Magazine su Facebook AV Magazine su Twitter AV Magazine RSS AV Magazine Newsletter YouTube
Supertest Sony Bravia 8 II: il nuovo QD-OLED raccoglie l’eredità di A95L
Supertest Sony Bravia 8 II: il nuovo QD-OLED raccoglie l’eredità di A95L
Bravia 8 II è la terza generazione di QD-OLED Sony, dotata dei più recenti pannelli QD-OLED e della tecnologia Acoustic Surface Audio+ con aspettative di qualità molto alte, visto il successo riscosso dal predecessore. Sarà davvero tra i migliori TV del segmento top di gamma se non addirittura il migliore in assoluto?
Supertest: Kii SEVEN - tre vie attivo con DSP
Supertest: Kii SEVEN - tre vie attivo con DSP
Test di un magnifico diffusore, un test di quelli che odio ferocemente, ossia una prova ove è impossibile smontare qualcosa per illustrarvene il funzionamento. Un test quasi alla cieca. Meno male che il giudice ultimo è l’orecchio…
Mini-proiettore TopTro X7: 160 euro ben spesi?
Mini-proiettore TopTro X7: 160 euro ben spesi?
Celebriamo il ritorno su AV Magazine del "Magister" Andrea Manuti con una piccola sfida, il test di un videoproiettore molto particolare: un piccolo prodotto da da 26.000 lumen e ben 30.000:1 di rapporto di contrasto (dichiarati, ovviamente) dal costo di circa 150 Euro, tasse incluse: mettetevi comodi perché le sorprese non mancheranno!
Tutti gli articoli Tutte le news

Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 16 a 20 di 20
  1. #16
    Data registrazione
    Dec 2007
    Messaggi
    92

    salve io ho un paio di monitor audio br2 che possono ospitare il collegamento bi-wiring, ma le ho collegate solamente con un cavo come consigliato da tnt , cioe' collegando l'unico cavo con i morsetti per gli alti . pero' ho notato sul manuale delle casse che consigliano invece di far arrivare il cavo sui morsetti per i bassi. sapete darmi un consiglio su quale tra i due modi sia il migliore?o se vi siano differenze?

  2. #17
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
    Messaggi
    41.397
    Probabilmente il consiglio di andare direttamente al connettore della via bassa è perchè è quella che assorbe maggiore corrente rispetto al connettore della via degli alti, per cui si fa passare una corrente minore nel ponticello tra i due connettori.

    Poichè solitamente questi connettori sono costituiti da una barretta metallica la cui sezione è paragonabile a quella di un buon cavo direi che la cosa è del tutto inifluente, considerato anche che il ponticello è anche molto corto.

    Puoi benissimo spostare il collegamento se la cosa ti fa sentire più tranquillo, non costa nulla.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #18
    Data registrazione
    Sep 2007
    Messaggi
    223
    ma in definitiva

    il bi ampli è la stessa cassa collegata a due apli diversi
    il bi wiring dallo stesso ampli partono due cavi collegati ai medesimi morsetti che entrano nella stessa cassa.

    se non è così butto la mia laurea nel cesso...

  4. #19
    Data registrazione
    Jan 2007
    Messaggi
    860
    No, bi-amp vuol dire utilizzare due canali di un unico amplificatore (generalmente front e s-back) per pilotare due diffusori invece che quattro, da un canale uscirà il segnale che andrà ai due frontali per gestire solo i suoni alti mentre dall'alto solamente i suoni bassi.

  5. #20
    Data registrazione
    Feb 2004
    Località
    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
    Messaggi
    41.397

    Veramente il fatto di pilotare canali frontali o surround non c'entra nulla con la tecnica e la filosofia che sta alla base della bi-amplificazione o multi-amplificazione, tanto è vero che tale tecnica è nota da tantissimo tempo ed impiegata in impianti stereo oppure anche nelle sonorizzazioni live.

    Nella multi-amplificazione (di cui la bi-amplficazione è solo una semplificazione) si parte dal concetto di far amplificare a ciascun ampli una sola specifica gamma di frequenze per pilotare direttamente l'altoparlante preposto alla riproduzione di quella specifica gamma.

    In questo modo si evitano al massimo fenomeni di intermdulazione e altri effetti indesiderati, ad esempio, l'ampli che tratta la frequenze più alte non deve lavorare anche con quelle basse, con benefici per l'alimentatore e la resa.

    Ovviamente deve essere impiegato un crossover elettronico posto a monte degli amplificatori per inviare a ciascuno di essi la banda di frequenze specifica, gli ampli poi pilotano direttamente gli altoparlanti delle varie vie dei diffusori.

    In un normale impianto Hi-Fi o HT si potrebbe arrivare alla tri-amplificazione, se i morsetti dei diffusori sono differenziati per le tre vie.

    Normalmente la divisione viene fatta tra bassi e medi+alti, quindi basta una bi-amplficazione.

    Un altro vataggio di tale metodo è quello dato dal fatto che per la via medio-alta può essere sufficiente un ampli di potenza inferiore a quello richiesto per la via bassa (se uno vuole risparmiare qualcosa).

    Nel caso del bi-wiring invece la filosofia di base è quella di evitare che la maggior corrente richiesta per pilotare la via bassa possa influire sul segnale della via medio-alta.

    Si utilizzano pertanto due cavi separati anche se partono dallo stesso morsetto di uscita dell'ampli e si va alle due vie separatamente.

    Il primo metodo è sicuramente più efficace, ma anche molto più costoso.

    Nelle sonorizzazioni live si utilizza molto la multiamplficazione in modo da pilotare al meglio le varie vie (tweeter a tromba, ecc.)

    Spero che questa risposta dissipi i dubbi.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).


Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Permessi di scrittura

  • Tu NON puoi inviare nuove discussioni
  • Tu NON puoi inviare risposte
  • Tu NON puoi inviare allegati
  • Tu NON puoi modificare i tuoi messaggi
  •