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Discussione: La "voce" del sub...

  1. #1
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    Dec 2005
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    557

    La "voce" del sub...


    Per la scelta dei diffusori, è prassi consigliare un sistema omogeneo per timbro e caratteristiche e che deve "sposarsi" bene con l'ampli... ma il sub, sottostà a questa "regola" o la sue scelta può basarsi "solo" sulle caratteristiche tecniche e qualità "assolute"?
    Della serie... un "signor sub" (come i Velodine per esempio), si integrerà sempre bene con gli altri diffusuri, o la sua "voce" potrebbe non "intonarsi" con il resto dell'impianto?

  2. #2
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    Feb 2003
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    9.729
    Citazione Originariamente scritto da GiGa
    Della serie... un "signor sub" (come i Velodine per esempio), si integrerà sempre bene con gli altri diffusuri, o la sua "voce" potrebbe non "intonarsi" con il resto dell'impianto?
    La prima che hai detto...

    Il problema non sta nella tonalità... bensì nel trovare la giusta configurazione del sistema diffusori + sub: disposizione nell'ambiente, livelli di emissione, taglio del crossover, ecc. ecc. (vedi thread su equalizzazione e varie..)

  3. #3
    Data registrazione
    Dec 2005
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    Roma (ex Udine)
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    557
    Sono molto ignorante in materia...
    Quindi non esistono sub "caldi" o più "freddi"... a basse frequenze non vale più la "regoletta" dei diffusori omogenei... pura potenza (intesa anche come restituzione delle frequenze), tecnica ed equalizzazione...

  4. #4
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    Feb 2006
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    506
    Ciao,
    per i sub il discorso cambia.
    Ci sono sub con un suono caldo e preciso, sub con un suono teso e nervoso.
    Ci sono sub che sono meglio per un ascolto musicale e sub che vanno meglio per la riproduzione dei film.
    Ad esmpio i sub Yamaha hanno un suono fatto per impressionare l' ascoltare inesperto che sentendo così tanta potenza si convince a comprarlo. Il problema è che la potenza è nulla senza il controllo.
    Meglio sub meno invasivi ma più precisi.
    Io preferisco sub con un suono preciso e controllato.
    Ultima modifica di Pinmax86; 01-04-2006 alle 10:07

  5. #5
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    Jul 2002
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    Mah, io termini come "caldo" o "freddo" non li utilizzarei per un sub.

    Sono termini che descrivono lo spostamento verso alcune o altre frequenze, da parte di un dispositivo che riproduce a gamma intera.

    Un sub, che a malapena deve coprire 80-100hz, che spostamento deve avere?

    Piuttosto, si dovrebbe parlare di sub preciso e profondo, in contrapposizione a sub sbordante e limitato.

    Ciao. Aurelio
    Sorgente: Marantz 8400 su Holo3d e Radeon 9500pro - Ampli: la bestia di Hamamatsu (yamaha Z9) - Diffusori: front B&W nautilus 805, center B&W nautilus 805, side surrounds B&W 601s3, rear surrounds B&W 600s3, sub Velodyne DD-15 - Display: Electrohome Marquee 8500

  6. #6
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    Dec 2004
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    17.241
    Citazione Originariamente scritto da Pinmax86
    Ci sono sub con un suono caldo e preciso, sub con un suono teso e nervoso.
    Mi viene davvero difficile comprendere il significato di queste parole.
    Sono tornato bambino.

  7. #7
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    Feb 2006
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    506
    Ho sbagliato!
    Volevo dire un suono morbido e preciso

    Ecco la recensione di un sub:
    Tuttavia, le caratteristiche dell'Arbour Sub sono tali da riuscire ad interpretare la riproduzione del basso anche in modo morbido ed avvolgente, e risulta quindi ben lungi dal suonare in modo secco e asciutto. Gli amanti del suono teso e nervoso sono avvisati: qui, pur nel rispetto delle necessarie accuratezza, trasparenza ed articolazione della riproduzione, domina un tono umoroso pervaso da tinte pastello che, per quanto adeguatamente contrastate, tendono ad interpretare il messaggio musicale in modo suadente ed assolutamente non "nevrotico".

  8. #8
    Data registrazione
    Jul 2002
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    Citazione Originariamente scritto da Pinmax86
    Ecco la recensione di un sub:
    Tuttavia, le caratteristiche dell'Arbour Sub sono tali da riuscire ad interpretare la riproduzione del basso anche in modo morbido ed avvolgente, e risulta quindi ben lungi dal suonare in modo secco e asciutto. Gli amanti del suono teso e nervoso sono avvisati: qui, pur nel rispetto delle necessarie accuratezza, trasparenza ed articolazione della riproduzione, domina un tono umoroso pervaso da tinte pastello che, per quanto adeguatamente contrastate, tendono ad interpretare il messaggio musicale in modo suadente ed assolutamente non "nevrotico".
    Le ipotesi che mi vengono in mente sono:
    1 - recensione fatta dal produttore;
    2 - recensione fatta dal distributore;
    3 - recensione fatta dal venditore;
    4 - recensione fatta da uno che deve cambiare al più presto spacciatore.

    L'accenno alle tinte pastello, adeguatamente contrastate, mi fà propendere per la quarta ipotesi

    Ciao. Aurelio

    PS: ovviamente scherzo; altrettanto ovviamente, non vuole essere una presa in giro di Pinmax86.
    Sorgente: Marantz 8400 su Holo3d e Radeon 9500pro - Ampli: la bestia di Hamamatsu (yamaha Z9) - Diffusori: front B&W nautilus 805, center B&W nautilus 805, side surrounds B&W 601s3, rear surrounds B&W 600s3, sub Velodyne DD-15 - Display: Electrohome Marquee 8500

  9. #9
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    Jun 2004
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    12.721
    Io piuttosto, parlerei di sub dal basso preciso, rigoroso e soprattutto, caratteristica fondamentale, IMHO, per non rompersi i co..oni dopo le prime sboronate ..Articolato caratteristica questa ottenibile solo con meccanismi e circuitazioni di servocontrollo su woofer di grandi dimensioni
    E credetemi ... Non e' vero che un sub troppo rigoroso e che restituisca musicalmente un basso bene articolato non e' adatto al'HT.
    In certi casi, anche se equalizzati, certi sub con troppo SPL non sono in grado di restituire un fraseggio, appunto articolato, di un basso legando e impastando un po' redendo poco "legibile" la frase ...

    W il servocontrollo

  10. #10
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    In parole molto terra terra, un sub in cui l'altoparlante, quando è terminato il segnale elettrico inviatogli dall'ampli, smette di continuare ad andare su e giù ancora per conto suo, che nel contempo, però, inizi a muoversi appena arriva un segnale, non un po' dopo; oltre a questo, che riproduca tutte le frequenze di sua competenza minimizzando eventuali picchi o buchi nella risposta.

    Tutto questo ha una definizione, se ben ricordo si chiama "fedeltà", non caldo, freddo, morbido, colorato, accattivante, nervoso, schizofrenico, ecc, ecc.

    Io ho sempre pensato che se un sub, o qualsiasi altro diffusore, merita uno degli aggettivi di cui sopra, vuol, dire che il suo suono è caratterizzato da qualcosa, quindi non riproduce il suono in modo "neutro", che forse è l'unico attributo che deve avere un diffusore (o una elettronica).

    Per me non esiste un sub che va meglio per HT o meglio per Hi-Fi, ma sub che suonano bene ed altri che suonano...un po' meno bene.

    Lo so, sono eretico .

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #11
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    Citazione Originariamente scritto da Highlander
    Non e' vero che un sub troppo rigoroso e che restituisca musicalmente un basso bene articolato non e' adatto al'HT.
    Appoggio fermamente.

    Se il sub fa bene il suo lavoro, senza essere invadente, l'intero messaggio sonoro guadagna in precisione e pulizia.

    E magari, ti accorgi che i limiti qualitativi del 5.1 sono parecchio più in là di quello che credevi

    Ciao. Aurelio
    Sorgente: Marantz 8400 su Holo3d e Radeon 9500pro - Ampli: la bestia di Hamamatsu (yamaha Z9) - Diffusori: front B&W nautilus 805, center B&W nautilus 805, side surrounds B&W 601s3, rear surrounds B&W 600s3, sub Velodyne DD-15 - Display: Electrohome Marquee 8500

  12. #12
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    Jan 2004
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    RE,Italy
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    la timbrica non conta?

  13. #13
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    Citazione Originariamente scritto da lanzo
    la timbrica non conta?
    Bhe... su quelle frequenze direi che quello che caratterizza molto un sub e' il tipo di emissione e caricamento... e' quello che "colora" il suono del puro woofer in aria libera ...

  14. #14
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    Citazione Originariamente scritto da nordata
    In parole molto terra terra, un sub in cui l'altoparlante, quando è terminato il segnale elettrico inviatogli dall'ampli, smette di continuare ad andare su e giù ancora per conto suo, che nel contempo, però, inizi a muoversi appena arriva un segnale, non un po' dopo; oltre a questo, che riproduca tutte le frequenze di sua competenza minimizzando eventuali picchi o buchi nella risposta.

    Tutto questo ha una definizione, se ben ricordo si chiama "fedeltà", non caldo, freddo, morbido, colorato, accattivante, nervoso, schizofrenico, ecc, ecc.

    Io ho sempre pensato che se un sub, o qualsiasi altro diffusore, merita uno degli aggettivi di cui sopra, vuol, dire che il suo suono è caratterizzato da qualcosa, quindi non riproduce il suono in modo "neutro", che forse è l'unico attributo che deve avere un diffusore (o una elettronica).

    Per me non esiste un sub che va meglio per HT o meglio per Hi-Fi, ma sub che suonano bene ed altri che suonano...un po' meno bene.

    Lo so, sono eretico .

    Ciao
    Ti quoto in pieno
    Purtroppo per dei limiti fisici per avere la "fedelta'" abbastanza precisa su quelle frequenze si necessita di altoparlanti che a loro volta necessitano di un servocontrollo per esprimere meglio il concetto di fedelta' e ridurre certe emissioni, distorsioni e difetti

  15. #15
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    Dec 2004
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    17.241

    Citazione Originariamente scritto da Pinmax86
    Ho sbagliato!
    Volevo dire un suono morbido e preciso
    Ma io mi riferivo al suono teso e nervoso.
    Sono tornato bambino.


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