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Discussione: Costruzione cavo subwoofer
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15-12-2004, 10:10 #1
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Costruzione cavo subwoofer
Ciao a tutti.
Ho acquistato il primo impianto HT composto da ampli H/K AVR 230 e il kit casse dell'AudioPro Cinemaroom (5 satelliti C1 e relativo subwoofer).
Nel kit c'era il cavo per il collegamento in RCA per il subwoofer. Collegato con l'uscita ampli relativa, funziona tutto.
Ho bisogno però, per esigenze di posizionamento, di allungare il cavo di collegamento del subwoofer, e quello in dotazione non è sufficientemente lungo. Quindi ho deciso di costruirmelo.
E qui nasce il dubbio: che cavo bisogna utilizzare ? Un monopolo schermato ? Oppure il classico cavo microfonico a due poli + schermatura così come per i cavi di segnale tradizionale ?
Inoltre la schermatura è da collegare al polo freddo su ambedue i connettori, oppure collegarlo solo lato sorgente (quindi l'ampli) come nei cavi di segnale sbilanciati ?
Grazie dell'aiuto.
Gaetano
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15-12-2004, 10:57 #2
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Il sub dovrebbe essere collegato al classico LFE con un altrettanto tradizionale cavo di segnale RCA-RCA.
Anche io sto per costruirmi un cavo per il sub ed anche io ho il problema della distanza (circa 8 metri).
Ho trovato un sito dove c'e' un progettino che mi sembra molto interessante...l'unico problema è capire se ci sono limitazioni di utilizzo dovute alla lunghezza del cavo...
Provo ad inserire il link sperando di non violare le regole del forum...
http://www.hi-figuide.com/laboratori...ect/index.html
Fammi sapere se ti può interessare.
Ciao
Mario
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15-12-2004, 11:17 #3
Re: Costruzione cavo subwoofer
gparlav ha scritto:
E qui nasce il dubbio: che cavo bisogna utilizzare ? Un monopolo schermato ? Oppure il classico cavo microfonico a due poli + schermatura così come per i cavi di segnale tradizionale ?
Inoltre la schermatura è da collegare al polo freddo su ambedue i connettori, oppure collegarlo solo lato sorgente (quindi l'ampli) come nei cavi di segnale sbilanciati ?
Sicuramente un normale cavo schermato con un conduttore centrale e due plug RCA alle estremità funzionerà perfettamente (e sarà esattamente uguale a quello che ti hanno fornito)
Se vuoi puoi utilizzare un cavo scermato a due conduttori interni che utilizzerai uno per il segnale e uno per il ritorno dello stesso, collegando la calza schermata solo da un lato, in questo caso dal lato ampli.
Si ottiene una maggiore immunità ai disturbi e minor rischio di anelli di massa, costa solo un pelino di più.
In ogni caso l'importante è scegliere del cavo di buona qualità, ovvero con schermatura fitta, e non troppo piccolo.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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15-12-2004, 13:04 #4
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Costruzione cavo subwoofer
nordata ha scritto:
...
Se vuoi puoi utilizzare un cavo scermato a due conduttori interni che utilizzerai uno per il segnale e uno per il ritorno dello stesso, collegando la calza schermata solo da un lato, in questo caso dal lato ampli.
Si ottiene una maggiore immunità ai disturbi e minor rischio di anelli di massa, costa solo un pelino di più.
...
Che ritorno ci può essere da un subwoofer ? Non capisco l'utilità del secondo polo, se esso non porta segnale dall'ampli al sub.
Inoltre il tema dell'immunità ai disturbi, in questo contesto, ha la stessa importanza rispetto ai collegamenti fatti tra una qualsiasi sorgente e l'ampli ? Nel senso che, data la minore "qualità" (con tutti gli incisi del caso) dei segnali LFE in un contesto HT, ha la stessa importanza curare la qualità del collegamento su distanze di circa 7 - 8 metri con un apposito cavo ?
In ogni caso, grazie delle indicazioni.
Gaetano
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15-12-2004, 13:46 #5
Re: Costruzione cavo subwoofer
gparlav ha scritto:
Ciao nordata.
Che ritorno ci può essere da un subwoofer ? Non capisco l'utilità del secondo polo, se esso non porta segnale dall'ampli al sub.
Inoltre il tema dell'immunità ai disturbi, in questo contesto, ha la stessa importanza rispetto ai collegamenti fatti tra una qualsiasi sorgente e l'ampli ? Nel senso che, data la minore "qualità" (con tutti gli incisi del caso) dei segnali LFE in un contesto HT, ha la stessa importanza curare la qualità del collegamento su distanze di circa 7 - 8 metri con un apposito cavo ?
In ogni caso, grazie delle indicazioni.
Gaetano
I 2 cavi interni portano il "+" e il "-" del segnale
il terzo e cioè la calza esterna (collegata a massa e con il polo negativo solo dalla parte dell'ampli) serve come schermatura x i disturbi.
Questo discorso vale anche per le altre sorgenti collegate all'ampli(in questo caso pero' la calza andrebbe collegata verso la sorgente e cioè da dove parte il segnale)CRT: ECP4100-HTPC: Case OnCinema AVF1-SW: Win XP pro,SP2,TheaterTek,PowerStrip -Pre-decoder/Ampli: Yamaha DSP AZ1- Equalizzatori: Behringer DSP8024/DSP1124-Ampli stereo: Rotel RB970bx - Sub attivo:powered by Andrea Aghemo
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15-12-2004, 17:02 #6
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Re: Re: Costruzione cavo subwoofer
Mac ha scritto:
Il collegamento indicato da nordata è un semibilanciato :
I 2 cavi interni portano il "+" e il "-" del segnale
il terzo e cioè la calza esterna (collegata a massa e con il polo negativo solo dalla parte dell'ampli) serve come schermatura x i disturbi.
Questo discorso vale anche per le altre sorgenti collegate all'ampli(in questo caso pero' la calza andrebbe collegata verso la sorgente e cioè da dove parte il segnale)
Riassumendo (spero bene !), è meglio sempre utilizzare un cavo con due poli + calza schermante e collegare ai connettori la calza in modalità sbilanciata per avere il massimo rendimento, così come nei migliori cavi di segnale. Se volessi risparmiare un po' di soldi (ma questo è irrisorio dati i pochi euro in ballo) e soprattutto diametro del cavo (e dato che lo devo inserire in canalina questa diventa una variabile importante), posso utilizzare un cavetto con polo singolo isolato con calza schermata (come la configurazione di un cavo d'antenna o satellitare). Il polo singolo lavora come positivo, mentre la calza diventa il polo negativo. E questa deve essere necessariamente collegata ad ambedue i connettori RCA.
Ho riassunto bene ?
Grazie ancora della pazienza.
Saluti
Gaetano
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15-12-2004, 18:41 #7
Hai riassunto bene, in pratica useresti un normale cavo schermato, con due normali plug, per un normale collegamento BF, come si fa normalmente.
Il ripetitivo dell'aggettivo solo per significare che è quello che si è fatto da decine e decine di anni, ed il tutto ha sempre funzionato molto bene.
Come ho detto più volte in altri post sarebbe meglio non perdere il sonno per questioni marginali, tralascando a volte aspetti molto più importanti.
Se la cosa ti può tranquillizzare: con cavi di decine di metri e con buona schermatura e segnali a livello di linea non ho mai avuto problemi di disturbi (mi è anche capitato di usare un cavo tipo doppino telefonico, quindi senza schermatura, per fare una tratta di circa 2 Km. senza avere particolari disturbi, ovviamente in questo caso il segnale era bilanciato).
Il termine "ritorno", che ho usato automaticamente, sarebbe quello esatto, in quanto in un conduttore la corrente scorre.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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17-12-2004, 09:15 #8
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Io ho usato del semprice cavo coassiale quello per la TV e suono benissimo.
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17-12-2004, 09:48 #9
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Semplicità costruttiva
goan76 ha scritto:
Io ho usato del semprice cavo coassiale quello per la TV e suono benissimo.
Infatti quando in un mio precedente post ho fatto riferimento alla "qualità" del segnale mandato al sub, mi riferivo al potenziale guadagno di qualità che un cavo di segnale "ordinario" (inteso come quelli da utilizzare tra DVD e ampli per il segnale analogico) potesse portare rispetto a un cavo come quelli dell'antenna o più piccoli.
Cavi piccoli, infatti, li ho già visti e avrebbero il vantaggio di poter essere inseriti in canalina che, nel mio caso, ospiterebbe anche due coppie 2x2,5 per i surround. E dato che, per gestire il WAF, devo utilizzare una canalina di max 15mmx17mm, il problema diventa evidente.
Concludo quindi con l'ultima domanda: quanto si perde, per segnali LFE, utilizzando un cavetto piccolo a corpo solido + schermatura (tipo quelli dell'antenna, ma più piccolo) rispetto a cavi a due poli + schermatura "ordinari" ? Naturalmente se mi sto facendo troppe pippe mentali, fatemelo notare ! Non mi offendo
Ciao
Gaetano'
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17-12-2004, 15:37 #10
La cosa fondamentale è che il segnale trasportato non venga influenzato da disturbi esterni, che si tradurrebbero in ronzii e smili.
Ruolo primario alla prevenzione di ciò è svolto dalla calza schermante, più fitta è, meglio è; fondamentale è anche il tipo di collegamento, per linee lunghe dovrebbe essere bilanciato, ma non può essere il tuo caso.
Molti cavi per BF rispondono a questo requisito, altri no, stesso discorso per i cavi d'antenna (intendendo quelli solitamente bianchi per le discese di antenna o sat), quelli per uso sat sono generalmente migliori, ma non sempre.
Ottimi sono i cavi per segnale HF della serie RG, ne esistono di varie dimensioni, ma tutti con schermatura molto fitta, siccome ti verrà chiesto per quale impedenza, puoi rispondere tranquillamente 50 Ohm, così accontenti tutti, scegli il più grosso compatibilmente con le tue canaline.
Nella mia saletta (qualche foto nella sezione AV) per i collegamenti al sub ho usato questo tipo di cavo (3 cavi per oltre 10 m.) oltre ad averli utilizzati, ovviamente anche per il video.
Credo sia superfluo ricordare che non si deve mai fare correre parallelamente cavi di segnale e cavi di alimentazione (ad esempio nella stessa canalina); questo per questioni sì di potenziali disturbi ma, soprattutto, di sicurezza.
Ciao
p.s.: e, per finire, (lo hai detto tu, non io), concordo su quanto hai detto nell'ultima riga del tuo ultimo post.
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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18-12-2004, 00:06 #11
trovate parecchio materiale quì
http://www.tnt-audio.com/clinica/cavidiy.html
e quì
http://www.audiocostruzioni.com
Ciao
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20-12-2004, 15:33 #12
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nordata ha scritto:
Nella mia saletta (qualche foto nella sezione AV) per i collegamenti al sub ho usato questo tipo di cavo (3 cavi per oltre 10 m.) oltre ad averli utilizzati, ovviamente anche per il video.
nordata ha scritto:
Credo sia superfluo ricordare che non si deve mai fare correre parallelamente cavi di segnale e cavi di alimentazione (ad esempio nella stessa canalina); questo per questioni sì di potenziali disturbi ma, soprattutto, di sicurezza.
nordata ha scritto:
p.s.: e, per finire, (lo hai detto tu, non io), concordo su quanto hai detto nell'ultima riga del tuo ultimo post.
Ciao e grazie.
Gaetano