Godzilla
Reboot anche per il leggendario Kaijū diretto per la prima volta da Ishiro Honda nel 1954. Distribuzione del disco curata da Warner Home Video
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Joe Brody (Bryan Cranston) è un ingegnere nucleare americano presso la centrale giapponese di Janjira il quale, sul finire degli anni '90, assiste inerme al collasso dell'intero sito e alla morte della moglie, investita assieme ad altri tecnici da una nube radioattiva.
Incapace di accettare l'insabbiamento da parte delle autorità, a distanza di quindici anni Joe non ha smesso di cercare la reale causa scatenante la catastrofe, arrestato durante l'ennesimo sconfinamento della zona contaminata per proseguire le indagini. Per tirarlo fuori dai guai giunge dagli Stati Uniti il figlio Ford (Aaron Taylor-Johnson), artificiere dell'esercito, assieme al quale assisterà alla nascita di un'imponente essere preistorico volante che si ciba di radiazioni la cui specie metterà in pericolo l'intero pianeta.
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Anche se lontano dai fasti della computer grafica contemporanea Roland Emmerich nel 1998 realizzò un interessante remake ispirato alla leggendaria creatura giunta per la prima volta su grande schermo nel 1954. Il regista tedesco si era però preso notevole licenza trasformando Godzilla in un gigantesco lucertolone alla Jurassik Park che ben poco aveva a che fare con l'originale mostro preistorico di Ishirô Honda, figlio della paura dell'atomica e delle bombe, quelle vere, che avevano decretato la fine del secondo conflitto mondiale solo 9 anni prima.
In questo reboot dietro le cineprese (digitali) c'è quel Gareth Edwards che sorprese nel 2010 con “Monsters”, notevole horror fantascientifico dal ridicolo budget di 800.000 dollari passato spavaldamente a dirigere un film da ben 160 milioni di dollari. Un Godzilla decisamente più vicino alla creatura di Honda, sceneggiatura di ottimo livello, entusiasmanti effetti CGI e una regia più a suo agio con le mostruose creature che con il comparto umano che tenta invano di annientarle.
Ai cinefili più attenti non saranno sfuggiti richiami più o meno evidenti al cinema di genere da cui proviene Edwards, quello dello “Squalo” di Spielberg (Godzilla che affiora dall'acqua) o di “Salvate il soldato Ryan” (il tenente Ford che punta la pistola contro il M.U.T.O.), della saga di Alien (il sito col deposito delle uova) o quello più raffinato di Kubrick (la musica di György Sándor Ligeti liberamente al servizio del capolavoro “2001 odissea nello spazio”).
Nel cast attori di rilievo anche se un po' troppo monoespressivi come Ken Watanabe (“Last Samurai”, “Inception”) o David Strathairn (“Good Night, And Good Luck”) ma ci sono anche piccoli ruoli svolti intensamente con visibili emozioni restituite dai volti di Sally Hawkins (“Blue Jasmine”), Elizabeth Olsen (“Oldboy”) e dalla sempre affascinante attrice parigina Juliette Binoche (“Cosmopolis”).
Il buon successo ai botteghini ha evidentemente convinto i produttori ad affidare a Edwards il sequel di “Gojira” e addirittura un progetto dedicato a Star Wars.
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Qualità video
Nativa digitale 2D (Arriraw 2.8K, fonte IMDB, ndr) l'opera sorprende da subito per la resa che raggiunge anche livelli reference nella visione bidimensionale mettendo a dura prova qualsiasi pannello e videoproiettore per le impressionanti ambientazioni notturne e i differenti livelli di luce.
Palette cromatica intensa e un eccellente livello neri contribuiscono alla resa d'insieme, garantendo il senso di profondità di campo mentre l'encoding, AVC/MPEG-4, aspect ratio 2.40:1 (BD-50, 1920x1080p/23.97), favorisce l'acquisizione degli elementi grafici anche in background.
La rielaborazione 3D aumenta l'impatto d'insieme, anche se non sono presenti particolari passaggi con elementi pop-out, per una interessante visione anche se la stereoscopia nei momenti più bui è messa ripetutamente a dura prova. Sensazione di neri meno profondi per il BD-50 3D, esclusivo per catene digitali compatibili.
Analisi del bitrate disco 3D (sx) e 2D (dx)
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Qualità audio
Anche per un film di questa caratura la solita traccia AC-3 5.1 canali (448 kbps), ascolto di un certo livello sentendo da subito la necessità di maggiore ampiezza dinamica e sostegno da parte dei due canali posteriori oltre che profondità del subwoofer.
La DTS-HD Master Audio 7.1 canali inglese (core @ 1509 kbps) offre per contro un ascolto reference di primissimo piano, intensa, vibrante, dando ancora più corpo alle coinvolgenti immagini in particolare nella seconda parte dell'opera.
Identica l'offerta per il disco 3D.
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Extra (HD)
Tutti presenti nel disco 2D: tre video per un totale di circa 14' con immagini di repertorio sul tentativo di distruzione di Godzilla, la storia dei M.U.T.O. e le probabilità future di una nuova comparsa di mostri in superficie.
Poco meno di 20' in compagnia del regista e dei creatori dell'opera, 8' di analisi delle catastrofi naturali che hanno ispirato il film, 5' di analisi dell'impressionante sequenza di lancio HALO (High Altitude Low Opening). 7' sulla creazione dei M.U.T.O.
Sottotitoli in italiano. Inclusa copia digitale (scadenza 18/9/2016).
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La pagella secondo CineMan
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Authoring | ![]() |
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Video 3D | ![]() |
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Video 2D | ![]() |
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Audio V.O. | ![]() |
10 |
Extra | ![]() |
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Commenti (11)
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Personalmente preferisco la versione del 1998, che acquistai in dvd nel lontano 1999, appena uscito. Dipende dai gusti, personalmente lo considero un capolavoro.
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Si, ma non era fedele alla tradizione
E' come chi dice che il Batman di Nolan sia un capolavoro e quelli vecchi una cacca. In realtà sbagliano, perché il vero Batman è quello di Burton. I 3 film di Nolan sono meravigliosi, ma non è il VERO Batman -
Infatti possiedo tutti e quattro i film di Burton, sempre acquisiti nel 1999.
P.S. Dipende da cosa si intende per tradizione. Il vero Godzilla, a mio parere, è quello del 1998, più femminile. -
Bellissimo film con bellissima grafica.....eccezziunale verammmmmmmmmmmmmmenteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
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Originariamente inviato da: g_andrini;4261425Infatti possiedo tutti e quattro i film di Burton, sempre acquisiti nel 1999.
P.S. Dipende da cosa si intende per tradizione. Il vero Godzilla, a mio parere, è quello del 1998, più femminile.
A me risulta che Burton abbia firmato la regia dei primi due mentre batman forever e batman e robin (i restanti altri 2) sono di Joel Schumacher...... -
Secondo me questo nuovo Godzilla è nettamente meglio di quello del 98. Vedere Godzilla che prende a codate i mostri volanti è impagabile
.
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Tutti e quattro i film sono stati curati da Burton.
L'ultimo Godzilla è da botteghino, ma non è un buon film, in sé. -
Non è che da un film su Godzilla ci si può aspettare un capolavoro
.
Comunque il film del 98 era particolarmente scadente. Oltre a presentare un Godzilla cattivo (che non esiste) era anche piuttosto moscio nell'evoluzione della sceneggiatura. Questo è confermato dai giudizi insufficienti di critica e pubblico (vedi metacritic e imdb). -
Originariamente inviato da: g_andrini;4263511L'ultimo Godzilla è da botteghino, ma non è un buon film, in sé.
Quello di emmerich invece era un film d'essai...... -
più che altro il Godzilla di Emmerich si allontana troppo dall'originale Godzilla della Toho .. non a caso nel film del 50imo anniversario (Gojira - Final Wars"
la versione del 1998 è presentata a parte come Zilla o American Zilla... di sicuro questa nuova versione è molto più fedele