Test processore AV NuForce AVP-18
Il pre-decoder digitale multicanale del produttore americano, dotato di autocalibrazione, uscite analogiche 7.1 ed equalizzatore parametrico a 11 bande, promette un rapporto qualità prezzo elevatissimo ed un livello costruttivo adeguato a prodotti di rango ben superiore
LAB: risposta, THD, crosstalk
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Il grafico di risposta in frequenza, con tensione d'uscita massima, segnale in ingresso a 0dBFS e controllo volume posizionato a "73", è relativo a tutti i canali in funzione, LFE compreso. Quest'ultimo ha correttamente una tensione d'uscita più elevata che vale quasi 6,7dB in più rispetto a tutti gli altri canali. Il grafico è stato ottenuto eliminando qualsiasi equalizzazione, con tutti i livelli in "flat" e frequenza crossover per il canale LFE al valore più elevato: 250Hz. L'estensione in frequenza, con segnali PCM 24/96, è molto elevata e cede appena 2dB alla soglia dei 45kHz. Alla soglia dei 20kHz tutti canali sono entro i 0,3dB, con i canali frontali entro 0,1dB.
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Ottimo anche il grafico della distorsione armonica in funzione della frequenza, sempre al valore di tensione massimo d'uscita che, lo ricordiamo, vale in media 4,4 volt. I valori in percentuale sono sempre molto contenuti e sfiorano lo 0,1% soltanto oltre i 25kHz, per poi crollare di nuovo a livelli bassissimi.
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Solo il crosstalk rivela qualche sorpresa. Il valore di -60dB (identico per tutti i canali e per tutta l'estensione in frequenza da 20Hz a 20kHz) è comunque più che sufficiente. Eppure, qualche decibel in meno (ovvero in "direzione" -80dB) non ci sarebbe dispiaciuto. Il dato è ottenuto analizzando un canale alla volta ("undriven") per tutta l'estensione in frequenza, con tutti gli altri canali in funzione.