Classica in Blu-ray: settembre 2012

Marco Cicogna 20 Agosto 2012 Diffusori

Il repertorio musicale classico in Blu-ray Disc, cresciuto sensibilmente, raccoglie diversi generi tra i quali l'opera, il balletto e i concerti sinfonici scelti dal meglio della stagione di importanti orchestre. Il video HD e l'audio multicanale non compresso assicurano puro coinvolgimento ai possessori di un impianto HT di solida fattura.

Berlioz a San Francisco

Un piatto “forte” che non manca nella discoteca di ogni audiofilo è senza dubbio la “Sinfonia Fantastica” di Berlioz, una partitura del 1830 che definisce le basi dell'orchestra moderna. Questo ampio affresco sonoro resta il lavoro più noto del compositore francese e segnerà gli sviluppi successivi della grande orchestra. Celebrato per il suo “Trattato di Orchestrazione”, Berlioz rinnova la musica aggiungendo elementi autobiografici e descrittivi. Tema conduttore della “Fantastique” è un programma nel quale l’autore immagina di essere caduto in un sonno profondo con sogni indotti da oppiacei che aveva preso nel tentativo di togliersi la vita (per amore non corrisposto, nientemeno!). Lo spunto biografico offre l'occasione per comporre una sinfonia come mai sino ad allora si era ascoltato. Soprattutto nei due movimenti finali è dinamica, travolgente e originale. Sconvolgente persino per l'uso innovativo degli strumenti, l'impiego delle percussioni, delle campane, di effetti “fuori scena”.

Eccitante anche nel semplice CD, la “Fantastica” emoziona ancor più nel SACD multicanale (ne parleremo), ma si apprezza realmente in tutta la sua portata proprio in questo Blu-ray Disc che vede l'ottimo Tilson-Thomas alla testa della San Francisco Symphony. Si tratta di uno dei titoli della serie “Keeping Score” in cui il direttore della San Francisco Symphony presenta un capolavoro della musica analizzandone la storia e la struttura, facendo entrare più che mai dentro l'orchestrazione con un linguaggio accessibile. Al documentario segue il concerto vero e proprio, ripreso nella splendida Davies Hall di San Francisco. Sono disponibili tre formati audio “lossless”, tutti con pregevole codifica Dolby True HD in 7.1, 5.1 e anche in 2.0. Bassi molto presenti, ad evidenziare il gioco delle due grancasse utilizzate per gli effetti che Berlioz richiede. Il fuori scena dell'oboe, il rullante mistico dei timpani (quattro esecutori ai timpani), l'effetto suggestivo delle grandi campane si pongono nell'ascolto in multicanale con nuovo e più affascinante respiro. Il video, codificato in AVC, è a scansione interlacciata ed è di buona qualità, con elevato dettaglio e rumore video appena presente.

Gli archi della San Francisco Symphony esibiscono un colore intenso e levigato. Primo e secondo tempo scorrono fluidi, con un senso di sincera cantabilità che Tilson-Thomas coglie con fine equilibrio. La “Scène aux champs” è languidamente bucolica, ma già i minacciosi rullanti sui timpani lasciano presagire il tono descrittivo dei movimenti finali. Questo passaggio acquista nel Blu-ray una consistenza realistica, aiutando ancora una volta le immagini nella percezione del suono. Il cupo rullare annuncia il quarto movimento della Fantastica, (il penultimo), quella ben nota “Marcia al supplizio” croce e delizia di tante generazioni di audiofili. Qui dovrete avere un sistema multicanale davvero all'altezza. Scoprirete allora che Berlioz è un innovatore che arricchisce le sonorità dell'orchestra tradizionale, chiamando alla ribalta strumenti come il basso tuba, il controfagotto, una sezione di percussioni sempre più ampia e diversificata. Colore strumentale e raffinatezza timbrica diventano ingredienti essenziali del linguaggio, quando anche gli strumenti più consueti sono chiamati ad esprimersi con sonorità originali.

Trionfo di percussioni nel quarto tempo, con ampi intervalli dinamici in passaggi che vanno dai limiti del silenzio sino ad improvvise esplosioni sonore. Non mancano ricercatezze timbriche come l'impiego della sordina sui corni, il suonare “col legno” dei violini, il fremere vigoroso della sezione contrabbassi a rafforzare il ruggito della grancassa. Nel Sabba conclusivo c’è tutto il coinvolgimento del concerto dal vivo, le dinamiche dosate con piacevole effetto, i legni puntuali ed incisivi. Emerge la tuba nel fortissimo (com’è giusto ricordando l’antica oficleide) e gli interventi dei timpani, sono portati in primo piano al pari degli altri effetti “speciali” voluti dall’autore. La maggior parte degli audiofili sembra ignorare le potenzialità di un ascolto tanto coinvolgente. Con un programma sonoro complesso, come quello proposto da una grande partitura sinfonica (il caso di Berlioz è solo uno dei tanti esempi possibili), il senso di completezza sonora è su un altro ordine di grandezza.

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