Stop alla pubblicazione dei trailer

Alessio Tambone 02 Novembre 2011 Cinema, Movie e Serie TV

Negli ultimi giorni la SIAE sta intimando a siti web e testate online, che pubblicano trailer cinematografici, di pagare un compenso forfettario trimestrale: un compenso che risulta insostenibile per la stragrande maggioranza di realtà online, oltre che assurdo e anti-economico.

Il comunicato SIAE

Segue il comunicato ufficiale della SIAE del 27 Ottobre 2011:

Licenza per siti Internet
Diritto d'autore anche per le musiche dei trailer

La polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare. Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge.

Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet. I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. E’ una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog.

In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l’idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale. La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov’è la sorpresa se un’impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all’uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell’argomento. L’unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore.

Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento. La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge. La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l’AGIS e con l’ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.

Link al comunicato ufficiale: www.siae.it

 

Ecco invece il comunicato del 28 Ottobre 2011 con alcune precisazioni:

La Siae e i diritti della musica nei trailer

Come sempre la SIAE guarda con attenzione alla rete e le reazioni sulla questione musica nei trailer hanno suscitato alcune riflessioni, soprattutto su certi punti:

1) I produttori dell’ANICA, che sono i proprietari dei trailer, pagano alla SIAE i compensi per l’uso della musica. La Licenza che hanno negoziato tre anni fa con la SIAE è comunque successiva al contratto standard per i Video on Demand. Questo tipo di licenza (www.siae.it ), che la SIAE ha pubblicato nel 2005, riguarda tutti i contenuti audiovisivi. La licenza è stata offerta - a seguito di controlli documentati - a quei siti commerciali di trailer che finora hanno evitato di rispettare i diritti sulla musica.
2) La tariffa attuale copre fino a un massimo di 10 ore di musica che, per trailer di 15-30 secondi, significa poter inserire nel sito fino a 200 trailer contemporaneamente.
3) I compensi sono parametrati sui siti commerciali, che vendono pubblicità e fanno business sui contenuti. Ed è a queste imprese che la SIAE si è rivolta per chiedere il rispetto del diritto d’autore.
4) I maggiori quotidiani in rete hanno da anni una licenza della SIAE che copre la musica nei trailer e altri contenuti musicali, anche se questi non sono la parte principale della loro della loro offerta al pubblico.

Link al comunicato ufficiale: www.siae.it

 

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Commenti (33)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
  • Demis76

    04 Novembre 2011, 23:25

    Evvai, ecco che anche qui la SIAE vuole metterci le mani!!!
    Forse [B][COLOR=Red][CUT][/COLOR][/B]....prima si sono accordati con l'ENPALS per fare in modo che chiunque dovesse avere l'agibilità anche per suonare nei localetti (suono da anni con una band di amici), fortunatamente ciò non esiste più a meno che non si ricavi un certo tot!
    Poi han fatto alzare i prezzi dei supporti vergini, senza dimenticare che qui in Italia i dj che mixano (non suonano ) nei locali devono avere tutti i cd originali!

    Propongo una petizione per smantellare TOTALMENTE questa società [B][COLOR=Red][CUT][/COLOR][/B]
  • davidthegray

    07 Novembre 2011, 09:03

    Sono d'accordo con Demis. [B][COLOR=Red][CUT][/COLOR][/B]
    Io sono competente per quanto riguarda la musica colta. Andate a vedere le locandine dei concerti in Italia e confrontatele con quelle dei paesi musicalmente civili (Germania, Nord-Europa in generale, USA, Francia). Da noi ai musicisti è quasi sempre chiesto agli esecutori di ESCLUDERE dai programmi autori ancora coperti dai diritti, perché i salassi SIAE sono insostenibili.
    Smantelliamo la SIAE e sostituiamola con delle tutele private e concorrenziali dei diritti!
  • Benna80

    07 Novembre 2011, 09:45

    Per quanto mi riguarda ho smesso di andare al cinema. Pagare 8,5 euro per film come Bar Sport è un insulto ai tempi che stiamo vivendo.
    E se ci viene tolto anche questo piccolo strumento (che è il trailer) per valutare la bontà e la visibilità dei filmati allora è proprio la fine.

    Ho il mio bell'impiantino, mi guardo a casa i film che voglio, quando voglio, con chi voglio e investendo AL MASSIMO l'euro e mezzo del noleggio o del prestito amico.

    Siamo una nazione alla canna del gas e questi personaggi (siano essi persone fisiche o giuridiche) continuano a chiedere soldi da spillare agli anelli finali della catena (come viene specificato nell'artico).

    E' proprio vero che chi piu ne ha piu ne vuole.
  • Dave76

    07 Novembre 2011, 10:05

    Demis76 e davidthegray, il vostro account è sospeso fino a chiarimenti con l'amministratore. Contattatelo a info at avmagazine punto it.
  • kabuby77

    07 Novembre 2011, 13:17

    Ok la Siae deve giustamente raccogliere i compensi per gli autori, ma quello che non mi piace è che molte delle entrate sono a forfait, e quindi non collegate effettivamente a qualcuno che deve ricevere quei soldi. E' vero che se pago i diritti siae per far ascoltare la radio in un bar non è praticamente possibile tenere un borderò con tutto quello che viene trasmesso. Agli occhi delle persone comuni questo tipo di tassazioni non sembrano molto corrette.
  • Supertortello

    07 Novembre 2011, 16:54

    Sono solidale con la decisione di AVMagazine.
    Trovo comunque ridicole questo tipo di richieste solo per i siti Italiani e allora quelli esteri? Basta vedere il trailer in inglese nei vari siti esteri! O sbaglio?
  • marcobrd

    08 Novembre 2011, 00:45

    italia, popolo di santi navigatori. sarebbe ora di essere meno santi.
  • feisar12

    08 Novembre 2011, 17:26

    quoto @Dino2008

    <>

    confermo e aggiungo che grazie anche a loro molti musicisti, me compreso, fanno la fame.
    Questo sarebbe il loro proteggere gli artisti....
    E adesso naturalmente anche loro diventano 2.0

    Confermo, come da regolamento, di ritenermi il solo e totale responsabile di questo commento.
  • ellerix

    09 Novembre 2011, 00:20

    @feisar12
    siae protegge gli autori, non i musicisti (come protegga gli autori è poi un discorso lungo...)

    A parte questo puntiglio, ma si rendono conto che così si scavano sempre piu' la fossa? Si sono gia' autoinabissati nel mercato della musica, del cinema, soprattutto il noleggio DVD gli va dietro, e Loro (*) continuano imperterriti. Sono fortemente incuriosito dal vedere che succederà nell'editoria, visto il blocco che stanno facendo verso le pubblicazioni elettroniche...

    (*) con Loro intendo tutta la macchina produttiva/distributiva siae etc. che sta nel mondo audio/video. Mi rendo conto di aver scritto un commento estremamente qualunquista e banale. Sorry.
    ciao.
  • gius76

    09 Novembre 2011, 08:37

    Al di là del merito, la SIAE(non il sacrosanto diritto d'autore!) va debellata come la lebbra, a prescindere.
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